L’Eredità Duratura del Raketa Big Zero: Una Guida Completa alla Sua Storia, ai Modelli e all’Autenticazione

L’Eredità Duratura del Raketa Big Zero: Una Guida Completa alla Sua Storia, ai Modelli e all’Autenticazione

Introduzione: L’Icona Sovietica del Tempo

Il Raketa Big Zero è molto più di un semplice segnatempo; rappresenta un simbolo iconico del design sovietico e un frammento tangibile di storia. La sua estetica distintiva e minimalista, caratterizzata da numeri sovradimensionati e da un prominente “0” in posizione delle ore 12, ha catturato l’attenzione dei collezionisti di tutto il mondo. Questo design, inizialmente concepito per ragioni pratiche, ha trasceso il suo scopo originale per diventare un punto di riferimento culturale, in particolare durante l’era della Perestroika.  

Il presente rapporto si propone di approfondire il Raketa Big Zero, esplorandone la complessa storia, i diversi modelli e le specifiche tecniche. Si intendono rivelare fatti meno noti, verificare le informazioni esistenti e fornire un’analisi comparativa completa tra le iterazioni vintage e quelle moderne. Inoltre, questa guida mira a fornire ai collezionisti consigli essenziali per l’autenticazione, utili a navigare nel complesso mercato degli orologi dell’era sovietica.

Raketa Big Zero

I. La Fabbrica di Orologi Petrodvorets: Dalle Origini Imperiali alla Nascita di Raketa

Fondazione e legame con Pietro il Grande (1721)

La Fabbrica di Orologi Petrodvorets, luogo di nascita degli orologi Raketa, vanta una storia notevolmente lunga e illustre, le cui origini risalgono al 1721. Fu fondata per decreto dell’Imperatore Pietro il Grande, inizialmente come fabbrica lapidaria specializzata nella lavorazione di pietre preziose e gioielli. Questa eredità imperiale sottolinea le profonde radici della fabbrica nell’artigianato russo e la sua importanza storica, che precede molti rinomati produttori di orologi svizzeri. La fabbrica è ancora ospitata nel suo edificio originale a Peterhof (San Pietroburgo).  

La fondazione della fabbrica da parte di Pietro il Grande nel 1721 e la sua continua operatività nello storico edificio di Peterhof indicano una forte enfasi sulla continuità storica e sull’orgoglio nazionale. Questa realtà non è semplicemente una fabbrica di orologi; è un’istituzione profondamente intrecciata con la storia e i successi della Russia. Questa lunga e ininterrotta discendenza, che ha attraversato anche il periodo sovietico, conferisce un livello di prestigio e autenticità che molti marchi più recenti non possiedono. Tale caratteristica rappresenta un potente strumento di posizionamento per il moderno marchio Raketa , suggerendo inoltre un profondo accumulo di competenze e conoscenze generazionali, un fattore distintivo in un settore dove molte aziende esternalizzano la produzione.  

Il battesimo del nome “Raketa” in onore di Yuri Gagarin (1961)

Il nome del marchio “Raketa” fu istituito molto più tardi, nel 1961, per commemorare un momento cruciale nella storia umana: il primo volo spaziale con equipaggio di Yuri Gagarin a bordo del Vostok 1. Questa decisione di denominazione, che significa “Razzo” in russo, collegò direttamente gli orologi all’innovazione e alla potenza industriale sovietica, posizionandoli come simboli di successo nazionale.  

La scelta di denominare il marchio “Raketa” nel 1961, in seguito al volo di Gagarin, si rivelò una mossa di branding strategica durante la Guerra Fredda. Questa decisione associò immediatamente gli orologi ai trionfi tecnologici e all’orgoglio nazionale sovietico. Tuttavia, tale associazione generò anche una percezione negativa in Occidente, dove il termine “Raketa” era collegato ai missili balistici intercontinentali. Questa duplice percezione evidenzia quanto il marchio fosse profondamente intrecciato con il contesto geopolitico dell’epoca, trasformando un bene di consumo in un sottile strumento di propaganda. Questo contesto storico aggiunge una profondità significativa alla narrazione del marchio per i collezionisti.  

Il ruolo di Raketa nell’era sovietica: produzione per militari, esploratori e civili

Durante l’era sovietica, gli orologi Raketa non erano semplici beni di consumo; essi svolgevano funzioni critiche per varie entità statali. Furono prodotti per l’Armata Rossa, la Marina Sovietica e per le spedizioni al Polo Nord, indicando un’attenzione alla robustezza e all’affidabilità in ambienti estremi. Modelli specializzati come il “Polar” (1969), con un movimento a 24 ore, furono specificamente progettati per gli esploratori artici al fine di distinguere il giorno dalla notte. La fabbrica possiede inoltre la più grande collezione di archivi di design di orologi al mondo. Il modello “Baikonur”, progettato in collaborazione con il cosmonauta Sergey Krikalev, presentava funzioni speciali necessarie per i viaggi spaziali. Raketa collaborò anche con importanti costruttori aeronautici come Sukhoi e Tupolev per sviluppare orologi per piloti. Al suo culmine negli anni ’70, Raketa era tra i più grandi produttori di orologi al mondo, con una produzione di circa cinque milioni di orologi meccanici all’anno.  

L’ampia produzione di orologi per militari, marina ed esploratori , unitamente allo sviluppo di modelli specializzati come il “Polar” e il “Baikonur” , dimostra che la funzionalità e la durabilità erano priorità assolute nel design sovietico, spesso prevalendo sul lusso o sugli ornamenti estetici. Questo approccio si distingue nettamente dall’orologeria occidentale, che tendeva a enfatizzare il prestigio e le complicazioni elaborate. Questa filosofia del “funzione prima dell’ornamento”, nata dalla necessità e dalla produzione statale, costituisce un forte richiamo per molti collezionisti moderni di orologi sovietici , offrendo una combinazione unica di storia e ingegneria robusta. Ciò implica anche un elevato standard di controllo qualità interno, data la natura critica delle applicazioni di questi orologi.  

La rinascita post-sovietica (2010) e l’impegno nella produzione in-house

In seguito alla dissoluzione dell’Unione Sovietica, Raketa affrontò sfide significative nell’adattamento a un’economia di mercato. Tuttavia, le sue fortune iniziarono a cambiare nel 2010 con la rinascita guidata dall’imprenditore inglese David Henderson-Stewart. Sotto la nuova gestione, Raketa ha adottato metodi di produzione moderni, preservando al contempo la sua eredità, in particolare continuando a produrre i suoi movimenti meccanici interamente in-house, “dalla A alla Z”. Questo impegno per l’integrazione verticale, inclusa la produzione di spirali e scappamenti , è un’impresa rara nell’industria orologiera globale, che distingue Raketa dalla maggior parte dei marchi che si affidano a fornitori esterni come Nivarox. La fabbrica ha persino attirato ex orologiai di Rolex e Breguet per modernizzare la sua produzione.  

La rinascita post-sovietica guidata da David Henderson-Stewart e il rinnovato focus sulla produzione di movimenti in-house rappresentano una mossa strategica per riposizionare Raketa nel mercato globale del lusso. In un settore dove lo status di “manifattura” è altamente apprezzato, la capacità di Raketa di produrre le proprie spirali e scappamenti fornisce una solida narrazione di autenticità e un vantaggio competitivo rispetto ai marchi che si limitano ad assemblare componenti esterni. Questo impegno verso l’orologeria tradizionale, combinato con un approccio di marketing moderno, consente a Raketa di attrarre sia gli appassionati di orologi vintage sia i nuovi collezionisti alla ricerca di un autentico valore orologiero.  

II. Il “Big Zero”: Genesi del Design e la Leggenda di Gorbaciov

Il design originale degli anni ’70 e la sua estetica minimalista

Il design originale del Raketa “Big Zero” risale agli anni ’70. La sua estetica è distintamente minimalista, caratterizzata da un quadrante pulito e ordinato con numeri sovradimensionati per il 3, il 6, il 9 e un prominente “0” in posizione delle ore 12. Gli altri indici orari sono tipicamente rappresentati da lunghi e stretti triangoli. Questo design audace, quasi “brutale” ma funzionale, con la sua combinazione di colori bianco e nero ad alto contrasto, assicurava un’eccellente leggibilità.  

Il design del “Big Zero”, originario degli anni ’70 , con i suoi numeri sovradimensionati e lo “0” a ore 12, fu inizialmente concepito per scopi pratici, come facilitare la lettura dell’ora a persone con problemi di vista o garantire una chiara indicazione del tempo in condizioni difficili. Questa enfasi sulla leggibilità e sulla funzionalità si allinea con la più ampia filosofia di design sovietica, dove l’utilità spesso prevaleva sull’estetica ornamentale. L’attrattiva duratura del design risiede proprio in questa radicale semplicità, che, ironicamente, lo ha reso un classico senza tempo.  

La filosofia dietro il “0” al posto del “12”: funzionalità e simbolismo

La caratteristica più sorprendente, il “0” al posto del “12”, non è semplicemente una peculiarità di design. Secondo esperti esperti della fabbrica Raketa, essa è radicata in un principio logico: “è semplicemente più logico iniziare a contare il tempo da zero. Dopotutto, il tempo, come molti aspetti della nostra vita, inizia invariabilmente da zero”. Questo “concetto ribelle” sfida le norme tradizionali della misurazione del tempo, esprimendo una dichiarazione filosofica sui nuovi inizi.  

Sebbene possa sembrare una semplice scelta di design, lo “0” a ore 12 possiede una utilità più profonda, quasi sovversiva. Si tratta di un approccio pragmatico alla lettura dell’ora che incarna anche una dichiarazione filosofica sul ricominciare da capo. Questo concetto di “zero”, unito alla successiva associazione dell’orologio con la Perestroika, conferisce al “Big Zero” un peso simbolico che va ben oltre la sua funzione meccanica, rendendolo particolarmente attraente per i collezionisti interessati alle narrazioni culturali e storiche incorporate negli oggetti. È un orologio che, letteralmente e figurativamente, ha segnato un nuovo inizio.  

soviet watch Raketa Big Zero
Raketa Big Zero

L’aneddoto di Mikhail Gorbaciov e la “Perestroika”: analisi della leggenda e del suo impatto sulla popolarità

Il Raketa “Big Zero” ha acquisito una notevole fama internazionale grazie a un aneddoto che coinvolge Mikhail Gorbaciov, il Segretario Generale dell’URSS. Durante una visita ufficiale in Italia negli anni ’80 , quando gli fu chiesto di spiegare il significato di “Perestroika” (ristrutturazione), Gorbaciov avrebbe indicato il suo orologio Raketa Big Zero e affermato: “È come il mio orologio: il popolo sovietico aspira a ricominciare tutto da zero” o “Esprime la determinazione dei russi a iniziare la loro vita da ‘zero'”. Questo gesto diretto fece notizia in Italia e consolidò lo status dell’orologio come design leggendario. Sebbene l’origine esatta del design preceda l’uso da parte di Gorbaciov, l’aneddoto ne ha innegabilmente aumentato la popolarità.  

L’aneddoto di Gorbaciov ha trasformato il “Big Zero” da orologio funzionale a icona culturale. Questo legame diretto con una figura storica centrale e un movimento politico trasformativo (“Perestroika”) ha notevolmente aumentato la sua collezionabilità e il suo valore di mercato. La storia, indipendentemente dalla sua esatta accuratezza storica riguardo all’intento del design, è diventata parte integrante dell’identità dell’orologio, dimostrando come le narrazioni storiche e le figure pubbliche possano influenzare profondamente la percezione e la desiderabilità dei beni di consumo.  

Contesto storico della Perestroika e Glasnost e la loro influenza sul design sovietico

Perestroika (ristrutturazione) e Glasnost (apertura) furono le riforme di Mikhail Gorbaciov volte a rivitalizzare l’economia sovietica stagnante e ad aumentare l’apertura politica. Queste riforme introdussero elementi di economia di mercato, incoraggiarono l’impresa privata e ridussero la pianificazione centrale, portando a maggiori libertà politiche e culturali e a un maggiore accesso alle idee e ai beni di consumo occidentali. Tuttavia, esse portarono anche a sfide economiche come carenze e inflazione. Il “Big Zero” emerse durante questo periodo di significativa trasformazione sociale , simboleggiando il desiderio di un nuovo inizio.  

Il design del “Big Zero”, con il suo simbolismo di “partire da zero”, ha incarnato perfettamente lo spirito della Perestroika e della Glasnost. Questa connessione va oltre un semplice aneddoto; suggerisce che persino beni di consumo come gli orologi potevano riflettere i profondi cambiamenti sociali e politici in atto nell’URSS. L’orologio divenne una rappresentazione sottile ma potente di una nazione che affrontava il cambiamento e aspirava a un nuovo inizio, rendendolo un manufatto avvincente per comprendere la tarda era sovietica.  

III. Modelli e Varianti Storiche del Raketa Big Zero (Era Sovietica)

Caratteristiche Distintive: Dettagli su casse, quadranti e lancette

Gli orologi Raketa Big Zero vintage sono più comunemente caratterizzati da una cassa a cuscino, in particolare il riferimento #51. Questa cassa misura circa 39 mm di larghezza (senza corona), 40,5 mm da ansa ad ansa e 11 mm di spessore. Presenta una lunetta liscia a pressione con una leggera smussatura verso il cristallo e una sottile curvatura verso l’alto nel suo profilo se vista di lato. Le anse sono relativamente piccole, il che a volte può rendere difficile l’abbinamento del cinturino. Alcuni modelli vintage erano disponibili anche con cassa a barile in acciaio inossidabile. Il materiale della cassa era spesso ottone cromato.  

I quadranti sono tipicamente in bianco e nero, offrendo un contrasto elevato. L’iconico “0” a ore 12, insieme ai numeri 3, 6 e 9, sono sovradimensionati. I restanti indici orari sono generalmente rappresentati da lunghi e stretti triangoli. Un aspetto cruciale per l’autenticazione è che questi numeri e triangoli sono marcatori applicati, che appaiono come un tipo di resina lucida o metallo sottile, piuttosto che essere semplicemente stampati. Le punte di questi indici a cuneo dovrebbero essere leggermente arrotondate nelle varianti con cassa a cuscino, sebbene alcuni quadranti autentici dei cataloghi degli anni ’80 possano presentare punte più affilate. Lo “0” stesso è spesso descritto come “quadrato” piuttosto che un ovale perfetto.  

Le lancette delle ore e dei minuti sono caratteristicamente spesse e audaci, spesso descritte come “tozze”, con una leggera punta o curva alle estremità. La lancetta dei secondi è sottile ma si allarga leggermente all’estremità posteriore. Queste forme specifiche sono importanti per l’autenticazione, poiché lancette non corrette sono un segno comune di “franken-watches” (orologi assemblati con parti non originali).  

I Big Zero vintage presentavano tipicamente un cristallo acrilico (plexiglas) fortemente bombato. Un cristallo autentico del Raketa Big Zero è descritto come a forma di “disco da hockey”, con bordi netti che si inclinano di 90 gradi verso una superficie piana. Questo contrasta con i moderni cristalli in zaffiro.  

La coerenza degli elementi di design nei modelli Big Zero vintage, come le specifiche forme delle casse (a cuscino/a barile), i numeri applicati con punte arrotondate e le forme distintive delle lancette , suggerisce un processo di produzione standardizzato all’interno del sistema sovietico. L’utilizzo di cristalli acrilici anziché zaffiro (comune nelle versioni moderne) indica le disponibilità di materiali e i vincoli tecnologici dell’epoca. Tuttavia, questa coerenza rende anche le deviazioni da tali norme indicatori critici per l’identificazione di falsi o “franken-watches”, sottolineando l’importanza di comprendere le specifiche di produzione originali per i collezionisti.  

Il Movimento 2609.HA: Specifiche tecniche dettagliate, reputazione di affidabilità e problemi comuni

Il Raketa Big Zero dell’era sovietica montava tipicamente il movimento meccanico a carica manuale Calibro 2609.HA.  

Specifiche Tecniche:

CaratteristicaDettaglio
Nome CalibroRaketa 2609.HA

Reputazione di Affidabilità: Il movimento 2609.HA è ampiamente riconosciuto per la sua durabilità e robustezza. È descritto come un movimento “utilitario, ma molto robusto” che “può sopportare molto”. Fu persino considerato “il movimento più affidabile e robusto del mondo” a suo tempo, con orologi russi esportati in 38 paesi. Questa affidabilità era un segno distintivo dell’orologeria sovietica, che privilegiava la funzionalità e la longevità rispetto all’obsolescenza programmata.  

Problemi Comuni e Serviziabilità: Sebbene robusti, i movimenti 2609.HA vintage possono presentare problemi dovuti all’età e alla mancanza di manutenzione. Problemi comuni includono bassa ampiezza e precisione inconsistente, specialmente quando indossati, il che potrebbe indicare una spirale allentata. Problemi di impostazione, dove il perno si muove liberamente senza interagire con le lancette, possono verificarsi se il pignone del cannone si blocca, causando la rottura dei denti della ruota dei minuti. Le riparazioni possono essere costose a causa della necessità di parti non standard. La manutenzione di questi movimenti richiede tecniche specifiche, in particolare per parti delicate come i rubini della ruota di scappamento. Si consiglia ai collezionisti che gli orologi antichi non sono generalmente impermeabili e devono essere protetti dall’umidità, e le lancette devono essere regolate solo in senso orario per prevenire danni.  

La reputazione del calibro 2609.HA come movimento “robusto” e “durevole” è una diretta conseguenza delle priorità di produzione dell’era sovietica. In un’economia pianificata, l’enfasi era posta sulla produzione di beni affidabili e duraturi per le masse e per funzioni statali critiche (militari, esplorazione). Questo si contrappone alle economie di mercato dove l’obsolescenza programmata potrebbe essere un fattore. I problemi comuni segnalati oggi (bassa ampiezza, problemi di impostazione) sono principalmente legati all’età, non a difetti di progettazione intrinseci, il che sottolinea la durabilità fondamentale del movimento. La difficoltà nel trovare parti non standard per le riparazioni è una diretta implicazione del passaggio da un sistema di produzione centralizzato a un mercato globale, dove le parti per le industrie sovietiche dismesse sono scarse.  

Varianti di Quadrante e Marcature: Analisi delle iscrizioni “Paketa” (cirillico) vs “Raketa” (inglese) e “Made in USSR” vs “Made in Russia” come indicatori temporali e di mercato

Le marcature sul quadrante degli orologi Raketa Big Zero vintage forniscono indicatori cruciali per l’autenticazione e la datazione.

Logo: Il logo del marchio può apparire in due modi: “Paketa” (РАКЕТА in cirillico) o “Raketa” (in caratteri latini). “Paketa” è caratteristico dei modelli precedenti dell’era sovietica destinati al mercato interno, mentre “Raketa” in caratteri latini indica pezzi più moderni o quelli prodotti più vicino al crollo dell’URSS (intorno al 1992) per l’esportazione.  

Designazione del Paese: I quadranti autentici dell’era sovietica presentano tipicamente “Сделано в CCCP” (Made in USSR in cirillico) per i modelli destinati al mercato interno o “Made in USSR” per i modelli da esportazione. Un segnale di allarme per l’autenticità è un quadrante con “Paketa” (cirillico) e “Made in Russia” (inglese) contemporaneamente, o un quadrante senza alcuna designazione del paese. I modelli più recenti (post-sovietici) possono recare “Сделано в России” o “Made in Russia”.  

Marchio di Qualità: Alcuni modelli Big Zero vintage, in particolare quelli dei cataloghi del 1986, potrebbero mostrare il sigillo di qualità statale dell’URSS.  

Le variazioni nelle marcature del quadrante, come il “Paketa” in cirillico rispetto al “Raketa” in latino, e “Made in USSR” rispetto a “Made in Russia” , fungono da marcatori linguistici e storici fondamentali. Esse riflettono l’evoluzione del rapporto dell’Unione Sovietica con il mercato globale e la sua successiva dissoluzione. Il passaggio alla scrittura latina e all’indicazione “Made in Russia” segnala un’era post-sovietica di crescente internazionalizzazione e un allontanamento dall’identità sovietica più insulare. Per i collezionisti, questi sottili cambiamenti testuali sono vitali per datare un orologio e valutarne l’autenticità e l’origine di mercato.  

Edizioni Speciali e Rari

Il Raketa Big Zero non è esistito solo nella sua forma più comune, ma ha anche visto la produzione di varianti rare e speciali che aggiungono complessità e fascino al suo lignaggio.

Il “Big Zero Geiger”: Questa è una variante particolarmente unica e misteriosa. Si dice sia stata assemblata in Italia da una società di importazione denominata “Mirabilia” alla fine degli anni ’80, utilizzando parti originali del Raketa Big Zero ma aggiungendo un “tocco locale unico”. L’aspetto più intrigante è l’errore di ortografia intenzionale “Geigher” invece di “Geiger”. La teoria suggerisce che ciò sia stato fatto per evitare associazioni negative con i contatori Geiger e la radioattività, specialmente dopo l’incidente di Chernobyl nel 1986, quando la sensibilità pubblica alla radioattività era elevata. Il Big Zero Geiger esiste in due varianti principali: nero e ocra, e nero e grigio. Ambedue sono estremamente rare e molto ricercate dai collezionisti per la loro rarità, il collegamento sovietico-italiano e il mistero che circonda l’errore nel nome.  

Raketa Caution Contact Gaigher
Raketa Caution Contact Gaigher

I quadranti in pietra (es. giada) e la loro rarità: Raketa ha anche prodotto modelli Big Zero con quadranti realizzati in pietra naturale, come la giada. Questi quadranti, tipicamente spessi 0,5 mm, vantano texture uniche e irripetibili, rendendo ogni orologio un pezzo unico. Furono prodotti in quantità limitate, spesso su ordinazione, e destinati principalmente al mercato italiano. Le casse per questi modelli potevano essere in ottone cromato o in nitruro di titanio (per i quadranti gialli). Questi orologi con quadrante in pietra sono oggi considerati oggetti da collezione rari.  

russian watch Raketa big zero Nefritis dial
Raketa big zero Nefrite dial

La versione orologio da tasca: Esisteva anche una variante di orologio da tasca che corrispondeva al design del “Big Zero”, con immagini di catalogo risalenti al 1986. Questi orologi da tasca “Big Zero” presentano tipicamente un quadrante bianco con numeri neri sovradimensionati e sono animati dal movimento meccanico a carica manuale Raketa 2609.HA.  

soviet watch Raketa Big Zero Pocket
Raketa Big Zero Pocket

L’esistenza del “Big Zero Geiger” e delle varianti con quadrante in pietra , in particolare il loro orientamento verso il mercato italiano, rivela gli sforzi di Raketa per adattarsi alle specifiche richieste del mercato e creare prodotti di nicchia anche durante l’era sovietica. L’errore di ortografia “Geigher” è un esempio affascinante di come eventi geopolitici esterni (Chernobyl) potessero influenzare direttamente la denominazione e il marketing dei prodotti, evidenziando un approccio reattivo e forse cauto alle vendite internazionali. Queste varianti rare dimostrano che la produzione sovietica non era del tutto monolitica e poteva rispondere alle opportunità di mercato percepite, aggiungendo strati di complessità alla storia del marchio.  

Orologi da Tasca Raketa: Finiture e Incisioni a Veliero

Oltre alla versione da polso, Raketa ha prodotto anche orologi da tasca con caratteristiche distintive. Questi orologi da tasca erano generalmente animati dal movimento a carica manuale Raketa 2609.HA e presentavano dimensioni tipiche di circa 44 mm di diametro complessivo con la corona e 11.1 mm di spessore. Le casse erano spesso realizzate in ottone con placcatura in cromo o, in alcuni casi, placcate in oro.  

Un elemento estetico notevole su alcuni orologi da tasca Raketa è il “fondello con un basso rilievo a forma di veliero”. Questo motivo, variamente descritto come “Raketa SHIP” o “Brigantino della Marina” , era spesso abbinato a quadranti bianchi con superficie opaca e sottili numeri romani neri, completati da lancette nere, dritte e sottili. Il veliero simboleggiava probabilmente l’eredità marittima della Russia e la sua potenza navale, data la storica connessione di Raketa con la Marina Sovietica e la sua ubicazione a San Pietroburgo.  

È importante notare che, sebbene Raketa abbia prodotto sia orologi da tasca con il design “Big Zero” sia orologi da tasca con incisioni a veliero , la ricerca attuale non indica l’esistenza di un orologio da tasca Raketa “Big Zero” originale di fabbrica che combini entrambe le caratteristiche (quadrante “Big Zero” e incisione a veliero sul fondello). Le descrizioni degli orologi da tasca con veliero fanno costantemente riferimento a quadranti con numeri romani , suggerendo che si trattasse di linee di design distinte. Pertanto, un orologio da tasca che pretenda di combinare il quadrante “Big Zero” con un’incisione a veliero dovrebbe essere esaminato con estrema cautela, poiché potrebbe trattarsi di un “frankenwatch” o di un assemblaggio non originale.  

Tabella 1: Specifiche Tecniche del Movimento Raketa 2609.HA

La seguente tabella fornisce un riferimento consolidato per il cuore meccanico dei Big Zero vintage. Per i collezionisti, la verifica delle specifiche del movimento è fondamentale per l’autenticazione e per comprendere le caratteristiche prestazionali dell’orologio. L’inclusione delle variazioni (ad esempio, 17 o 19 rubini, discrepanze nella riserva di carica) evidenzia le sfumature della produzione sovietica e aiuta a gestire le aspettative riguardo alle prestazioni dei pezzi vintage. Serve anche come punto di confronto diretto per i moderni movimenti automatici, illustrando l’evoluzione tecnica del Big Zero.

CaratteristicaDettaglio
Nome CalibroRaketa 2609.HA
TipoMeccanico (a carica manuale)
Anno di LancioCirca 1975
Rubini19 (alcune varianti 17)
Frequenza18.000 alternanze/ora (2.5 Hz)
Riserva di Carica45 ore (Nota: alcune fonti indicano 36 ore o 24 ore )
FunzioniOre, Minuti, Secondi Centrali
Bilanciere Antiurto
Dimensioni (Diametro Complessivo)26.65 mm
Altezza4.4 mm
ReputazioneAffidabile, Robusto, Durevole

Tabella 2: Varianti di Quadrante e Marcature Storiche del Big Zero

Questa tabella è uno strumento di autenticazione essenziale. Categorizza sistematicamente gli indizi visivi chiave sul quadrante, le lancette e la cassa che distinguono i Big Zero vintage autentici dai falsi o dai “franken-watches”. Presentando queste variazioni e le loro implicazioni (ad esempio, indicatori temporali, origine di mercato), consente ai collezionisti di prendere decisioni di acquisto informate e di apprezzare la sottile evoluzione storica dell’estetica dell’orologio.

CaratteristicaCaratteristiche AutenticheImplicazioniSegnali di Allarme
Logo del Quadrante“Paketa” (РАКЕТА in cirillico) o “Raketa” (latino)Cirillico per il mercato sovietico domestico precedente; Latino per modelli sovietici successivi o da esportazione Mix di logo cirillico e “Made in Russia” (inglese)
Designazione del Paese“Сделано в CCCP” (cirillico) o “Made in USSR” (inglese)Cirillico per il mercato sovietico domestico; Inglese per i modelli da esportazione. “Made in Russia” per l’era post-sovietica Nessuna designazione del paese; Mix di logo cirillico e “Made in Russia” (inglese)
Forma degli Indici Orari (Triangoli)Punte arrotondate (per cassa a cuscino); alcuni cataloghi anni ’80 mostrano punte più affilate Dettaglio chiave per l’autenticazione dei modelli con cassa a cuscino Punte appuntite/affilate sui modelli con cassa a cuscino
Applicazione dei NumeriMarcatori applicati (resina lucida o metallo sottile, leggermente in rilievo) Indica maggiore qualità e produzione originale Numeri piatti/stampati
LancetteLancette ore/minuti spesse, audaci, “tozze” con leggera punta/curva; lancetta secondi sottile con leggera svasatura sul retro Proporzioni e forme specifiche sono cruciali per l’originalità Lancette con forme o proporzioni non corrette
CristalloAcrilico, forma a “disco da hockey” (bordi netti a 90 gradi verso la parte superiore piatta) Riflette i materiali originali dell’era sovietica Cristallo bombato o eccessivamente arrotondato

IV. Il Raketa Big Zero nell’Era Moderna: Continuità e Innovazione

La riedizione contemporanea del Big Zero: modelli 0283 (bianco), 0296 (nero), 0297 (grigio) e l’edizione “Arabic”

Raketa ha rieditato con successo l’iconico Big Zero nelle collezioni contemporanee, mantenendo il suo design distintivo e incorporando materiali e movimenti moderni.  

Modelli Attuali:

  • Big Zero 0283 (Bianco): Presenta un quadrante bianco opaco con numeri e indici neri laccati a più strati, abbinato a un cinturino in pelle nera. È stato lanciato nel 2022.  
  • Big Zero 0296 (Nero): Una variante con quadrante nero e numeri bianchi, lanciata alla fine del 2023, caratterizzata da numeri e indici molto luminescenti.  
  • Big Zero 0297 (Grigio): Introdotto per la prima volta con un bracciale in acciaio inossidabile, presenta un quadrante grigio che cambia tonalità dal tortora al metallizzato a seconda della luce. Vanta anche lancette e grandi numeri rivestiti con Superluminova brillante per una leggibilità ottimale. Questa è stata una produzione limitata di 200 pezzi nel suo anno di lancio.  
  • Big Zero Arabic: Reimmaginato specificamente per il Medio Oriente, questa edizione limitata (inizialmente 100 pezzi) presenta numeri arabi orientali su un quadrante bianco e nero, con il logo Raketa in scrittura araba disegnato dal rinomato calligrafo Mohammad Sharaf. Questa collaborazione riflette un crescente interesse per i marchi di orologi stranieri in Medio Oriente e la strategia di Raketa di combinare la storia dell’orologeria russa con elementi culturali regionali.  

Specifiche Tecniche Comuni (Modelli Moderni):

  • Movimento: Calibro Raketa 2615 automatico in-house.
    • Rubini: 24 rubini (alcune fonti indicano 27, potenzialmente una variante precedente del 2615).  
    • Frequenza: 18.000 alternanze/ora (2.5 Hz).  
    • Riserva di Carica: 40 ore.  
    • Carica: Carica automatica bidirezionale con un sistema di arresto per la carica manuale.  
    • Precisione: -10/+20 secondi al giorno.  
    • Decorazione: Incisione laser, onde della Neva, e spesso un rotore rosso visibile attraverso il fondello trasparente.  
    • Origine dei Materiali: Tutto il metallo e i 24 rubini del movimento provengono dalla Russia, con la spirale fusa da una lega segreta sovietica, contribuendo a una firma acustica distintiva.  
  • Cassa: Acciaio inossidabile, forma a cuscino, 40 mm di diametro, 14,05 mm di spessore, 43 mm da ansa ad ansa. Corona con rubino sottostante.  
  • Cristallo: Zaffiro sul fronte, minerale sul fondello trasparente.  
  • Resistenza all’Acqua: 10 ATM / 100 metri.  
  • Luminosità: Lancette e indici con rivestimento Superluminova.  

Le riedizioni moderne del Big Zero (0283, 0296, 0297, Arabic) dimostrano la strategia di successo di Raketa nel modernizzare il proprio marchio mantenendo la sua identità di design fondamentale. Il passaggio dal movimento manuale 2609.HA al movimento automatico 2615 , l’aggiornamento al cristallo zaffiro e l’aumentata resistenza all’acqua riflettono le aspettative del mercato contemporaneo per gli orologi di lusso. Tuttavia, il mantenimento dell’iconico quadrante “Big Zero” e l’impegno nella produzione di movimenti in-house (anche con materiali russi) evidenziano uno sforzo deliberato per mantenere l’autenticità e attrarre sia i nuovi collezionisti che quelli tradizionali. Le edizioni limitate e le varianti regionali (come il quadrante arabo) mostrano inoltre un approccio di marketing sofisticato per soddisfare diversi mercati globali.  

Confronto tra i modelli vintage e moderni: Evoluzione tecnica e filosofica

Il confronto tra i modelli Raketa Big Zero vintage e moderni rivela un’evoluzione significativa sia a livello tecnico che filosofico, pur mantenendo un forte legame con l’identità originale del design.

Movimento: La transizione più significativa è il passaggio dal calibro manuale 2609.HA (vintage) al calibro automatico 2615 (moderno). Mentre il 2609.HA era noto per la sua robustezza e semplicità in un’epoca di produzione di massa , il 2615 offre la comodità dell’avvolgimento automatico, una riserva di carica di 40 ore e una decorazione più elaborata visibile attraverso il fondello trasparente.  

Materiali e Finiture: I modelli moderni utilizzano acciaio inossidabile per la cassa e cristallo zaffiro per la parte anteriore, migliorando durata e resistenza ai graffi rispetto all’ottone cromato e al cristallo acrilico dei vintage. L’aggiunta di un rubino nella corona sui modelli moderni aggiunge un tocco di lusso.  

Resistenza all’Acqua: I modelli vintage non erano generalmente impermeabili , mentre i moderni offrono una resistenza di 10 ATM / 100 metri, rendendoli adatti all’uso quotidiano e a brevi immersioni.  

Filosofia di Design: Sebbene il design iconico “Big Zero” rimanga fedele all’originale, la transizione da un orologio funzionale e di massa dell’era sovietica a un pezzo da collezione e di lusso nell’era moderna è evidente. I modelli moderni sono posizionati per un pubblico che apprezza sia la storia che l’artigianato in-house, con un prezzo medio di circa €1.200. La produzione limitata di alcune edizioni moderne (es. 200 pezzi per il grigio, 100 per l’arabo) ne sottolinea l’esclusività.  

Il confronto rivela una chiara evoluzione da un oggetto utilitaristico e prodotto in massa (il Big Zero vintage) a un articolo di lusso da collezione (il Big Zero moderno). Questa trasformazione è guidata dai progressi tecnologici (movimento automatico, zaffiro, resistenza all’acqua) e da un riposizionamento strategico del marchio in un mercato globale. Il moderno Raketa sfrutta la sua autenticità storica e le sue capacità di produzione in-house per giustificare un prezzo più elevato e attrarre collezionisti esigenti. Questo cambiamento riflette tendenze più ampie nell’industria orologiera, dove i marchi storici si adattano alle nuove aspettative dei consumatori pur preservando la loro eredità unica.

Tabella 3: Confronto tra Modelli Vintage e Moderni del Raketa Big Zero

La seguente tabella offre un confronto conciso e diretto che evidenzia le principali differenze e i miglioramenti tra i modelli Big Zero vintage e moderni. Aiuta i lettori a comprendere rapidamente l’evoluzione dell’orologio e fornisce informazioni pratiche per i collezionisti interessati a entrambe le epoche. Rafforza inoltre la narrazione della modernizzazione pur preservando l’eredità.

CaratteristicaModelli VintageModelli Moderni
EraSovietica (anni ’70 – primi anni ’90)Post-Sovietica (Rinascita dal 2010 in poi)
MovimentoCalibro 2609.HA (a carica manuale) Calibro 2615 (Automatico, in-house)
Materiale CassaOttone cromato Acciaio inossidabile
Materiale CristalloAcrilico (Plexiglas) Zaffiro (fronte), Minerale (fondello)
Resistenza all’AcquaGeneralmente non impermeabile 10 ATM / 100 metri
Numeri/Indici QuadranteApplicati, punte dei triangoli tipicamente arrotondate (cassa a cuscino) Laccati a più strati, rivestimento Superluminova
Fascia di Prezzo (Approssimativa)$80 – $400+ (a seconda delle condizioni, rarità, stato di “franken”) €1.200 – €2.200+ (basato su modelli come 0283, 0297, Amphibia)

V. Guida all’Autenticazione e al Collezionismo

Identificazione dei falsi e dei “Franken-watches”: Segnali di allarme su quadranti, lancette, casse e movimenti

Il mercato degli orologi sovietici vintage, incluso il Raketa Big Zero, contiene un numero significativo di falsi e “franken-watches” (pezzi assemblati con parti non originali). I collezionisti devono essere vigili.  

Quadranti: Questo è il componente più comunemente falsificato.  

  • Forma degli Indici: I Big Zero autentici (specialmente con cassa a cuscino) presentano indici orari triangolari con punte leggermente arrotondate. I falsi spesso hanno cunei appuntiti o affilati. Tuttavia, alcuni cataloghi autentici degli anni ’80 mostrano punte più affilate, quindi questo non è un criterio definitivo isolato.  
  • Forma dei Numeri: Lo “0” e gli altri numeri (3, 6, 9) dovrebbero apparire “quadrati” piuttosto che perfettamente ovali, con sottili variazioni di spessore.  
  • Applicazione: I numeri e i triangoli autentici sono marcatori applicati (resina lucida o metallo sottile, leggermente in rilievo), non semplicemente stampati in modo piatto. Una stampa piatta è un importante segnale di allarme.  
  • Qualità di Stampa: I falsi spesso presentano una stampa di bassa qualità, con bordi “pelosi” o irregolari sui numeri.  
  • Logo e Designazione del Paese:
    • “Paketa” (cirillico) è per il mercato sovietico domestico; “Raketa” (latino) per i modelli sovietici successivi o da esportazione.  
    • Le designazioni autentiche del paese sono “Сделано в CCCP” (cirillico) o “Made in USSR” (inglese).  
    • Un mix di logo cirillico e “Made in Russia” (inglese) sullo stesso quadrante, o l’assenza di qualsiasi designazione del paese, sono forti segnali di allarme.  

Lancette: Le lancette non corrette sono un problema comune per i “franken-watches”. Le lancette autentiche delle ore e dei minuti sono spesse e “tozze” con una leggera punta/curva, mentre la lancetta dei secondi è sottile ma si allarga leggermente sul retro. Le deviazioni da queste forme specifiche sono segnali di avvertimento.  

Casse: La cassa autentica del Big Zero (a cuscino) presenta una lunetta liscia a pressione con una leggera smussatura e una curva continua dal punto medio della cassa alle punte delle anse. Molti “franken-watches” presentano forme o anse della cassa non corrette. Le casse vintage erano spesso in ottone cromato, che può mostrare segni di usura nel tempo.  

Cristallo: Un cristallo autentico del Big Zero vintage è acrilico e a forma di “disco da hockey” (bordi netti a 90 gradi verso una parte superiore piatta), non una cupola.  

Orologi da Tasca: Per gli orologi da tasca, è fondamentale verificare la coerenza tra il quadrante e il fondello. Sebbene esistano orologi da tasca Raketa “Big Zero” e orologi da tasca Raketa con incisioni a veliero (tipicamente con quadranti a numeri romani) , la combinazione di un quadrante “Big Zero” con un fondello a veliero non è documentata come originale di fabbrica. Pertanto, un orologio da tasca che presenti entrambe queste caratteristiche dovrebbe essere considerato un “frankenwatch” o un assemblaggio non originale.  

Movimento: Sebbene il 2609.HA sia robusto, è importante assicurarsi che sia il movimento corretto per il modello. Alcuni quadranti a 24 ore potrebbero essere abbinati a un 2609.HA, il che rende l’orologio un “falso” per un orologio a 24 ore, a meno che non si tratti di una conversione di terze parti.  

La proliferazione di falsi e “franken-watches” nel mercato degli orologi sovietici è una diretta conseguenza della loro crescente popolarità e accessibilità economica. I dettagliati punti di autenticazione (marcature del quadrante, forme delle lancette, contorni della cassa) diventano strumenti critici per i collezionisti. Questa situazione riflette le sfide della raccolta di oggetti provenienti da un sistema politico-economico defunto, dove la documentazione originale potrebbe essere scarsa e la fornitura di parti irregolare, creando un mercato fertile per pratiche ingannevoli. Comprendere queste sfumature è essenziale per preservare l’integrità storica della collezione.  

Consigli per i collezionisti: Cosa cercare, dove acquistare, importanza della condizione e della documentazione

Per i collezionisti interessati al Raketa Big Zero, è fondamentale adottare un approccio informato per garantire l’autenticità e il valore dei pezzi acquisiti.

Autenticità: Verificare sempre l’autenticità controllando i numeri di serie corrispondenti, le incisioni corrette sul fondello e i quadranti originali. Diffidare dei pezzi eccessivamente lucidati o alterati.  

Condizione: Sebbene la patina possa aggiungere carattere, gli orologi con modifiche minime e parti originali sono più desiderabili. Quadranti eccessivamente restaurati o ridipinti possono diminuire la collezionabilità.  

Dove Acquistare: Piattaforme online come eBay e Chrono24 sono fonti comuni, ma si consiglia cautela a causa della presenza di falsi. I forum di orologi russi affidabili (ad esempio, il Russian Watch Forum di Watchuseek.com) sono eccellenti risorse per informazioni e consigli dalla comunità. Gli acquisti diretti dai negozi ufficiali Raketa (fisici o online) garantiscono l’autenticità dei modelli moderni.  

Prezzi: I Big Zero vintage da polso possono variare da meno di $105 a oltre $160, con alcune varianti rare che raggiungono prezzi più elevati (ad esempio, “Big Zero” Peterhof CCCP full set NOS a $370, o “Salmon Dial” a $416). Gli orologi da tasca Raketa con incisioni a veliero possono essere trovati in un intervallo di prezzo di circa $55-$70 , mentre gli orologi da tasca Raketa “Big Zero” sono quotati tra circa $89 e $176. Le riedizioni moderne hanno prezzi significativamente più alti, circa €1.200 – €2.200. Il valore degli orologi sovietici è in aumento a causa della loro profondità storica, del fascino unico e della crescente rarità dei pezzi ben conservati.  

Serviziabilità: È importante essere consapevoli che gli orologi meccanici vintage spesso richiedono manutenzione. Sebbene il 2609.HA sia robusto, le riparazioni possono essere costose a causa delle parti non standard. È consigliabile rivolgersi a hobbisti competenti o orologiai specializzati per la manutenzione.  

I consigli per i collezionisti, che includono controlli di autenticità, valutazione delle condizioni e ricerca di fonti affidabili, evidenziano la natura in evoluzione del mercato degli orologi sovietici. Quello che un tempo era un segmento di nicchia e accessibile sta ottenendo un’attenzione crescente, portando a un aumento dei valori e a una maggiore presenza di falsi. L’aspetto comunitario, attraverso i forum, gioca un ruolo cruciale nella condivisione delle conoscenze e nella lotta contro le frodi. Questa dinamica di mercato sottolinea la trasformazione degli orologi sovietici da semplici oggetti utilitari a manufatti storici molto ricercati, il cui valore è sempre più legato alla loro originalità verificabile e alla loro narrazione storica.

Conclusioni

Il Raketa Big Zero si erge come una testimonianza convincente dell’ingegno orologiero e della filosofia di design sovietica. Il suo percorso da segnatempo funzionale nato negli anni ’70 a icona culturale globale, profondamente intrecciato con l’era della Perestroika, ne sottolinea il significato storico unico. Il design originale, che privilegia la leggibilità e la praticità, ha risuonato attraverso i decenni, influenzando sia il collezionismo vintage che le riedizioni moderne.

L’eredità duratura della Fabbrica di Orologi Petrodvorets, dalla sua fondazione imperiale al suo impegno nella produzione di movimenti in-house oggi, fornisce una solida base per l’autenticità del marchio Raketa. La robustezza tecnica di movimenti come il 2609.HA nei modelli vintage, in contrasto con il modernizzato automatico 2615 nelle versioni contemporanee, mostra un marchio che rispetta la sua eredità pur abbracciando l’innovazione.

Per i collezionisti, il Raketa Big Zero offre una ricerca ricca e gratificante, sebbene richieda un’attenta attenzione ai dettagli di autenticazione. La proliferazione di “franken-watches” rende necessaria una comprensione approfondita delle marcature storiche del quadrante, delle forme delle lancette e delle caratteristiche della cassa, inclusa la distinzione tra le varianti da polso e da tasca. La consapevolezza che gli orologi da tasca “Big Zero” e quelli con incisioni a veliero sono linee di design separate è cruciale per evitare pezzi non autentici. L’apprezzamento del mercato per questi orologi continua a crescere, spinto dalla loro combinazione unica di storia, design e integrità meccanica.

In definitiva, il Raketa Big Zero è più di un dispositivo per misurare il tempo; è una narrazione tangibile della storia russa, dell’ambizione tecnologica e del cambiamento sociale, rendendolo un pezzo davvero distintivo nel mondo dell’orologeria.

Fonti usate nel reportlibrary.fiveable.meEuropean History – 1945 to Present Unit 18 – Gorbachev, Perestroika, and Glasnost – FiveableSi apre in una nuova finestraen.wikipedia.orgen.wikipedia.orgSi apre in una nuova finestrawilsonquarterly.comThe Hesitant U.S. Rescue of the Soviet Economy – The Wilson QuarterlySi apre in una nuova finestraetsy.comRaketa Big Zero – EtsySi apre in una nuova finestrareddit.com[Raketa] Big Zero crystal replacement? : r/Watches – RedditSi apre in una nuova finestrareddit.com[Identify Raketa Big Zero Dial] Applied numerals or printed? : r/Watches – RedditSi apre in una nuova finestraraketa.comRaketaSi apre in una nuova finestrathelimitededition.co.ukRaketa Big Zero 0283 – the limited editionSi apre in una nuova finestraetsy.comRaketa Big Zero Pocket Watch, Vintage Watch, Mechanical Watch, White Dial Rocket 2609 HA Soviet Vintage, Men’s Wrist Watch, Great Gift – EtsySi apre in una nuova finestraebay.comRaketa 2609.HA naval submarine forces USSR vintage mechanical Soviet wristwatch | eBaySi apre in una nuova finestrawww2.uis.edu.coWatch Raketa 2609.HA Submarine Forces 19 Jewels Vintage USSR Soviet SERVICED – Universidad Industrial de SantanderSi apre in una nuova finestraraketa.comraketa.comSi apre in una nuova finestrawatchcrunch.comThe phenomenal story of Raketa Big Zero – WatchCrunchSi apre in una nuova finestrasovietaly.itRaketa Big Zero Geiger: The Soviet Watch with a Secret History – SOVIETALY™Si apre in una nuova finestraebay.comRAKETA 2609.HA rare model mechanical USSR Soviet vintage men’s wristwatch blackSi apre in una nuova finestrawaqt.comRaketa Unveils the New Big Zero Grey – WAQTSi apre in una nuova finestraebay.comRaketa Big Zero Wristwatches for sale – eBaySi apre in una nuova finestraakulawatch.comRaketa Big Zero Glasnost USSR 1980s – Russian 24-Hours WatchesSi apre in una nuova finestraebay.comBIG ZERO PETERHOF Wrist watch USSR Glasnost, Soviet , Mechanical USSR Vintage | eBaySi apre in una nuova finestraraketa.comRussian made mechanical movement – Ракета (World) – RaketaSi apre in una nuova finestraraketa.comBrand Raketa – Ракета (World)Si apre in una nuova finestradcvintagewatches.comNear NOS Cold War-Era 1980’s Raketa “Big Zero” Mechanical Watch Cyrillic VariantSi apre in una nuova finestraen.wikipedia.orgRaketa – WikipediaSi apre in una nuova finestraraketa.comRaketa “BIG ZERO” Black 0296 – Ракета (World)Si apre in una nuova finestrawatchlords.comCollecting Affordable Watches – Russian Brands – WatchlordsSi apre in una nuova finestraclockworksynergy.comRaketa “Big Zero” Vintage Watch Giveaway (Past Timepieces)Si apre in una nuova finestrafreret-roy.comRaketa – Fréret-RoySi apre in una nuova finestrawornandwound.comAn Introduction to Russian Watches – Worn & WoundSi apre in una nuova finestraraketa.comRaketa “BIG ZERO” Arabic – Ракета (World)Si apre in una nuova finestraoracleoftime.comRaketa Amphibia Shows the Strengths of Hyper Legible Dive Watch Design – Oracle TimeSi apre in una nuova finestratimeandtidewatches.comINTRODUCING: The Raketa Copernic – Time+Tide WatchesSi apre in una nuova finestravintagewatchinc.comRaketa Big Zero: The Ultimate Buying Guide – Vintage Watch IncSi apre in una nuova finestraharlemworldmagazine.comSponsored Love: Value Of Soviet Watches, Why Collectors Are Paying AttentionSi apre in una nuova finestradumarko.comThe Rising Value of Soviet Watches: Why Collectors Are Paying Attentio – DuMarkoSi apre in una nuova finestrascottishwatches.co.ukWatch Review : Raketa “Big Zero” – A Design That Crossed FrontiersSi apre in una nuova finestrareddit.com[Raketa] Big Zero – how to spot the fakes : r/Watches – RedditSi apre in una nuova finestrareddit.comRaketa 2609HA low amplitude and loses a lot of time after service : r/watchrepair – RedditSi apre in una nuova finestrasovietwatchstore.comSoviet mechanical RAKETA watch “big zero” – SovietWatchStore.comSi apre in una nuova finestrasovietwatchstore.comMechanical RAKETA “big zero” – the smaller version! – SovietWatchStore.comSi apre in una nuova finestrathewatchpages.comRaketa Classic “BIG ZERO” 0283 – The Watch PagesSi apre in una nuova finestraranfft.orgRaketa 2609.HA – Ranfft DBSi apre in una nuova finestrasovietaly.itDmitry Brodnikovskiy – The Unique Rare Raketa-Big Zero Jade …Si apre in una nuova finestrareddit.comNeed advice on 2609.HA : r/watchrepair – RedditSi apre in una nuova finestrareddit.com[Raketa] Just bought this one – what are your thoughts on russian watches? – RedditSi apre in una nuova finestradcvintagewatches.comCold War 1980’s Raketa “Big Zero” Mechanical Watch, Export Variant | DC Vintage WatchesSi apre in una nuova finestraeuropastar.comRaketa, the beating heart of Russian watchmaking – Europa StarSi apre in una nuova finestrawaqt.comReview The Soviet Era Icon, Raketa Big Zero – WAQTSi apre in una nuova finestrathewatchpages.comRaketa Classic “BIG ZERO” Arabic 0283 – The Watch PagesSi apre in una nuova finestratime-keeper.comRaketa Big Zero Grey 0297 – Time KeeperSi apre in una nuova finestrachrono24.comRaketa Watches | Chrono24.comSi apre in una nuova finestratwobrokewatchsnobs.comSo You Want to Buy A Raketa Big Zero… | Two Broke Watch SnobsSi apre in una nuova finestraebay.comVintage Raketa “Big Zero” Watch – Minimalist Soviet Style with Distinctive Dial | eBaySi apre in una nuova finestraraketa.comRaketa “BIG ZERO” Grey 0297 – Ракета (World)Si apre in una nuova finestraebay.comRussian (USSR) Poljot all steel men’s watch, cal. 2609 – eBaySi apre in una nuova finestradumarko.comWhy Soviet Watches were the Best Watches of their Time? – DuMarkoSi apre in una nuova finestrawatchmender.wordpress.comSekonda 19 Jewels (Raketa 2609.HA) – The Watch Mender – WordPress.com

Restauro di Orologi Sovietici: Salvati dalla Gommapiuma

cleaned-watches

In questo video vi porto alla scoperta di un recente progetto di restauro. Ho messo le mani su due orologi sovietici, un Raketa acquistato su Vinted e un Pobeda scambiato alla fiera Orologiko di Gorgonzola 2024. Entrambi erano in condizioni accettabili, ma nascondevano un problema comune agli orologi vintage: la gommapiuma delle scatole originali si era deteriorata nel tempo, incollandosi agli orologi e creando uno strato di sporco tenace.

Un tuffo nella storia con qualche intoppo

Gli orologi sovietici rappresentano un pezzo di storia. Tuttavia, la loro conservazione nel tempo può riservare delle sorprese. La gommapiuma, un materiale comunemente utilizzato per proteggere gli orologi durante il trasporto e la conservazione, può diventare un vero e proprio nemico nel lungo periodo. A contatto con l’umidità e l’aria, si deteriora rilasciando sostanze corrosive che possono danneggiare la cassa, il quadrante e il cinturino dell’orologio.

La mia esperienza di restauro

Ho deciso di affrontare questa sfida e di ridare vita a questi piccoli gioielli dell’orologeria sovietica. La prima fase del restauro è stata la pulizia profonda per rimuovere tutti i residui di gommapiuma. Ho utilizzato prodotti specifici e molta pazienza per evitare di danneggiare i materiali delicati. Successivamente, ho proceduto alla pulizia generale dell’orologio, riportandolo al suo antico splendore.

Come affrontare il problema della gommapiuma

Se vi trovate di fronte a un orologio sovietico con residui di gommapiuma, ecco alcuni consigli utili:

  • Pazienza: La rimozione della gommapiuma può richiedere tempo e delicatezza.
  • Prodotti specifici: Utilizzate detergenti delicati e non abrasivi.
  • Protezione: Indossate guanti per proteggere le mani e lavorare con precisione.
  • Professionista: In caso di dubbi o difficoltà, rivolgetevi a un orologiaio esperto.

Conclusione

Restaurare un orologio sovietico è un’esperienza gratificante, ma richiede dedizione e competenze specifiche. Spero che questo video vi abbia ispirato a prendervi cura dei vostri orologi vintage e a scoprirne la storia.

Ostwok: La storia e il mistero degli orologi russi spacciati per svizzeri

Ostwok: La storia e il mistero degli orologi russi spacciati per svizzeri

Introduzione a Ostwok

Il marchio Ostwok rappresenta un capitolo affascinante nella storia dell’orologeria, mescolando l’affidabilità degli orologi militari sovietici con il prestigio e la precisione svizzera. Fondata nel 1993, Ostwok SA aveva sede a Fehraltorf, Svizzera, e si specializzava nell’importazione e nella distribuzione di orologi russi Vostok sotto un marchio che suggeriva un’origine svizzera. Questo articolo esplora la storia della società, i dettagli dei suoi prodotti e il misterioso concorso del 1994, offrendo un quadro completo di questo interessante fenomeno.


La Fondazione di Ostwok SA

Ostwok SA è stata fondata nel 1993 a Fehraltorf, Svizzera, con l’indirizzo Wingertstrasse 50, 8308 Illnau, Illnau-Effretikon, Svizzera. La società importava orologi Vostok dall’Unione Sovietica, noti per la loro robustezza e affidabilità, e li distribuiva in Europa sotto il marchio Ostwok. Con un capitale sociale di 800.000 CHF distribuito in 800 azioni nominali da 1.000 CHF ciascuna, la società è stata operativa fino al 2002, quando è stata liquidata​ (kompany – global company intelligence)​​ (kompany – global company intelligence)​.

Aggiornamento dei valori in Euro:

  • 800.000 CHF nel 1993: Ipotizzando un tasso di cambio medio di 1,50 franchi per euro e un’inflazione annuale del 2%, oggi questo valore sarebbe di circa 800.000 CHF x 0,66 = 528.000 EUR (valore approssimato).
  • 1.000 CHF per azione nel 1993: Seguendo lo stesso calcolo, oggi ogni azione varrebbe circa 1.000 CHF x 0,66 = 660 EUR (valore approssimato).

Indirizzo Operativo di Ostwok

Dall’immagine allegata, si vede che l’indirizzo operativo indicato sulla scatola degli orologi era Ostwok SA, Postfach 200, Allmendstr. 30, CH-8320 Fehraltorf, Svizzera.

Il Marchio Ostwok

Ostwok è un anagramma di Wostok, il nome tedesco di Vostok, scelto per facilitare la pronuncia corretta nei paesi di lingua tedesca. Il logo di Ostwok, che sostituiva la “B” cirillica di Vostok con una “W”, era un elemento distintivo e spesso includeva simboli grafici come stelle o emblemi militari. Questo cambio di branding mirava a creare un’immagine di orologi svizzeri, sfruttando la reputazione della Svizzera nell’orologeria​ (WatchUSeek Watch Forums)​​ (SOVIETALY™)​.

Gli Orologi Ostwok

Gli orologi venduti sotto il marchio Ostwok erano in realtà modelli Vostok Komandirskie e Amphibia, noti per la loro robustezza e resistenza. Questi orologi, prodotti originariamente per l’Armata Rossa, erano dotati di calibri meccanici e spesso presentavano casse rifinite in nitruro di titanio. Erano venduti con un corredo che includeva una scatola in cartone e un foglio con istruzioni e garanzia​ (TrademarkRegistrationOnline)​​ (SOVIETALY™)​.

swiss russian ostwok watch gagarin
Ostwok Kosmonauten-Uhr
Vostok Ostwok Komandirskie Paratrooper
Ostwok Paratrooper
russian swiss watch Ostwok Vostok Komandirskie Generals-Uhr
Ostwok Generals-Uhr

Registrazione in Canada

Ostwok SA ha registrato diversi marchi in Canada a partire dal 1994, inclusi marchi per strumenti orologici e cronometrici e relativi accessori. Tuttavia, le procedure di registrazione sono state interrotte e i marchi sono stati abbandonati entro il 1998. Questa registrazione faceva parte di una strategia per espandere la presenza internazionale del marchio e proteggerlo nei mercati globali​ (TrademarkRegistrationOnline)​​ (WatchUSeek Watch Forums)​.


Il Concorso del 1994

Nel 1994, Ostwok SA ha lanciato un concorso per promuovere i suoi orologi. Il concorso offriva premi significativi, tra cui somme di denaro (SFr. 10.000 per il primo premio e SFr. 5.000 per il secondo premio) e orologi Ostwok. I partecipanti dovevano rispondere correttamente a tre domande relative alla sede della Ostwok SA, alla necessità di batterie per gli orologi e alla presenza di un certificato di qualità. La scadenza per l’invio delle risposte era il 31 maggio 1994, e i vincitori sarebbero stati selezionati sotto supervisione notarile. Non sono state trovate ulteriori informazioni specifiche sull’esito del concorso o su eventuali vincitori​ (SOVIETALY™)​​ (SOVIETALY™)​​ (WatchUSeek Watch Forums)​.

Pubblicità in tedesco che promuove orologi militari russi Ostwok con diversi modelli visibili. Immagine di proprietà di Mchap.
Jetzt schlägt’s OSTWOK

OSTWOK, die russische Original-Militäruhr

Jetzt sind sie da! Die einzig echten Original-Kommandirskie-Militäruhren aus der ehemaligen Sowjetunion. Diese weitgehendst handgefertigten, mechanischen und robusten Spezialuhren sind bereits im härtesten Testmarkt Schweiz der absolute Renner. Nun ist die erste Kollektion, die eigens für die ehemalige sowjetische Armee-Elite kreiert wurde, auch in Deutschland eingetroffen. Weitere Serien werden folgen!

Die schweizerische Handelsfirma OSTWOK SA hat den alleinigen weltweiten Vertrieb exklusiv in Händen und bietet sie im Direktverkauf unter der Marke OSTWOK mit Lederarmband, Qualitätszertifikat vom Werk und 1 Jahr Garantie an. Sichern Sie sich dieses batteriefreie, wasserdichte und stoßfeste Liebhaberstück. Es besteht ein Ansichts- bzw. Rückgaberecht innerhalb 5 Tagen. Die Uhren bleiben bis zur vollständigen Bezahlung im Eigentum der Lieferfirma.

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Bestell-Telefon: 0130 815 888 (gebührenfrei)
Bestell-Telefax: 004119 551 313

RESERVIERUNGS-/ BESTELLZERTIFIKAT

AnzahlArmband braunArmband schwarz
KGB (automatisch)DM 215.-[ ]DM 220.-[ ]
GeneralDM 195.-[ ]DM 200.-[ ]
AdmiralDM 195.-[ ]DM 200.-[ ]
MarinefliegerDM 195.-[ ]DM 200.-[ ]
KosmonautDM 89.-[ ]DM 94.-[ ]

Gewünschte Zahlungsart: [ ] Bar/Check
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Adesso è arrivato il momento dell’OSTWOK

OSTWOK, l’originale orologio militare russo

Ora sono qui! Gli unici veri orologi militari originali Komandirskie dell’ex Unione Sovietica. Questi speciali orologi meccanici, fatti a mano e robusti, sono già i più venduti sul mercato svizzero. Ora è arrivata la prima collezione, creata esclusivamente per l’élite militare sovietica, ed è disponibile anche in Germania. Altre serie seguiranno!

La società commerciale svizzera OSTWOK SA ha la distribuzione mondiale esclusiva e offre in vendita diretta sotto il marchio OSTWOK con cinturino in pelle, certificato di qualità dalla fabbrica e garanzia di un anno. Assicurati questi pezzi da collezione a prova di batteria, impermeabili e resistenti agli urti. C’è una garanzia di rimborso entro 5 giorni se non soddisfatti. Gli orologi rimangono di proprietà del fornitore fino al pagamento completo.

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Telefono per ordini: 0130 815 888 (numero gratuito)
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Certificato di prenotazione/ordine

QuantitàCinturino marroneCinturino nero
KGB (automatico)DM 215.-[ ]DM 220.-[ ]
GeneraleDM 195.-[ ]DM 200.-[ ]
AmmiraglioDM 195.-[ ]DM 200.-[ ]
MarinaiDM 195.-[ ]DM 200.-[ ]
CosmonautaDM 89.-[ ]DM 94.-[ ]

Metodo di pagamento preferito: [ ] Contanti/Assegno
[ ] Fattura
[ ] Contrassegno

Prezzi più IVA, costi di imballaggio e spedizione

Nome/Cognome:
Via/Nr.:
CAP/Città:
Numero di telefono:
Data di nascita:
Data, Firma:

Invia a: Ostwok SA, Postfach 200, CH-8320 Fehraltorf


Concorso

1° Premio: SFr. 10.000
2° Premio: SFr. 5.000
3° Premio: tutti gli orologi illustrati
4° – 15° Premio: 1 orologio KGB ciascuno

Domande del quiz:

  1. La sede principale della Ostwok SA è in Svizzera?
    [ ] Sì
    [ ] No
  2. Questi orologi necessitano di una batteria?
    [ ] Sì
    [ ] No
  3. Includono un certificato di qualità?
    [ ] Sì
    [ ] No

Condizioni del concorso:

La scadenza per l’invio è il 31 maggio 1994.
I vincitori saranno estratti sotto supervisione notarile tra tutte le risposte corrette pervenute. È escluso il ricorso alle vie legali.

Valori attuali in Euro

Per dare un’idea del valore attuale (2024) dei premi offerti nel concorso del 1994, possiamo fare alcune stime basate sul tasso di cambio medio storico e sull’inflazione. I prezzi in franchi svizzeri e marchi tedeschi dell’epoca possono essere convertiti in euro odierni.

  • SFr. 10.000 (primo premio):
    • Ipotizzando un tasso di cambio medio di 1,50 franchi per euro e un’inflazione annuale del 2%, oggi questo premio varrebbe circa 10.000 SFr x 0,66 = 6.600 EUR (valore approssimato).
  • SFr. 5.000 (secondo premio):
    • Con lo stesso tasso di cambio e inflazione, oggi questo premio varrebbe circa 5.000 SFr x 0,66 = 3.300 EUR (valore approssimato).
  • Prezzi degli orologi in DM:
    • DM 215 nel 1994 potrebbe essere stimato in euro odierni considerando il tasso di cambio di circa 1,95583 DM per euro.
    • Inoltre, con un’inflazione media annua del 2%, DM 215 nel 1994 sarebbe oggi circa 110 EUR x 1,60 (stima per inflazione) = 176 EUR (valore approssimato).

Contratto con la Svizzera

Un articolo di giornale del periodo descrive il contratto tra una società svizzera, BN, e la fabbrica di orologi Vostok. Questo contratto prevedeva la fornitura di 1,5 milioni di orologi “Commandant” e la distribuzione esclusiva in Occidente. Il direttore amministrativo di Vostok, Vladimir Irnjiev, ha confermato i dettagli senza rivelare informazioni specifiche sul partner svizzero o sull’importo del contratto​ (WatchUSeek Watch Forums)​.

Articolo di giornale
Immagine di proprietà di Mchap, un utente di vari forum.

Articolo di giornale francese che annuncia il contratto tra la fabbrica di orologi russa Ostwok e una società svizzera per la fornitura di 1,5 milioni di orologi Commandant. Immagine di proprietà di Mchap.

Testo dell’articolo:

Massiccio, inelegante, ma affidabile, l’orologio russo “Commandant” era un tempo riservato agli ufficiali dell’Armata Rossa. Da tre anni, ha fatto la sua apparizione in Occidente, con un certo successo. Al punto che una società svizzera, BN, ha appena firmato un contratto con la fabbrica d’orologeria “Vostok”, che fornirà 1,5 milioni di “Commandant” nei prossimi anni.

La ditta elvetica ha inoltre acquisito i diritti esclusivi di vendita in Occidente. Disponibili sul mercato russo per circa 5000 rubli (circa 45 franchi), questi orologi massicci sono ora distribuiti a livello internazionale.

Contattato a Chistopol, nella regione del Tatarstan (centro della Russia), il direttore amministrativo di “Vostok”, Vladimir Irnjiev, resta molto evasivo.

Conferma i dati pubblicati dall’agenzia russa Interfax, ma non dice altro, né sul partner svizzero, né sull’importo del contratto, “un segreto commerciale”.

Quanto alla società BN, essa è sconosciuta alla Fédération horlogère suisse che tiene un registro di tutte le aziende svizzere che producono e commercializzano orologi.

Con una produzione annuale di circa 70 milioni di orologi, la Russia è uno dei “grandi” dell’orologeria, insieme a Giappone, Hong Kong e Svizzera.

Aggiornamento dei valori in Euro:

  • 45 franchi svizzeri nel 1994: Con lo stesso tasso di cambio e inflazione, oggi questo valore sarebbe di circa 45 CHF x 0,66 = 29,7 EUR (valore approssimato).

Approfondimenti e Link Utili


Conclusione

Con queste informazioni, possiamo comprendere meglio la storia e l’unicità degli orologi Ostwok, un interessante mix di affidabilità sovietica e stile europeo. Ostwok rappresenta un esempio affascinante di come l’orologeria possa unire diverse tradizioni culturali e tecniche, creando prodotti unici e ricercati dai collezionisti.

Rapporto su Ostwok SA (1993-2002)

Fondazione e Struttura Aziendale

Ostwok SA fu fondata nel 1993 a Fehraltorf, nel Canton Zurigo (Svizzera), con sede legale in Wingertstrasse 50, 8308 Illnau-Effretikonsovietaly.it. La forma giuridica era quella di una società anonima (Aktiengesellschaft), con un capitale sociale di 800.000 CHF, suddiviso in 800 azioni da 1.000 CHF ciascunasovietaly.it. La società aveva per oggetto l’importazione e commercializzazione di orologi sovietici Vostok con il proprio marchio registrato “Ostwok” (marchio depositato in Svizzera il 24 febbraio 1994)finestraweb.net. L’indirizzo operativo indicato sul materiale di vendita era Postfach 200, Allmendstr. 30, CH-8320 Fehraltorf, presso cui avveniva la corrispondenza e la gestione ordinisovietaly.it. La compagine sociale e i fondatori non sono esplicitamente noti dai registri pubblici disponibili; tuttavia, un annuncio pubblicitario internazionale del 1993 cita come riferimento Mr. J.P. Hösser in qualità di Product Marketing Manager di Ostwok SAarchive.org, suggerendo il coinvolgimento di questa persona nel management. La società rimase operativa per circa nove anni, fino al 2002, quando venne posta in liquidazione e cessò le attivitàsovietaly.it

Valore del capitale sociale: Per contestualizzare, 800.000 CHF nel 1993 corrisponderebbero approssimativamente a 528.000 EUR attuali (calcolati assumendo un cambio storico medio di 1,50 CHF per 1 EUR e un’inflazione annua di ~2%)sovietaly.it.

Il Marchio Ostwok e la Strategia di Branding

Il nome Ostwok è un astuto anagramma di “Wostok” – la traslitterazione tedesca di Восток (Vostok) – scelta deliberatamente per favorirne la pronuncia corretta nei paesi di lingua tedescasovietaly.it. In pratica, il logo Ostwok riprendeva quello originale Vostok sostituendo la lettera cirillica “B” (che in russo si legge “V”) con una “W”, creando così un marchio che suonasse occidentale mantenendo al contempo il richiamo al nome originariosovietaly.it. Spesso il logo era accompagnato da simboli grafici di ispirazione militare (stelle, stemmi, ecc.), sottolineando l’associazione al mondo degli orologi militari. Questa operazione di re-branding mirava a conferire ai prodotti un’aura di qualità e prestigio “svizzeri”, sfruttando la reputazione elvetica nell’orologeria, pur commercializzando orologi fabbricati in Russiasovietaly.it

Dal punto di vista societario, Ostwok SA ottenne dalla fabbrica russa Vostok i diritti esclusivi a livello mondiale di produzione, distribuzione e marketing degli “orologi militari sovietici originali” (cioè i modelli Vostok destinati all’Armata Rossa)archive.org. Nei propri materiali pubblicitari l’azienda enfatizzava questo legame privilegiato, sottolineando che Vostok era il fornitore ufficiale dell’esercito sovietico e creatore della linea Komandirskie (in russo “del comandante”) per ufficiali e truppe di varie unità – aviazione, marina, fanteria, artiglieria, carristi, paracadutisti, sommergibilisti, ecc.archive.org. Ostwok presentava dunque i suoi orologi come “autentici orologi militari sovietici”, ma li vendeva sotto il marchio svizzero Ostwok, cercando di unire l’affidabilità sovietica alla precisione e prestigio svizzerisovietaly.it.

Prodotti e Modelli Commercializzati

Gli orologi venduti con il marchio Ostwok erano, nella sostanza, normali modelli Vostok delle linee Komandirskie (orologi da campo per ufficiali) e Amphibia (orologi subacquei), personalizzati unicamente nel quadrante con il logo “Ostwok” al posto del marchio originalefinestraweb.net. Dal punto di vista tecnico, montavano movimenti meccanici Vostok (tipicamente calibro 2414 a carica manuale da 17 rubini per molti Komandirskie, o movimenti automatici 2416 per alcune varianti) e conservavano le caratteristiche di robustezza tipiche di questi orologi: resistenti agli urti, impermeabili (i modelli Amphibia avevano cassa stagna fino a ~200m) e del tutto privi di componenti elettroniche (nessuna batteria richiesta)sovietaly.itsovietaly.it

Molti esemplari Ostwok furono realizzati con casse placcate in oro mediante rivestimento in nitruro di titanio (TiN) – una finitura dorata molto in voga negli anni ’90finestraweb.net. Ciò li rendeva esteticamente più “lussuosi” agli occhi del pubblico occidentale dell’epoca, sebbene la stessa Vostok producesse versioni analoghe per altri mercati. Le referenze Ostwok note oggi ai collezionisti comprendono varianti tematiche denominate in base alle grafiche del quadrante e al pubblico di destinazione, tra cui:

  • Ostwok “KGB” – modello automatico dedicato al tema KGB, con logo e stemma dell’ex servizio segreto sovietico (movimento automatico, prezzo più elevato);
  • Ostwok “Generale” – modello con grafica da generale dell’Armata Rossa;
  • Ostwok “Ammiraglio” – con emblemi navali (in alcuni contesti chiamato Admiralskie);
  • Ostwok “Marineflieger” – dedicato alle forze aeronavali (letteralmente “aviatore di marina” – indicato anche come modello “Marinaio” nelle brochure italiane);
  • Ostwok “Cosmonauta” – orologio dedicato ai cosmonauti, graficamente ispirato alle imprese spaziali sovietiche (quest’ultimo di gamma più economica rispetto agli altri)sovietaly.itsovietaly.it.

Queste denominazioni rispecchiavano i soggetti raffigurati sui quadranti e sottolineavano ulteriormente l’appeal militare/collezionistico. Tutti gli orologi venivano forniti in una confezione dedicata (scatola in cartoncino con logo) e accompagnati da un certificato di qualità emesso dalla fabbrica Vostok, oltre a istruzioni e garanzia di 1 annosovietaly.it. Ostwok evidenziava con orgoglio che i propri segnatempo erano prodotti su macchinari svizzeri (in parte vero, poiché la Vostok di Chistopol’ negli anni ‘90 utilizzava anche macchine di produzione elvetiche) e che si trattava di orologi “riservati all’élite militare sovietica” ora finalmente disponibili al pubblico occidentalefinestraweb.netsovietaly.it

Nota: Gli orologi Ostwok, essendo in sostanza dei Vostok marchiati ad hoc, non erano certificati “Swiss Made” (né avrebbero potuto esserlo, essendo fabbricati in Russia). Tuttavia il marchio e la strategia di marketing inducevano l’acquirente a percepirli come prodotti con standard elevati, quasi un ponte tra due tradizioni orologiere. Col senno di poi, molti di questi esemplari sono rimasti invenduti nei magazzini: ancora oggi si possono reperire orologi Ostwok New Old Stock (fondi di magazzino) a prezzi contenuti, soprattutto in versione placcata oro, prevalentemente sul mercato tedescofinestraweb.net.

Accordi con la Fabbrica Vostok e Contratti Internazionali

Il lancio di Ostwok fu reso possibile da un importante accordo commerciale con la Chistopolsky Zavod Vostok (la fabbrica Vostok di Čistopol’, in Russia). Secondo un articolo dell’epoca (apparso sulla stampa francofona nel 1994), una misteriosa società svizzera denominata “BN” firmò con Vostok un contratto per la fornitura di 1,5 milioni di orologi “Commandant” (cioè Komandirskie) nei successivi tre annisovietaly.it. Nell’accordo BN avrebbe ottenuto anche i diritti esclusivi di vendita in Occidente per questi segnatemposovietaly.it. La notizia venne confermata dal direttore amministrativo di Vostok, Vladimir Irnjiev, che attraverso l’agenzia Interfax comunicò i dati generali dell’intesa, rifiutandosi però di rivelare il nome completo del partner svizzero né l’ammontare del contratto (definito “un segreto commerciale”)sovietaly.it. Un dettaglio curioso è che la Fédération de l’industrie horlogère suisse – l’organo federale che registra tutte le aziende orologiere in Svizzera – dichiarò di non conoscere alcuna società dal nome BN operante nel settoresovietaly.it. Ciò fa pensare che BN fosse una società veicolo o un’entità poco nota, forse creata ad hoc per questo affare. È plausibile che dietro BN vi fossero i fondatori stessi di Ostwok SA o loro partner finanziari; infatti Ostwok SA nacque formalmente pochi mesi dopo l’accordo (estate 1993) proprio per implementarne i termini. In mancanza di dati ufficiali sul nome esteso di “BN”, tale sigla resta avvolta nel mistero, non essendo mai più ricomparsa in altre cronache del settore. 

Va sottolineato che l’accordo con Vostok diede a Ostwok un vantaggio competitivo notevole: poté vantare di commercializzare in esclusiva mondiale gli orologi del principale fornitore dell’esercito ex-sovietico. Già a fine 1993, a poche settimane dal lancio, la prima collezione Ostwok Komandirskie stava ottenendo successo persino in Svizzera, notoriamente il mercato più difficile e competitivo per gli orologiarchive.org. Nei primi mesi di attività, l’azienda riuscì a costruire una rete di distribuzione in ben 14 paesiarchive.org, grazie a contratti di esclusiva nazionale offerti a partner locali (la stessa Ostwok pubblicò annunci su testate internazionali cercando distributori esclusivi in vari paesi)archive.org. Un’inserzione sull’International Herald Tribune del dicembre 1993, ad esempio, promuoveva la collezione Ostwok agli importatori mondiali enfatizzando che “nel giro di un solo mese, 14 paesi [erano stati] conquistati per la distribuzione del marchio OSTWOK”archive.org

Non risultano altri contratti internazionali di rilievo oltre quello con Vostok. Ostwok SA era essenzialmente il braccio commerciale di quell’accordo, incaricato di coordinare produzione (in Russia) e distribuzione (in Occidente). L’assemblaggio degli orologi avveniva molto probabilmente a Čistopol’, presso lo stabilimento Vostok, da cui gli orologi finiti venivano poi esportati; l’ipotesi che Ostwok assemblasse in Svizzera è smentita dal fatto che l’azienda non risulta nei registri come produttrice (nessuna infrastruttura industriale propria)finestraweb.net. Quindi il ruolo di Ostwok SA/BN era di committente e importatore: finanziava la produzione, applicava il proprio marchio sui quadranti, curava il packaging multilingue e provvedeva a distribuire i prodotti nei paesi target.

Promozione, Pubblicità e Materiale Marketing

Per penetrare i mercati europei, Ostwok mise in campo una vigorosa campagna promozionale e di marketing internazionale tra il 1993 e il 1995. Oltre ai già citati annunci per reclutare distributori, l’azienda pubblicizzò direttamente i propri orologi al pubblico finale, specialmente in Svizzera e Germania (dove si concentravano molti appassionati di orologi militari russi). 

Una brochure/ordine pubblicata in tedesco – presumibilmente apparsa su riviste di settore o inviata per corrispondenza – presentava la gamma di orologi Ostwok definendoli “die russische Original-Militäruhr” (l’originale orologio militare russo) e annunciando al lettore tedesco: “Jetzt sind sie da! Die einzig echten original-Kommandirskie-Militäruhren aus der ehemaligen Sowjetunion…” cioè “Ora sono qui! Gli unici veri orologi militari Komandirskie originali dell’ex Unione Sovietica”sovietaly.itsovietaly.it. Nel testo promozionale si enfatizzava come questi segnatempo, “largamente fatti a mano, meccanici e robusti”, fossero già “un assoluto successo nel difficilissimo mercato test della Svizzera” e che “la prima collezione, creata espressamente per l’élite militare sovietica, [fosse] ora arrivata anche in Germania”, con la promessa di “ulteriori serie a seguire”sovietaly.itsovietaly.it. La Ostwok SA veniva presentata come “società commerciale svizzera” detentrice della “distribuzione mondiale esclusiva”, e gli orologi venivano offerti in vendita diretta (per corrispondenza) con cinturino in pelle, certificato di qualità e 1 anno di garanziasovietaly.itsovietaly.it. Si rassicuravano i clienti sull’assenza di batterie (“Liebhaberstück batteriefrei”), sulla resistenza all’acqua e agli urti, e si offriva un diritto di recesso entro 5 giorni dalla consegnasovietaly.itsovietaly.it

In calce all’annuncio era presente un modulo d’ordine con elenco dei modelli disponibili (KGB, Generale, Ammiraglio, Marineflieger, Cosmonauta) e relativi prezzi in marchi tedeschi (DM), differenziati a seconda del colore del cinturino scelto (nero o marrone)sovietaly.itsovietaly.it. Ad esempio, il modello di punta “KGB” automatico era offerto a DM 215 (cinturino marrone) o DM 220 (nero), mentre i modelli Generale/Ammiraglio/Marineflieger costavano DM 195 (marrone) o DM 200 (nero); il più economico, “Kosmonaut”, era prezzato DM 89 o 94sovietaly.itsovietaly.it. I prezzi erano al netto di IVA e spese di spedizionesovietaly.itsovietaly.it. Il cliente poteva scegliere il metodo di pagamento (contanti/assegno, fattura o contrassegno)sovietaly.it e inviare l’ordine all’indirizzo di Fehraltorf. Questo tipo di marketing diretto suggerisce che Ostwok puntasse molto sulle vendite per corrispondenza, sfruttando listini e annunci su riviste per raggiungere collezionisti e appassionati. 

È noto anche che Ostwok realizzò materiale pubblicitario cartaceo aggiuntivo: ad esempio, si fa riferimento a un “prospectus” (opuscolo) più dettagliato, che gli interessati potevano richiedere gratuitamente (“Verlangen Sie unseren Prospekt für weitere Kommandirskie-Uhren!” – “Richiedete il nostro dépliant per altri orologi Komandirskie”)sovietaly.itsovietaly.it. Questo lascia intendere l’esistenza di brochure illustrate con l’intera gamma Ostwok, oggi oggetti da collezione piuttosto rari.

Il Concorso Promozionale del 1994

Nel 1994, per stimolare ulteriormente le vendite e la notorietà del marchio, Ostwok SA lanciò un concorso a premi rivolto ai clienti. L’iniziativa, annunciata all’interno delle brochure pubblicitarie, metteva in palio sostanziosi premi in denaro e orologi, a fronte della semplice risposta ad alcune domande di un quizsovietaly.it. In particolare, i premi annunciati furono: 1º premio 10.000 franchi svizzeri2º premio 5.000 CHF3º premio l’intera collezione di orologi Ostwok mostrati nell’opuscolo (tutti i 5 modelli), e dal 4º al 15º premio un orologio Ostwok modello KGB ciascunosovietaly.it

Per partecipare bisognava rispondere correttamente a tre domande molto semplici, chiaramente pensate per promuovere i punti di forza del prodotto. Le domande erano: «La sede principale della Ostwok SA è in Svizzera?» (risposta prevista: , lo scopo era ribadire l’origine svizzera dell’azienda); «Questi orologi necessitano di una batteria?» (risposta: No, sottolineando che sono meccanici); «Includono un certificato di qualità?» (risposta: , a garanzia dell’autenticità)sovietaly.it. I partecipanti dovevano barrare le caselle Sì/No e inviare il modulo – lo stesso tagliando d’ordine fungeva anche da cedola per il concorso – all’indirizzo di Ostwok SA entro la data di scadenza del 31 maggio 1994sovietaly.itsovietaly.it. Era inoltre specificato che l’estrazione dei vincitori sarebbe avvenuta alla presenza di un notaio, scegliendo a sorte tra tutte le schede con risposte esatte, e che il ricorso per vie legali era escluso, come da prassi per i concorsi a premiosovietaly.itsovietaly.it

Questo concorso dimostra l’aggressività della campagna marketing di Ostwok nella sua fase iniziale: i premi in denaro (10.000 CHF nel 1994 equivalevano a circa 6.600 € odierni, e 5.000 CHF a 3.300 € in valore attuale, tenendo conto di cambio e inflazione) erano decisamente alti per un concorso di orologisovietaly.it. Ciò fa pensare che l’azienda disponesse di un budget marketing significativo, probabilmente alimentato dall’ottimismo sulle vendite future. Purtroppo, non sono state trovate informazioni su quanti partecipanti aderirono né sui vincitori effettivi del concorsosovietaly.it. È possibile che l’iniziativa non abbia riscosso il successo sperato, oppure che semplicemente non vi sia traccia pubblica della premiazione.

Registrazioni di Marchi a Livello Internazionale

Parallelamente alle attività commerciali, Ostwok SA cercò di tutelare il proprio brand e i nomi di alcuni modelli chiave depositando marchi registrati in vari paesi. Dalla documentazione disponibile risulta che nel gennaio 1994 la società presentò domanda di registrazione per il marchio “OSTWOK” presso l’USPTO (ufficio marchi degli Stati Uniti) e depositò nello stesso periodo anche il marchio “KGB” per orologitrademarks.justia.comtrademarks.justia.com. A fine marzo 1994 depositò ulteriori domande negli USA per i marchi denominativi “Командирские” (in caratteri cirillici, cioè Komandirskie), “General’skie” (traslitterato come Generalirskie) e “Admiral’skie” (serie che richiamano i gradi militari di generale e ammiraglio)trademarks.justia.comtrademarks.justia.com. Inoltre venne depositato un marchio figurativo e una nuova domanda per “KGB” (probabilmente in forma grafica)trademarks.justia.com. Più tardi, nel giugno 1994, Ostwok tentò persino di registrare un marchio bizzarro: “SWISS ARMY PEN” (penna dell’esercito svizzero), per articoli di cartoleriatrademarks.justia.com – forse un progetto secondario di gadget promozionali, che però non ebbe seguito. 

Questa strategia aggressiva di branding internazionale mirava a coprire non solo il nome aziendale ma anche i nomi di fantasia legati ai propri orologi, prevenendo potenziali concorrenti dall’usare denominazioni simili. Tuttavia, molti di questi marchi non arrivarono a registrazione definitiva. Negli Stati Uniti, ad esempio, le domande furono abbandonate già nel 1995 per mancata risposta alle obiezioni dell’ufficio marchitrademarks.justia.com. Il marchio OSTWOK depositato in USA il 27 gennaio 1994 venne ufficialmente abbandonato il 3 marzo 1995 per “Failure to respond”, cioè mancata risposta entro i termini a una richiesta dell’esaminatoretrademarks.justia.comtrademarks.justia.com. Similmente, i marchi KGB e gli altri risultano Dead/Abandoned nelle banche dati americane, segno che la società potrebbe non aver perseguito oltre la tutela legale negli USA una volta valutati i costi o l’andamento del business. 

Anche in Canada si registra un epilogo analogo: Ostwok SA depositò diversi marchi in Canada a partire dal 1994, coprendo strumenti orologieri e accessori, ma le procedure furono interrotte e tutti i marchi abbandonati entro il 1998sovietaly.it. È probabile che inizialmente l’azienda volesse espandersi in Nord America e altri mercati, salvo poi rinunciare – forse a causa di vendite inferiori alle aspettative o per il costo del mantenimento dei marchi. Non risultano cause di opposizione legale di rilievo: ad esempio, il tentativo di registrare “Swiss Army Pen” avrebbe potuto scontrarsi con il marchio “Swiss Army” (notoriamente usato da Victorinox), ma dato che la domanda non venne portata a termine, non consta un’opposizione formale, solo l’abbandono. 

In Europa, Ostwok SA si mosse prima dell’istituzione del marchio comunitario UE (introdotto solo nel 1996): il marchio fu registrato in Svizzera (come detto, ad agosto 1993 la domanda e a febbraio 1994 l’iscrizione nei registri elvetici)trademarks.justia.com, e probabilmente esteso via convenzione di Madrid ad alcuni paesi chiave. Non abbiamo però dettagli su registrazioni attive in paesi europei specifici (potrebbero esserci state domande in Germania o altrove, ma senza riscontro pubblico attuale). In sintesi, la tutela del marchio Ostwok fuori dalla Svizzera rimase incompiuta, complice il successivo declino dell’azienda.

Declino, Liquidazione e Retaggio

Dopo il boom iniziale del 1993-94, la presenza di Ostwok sul mercato andò diminuendo nella seconda metà degli anni ’90. È probabile che l’entusiasmo per gli “orologi sovietici” in Occidente si fosse in parte affievolito rispetto all’inizio del decennio (quando, subito dopo la caduta dell’URSS, vi fu una moda del collezionismo di cimeli sovietici)finestraweb.net. Inoltre, la concorrenza di altri importatori e l’assenza di reale innovazione di prodotto possono aver inciso. Alcune fonti forumistiche indicano che molti orologi Ostwok rimasero invenduti sugli scaffali, specialmente dopo il 1995, finendo poi liquidati come stock a basso prezzo negli anni successivi. 

Formalmente, Ostwok SA fu liquidata nel 2002, con chiusura definitiva delle attivitàsovietaly.it. Non risultano cronache di dispute legali pubbliche o cause contro la società; la fine sembra dovuta più che altro a ragioni commerciali e finanziarie interne (forse il mancato raggiungimento dei volumi di vendita previsti dall’accordo con Vostok, o costi non più sostenibili). La denominazione sociale non è stata riutilizzata né compaiono passaggi di proprietà noti: semplicemente l’azienda è stata dissolta. Anche il misterioso partner BN sparisce dalla scena con la fine di Ostwok, senza tracce di coinvolgimenti in altri progetti orologieri noti. 

In retrospettiva, l’esperienza Ostwok rappresenta un interessante capitolo di cross-over industriale: un tentativo di far convivere il mondo dell’orologeria russa (robusta, economica, militare) con quello svizzero (prestigioso, commerciale, orientato al collezionismo). Sebbene l’operazione non abbia avuto successo duraturo, ha lasciato ai collezionisti alcune varianti uniche di orologi Vostok. Questi esemplari Ostwok, prodotti in quantità limitate rispetto alle enormi tirature Vostok, sono oggi ricercati da alcuni appassionati per la loro particolarità storica. Si tratta infatti di orologi “russi travestiti da svizzeri”, come sono stati definiti in tono scherzosofinestraweb.net, che testimoniano un’epoca (gli anni ’90) in cui l’Est e l’Ovest sperimentavano insolite collaborazioni commerciali.

Collegamenti con Altre Aziende e Persone Coinvolte

Ostwok SA non operava in un vuoto: sin dall’inizio abbiamo visto il coinvolgimento della società BN come contraente con Vostok. Sebbene BN rimanga non identificata, è verosimile che fosse direttamente collegata ai fondatori di Ostwok SA. Non risultano però altre aziende svizzere note per il commercio di orologi russi strettamente legate a Ostwok, a parte BN stessa. La Finestraweb riporta che fu proprio “la società svizzera BN” a stipulare il contratto iniziale per 1,5 milioni di pezzifinestraweb.net, confermando che BN fu parte integrante dell’operazione Ostwok sin dal principio. 

In Svizzera, negli stessi anni, vi furono altri importatori di orologi dell’Est, ma spesso su scala minore o focalizzati su marchi diversi (ad esempio alcuni distributori indipendenti di Poljot, Raketa, ecc., talora tramite Germania o Italia). Un nome che talvolta compare in ambito di orologi russi in Svizzera è Cosmodrome / Cosmonaut (legato a Raketa), oppure iniziative individuali di imprenditori svizzeri/russi, ma nessuna ha avuto la visibilità di Ostwok. Un possibile parallelo è con la tedesca “Poljot International” (fondata a Francoforte nel 1992), che assemblava orologi russi per venderli in Occidente con finiture migliorate: quella operazione però fu distinta e focalizzata sul marchio Poljot, non legata a Ostwok. 

Per quanto concerne le persone fisiche, oltre al citato J.P. Hösser, non sono di dominio pubblico i nominativi dei fondatori o amministratori di Ostwok SA. La mancanza di tali informazioni nei registri facilmente accessibili è dovuta anche al fatto che la società è stata sciolta prima dell’era internet e le visure camerali d’epoca non sono online. È lecito supporre che vi fossero di mezzo investitori svizzeri intraprendenti, forse con contatti nell’ex URSS. Alcune teorie tra collezionisti suggeriscono il coinvolgimento di persone legate all’import-export generico (dato che l’oggetto sociale di Ostwok SA era registrato come “commercio di ogni tipo”aisor.it, quindi non solo orologi). Tuttavia, senza fonti ufficiali, tali nomi rimangono nell’ombra. 

In sintesi, Ostwok SA fu un’operazione isolata nel suo genere. Non generò spin-off né evoluzioni in altre aziende dopo la sua chiusura. L’unico “collegamento” postumo che si può menzionare è il fatto che nel 2004 nacque Vostok-Europe, joint-venture lituano-russa che anch’essa mirava a distribuire orologi Vostok in Occidente (con design aggiornati): ma questa iniziativa non aveva alcun legame con Ostwok ed avvenne dopo che Ostwok era già sparita. Possiamo quindi considerare Ostwok un esperimento unico, frutto del contesto storico degli anni ’90. Le sue tracce restano nei documenti dell’epoca e negli orologi marchiati Ostwok che ogni tanto affiorano sul mercato collezionistico, a memoria di un curioso incontro tra orologeria sovietica e marketing svizzero.

Timeline Cronologica degli Eventi Principali (1993-2002)

AnnoEvento chiave
1993Fondazione di Ostwok SA a Fehraltorf (CH) il 13 agosto 1993. Sigla di un accordo con la fabbrica Vostok: la società (tramite la misteriosa BN) ottiene la produzione di 1,5 milioni di Komandirskie in 3 anni e l’esclusiva per l’Occidentesovietaly.itsovietaly.it. Lanciata la prima collezione Ostwok (Komandirskie) sul mercato europeo; entro fine anno attivati distributori in 14 paesiarchive.org.
1994Deposito e registrazione dei marchi: il brand Ostwok e vari nomi di modelli (KGB, Komandirskie, ecc.) vengono registrati in Svizzera (febbraio)finestraweb.net e depositati in USA/Canada (gennaio-marzo). Campagna pubblicitaria intensiva in Svizzera e Germania: brochure, annunci su stampa, vendita per corrispondenza. Concorso a premi 1994 con 10.000 CHF di primo premio, scadenza 31/5/94, per promuovere gli orologisovietaly.itsovietaly.it.
1995Ritiro dal mercato USA: le domande di marchio OSTWOK, KGB ecc. negli Stati Uniti vengono abbandonate (marzo 1995) per mancata risposta alle obiezioni dell’USPTOtrademarks.justia.com. Prosegue la vendita in Europa, ma l’espansione rallenta.
1996-1998Contrazione attività: diminuisce l’eco pubblicitaria di Ostwok; presumibilmente calano le vendite. Le registrazioni di marchi in Canada vengono lasciate decadere: entro il 1998 risultano abbandonate tutte le procedure avviatesovietaly.it.
2002Chiusura e liquidazione: Ostwok SA termina le operazioni e viene ufficialmente liquidata. La società viene cancellata dal registro di commercio svizzero nel corso del 2002sovietaly.it.

Fonti: Documenti Sovietalysovietaly.itsovietaly.it, finestrawebfinestraweb.net, inserzioni stampa d’epocaarchive.org, registri marchi USPTOtrademarks.justia.com, etc.

Citazioni

Ostwok: La storia e il mistero degli orologi russi spacciati per svizzeri – SOVIETALY™

https://sovietaly.it/ostwok-la-storia-e-il-mistero-degli-orologi-russi-spacciati-per-svizzeri/Ostwok: La storia e il mistero degli orologi russi spacciati per svizzeri – SOVIETALY™https://sovietaly.it/ostwok-la-storia-e-il-mistero-degli-orologi-russi-spacciati-per-svizzeri/Ostwok – La (mia) finestra sul webhttps://finestraweb.net/ostwok.htmlOstwok: La storia e il mistero degli orologi russi spacciati per svizzeri – SOVIETALY™https://sovietaly.it/ostwok-la-storia-e-il-mistero-degli-orologi-russi-spacciati-per-svizzeri/Full text of “International Herald Tribune , 1993, France, English”https://archive.org/stream/InternationalHeraldTribune1993FranceEnglish/Dec%2008%201993%2C%20International%20Herald%20Tribune%2C%20%2334455%2C%20France%20%28en%29_djvu.txtOstwok: La storia e il mistero degli orologi russi spacciati per svizzeri – SOVIETALY™https://sovietaly.it/ostwok-la-storia-e-il-mistero-degli-orologi-russi-spacciati-per-svizzeri/Ostwok: La storia e il mistero degli orologi russi spacciati 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Guida Completa alle Sigle dei Giorni della Settimana e dei Mesi sugli Orologi Sovietici

Vintage Soviet wristwatch showing days of the week and months in Cyrillic, surrounded by modern watches with date displays in multiple languages.

Gli appassionati di orologi russi e sovietici spesso incontrano abbreviazioni in cirillico per i giorni della settimana e i mesi. Questa guida offre una chiara schematizzazione delle corrispondenze delle abbreviazioni in cirillico, italiano, inglese, francese, spagnolo, giapponese, cinese e arabo. Inoltre, esploreremo il calendario utilizzato nell’Unione Sovietica e alcune curiosità storiche. Infine, spiegheremo perché i giorni della settimana in francese sono talvolta utilizzati sugli orologi giapponesi.

russian watch Raketa Perpetual Calendar
Raketa Perpetual Calendar

Giorni della Settimana

Ecco uno schema che mostra la corrispondenza delle abbreviazioni dei giorni della settimana:

LinguaLunedìMartedìMercoledìGiovedìVenerdìSabatoDomenica
RussoПНД (PND)ВТР (VTR)СРД (SRD)ЧТВ (ChTV)ПТН (PTN)СБТ (SBT)ВСК (VSK)
ItalianoLUNMARMERGIOVENSABDOM
IngleseMONTUEWEDTHUFRISATSUN
FranceseLUNMARMERJEUVENSAMDIM
SpagnoloLUNMARMIÉJUEVIESÁBDOM
Giapponese月 (Getsu)火 (Ka)水 (Sui)木 (Moku)金 (Kin)土 (Do)日 (Nichi)
Cinese一 (Yī)二 (Èr)三 (Sān)四 (Sì)五 (Wǔ)六 (Liù)日 (Rì)
Araboاث (ITH)ثل (THL)أر (AR)خم (KHM)جم (JM)سب (SB)أحد (AHD)
Corrispondenza delle abbreviazioni dei giorni della settimana in cirillico, italiano, inglese, francese, spagnolo, giapponese, cinese e arabo.

Mesi dell’Anno

Ecco uno schema che mostra la corrispondenza delle abbreviazioni dei mesi dell’anno:

LinguaGennaioFebbraioMarzoAprileMaggioGiugnoLuglioAgostoSettembreOttobreNovembreDicembre
RussoЯНВ (YAnV)ФЕВ (FEV)МАР (MAR)АПР (APR)МАЙ (MAY)ИЮН (IYuN)ИЮЛ (IYuL)АВГ (AVG)СЕН (SEN)ОКТ (OKT)НОЯ (NOYa)ДЕК (DEK)
ItalianoGENFEBMARAPRMAGGIULUGAGOSETOTTNOVDIC
IngleseJANFEBMARAPRMAYJUNJULAUGSEPOCTNOVDEC
FranceseJANFÉVMARAVRMAIJUNJUIAOÛSEPOCTNOVDÉC
SpagnoloENEFEBMARABRMAYJUNJULAGOSEPOCTNOVDIC
Giapponese1月 (Ichigatsu)2月 (Nigatsu)3月 (Sangatsu)4月 (Shigatsu)5月 (Gogatsu)6月 (Rokugatsu)7月 (Shichigatsu)8月 (Hachigatsu)9月 (Kugatsu)10月 (Jūgatsu)11月 (Jūichigatsu)12月 (Jūnigatsu)
Cinese一月 (Yīyuè)二月 (Èryuè)三月 (Sānyuè)四月 (Sìyuè)五月 (Wǔyuè)六月 (Liùyuè)七月 (Qīyuè)八月 (Bāyuè)九月 (Jiǔyuè)十月 (Shíyuè)十一月 (Shíyīyuè)十二月 (Shí’èryuè)
Araboينا (YNA)فبر (FBR)مار (MAR)أبر (ABR)ماي (MAY)ينو (YNU)يول (YUL)أغس (AGS)سبم (SPM)أكت (AKT)نوڤ (NOV)ديس (DIS)
Corrispondenza delle abbreviazioni dei mesi dell’anno in cirillico, italiano, inglese, francese, spagnolo, giapponese, cinese e arabo.
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Il Calendario dell’Unione Sovietica

Il calendario utilizzato nell’Unione Sovietica dopo la Rivoluzione d’Ottobre ha subito diverse modifiche. Inizialmente, la Russia utilizzava il calendario giuliano, che differiva dal calendario gregoriano adottato dalla maggior parte del mondo occidentale. Dopo la Rivoluzione d’Ottobre del 1917, il governo sovietico decise di adottare il calendario gregoriano nel 1918 per allinearsi meglio con il resto del mondo.

La Rivoluzione d’Ottobre

Un punto interessante è che la Rivoluzione d’Ottobre non è avvenuta effettivamente in ottobre secondo il calendario gregoriano. La rivoluzione iniziò il 25 ottobre 1917 secondo il calendario giuliano, ma questa data corrisponde al 7 novembre 1917 nel calendario gregoriano. Pertanto, nonostante venga chiamata “Rivoluzione d’Ottobre”, l’evento si è verificato nel mese di novembre secondo il calendario attuale.

Abbreviazioni sugli Orologi Sovietici per il Mercato Interno

Su alcuni orologi sovietici destinati al mercato interno con scritte in cirillico, il giorno della settimana era abbreviato a due lettere e preceduto da un numero. Questo sistema utilizzava il numero del giorno della settimana seguito dalle prime due lettere del giorno in maiuscolo. Ad esempio, la domenica era “7 ВС”. Questo metodo aiutava a distinguere i giorni della settimana, specialmente nelle regioni dove non era comune l’uso del cirillico, rendendo più facile per le persone identificare i giorni.

Slava Monster

Ecco la tabella che illustra questo sistema:

GiornoAbbreviazione
Lunedì1 ПН
Martedì2 ВТ
Mercoledì3 СР
Giovedì4 ЧТ
Venerdì5 ПТ
Sabato6 СБ
Domenica7 ВС
Abbreviazioni dei giorni della settimana sugli orologi sovietici per il mercato interno, utilizzando numeri seguiti dalle prime due lettere in cirillico maiuscolo.

Giorni della Settimana in Giapponese

Un aspetto curioso è che in Giappone i giorni della settimana sono talvolta indicati con le iniziali dei giorni in francese sugli orologi. Questo deriva da un’influenza culturale e linguistica che ha visto l’introduzione della lingua francese in vari settori giapponesi durante il periodo Meiji, quando il Giappone si stava modernizzando e cercava di emulare vari aspetti delle culture occidentali.

Conclusioni

Capire le abbreviazioni dei giorni della settimana e dei mesi sugli orologi in diverse lingue è essenziale per un uso corretto e per evitare confusione. Speriamo che questa guida vi sia utile per comprendere meglio queste corrispondenze e per esplorare un po’ della storia dei calendari sovietici.

Il Marchio di Orologi CARDI Vostok: Una Collaborazione tra Design e Meccanica Russa

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Introduzione

Il marchio di orologi CARDI Vostok rappresenta una collaborazione unica tra il design occidentale e la precisione meccanica russa. Nato all’inizio degli anni ’90, questo marchio ha saputo distinguersi per i suoi design particolari e l’uso di movimenti di alta qualità prodotti dalla famosa fabbrica di orologi Vostok.

Origini e Storia

La storia di CARDI Vostok inizia nel 1991, subito dopo il crollo dell’Unione Sovietica. Il nome “Cardi” deriva dall’abbreviazione di “Car Design Studio,” un’azienda russa specializzata nella personalizzazione di automobili. Nel tentativo di diversificare le proprie attività, Cardi ha iniziato a collaborare con la fabbrica di orologi Vostok per produrre orologi con un’estetica più “occidentale”​ (WatchUSeek Watch Forums)​​ (WatchUSeek Watch Forums)​.

Fondata negli anni ’90, subito dopo la dissoluzione dell’Unione Sovietica, Car Design Studio (abbreviato in Cardi) inizialmente si concentrava sulla personalizzazione di automobili sovietiche e straniere. La loro attività principale consisteva nel miglioramento estetico e funzionale delle automobili, rendendole più attraenti per un mercato che stava rapidamente cambiando e occidentalizzandosi.

I primi modelli di CARDI Vostok erano noti per il loro design innovativo e l’uso di materiali come l’ottone e leghe economiche, prodotti principalmente dalla Fabbrica di Orologi di Minsk. Questi orologi erano considerati di alta qualità, ma nel tempo la qualità dei materiali è diminuita, portando il marchio a perdere popolarità e a cessare la produzione intorno al 2009​ (Sovietaly)​.

Design e Movimenti

I modelli CARDI Vostok combinano il design creativo di Cardi con i robusti movimenti meccanici Vostok. I design erano spesso ispirati al mondo automobilistico, con nomi come “Capitan,” “MVM Sport,” “GP,” “Racing Time,” e “Radar”​ (WatchUSeek Watch Forums)​.

cardi vostok russian watch
Cardi Vostok Racingtime GP

Gli orologi utilizzavano movimenti meccanici di alta qualità, come il calibro 2409 prodotto dalla fabbrica Vostok. Alcuni modelli successivi hanno utilizzato movimenti della 1a Fabbrica di Orologi di Mosca (Poljot) e della fabbrica Slava, oltre a quelli originali Vostok. Tuttavia, dopo l’acquisizione da parte di Interex-Orion nel 2000, il marchio ha iniziato a utilizzare movimenti cinesi per ridurre i costi, cosa che ha ulteriormente impattato sulla qualità complessiva degli orologi​ (WatchCrunch)​​ (WatchUSeek Watch Forums)​.

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Cardi Vostok Chronoscope MVM Sport

Declino e Fine della Produzione

Nonostante l’iniziale successo, vari fattori hanno portato al declino del marchio. La qualità dei materiali utilizzati è diminuita nel tempo e l’introduzione di movimenti cinesi ha compromesso la reputazione di qualità del marchio. Questi cambiamenti hanno portato a una diminuzione delle vendite e, infine, alla cessazione della produzione intorno al 2009. Oggi, Cardi si è ritirata dal mercato degli orologi e si è concentrata nuovamente sul design automobilistico​ (Sovietaly)​​ (WatchUSeek Watch Forums)​.

Conclusione

Gli orologi CARDI Vostok rappresentano un interessante capitolo nella storia dell’orologeria russa, caratterizzato da un mix di design occidentale e meccanica russa. Sebbene la produzione sia cessata, questi orologi rimangono oggetti da collezione per gli appassionati di orologi vintage e rappresentano un’epoca di transizione e innovazione.

Per ulteriori informazioni, puoi consultare le fonti utilizzate in questo articolo: WatchCrunch, WatchUSeek, Sovietaly, e SovietWatchStore.

I Codici dei Vostok: Guida Completa

Tabella identificativa dei codici degli orologi Vostok con modelli Amphibia e Komandirskie, diverse forme di casse e materiali, e elementi di sfondo dell'era sovietica e militare.

Gli orologi Vostok, prodotti in Russia, rappresentano un’icona di affidabilità e robustezza nel panorama degli orologi da polso. Conosciuti per la loro capacità di resistere a condizioni estreme, questi orologi sono apprezzati sia dai collezionisti che dagli appassionati. La loro storia affonda le radici nell’era sovietica, periodo durante il quale vennero sviluppati per soddisfare le esigenze dell’esercito e dei civili. In questo saggio, esploreremo in dettaglio i codici identificativi utilizzati per descrivere i movimenti e le casse degli orologi Vostok. Per comodità, la notazione ABCDE/FGHIJKH è presa dal sito: russian-codes (netgrafik.ch)

Come leggere i codici delle casse e dei movimenti

I codici dei movimenti e delle casse russe/sovietiche seguono un formato specifico: ABCDE/FGHIJKH.

ABCDE

  • AB: Diametro del movimento in mm.
  • CD, CDE: Specifica del movimento sovietico.

FGH

  • FGH: Variazione della cassa. Ogni combinazione di numeri rappresenta un diverso design o stile di cassa.

I

  • I: Materiale della cassa. Ecco alcuni esempi dai modelli Vostok:
    • 0: Acciaio inossidabile e altri metalli senza placcatura.
    • 1: Cromato.
    • 2: Placcato oro.
    • 3: Dorato (almeno 5 micron).
    • 4: Rivestito a colori.
    • 5: Sintetico, polimero, gomma.
    • 7: Lega di titanio.
    • 9: Vetro, cristallo, ceramica, marmo.

JKH

  • JKH: Set di lancette. Ogni combinazione rappresenta uno specifico tipo di lancette usato sull’orologio.

Classificazione delle Casse Vostok

La tabella seguente categorizza le diverse casse utilizzate nei modelli di orologi Vostok. Le informazioni sono organizzate in base al codice della cassa (FGH), il materiale della cassa (I), il modello dell’orologio e la forma della cassa.

Tabella delle Casse Vostok

Codice FGHMateriale ICodice JKHModelloMateriale CassaForma Cassa
350XXXAmphibiaAcciaioTonneau
1190XXXAmphibiaAcciaioOttagonale
710XXXAmphibiaAcciaioOttagonale
470XXXAmphibiaAcciaioCarre
320XXXAmphibiaAcciaioTonneau
9370XXXAmphibiaAcciaioRotonda
960XXXAmphibiaAcciaioBig Lug
250XXXAmphibiaAcciaioMinistry
020XXXAmphibiaAcciaioRotonda
420XXXAmphibiaAcciaioRotonda
6277XXXAmphibiaLega di titanioTonneau
381XXXKomandirskieCromatoRotonda
383XXXKomandirskiePlaccato OroRotonda
781XXXKomandirskieCromatoRotonda
783XXXKomandirskiePlaccato OroRotonda
441XXXKomandirskieCromatoCarre
443XXXKomandirskiePlaccato OroCarre
791XXXKomandirskieCromatoRotonda
793XXXKomandirskiePlaccato OroRotonda
1391XXXKomandirskieCromatoRotonda
1393XXXKomandirskiePlaccato OroRotonda
291XXXKomandirskieCromatoRotonda
293XXXKomandirskiePlaccato OroRotonda
341XXXKomandirskieCromatoCarre
349XXXKomandirskieTiNCarre
331XXXKomandirskieCromatoTonneau
339XXXKomandirskieTiNTonneau
091XXXGeneralskieCromatoRotonda

Materiali delle Casse

Le casse degli orologi Vostok sono realizzate con vari materiali, ciascuno con le proprie caratteristiche di durabilità e estetica:

  • Acciaio Inossidabile (0): Offre una resistenza eccezionale alla corrosione e una lunga durata. È il materiale predominante per i modelli Amphibia, noti per la loro robustezza.
  • Cromato (1): Utilizzato principalmente nei modelli Komandirskie, offre una finitura lucida e una buona resistenza alla corrosione.
  • Placcato Oro (3): Presente in alcuni modelli Komandirskie, conferisce un aspetto lussuoso e raffinato.
  • Lega di Titanio (7): Leggero e altamente resistente, è utilizzato per modelli come l’Amphibia per una maggiore durevolezza.
  • TiN (Titanium Nitride) (9): Utilizzato per la sua estrema durezza e resistenza ai graffi, oltre a fornire una distintiva finitura dorata.

Forme delle Casse

Le casse degli orologi Vostok sono disponibili in diverse forme, ciascuna con un design unico per soddisfare vari gusti e preferenze estetiche:

  • Tonneau: Una forma a botte elegante e distintiva.
  • Ottagonale: Un design a otto lati, spesso associato a robustezza.
  • Carre: Una forma quadrata o rettangolare che offre un aspetto classico.
  • Rotonda: La forma più comune e versatile, adatta a qualsiasi stile.

Modelli Principali

  • Amphibia: Famosi per la loro resistenza all’acqua e costruzione robusta, questi orologi sono equipaggiati con casse in acciaio inossidabile o lega di titanio. Progettati originariamente per le forze navali sovietiche, sono diventati popolari tra i subacquei e gli avventurieri.
  • Komandirskie: Questi orologi, benché ispirati all’ambiente militare, non sono stati ufficialmente utilizzati dalle forze armate. Sono disponibili in versioni cromate, placcate in oro e TiN e sono noti per il loro design classico e l’affidabilità.
  • Generalskie: Anche questi orologi hanno uno stile militareggiante, ma non ci sono prove del loro uso ufficiale in ambito militare. Spesso includono modelli con casse cromate.

Conclusione

Gli orologi Vostok rappresentano un connubio perfetto tra storia, ingegneria e design. La diversità delle casse, sia in termini di materiali che di modelli e forme, offre agli appassionati una vasta gamma di scelte. Che tu sia un collezionista o semplicemente un amante degli orologi, i modelli Vostok con le loro caratteristiche uniche e la loro affidabilità rappresentano una scelta eccellente. La loro storia e la continua evoluzione delle loro caratteristiche li rendono un argomento affascinante per chiunque sia interessato all’orologeria.

Il tempo nello spazio di Anna Pegna

Copertina del libro 'Il tempo nello spazio: Orologi e imprese astronautiche nella Russia del Novecento' di Anna Pegna, con immagine di un orologio sovietico

“Il tempo nello spazio” di Anna Pegna è un libro che ha catturato l’interesse di molti collezionisti e appassionati di orologeria russa e sovietica. Pubblicato da Effequ nel 2010, questo testo offre una dettagliata esplorazione degli orologi e delle imprese astronautiche nella Russia del Novecento, rendendolo un’opera imprescindibile per chi desidera comprendere meglio l’interconnessione tra tecnologia, storia e avventure spaziali sovietiche.

Un Capolavoro Ricercato dai Collezionisti

“Il tempo nello spazio” è un libro fuori catalogo, che si può trovare solo usato. Anche l’autrice, Anna Pegna, non possiede più i file originali del libro, rendendo impossibile una ristampa. Questo fattore ha aumentato il valore del libro tra i collezionisti, rendendolo un pezzo molto ambito.

Un’Analisi Dettagliata e Avvincente

Capitolo 1: Gli Inizi

Il primo capitolo, intitolato “Gli inizi”, traccia la storia dell’orologeria russa dall’epoca zarista fino alla Rivoluzione d’Ottobre. La Russia del XIX secolo è descritta come un paese prevalentemente agricolo, con poche industrie e una scarsa tradizione orologiera. La narrazione si sofferma sulle prime esperienze di costruzione di orologi, come quella di Pavel Bure, che fondò una fabbrica nel 1815 utilizzando movimenti svizzeri. Viene raccontato anche il contributo di pionieri come Piotr Vasil’evich Khautskij e Konstantin Tsiolkovskij, che posero le basi per la futura meccanica di precisione e la cosmonautica russa.

Capitolo 2: Le Prime Fabbriche del Nuovo Regime

Il secondo capitolo esamina le trasformazioni avvenute dopo la Rivoluzione d’Ottobre, quando il governo sovietico riconobbe l’importanza della produzione di precisione. Viene descritta l’acquisizione della fabbrica americana Dueber-Hampden e il suo trasferimento in Russia. La fondazione della Prima Fabbrica di Orologi di Stato a Mosca segna l’inizio della produzione di orologi sovietici, con i primi modelli come il Tipo-1. Questo capitolo illustra anche le difficoltà iniziali e la necessità di sviluppare una produzione autonoma e indipendente dalla tecnologia straniera.

Capitolo 3: Le Fabbriche di Orologi di Guerra

Il terzo capitolo, “Le fabbriche di orologi di guerra”, descrive il ruolo cruciale dell’orologeria durante la Seconda Guerra Mondiale. Le fabbriche sovietiche furono trasferite verso est per proteggerle dagli attacchi tedeschi, e la produzione si concentrò su orologi militari e strumenti di precisione per l’aviazione e la marina. Viene raccontata la storia della fabbrica di Zlatoust, che continuò a produrre munizioni e parti per razzi Katiusha, e della Seconda Fabbrica di Mosca, trasferita a Chistopol. Il capitolo evidenzia l’importanza strategica degli orologi di precisione nelle operazioni belliche.

Capitolo 4: Le Fabbriche di Orologi nel Sistema Sovietico

Il quarto capitolo si concentra sull’organizzazione e gestione delle fabbriche di orologi nel sistema sovietico. Le fabbriche non erano entità autonome, ma parte di un unico sistema statale. Ogni fabbrica aveva i propri marchi distintivi, ma spesso condividevano tecnologie e movimenti. Questo capitolo esplora come le fabbriche collaboravano tra loro e come erano integrate nel più ampio contesto dell’economia pianificata sovietica.

Capitolo 5: Il Dopoguerra

Il quinto capitolo, “Il dopoguerra”, descrive la ripresa della produzione di orologi dopo la guerra. Viene descritto come le fabbriche, una volta tornate alla normalità, ripresero la produzione di massa e introdussero nuovi modelli come il Pobeda. Questo capitolo esamina anche l’influenza della tecnologia tedesca sui cronografi sovietici e il ruolo delle riparazioni di guerra nella ricostruzione dell’industria orologiera. Si approfondisce la storia dei movimenti su licenza LIP e l’evoluzione delle fabbriche principali, come la Kirova e la Raketa.

Capitolo 6: Uomini (e Donne) Nello Spazio

Questo capitolo offre una panoramica sulle imprese spaziali sovietiche e il ruolo cruciale degli orologi in queste missioni. Viene narrata la storia di Yuri Gagarin, il primo uomo nello spazio, e dell’orologio Shturmanskie che indossava. Altri personaggi chiave come Valentina Tereskova, la prima donna nello spazio, e Alexey Leonov, il primo uomo a effettuare una passeggiata spaziale, vengono descritti insieme agli orologi che li accompagnarono.

Capitolo 7: Oltre la Cortina di Ferro

Il settimo capitolo esplora la diffusione e l’influenza degli orologi sovietici oltre i confini dell’URSS. Viene descritto come questi orologi divennero popolari nei paesi del blocco orientale e come furono percepiti in Occidente. Il capitolo evidenzia le strategie di esportazione e la reputazione internazionale degli orologi sovietici.

Capitolo 8: Altre Fabbriche Sovietiche

Questo capitolo si concentra su altre fabbriche di orologi sovietiche meno conosciute ma comunque significative. Viene descritta la storia di fabbriche come la Raketa, la Chaika, la Zarja e la Molnija, e i loro contributi unici all’orologeria sovietica. Il capitolo esplora anche le peculiarità di ciascuna fabbrica e i modelli distintivi che produssero.

Capitolo 9: Dopo Kruscev

Il nono capitolo analizza le trasformazioni nell’industria orologiera sovietica dopo la caduta di Kruscev. Viene esaminato come le politiche di Brezhnev influenzarono la produzione e lo sviluppo tecnologico. Questo capitolo descrive anche i nuovi modelli introdotti durante questo periodo e le sfide affrontate dall’industria.

Capitolo 10: Orologi degli Anni ’70

Il decimo capitolo si concentra sugli orologi prodotti negli anni ’70, un periodo di innovazione e diversificazione. Vengono descritti modelli iconici come il Raketa Copernicus e il Poljot Okean. Il capitolo esamina anche le tendenze di design e le tecnologie emergenti di questo decennio.

Capitolo 11: Orologi degli Anni ’80

Questo capitolo esplora gli sviluppi nell’orologeria sovietica durante gli anni ’80. Viene descritta l’influenza delle Olimpiadi di Mosca del 1980 sugli orologi prodotti e come gli eventi politici e sociali di questo periodo influenzarono l’industria. Modelli come il Poljot e il Vostok sono discussi in dettaglio.

Capitolo 12: Navicelle e Stazioni Spaziali

Il dodicesimo capitolo offre una panoramica sulle missioni spaziali sovietiche e sugli orologi utilizzati a bordo delle navicelle e delle stazioni spaziali. Viene descritto il ruolo degli orologi nella cronometrazione e nel coordinamento delle missioni spaziali, evidenziando l’importanza della precisione e affidabilità.

Capitolo 13: Epilogo

L’ultimo capitolo, “Epilogo”, riassume le principali tematiche trattate nel libro e riflette sull’eredità dell’orologeria sovietica. Viene discussa la rilevanza storica e culturale degli orologi sovietici e il loro posto nel collezionismo moderno. Il capitolo conclude con considerazioni sull’importanza di preservare questa eredità storica.

Un Libro Essenziale per gli Appassionati

La recensione del libro è decisamente positiva. “Il tempo nello spazio” è considerato ben scritto e coinvolgente, fornendo non solo dettagli tecnici sugli orologi, ma anche una ricca narrazione storica che contestualizza l’evoluzione tecnologica nell’ambito delle avventure spaziali sovietiche. Questo libro non dovrebbe mancare nella libreria di un appassionato di orologeria russa e sovietica, specialmente per chi ha un interesse specifico nelle storie di avventure e nella corsa allo spazio.

Gli Orologi Sovietici: Un Fascino Unico

Uno degli aspetti più affascinanti del libro è la descrizione degli orologi russi, noti per la loro robustezza e precisione. Questi orologi, offerti a prezzi accessibili, sono stati i primi a uscire dall’atmosfera terrestre, accompagnando astronauti come Gagarin e Leonov nelle loro storiche missioni.

Conclusione

“Il tempo nello spazio” di Anna Pegna è un’opera che offre una prospettiva unica sull’orologeria sovietica e sulle imprese spaziali del Novecento. Anche se fuori catalogo, questo libro rimane un tesoro per collezionisti e appassionati, rappresentando un pezzo di storia che combina ingegneria, avventura e storia militare. Se non hai ancora letto questo libro, la sua ricerca e acquisizione sono un investimento che arricchirà sicuramente la tua comprensione e apprezzamento per l’orologeria russa e sovietica.

Orologi Vremia: Fascino Sovietico e Qualità Europea

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Gli orologi Vremia, conosciuti anche come Vremja (in cirillico время), sono un esempio affascinante di come la collaborazione internazionale possa dare vita a prodotti unici e di alta qualità. Questi orologi nacquero alla fine degli anni ’80, grazie all’azienda italiana Binda, con l’obiettivo di sfruttare la crescente popolarità della cultura sovietica in Occidente.

La Nascita del Marchio Vremia

Il marchio BPEMR (BPEMA) CCCP venne ufficialmente registrato il 24 marzo 1989, durante un periodo di apertura commerciale dell’URSS sotto la guida di Gorbaciov. Questa apertura permise l’esportazione di vari prodotti sovietici nei mercati occidentali, dove trovarono un’accoglienza entusiastica grazie al loro fascino esotico e alla qualità robusta.

swiss russian watch vremia
Vremia Red Zero

Caratteristiche degli Orologi Vremia

Gli orologi Vremia si distinguono per una gamma di modelli con movimenti meccanici affidabili, come lo Slava 2414, il Poljot 2612.1 e il Poljot 3133. I loro quadranti, essenziali e puliti, incarnano lo stile sovietico dell’epoca. Alcuni modelli presentano simboli distintivi, come la Stella Rossa, mentre altri sono più sobri, con una piccola scritta “cccp” al centro del quadrante.

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Vremia Chrono black

Binda: Il Cuore Italiano degli Orologi Vremia

Fondata nel 1906 da Innocente Binda, l’azienda Binda ha giocato un ruolo cruciale nel settore degli orologi per oltre un secolo. Sotto la guida dei nipoti Simone e Marcello Binda, l’azienda continua a produrre e distribuire orologi di alta qualità. Binda Italia è conosciuta per la sua capacità di combinare design innovativo e tecnologie avanzate, presidiando diverse fasce di mercato con prodotti che spaziano dai modelli fashion a quelli più classici e tecnici, inclusi orologi “Swiss Made”.

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Vremia Pocket watch

L’Unicità degli Orologi Vremia

Gli orologi Vremia rappresentano una perfetta fusione tra la tradizione russa e l’artigianato occidentale. Il modello “zerone rosso” è un esempio emblematico di questo mix, con un design che avrebbe potuto essere tranquillamente prodotto da Poljot. Anche i modelli solo tempo e svegliarini sono molto apprezzati per la loro qualità e design.

Questi orologi sono un vero e proprio ibrido: costruzione italiana con meccanica russa. Pur essendo adattati al mercato italiano, conservano un fascino unico che li distingue dai tradizionali orologi russi. Nonostante le critiche dei puristi, gli orologi Vremia offrono un valore eccezionale, con prezzi accessibili che si aggirano tra i 100 e i 150 euro.

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Vremia B&W

Dettagli Unici sul Fondello

Un dettaglio distintivo degli orologi Vremia è la scritta incisa sul fondello, che recita:

“Часы собранные в Швейцарии, двигатель механический подлинный русского производства. Movimento meccanico originale prodotto in Russia, orologio assemblato in Svizzera.”

Questa dicitura evidenzia la combinazione di meccanica russa e assemblaggio svizzero, garantendo l’autenticità e l’alta qualità di questi orologi.

swiss watch Vremia Red star white dial
Vremia Red star white dial

Conclusione

Gli orologi Vremia sono un capitolo affascinante nella storia dell’orologeria, caratterizzati da un mix unico di estetica sovietica e qualità europea. Grazie all’iniziativa dell’azienda Binda, questi orologi riflettono il meglio di due mondi, combinando design accattivante con elevati standard qualitativi. Un vero tesoro per gli appassionati di orologeria che cercano qualcosa di unico e significativo.

Esplorando l’universo degli orologi russi con Vittorio: un viaggio nel tempo e nella tecnologia

Esplorando l’universo degli orologi russi con Vittorio: un viaggio nel tempo e nella tecnologia

Benvenuti nel mondo affascinante degli orologi russi! In un’intervista esclusiva condotta da Andrea, conosciuto come Sovietaly, ci addentriamo nella collezione di Vittorio, un appassionato di orologi russi con una storia coinvolgente da condividere.

Se siete curiosi di esplorare il mondo degli orologi dal tocco russo, preparatevi a un viaggio avvincente che ci porterà attraverso la storia, la tecnologia e l’unicità di questi pezzi.

Il video di questa intervista offre uno sguardo privilegiato sulla passione di Vittorio per gli orologi russi e sulle storie affascinanti dietro a ogni singolo pezzo della sua collezione.


Introduzione:

Benvenuti nel mondo affascinante degli orologi russi! In un’intervista esclusiva condotta da Andrea, conosciuto come Sovietaly, ci addentriamo nella collezione di Vittorio, un appassionato di orologi russi con una storia coinvolgente da condividere.

Se siete curiosi di esplorare il mondo degli orologi dal tocco russo, preparatevi a un viaggio avvincente che ci porterà attraverso la storia, la tecnologia e l’unicità di questi pezzi.

Il video di questa intervista offre uno sguardo privilegiato sulla passione di Vittorio per gli orologi russi e sulle storie affascinanti dietro a ogni singolo pezzo della sua collezione.

Introduzione: Benvenuti! Se siete appassionati di orologi o semplicemente curiosi di esplorare un mondo unico, siete nel posto giusto. Questo video di Andrea, conosciuto come Sovietaly nel mondo degli orologi, ci porta in un viaggio coinvolgente attraverso la collezione di Vittorio, un amante degli orologi russi con una passione travolgente per la storia e la tecnologia dietro questi incredibili pezzi.

Sommario: L’intervista di Andrea a Vittorio ci offre uno sguardo ravvicinato sulla passione di Vittorio per gli orologi russi. Prima di diventare collezionista, Vittorio si è appassionato alla lingua e alla cultura russa, imparando la lingua e visitando il paese. Originario di Frosinone ma residente a Varsavia, Vittorio racconta come la sua passione per gli orologi russi sia cresciuta negli anni, iniziando con il ritrovamento casuale di un orologio da tasca Molnija degli anni ’90 in un mercatino. La sua collezione, sebbene non vasta, include pezzi significativi come il Canfie Dia, il suo orologio preferito per la storia che racchiude.

Conclusioni: L’intervista di Andrea a Vittorio è stata un’esperienza avvincente che ci ha portato nel mondo degli orologi russi attraverso gli occhi di un appassionato. Con storie affascinanti, curiosità tecniche e una passione palpabile, Vittorio ci ha introdotti in un universo in cui storia e tecnologia si fondono in modo unico.

Guarda l’intervista completa su YouTube

Come leggere l’ora su un orologio Raketa 24h: una guida completa

russian watch raketa 24h

Come leggere l’ora su un orologio Raketa 24h

Gli orologi Raketa 24h sono un tipo di orologio meccanico prodotto dalla fabbrica Raketa di San Pietroburgo, in Russia. La loro principale caratteristica è il quadrante con una scala di 24 ore, al posto delle tradizionali 12 ore. Questo significa che la lancetta delle ore impiega un intero giorno per compiere un giro completo, offrendo un’indicazione chiara e precisa del tempo senza la necessità di distinguere tra AM e PM.

russian watch Raketa 24h Marine
Raketa 24h Marine

Come funziona la lancetta delle ore

La lancetta delle ore è la più corta e compie un giro completo in 24 ore. A differenza degli orologi a 12 ore, dove la lancetta delle ore compie due giri al giorno, sugli orologi Raketa 24h un solo giro rappresenta l’intera giornata.

  • Quando punta su 18, sono le 6 del pomeriggio.
  • Quando la lancetta delle ore punta su 0 o 24, è mezzanotte.
  • Quando punta su 6, sono le 6 del mattino.
  • Quando punta su 12, è mezzogiorno.

Come funziona la lancetta dei minuti

La lancetta dei minuti è la più lunga e funziona esattamente come su un orologio tradizionale: compie un giro completo in 60 minuti. Ogni indice del quadrante indica i minuti, esattamente come su un orologio a 12 ore.

Ad esempio:

  • Se è sul 30, significa che sono trascorsi 30 minuti dall’ora indicata dalla lancetta delle ore (es. 12:30 o 18:30).
  • Se la lancetta dei minuti è sullo 0, l’orario è esatto (es. 12:00 o 18:00).
russian watch Raketa 24h Zestril
Raketa 24h Zestril

Orologi Raketa 24h sovietici e russi

Gli orologi Raketa 24h erano spesso utilizzati da scienziati, esploratori e militari, specialmente in ambienti dove la distinzione tra giorno e notte non è immediata. Questo li rendeva particolarmente adatti per:

  • Sommergibilisti e membri della marina, che operavano in ambienti chiusi per lunghi periodi.
  • Scienziati e lavoratori nelle regioni polari, dove il sole non tramonta mai in estate e non sorge mai in inverno.
  • Piloti e astronauti, che necessitavano di un’indicazione chiara dell’orario terrestre senza confondersi con i cicli giorno/notte artificiali.

Gli orologi Raketa 24h sono ancora oggi un’icona del design sovietico e restano molto apprezzati da collezionisti e appassionati di orologeria.

russian watch Raketa 24h Red Star
Raketa 24h Soviet navy

Pobeda Lunochod 1. Il quadrante è vero o falso?

fake Zim Pobeda Lunochod I 1970 front

Gli orologi commemorativi sovietici sono molto ricercati dai collezionisti, ma spesso si trovano falsi venduti a prezzi elevati. Questo articolo ha l’obiettivo di aiutare i collezionisti a verificare l’autenticità di un orologio Pobeda Lunochod 1 con quadrante nero, utilizzando metodi di analisi dettagliata come la microscopia.

Dettagli Tecnici dell’Orologio Pobeda Lunochod 1

L’orologio Pobeda Lunochod 1, equipaggiato con un movimento meccanico Pobeda 2602, è noto per la sua affidabilità e semplicità. La cassa, solitamente in ottone cromato, ospita lancette argentate per ore, minuti e secondi. Il quadrante nero, che celebra la missione Lunochod 1 del 1970, è decorato con l’immagine del rover sovietico e altre iscrizioni in cirillico.

fake Zim Pobeda Lunochod I 1970 front
fake Zim Pobeda Lunochod I 1970 front

Autenticità del Quadrante: Vero o Falso?

Molti collezionisti si chiedono se il quadrante commemorativo del Pobeda Lunochod 1 sia autentico o un falso. Per rispondere a questa domanda, è necessario analizzare il quadrante con strumenti adeguati, come un microscopio.

fake Zim Pobeda Lunochod I 1970 dial
fake Zim Pobeda Lunochod I 1970 dial

Analisi al Microscopio

Le immagini al microscopio del quadrante nero rivelano dettagli importanti che aiutano a determinare l’autenticità:

  • Stampa Moderna: Le immagini mostrano chiaramente che il quadrante è stato stampato con tecniche moderne. Le scritte non sono concentriche e presentano una qualità di stampa a inchiostro, con una mescola dei colori visibile soprattutto sugli indici.
  • Assenza di Documentazione: Nei cataloghi sovietici dell’epoca, non vi è traccia di orologi da polso dedicati ai rover Lunochod. Questo suggerisce fortemente che tali quadranti siano stati prodotti successivamente per ingannare i collezionisti.

Dettagli Sospetti

Oltre alla qualità della stampa, ci sono altri indizi che suggeriscono la non autenticità del quadrante:

  • Condizioni Perfette: Troppi esemplari in vendita si trovano in condizioni quasi perfette, una caratteristica insolita per orologi prodotti negli anni ’70.
  • Disposizione e Colori: Il design del quadrante, con scritte non allineate e colori non tipici dei modelli sovietici autentici, è un ulteriore indizio di falsità.
fake Zim Pobeda Lunochod I 1970 detail
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Orologi Commemorativi Lunochod: Una Rarità

Ad oggi, non sono noti orologi da polso autentici commemorativi dei rover Lunochod. Alcuni orologi da tasca sovietici sembrano riprendere questo nome, ma non esistono prove concrete che colleghino questi modelli alle missioni spaziali Lunochod.

Conclusioni

Dopo un’attenta analisi, è chiaro che il quadrante commemorativo del Pobeda Lunochod 1 è un falso. Questa conclusione si basa sull’analisi microscopica della stampa, l’assenza di documentazione ufficiale e altre caratteristiche sospette. Si consiglia ai collezionisti di essere prudenti e di approfondire sempre la verifica dell’autenticità prima di effettuare un acquisto.

Un’Odissea Spaziale: Le Missioni Lunochod

Lunochod 1

Il Lunochod 1 fu il primo rover lunare automatizzato, lanciato dall’Unione Sovietica nel 1970. Questa missione storica esplorò il suolo lunare, inviando dati cruciali sulla composizione del terreno e l’ambiente lunare alla Terra. Alimentato da pannelli solari e dotato di otto ruote motrici indipendenti, il rover percorse una distanza di 10,5 km sulla superficie lunare, contribuendo significativamente alla nostra comprensione della geologia lunare.

Lunochod 2

Lunochod 2, lanciato l’8 gennaio 1973, fu il successore del Lunochod 1. Questo rover era dotato di un sistema di telecontrollo avanzato e di una serie di strumenti scientifici migliorati, tra cui un analizzatore di raggi X, un magnetometro e un sistema di rilevamento delle particelle alfa. Durante la sua missione di quasi cinque mesi, il Lunochod 2 percorse una distanza di 37 km sulla superficie lunare, fornendo dati preziosi sulla composizione del suolo lunare e la resistenza dei materiali alle temperature estreme della Luna.

Scoperte e Contributi del Lunochod 2

Una delle scoperte più significative del Lunochod 2 fu un piccolo cratere che fu successivamente battezzato in suo onore. Le informazioni raccolte dal rover hanno contribuito a una comprensione più approfondita della geologia lunare, influenzando la pianificazione di future missioni spaziali.

Lunochod 3 e Oltre: I Piani Incompiuti

Il Lunochod 3 era stato pianificato per una missione lunare, ma non fu mai lanciato. Il rover è attualmente esposto in un museo a Mosca. Questo rover avrebbe dovuto beneficiare delle lezioni apprese dalle missioni precedenti, ma la sua missione fu annullata a causa di tagli al budget e cambiamenti nelle priorità della politica spaziale sovietica.

Il Quarto Rover: Un Fallimento Precoce

Il primo tentativo di lanciare un rover Lunochod fallì nel 1969 quando il razzo vettore si distrusse poco dopo il decollo. Questo incidente evidenziò le difficoltà tecniche e i rischi associati all’esplorazione spaziale, ma non fermò i successi delle missioni successive.

Risorse per Approfondire

Per chi desidera approfondire la conoscenza sugli orologi sovietici e russi, ecco alcuni link pertinenti e specifici:

Raketa ЗАЭС- 10 anni centrale nucleare Zaporizhzhia: Energia atomica, orologi russi e diaspro rosso

russian watch Raketa 10 years Zaporizhzhia

Tra gli orologi russi e sovietici che preferisco ci sono i Raketa con quadrante in pietra. Ne posseggo diversi e ognuno è unico proprio per la particolare trama della pietra. Le due pietre più usate sono il Diaspro (Jasper in inglese) e la Nefrite (Nephrite in inglese).

Storia e Maestria dei Quadranti in Pietra Raketa

In prima battuta ci si potrebbe chiedere come mai vengano prodotti dalla Raketa orologi con il quadrante in pietra. La motivazione è decisamente semplice e nasce dalle origine della fabbrica di orologi di Petrodvorets. La fabbrica in origine era denominata Officina imperiale per la lavorazione di pietre preziose e venne realizzata per volontà dello zar Pietro il Grande alla fine del 1721. È quindi normale che la capacità di lavorazione delle pietre preziose e semi-preziose venga applicata anche agli orologi. Nella pagina del sito dedicata al marchio Raketa è possibile trovare diversi esempi sia in Nefrite che in Diaspro.

Raketa 10 Anni Zaporizhzhia Commemorativo

Di questo orologio ne esistono almeno due versioni conosciute: una generica e un’altra commemorativa per i 10 anni della centrale nucleare di Zaporizhzhia. L’orologio in mio possesso è la versione commemorativa dei 10 anni, in quanto è presente un “10” in numeri romani (X) sul quadrante in bianco. Nella versione standard tale “X” non è presente. Dalle informazioni che si possono ricavare dalla pagina ABOUT US del sito ufficiale della centrale nucleare, la partenza del primo reattore è avvenuta nel 1984, di conseguenza l’orologio Raketa ЗАЭС commemorativo dei 10 anni è del 1994, in periodo post-sovietico.

Caratteristiche Uniche del Raketa ЗАЭС

Sul quadrante in pietra sono presenti due sovrastampe (la tipica tecnica usata per i quadranti in pietra). La prima, dorata, con l’indicazione dei minuti nella parte esterna del quadrante, il simbolo dell’atomo e la scritta “ЗАЭС” sovrapposta a delle righe orizzontali. La seconda di colore bianco riporta gli indici delle ore in numeri arabi tranne ad ore 6 e 12, dove viene riportato una sorta di ingranaggio/sole. In bianco anche il 10 in numeri romani (X) ad indicare i 10 anni di attività della centrale nucleare.

Centrale Nucleare di Zaporizhzhia

Questo è il nome della Zaporizhzhia Nuclear Power Plant, ossia della centrale nucleare di Zaporizhzhia nell’attuale Ucraina. La centrale è di origine sovietica e la sua costruzione è stata decisa nel 1977. Attualmente (2021) è ancora in funzione ed è previsto il suo spegnimento in varie fasi tra il 2030 e il 2041. La centrale nucleare di Zaporizhzhia è la più grande centrale d’Europa e una delle 10 più grandi al mondo.

Questi i tre link principali che forniscono le informazioni sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia:

L’orologio Raketa ЗАЭС

Inconfondibile la sagoma della cassa Raketa Zero dorata usata per impreziosire questo orologio. Le forme semplici della cassa ben si sposano con la complessità del quadrante. Le lancette sono di conseguenza dorate e sottili. Il retro dell’orologio è semplice, con il fondello in acciaio inossidabile e il seriale n° 885 inciso sul fondello.

Specifiche Tecniche

Il calibro è un Raketa R2609 19 rubini con scritte in inglese pensato per l’esportazione. Uno degli stone dial più belli presenti nella mia collezione e un orologio abbastanza difficile da trovare, soprattutto in versione commemorativa del 1994. Probabilmente un omaggio agli azionisti o al personale della centrale nucleare.