Andrea Manini's Soviet and Russian watch collection
Russian Watches
In questa categoria vengono inseriti tutti gli orologi presumibilmente prodotti a partire dal 1993 e che riportano sul quadrante la scritta “made in russia” o “сделано в россии”.
Gli orologimilitari dell’Unione Sovietica rappresentano un importante capitolo nella storia dell’orologeria. Questi strumenti erano progettati per essere robusti, affidabili e funzionali nelle condizioni più estreme. Gli orologi militarisovietici non erano semplici accessori, ma strumenti di lavoro essenziali per il coordinamento delle operazioni militari. Utilizzati da diverse branche delle forze armate, inclusi piloti, subacquei, ufficiali della marina e equipaggi di veicoli militari, venivano assegnati ai militari come parte del loro equipaggiamento standard.
Orologi Militari o Militareggianti?
È importante sottolineare che molti orologi russi e sovietici sono spesso considerati erroneamente come militari. In realtà, molti di questi erano semplicemente orologi militareggianti, spesso venduti in negozi Voentorg aperti solo ai militari. Questo accesso limitato ha contribuito alla credenza errata che tutti questi orologi fossero di uso esclusivamente militare. Un esempio di questi orologi militareggianti è il Vostok Komandirskie.
Sturmanskie
Sturmanskie Type I e Type II
Gli orologi Sturmanskie Type I e Type II erano forniti esclusivamente ai piloti dell’aeronautica sovietica. Il Type I fu introdotto nel 1949 con un movimento da 15 rubini e un dispositivo di arresto per la sincronizzazione precisa. Il Type II, introdotto nel 1954, era dotato di 17 rubini e miglioramenti nella resistenza agli urti e all’acqua. Entrambi i modelli utilizzavano il radio sulle lancette e sul quadrante per garantire visibilità al buio, rendendoli leggermente radioattivi, (Wixsite)
Sturmanskie Type 1
Sturmanskie Type 2
Sturmanskie Chronograph (3133)
Questo modello di cronografo, introdotto nel 1977, utilizzava il movimento 3133, noto per la sua affidabilità e facilità di manutenzione. Era destinato ai piloti e ai cosmonauti e veniva distribuito esclusivamente all’interno delle forze armate. Il cronografo 3133 è diventato un simbolo di precisione e durabilità Sito ufficiale Sturmanskie.
Sturmanskie Air Force
Zlatoust (Agat)
Gli orologi Zlatoust, prodotti dalla fabbrica Agat, erano progettati principalmente per i subacquei della marina sovietica. Conosciuti per la loro grande dimensione e robustezza, questi orologi utilizzavano il radio per la luminescenza, garantendo visibilità anche in condizioni di oscurità totale. Gli orologi Zlatoust sono ancora apprezzati oggi per la loro durabilità e design unico Sito ufficiale Agat/Zlatoust.
Zlatoust Diver
Okean (3133)
Orologio Okean
Lanciato nel 1976, l’Okean era un cronografo progettato per gli ufficiali della marina sovietica. Utilizzava il movimento 3133 e includeva funzionalità come il telemetro e il cronografo. Questi orologi non erano disponibili nei negozi e venivano distribuiti in quantità limitate, spesso inclusi nell’equipaggiamento delle navi. L’Okean è noto per il suo design robusto e la sua affidabilità in condizioni estreme Voensklad.com su Okean 3133.
Gli orologi Vostok Ratnik fanno parte dell’equipaggiamento “Ratnik” adottato dal Ministero della Difesa russo nel 2014. Questi orologi sono progettati per l’uso militare e sono inclusi nel kit di equipaggiamento dei soldati russi. I modelli 6E4-1 e 6E4-2 presentano un movimento automatico Vostok 2416 con 31 rubini, una cassa in acciaio inossidabile, resistenza all’acqua fino a 200 metri (20 ATM) e caratteristiche antimagnetiche e antiurto. Questi orologi sono noti per la loro robustezza e affidabilità in condizioni estreme Vostok-Watches24.com su Vostok Ratnik 6E4-1 e 6E4-2.
Vostok Ratnik 6Э4-2
Vostok Ratnik 6Э4-1
Poljot Strela
Gli orologi Poljot Strela (calibro 3017) erano forniti esclusivamente ai piloti di alto rango e ai cosmonauti. Questi cronografi erano altamente apprezzati per la loro precisione e robustezza, utilizzati in missioni cruciali sia in aviazione che nello spazioWikipedia su Poljot Strela.
Gli orologi utilizzati nei veicoli militari, come aerei e carri armati, erano costruiti per resistere alle condizioni operative più dure. Questi strumenti di cronometraggio utilizzavano spesso il radio per garantire la leggibilità in tutte le condizioni. Erano essenziali per il coordinamento delle operazioni e il controllo dei tempi delle missioni, contribuendo in modo significativo all’efficacia operativa delle forze armate sovietiche Wikipedia sugli orologi di veicoli militari sovietici.
L’uso del radio negli orologi militari sovietici era comune per garantire la visibilità al buio. Tuttavia, con l’emergere dei rischi per la salute associati alla radioattività, il radio è stato gradualmente sostituito da materiali meno pericolosi come il trizio e composti fotoluminescenti. Il passaggio dal radio al trizio negli orologi sovietici avvenne intorno al 1960. Questo cambiamento fu dovuto alla crescente consapevolezza dei rischi per la salute derivanti dall’uso del radio e alla necessità di trovare alternative più sicure Radium dial – Wikipedia, Worn & Wound, WatchUSeek.
Accesso Limitato e Distribuzione
Molti di questi orologi erano assegnati ai militari come parte del loro equipaggiamento standard. Non erano acquistabili attraverso canali commerciali, ma venivano distribuiti direttamente dalle forze armate ai membri del servizio attivo, contribuendo in modo significativo all’efficacia operativa delle forze armate sovietiche Wikipedia sugli orologi militari sovietici.
Osservazioni Finali
La lista e l’elenco degli orologi militari sovietici presentati in questo articolo non è sicuramente esaustivo, dato il lungo periodo di durata dell’Unione Sovietica e la vasta produzione di orologi militari. È impossibile fare un elenco completo di ogni singolo orologio militare creato in quel periodo.
Questi orologi non solo rappresentano un capitolo importante nella storia dell’orologeria militare, ma continuano ad essere apprezzati per la loro qualità, robustezza e storia unica.
La storia della Slava, uno dei marchi più iconici dell’orologeria russa, inizia con la fondazione della Seconda Fabbrica di Orologi di Mosca. Questo articolo esplora la nascita, lo sviluppo, le sfide e le evoluzioni di questa storica fabbrica, fino alla sua situazione attuale.
Le Origini della Seconda Fabbrica di Orologi di Mosca
Fondata nel 1924, la Seconda Fabbrica di Orologi di Mosca è stata una delle prime fabbriche di orologi non militari dell’Unione Sovietica. Nel 1929, l’Unione Sovietica acquistò due fabbriche di orologi statunitensi, la Dueber-Hampden Watch Company e la Ansonia Clock Company, per avviare la propria industria orologiera (Wixsite) (Wixsite). La produzione di orologi iniziò ufficialmente nel 1931, utilizzando le attrezzature acquistate dalla Ansonia Clock Company.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, la fabbrica fu evacuata a Chistopol e si concentrò sulla produzione di apparecchiature militari. Dopo la guerra, la fabbrica tornò a Mosca e riprese la produzione di orologi civili (Two Broke Watch Snobs) (Wikipedia).
La Nascita del Marchio Slava
Negli anni ’50, la fabbrica iniziò a produrre orologi con il marchio “Slava”, che significa “gloria” in russo. Questo marchio si distinse per la produzione di orologi destinati esclusivamente al consumo civile, senza pretese militari o aerospaziali (Wixsite) (Wikipedia).
Innovazioni e Premi
La fabbrica Slava è stata innovativa fin dai suoi primi anni. Negli anni ’60, ha introdotto il “Slava Transistor”, un orologio con movimento elettronico premiato con una medaglia d’oro alla Fiera di Lipsia nel 1964 (DuMarko) (Слава – Русские часы). Altri premi significativi includono la medaglia d’oro alla fiera internazionale di Brno nel 1974 e un’altra medaglia d’oro alla Fiera di Lipsia nel 1975 per i modelli con calibro 24mm (Слава – Русские часы).
Espansione e Collaborazioni
Dal 1955 al 1979, Slava ha esportato fino al 50% della sua produzione in oltre 72 paesi. Ha collaborato con altri produttori sovietici come Raketa e Vostok per sviluppare movimenti avanzati (DuMarko) (Слава – Русские часы).
Le Sfide della Privatizzazione
Dopo il crollo dell’URSS, la fabbrica Slava ha affrontato numerose difficoltà. Durante la privatizzazione negli anni ’90, molti movimenti furono esportati in Cina e Hong Kong per la produzione di falsi economici, danneggiando la reputazione del marchio (Wikipedia) (Слава – Русские часы).
Rinascita e Situazione Attuale
Nel 2005, la fabbrica e il marchio Slava furono acquistati dalla banca Globex e successivamente ceduti alla città di Mosca. Gli impianti di produzione vicino alla stazione della metropolitana Belorusskaya furono demoliti nel 2008 per fare spazio a un centro commerciale, mentre la produzione di orologi da polso è stata mantenuta e integrata nel Tecnoparco “Slava” (Wikipedia) (Слава – Русские часы).
Dal 2016, Slava ha iniziato a utilizzare movimenti prodotti dalla Fabbrica di Orologi di Chistopol “Vostok” per i suoi nuovi modelli (Слава – Русские часы). Oggi, la produzione continua con nuovi modelli ispirati ai design storici, come “Slava Televisor”, “Era”, “Mir”, “Sadko”, “Ais” e “Doctor”, utilizzando i movimenti originali Slava 2427 (Слава – Русские часы).
Aneddoti e Curiosità
Un fatto interessante riguarda il modello “Slava Transistor”, che vinse una medaglia d’oro alla Fiera di Lipsia nel 1964. Questo orologio utilizzava un movimento elettronico innovativo per l’epoca, dimostrando l’avanguardia tecnologica della fabbrica (DuMarko).
Un altro aneddoto riguarda la partecipazione di Slava al film bulgaro del 2016 “Glory” (titolo originale “Slava”), dove l’orologio Slava del protagonista gioca un ruolo chiave nella trama (Wikipedia).
Conclusione
La storia della Slava è un viaggio attraverso l’evoluzione dell’industria orologiera russa, dalle sue radici nella Seconda Fabbrica di Orologi di Mosca alla sua attuale produzione di modelli innovativi. Nonostante le sfide della privatizzazione e della contraffazione, Slava continua a rappresentare un simbolo di eccellenza nell’orologeria.
Per ulteriori informazioni e aggiornamenti sui nuovi modelli Slava, visita il sito ufficiale Slava.
Descrizione e Caratteristiche dell’Orologio Raketa ASPOL
L’orologio Raketa ASPOL è un pezzo raro e affascinante, creato per celebrare le esplorazioni polari e onorare gli esploratori associati all’Associazione degli Esploratori Polari (ASPOL). Questo orologio si distingue non solo per il suo design ma anche per il suo valore storico e collezionistico.
Cassa: Realizzata in ottone cromato, conferisce all’orologio un aspetto lucido e resistente.
Vetro: In plexiglass, leggero e resistente agli urti.
Quadrante: Disponibile in due varianti cromatiche – blu e rosso. La versione rossa è particolarmente rara e ricercata dai collezionisti.
Il Quadrante Commemorativo Raketa ASPOL
Il quadrante dell’orologio Raketa ASPOL è ricco di simboli e scritte che celebrano l’eredità polare:
Globo Centrale: Rappresenta l’importanza delle esplorazioni polari, con un orso polare al centro, simbolo dell’ASPOL.
Scritte ASPOL: Il nome dell’associazione è presente sia in cirillico (АСПОЛ) che in lettere latine (ASPOL), enfatizzando il legame con le esplorazioni polari.
Nomi delle Città: Elenca diverse città del mondo, facilitando la lettura dell’ora in vari fusi orari.
L’Associazione degli Esploratori Polari (ASPOL)
Fondata nel 1990 durante il Congresso All-Union dei polarnici, l’ASPOL (Associazione degli Esploratori Polari) ha l’obiettivo di proteggere gli interessi dei lavoratori polari e delle popolazioni indigene del Grande Nord. L’associazione svolge un ruolo cruciale nell’implementazione della politica statale russa nell’Artico e nell’Antartico.
Missione e Attività di ASPOL
L’ASPOL si impegna in diverse aree, tra cui:
Sostenibilità Ambientale: Promuove progetti e politiche per la protezione ambientale delle regioni polari.
Educazione e Cultura: Organizza eventi come il Forum Internazionale “Artico: Oggi e il Futuro” e celebra la “Giornata dell’Esploratore Polare” il 21 maggio, in onore della prima spedizione scientifica alla stazione polare “Polo Nord-1”.
Collaborazione Internazionale: Facilita la cooperazione tra enti governativi, istituzioni scientifiche e organizzazioni non profit per lo sviluppo sostenibile delle regioni polari.
Fatti Storici e L’Eredità Sovietica legati a Raketa ASPOL
Durante l’era sovietica, le esplorazioni polari erano una priorità scientifica e strategica. Le spedizioni polari, come quella della stazione “Polo Nord-1” nel 1937, hanno raccolto dati scientifici cruciali e hanno contribuito alla comprensione dei processi atmosferici nell’Artico.
Artur Chilingarov e l’ASPOL
Artur Chilingarov, presidente dell’ASPOL e rappresentante speciale del Presidente della Federazione Russa per la cooperazione internazionale nell’Artico e nell’Antartico, è una figura chiave nella promozione delle esplorazioni polari. Sotto la sua guida, l’ASPOL continua a sostenere la ricerca scientifica e la protezione ambientale nelle regioni polari.
Conclusione
L’orologio Raketa ASPOL non è solo un pezzo di storia orologiera sovietica, ma anche un tributo alle esplorazioni polari e agli uomini e donne che hanno dedicato la loro vita a queste missioni. La sua rarità, specialmente nella variante con il quadrante rosso, lo rende un oggetto di grande valore per collezionisti e appassionati di storia.
Per maggiori informazioni sull’ASPOL e le sue attività, visita il sito ufficiale: ASPOL.
L’Orologio Sovetico Raketa che Commemora lo Yamal: Un’Icona dell’Eccellenza Artigianale Sovietica
Introduzione
Nella seconda metà degli anni ’80, durante il periodo della Perestrojka, la Fabbrica di Orologi di Peterhof ha visto la nascita di diverse cooperative, tra cui la rinomata “Peterhof Masters”. Una delle loro creazioni più iconiche è l’orologio Raketa che commemora il rompighiaccionucleare “Yamal”. Questo articolo esplora le caratteristiche distintive di questo raro orologio, evidenziando il suo design e il contesto storico in cui è stato prodotto.
L’orologio Raketa Yamal presenta diversi elementi distintivi:
Cassa: Realizzata in ottone dorato con lunetta rifinita al TiN, con un diametro di circa 36 mm.
Quadrante: Il quadrante presenta una stampa dettagliata del rompighiaccio nucleare Yamal. È firmato “P.M.” (Peterhof Masters). All’interno dell’immagine, si trova la sigla “A.L.M.” (Atomnyy Ledomkol Yamal) che fa parte dell’illustrazione commemorativa. Le linee blu nella parte superiore del quadrante rappresentano una stilizzazione dell’aurora boreale, un elemento grafico tipico degli orologi polari. Questo design è precedente all’introduzione della famosa bocca da squalo dipinta sullo scafo della nave negli anni ’90.
Lancette: A forma di pugnale, nere, inclusa la lancetta dei secondi.
Movimento: Equipaggiato con un movimento meccanico 2614 di fabbrica russa, con ponte senza incisioni, marcatura “2614” e logo “Angeli”.
Il video presenta un raro orologio della fine degli anni ’80 chiamato Atomic Icebreaker Yamal, prodotto dalla cooperativa Peterhof Masters. L’orologio si distingue per il suo quadrante stampato con l’immagine del rompighiaccio atomico Yamal e la data a ore 6, firmato “П.М.” (Peterhof Masters) e “АЛМ” (Atomic Icebreaker Yamal). Le lancette classiche a bastoncino per ore e minuti e la lancetta rossa dei secondi completano il design. La cassa in ottone cromato con finitura liscia, il cristallo in plexiglass e il cinturino in pelle nera conferiscono all’orologio un aspetto elegante e robusto. Il fondello a scatto nasconde un movimento meccanico 2614 di fine modello russo, con molla principale piatta, ammortizzatore sotto l’ancora e bilanciere senza vite di regolazione. Un orologio raro e affascinante, che cattura l’attenzione per il suo design unico e la sua storia legata alla fine degli anni ’80 e alla cooperativa Peterhof Masters. Un vero pezzo da collezione per gli appassionati di orologi vintage e di storia russa.
Le Cooperative della Fabbrica di Orologi di Peterhof
Durante la Perestrojka, la storica Fabbrica di Orologi di Peterhof, conosciuta anche come Raketa, ha dato vita a tre cooperative uniche: Renaissance, Prestige e Peterhof Masters. Queste cooperative rappresentano un capitolo affascinante nella storia degli orologi sovietici, caratterizzandosi per l’alta qualità e l’innovazione nei loro design.
Renaissance: Specializzata in orologi con quadranti in pietre semipreziose come giada, diaspro, malachite e nefrite.
Prestige: Conosciuta per i suoi quadranti a specchio con temi religiosi e immagini di chiese.
Peterhof Masters: Focalizzata sulla produzione di orologi con quadranti stampati su vari temi, spesso decorati con immagini navali e militari di alta qualità. L’orologio commemorativo Yamal è uno dei loro modelli più iconici.
Il Rompighiaccio Yamal
Lo Yamal è uno dei rompighiaccio nucleari della classe Arktika, costruito per operare nelle severe condizioni artiche. Ecco alcune delle sue caratteristiche tecniche principali:
Reattori Nucleari: Equipaggiato con due reattori nucleari di tipo OK-900A, ciascuno con una capacità di 171 MW, per un totale di 342 MW di potenza termica.
Potenza: La potenza massima di propulsione è di 75.000 cavalli vapore (circa 55,3 MW), distribuita su tre eliche a quattro pale, ognuna del diametro di 5,7 metri.
Dimensioni: Lunghezza di 148 metri, larghezza di 30 metri, pescaggio di 11,08 metri, altezza dalla chiglia alla sommità dell’albero di 55 metri.
Dislocamento: 23.455 tonnellate.
Velocità: Velocità massima in acque libere di 22 nodi (circa 40 km/h) e capacità di rompere ghiaccio di 2,3 metri di spessore a una velocità di 3 nodi (circa 5,5 km/h).
Struttura dello Scafo: Lo scafo esterno ha uno spessore di 48 mm nelle aree a contatto con il ghiaccio e di 25 mm altrove, con un rivestimento polimerico per ridurre l’attrito. Utilizza un sistema di bolle d’aria e di acqua calda per facilitare la rottura del ghiaccio.
Il Yamal è noto per la sua capacità di navigare attraverso spessi strati di ghiaccio artico, grazie ai suoi potenti reattori nucleari e alle avanzate tecnologie di rottura del ghiaccio. Ha giocato un ruolo significativo nella creazione di spedizioni annuali di viaggio verso il Polo Nord, essendo una delle poche navi in grado di raggiungere questa destinazione e portare i turisti in sicurezza (CruiseMapper) (Wikipedia).
https://youtu.be/bKaVhXn49xY?si=eOkAM5FeIO7fY6iL
Crociere Turistiche
Lo Yamal offre crociere turistiche al Polo Nord, un’esperienza unica per gli avventurieri. Queste crociere partono solitamente da Murmansk, in Russia, e i prezzi per una crociera di circa 14 giorni possono aggirarsi intorno ai $30.000 a persona. Le crociere includono diverse attività come tour in elicottero, escursioni in Zodiac e programmi di fotografia (Poseidon Expeditions) (Cruise Critic).
Conclusione
L’orologio Raketa Yamal della cooperativa Peterhof Masters è un pezzo raro e prezioso per i collezionisti e gli appassionati di orologi. Rappresenta non solo l’eccellenza dell’artigianato sovietico, ma anche un’epoca di cambiamento e innovazione. Per ulteriori dettagli e una visione approfondita dell’orologio, è possibile consultare il video di Dmitry Brodnikovskiy disponibile su YouTube, che fornisce una dettagliata analisi di questo modello unico.
Il marchio di orologi Raheta è emerso nei primi anni ’90, un periodo di significativa transizione economica e industriale in Russia, seguito dalla dissoluzione dell’Unione Sovietica. A differenza del ben documentato marchio Raketa, gli orologi Raheta sono stati prodotti in condizioni che richiedevano ingegnosità e risorse limitate.
Raheta
Distinzione da Raketa
È fondamentale notare che Raheta non è un errore di trascrizione di Raketa. Gli orologi Raheta sono stati probabilmente creati da imprenditori che hanno visto un’opportunità di sfruttare la fama esistente di Raketa, introducendo al contempo un marchio leggermente alterato per navigare nelle incertezze economiche dell’epoca.
Produzione e Componenti
Gli orologi Raheta erano principalmente assemblati utilizzando movimenti della fabbrica Zaria (Sarja), specificamente il calibro Z2009B con 21 rubini. Questi movimenti erano noti per la loro affidabilità e venivano spesso utilizzati in piccoli orologi da donna. I componenti utilizzati negli orologi Raheta erano reperiti da stock rimanenti e varie parti disponibili durante i disordini industriali post-sovietici.
Strategia di Mercato
Gli orologi Raheta erano destinati ai turisti e ai collezionisti alla ricerca di segnatempo unici dalla Russia. Il marchio giocava sulla familiarità e la reputazione di Raketa, offrendo al contempo prodotti a un prezzo più accessibile, rendendoli attraenti souvenir e oggetti da collezione.
Teorie e Storie Orali
Secondo discussioni su forum come Orologiko, la produzione degli orologi Raheta era guidata dalla necessità di monetizzare le risorse disponibili e soddisfare la domanda di mercato durante un periodo di difficoltà economica. L’uso di loghi e nomi di marchi simili ha aiutato a creare un’associazione con il marchio Raketa, sebbene gli orologi Raheta fossero distinti per assemblaggio e posizionamento di mercato.
Conclusione
Gli orologi Raheta rappresentano un affascinante periodo della storia dell’orologeria russa. Sono una testimonianza della resilienza e della creatività dell’industria durante tempi difficili. Per collezionisti e appassionati, gli orologi Raheta offrono uno sguardo unico sull’era post-sovietica e sull’adattabilità degli orologiai russi.
Analisi sul Marchio di Orologi RAHETA
Storia e Origine del Marchio RAHETA
Il marchio di orologi Raheta fa la sua comparsa nei primi anni ’90, in un contesto di grande transizione economica e industriale nella Russia post-sovieticasovietaly.it. In seguito al collasso dell’Unione Sovietica, l’industria orologiera russa dovette reinventarsi con risorse limitate e soluzioni ingegnose. A differenza del ben noto marchio Raketa (prodotto dalla storica fabbrica Petrodvorets di San Pietroburgo), Raheta non nasce come evoluzione diretta di una produzione ufficiale, ma come iniziativa imprenditoriale autonoma in un periodo caotico. Secondo fonti storiche, Raheta fu probabilmente creato da alcuni imprenditori che intravidero l’opportunità di sfruttare la fama già consolidata di Raketa, introducendo un marchio volutamente simile ma leggermente alterato per navigare le incertezze economiche dell’epocasovietaly.it. L’obiettivo era evidente: richiamare l’attenzione dei clienti sulla somiglianza del nome, pur trattandosi di una linea di orologi distinta e indipendente.
Collaborazioni Industriali e Progetti di Delocalizzazione
Non risultano collaborazioni ufficiali con i grandi produttori sovietici dell’epoca, ma Raheta beneficiò in maniera decisiva delle forniture di componenti provenienti da ex fabbriche statali. In particolare, la produzione Raheta fece ampio uso di movimenti meccanici forniti dalla fabbrica Zaria (nota anche come Zarja), segno di una possibile intesa commerciale o perlomeno di un canale di approvvigionamento con quell’industriasovietaly.it. Questa cooperazione implicita permise di reperire calibri già disponibili in grande quantità. Di fatto, si può parlare di una sorta di “delocalizzazione” produttiva: invece di essere fabbricati nello stabilimento Raketa di Petrodvorets, gli orologi Raheta venivano assemblati utilizzando parti e manodopera al di fuori dei normali canali produttivi ufficiali, probabilmente in piccoli laboratori o tramite subappalto. Alcune evidenze puntano anche a collegamenti internazionali: il marchio Raheta risulta registrato da un’azienda italiana, la Visio Srl di Bussolengo (VR)mikrolisk.de. Ciò suggerisce che vi fossero progetti di esportazione o produzione destinata al mercato estero (Italia in primis), con possibili investimenti di capitali stranieri per sostenere la fabbricazione al di fuori della Russia. In sintesi, pur mancando un’alleanza industriale formale, Raheta si inserì in un network produttivo opportunistico, sfruttando competenze e pezzi di ricambio disponibili sia localmente che tramite partner esteri.
Struttura Societaria e Movimenti di Capitale
Dal punto di vista societario, Raheta non corrisponde a un singolo grande stabilimento statale (come invece era Raketa), bensì a una iniziativa privata di piccola scala. Nella tumultuosa fase post-sovietica sorsero molte micro-aziende e cooperative formate da ex tecnici e dirigenti di fabbrica, intenzionati a monetizzare giacenze e know-how accumulati. È verosimile che Raheta sia nata sotto forma di società commerciale o consorzio imprenditoriale creato ad hoc, più orientato al commercio che alla produzione in proprio. I movimenti di capitale coinvolti paiono indicare un misto di risorse locali e internazionali: da un lato il capitale umano e materiale russo (movimenti e componenti provenienti da stock sovietici inutilizzati), dall’altro investitori o distributori stranieri pronti a finanziare l’operazione. Il caso del trademark Raheta registrato in Italia da Visio Srl ne è un indizio chiavemikrolisk.de, lasciando intendere che un’impresa italiana avesse acquisito i diritti sul nome per commercializzarlo in Occidente. Questo tipo di struttura flessibile e poco trasparente è tipico dei primi anni ’90 in Russia: l’assenza di regolamentazioni chiare permise rapidi movimenti di capitale (anche di modesta entità) per dare vita a piccole serie di prodotti destinati al mercato dei collezionisti e dei turisti.
Produzione e Fabbriche Coinvolte
La produzione degli orologi Raheta avveniva assemblando parti provenienti da varie fonti, senza una vera fabbrica dedicata esclusiva. Il cuore di questi orologi era il movimento meccanico Zaria 2009B a 21 rubini, fornito dalla fabbrica Zariasovietaly.it. Tale calibro, originariamente concepito per orologi da donna (di dimensioni ridotte ma robusto e affidabile), venne impiegato in modelli Raheta presumibilmente di cassa più piccola o con appositi anelli adattatori all’interno di casse da polso standard. La scelta di questo movimento suggerisce che la Penza Watch Factory (produttrice dei movimenti Zaria) avesse accumulato un surplus di calibri 2009B nei magazzini, resi disponibili a basso costo dopo il 1991. Oltre ai movimenti, casse, quadranti e altri componenti vennero attinti da stock rimanenti di diverse fabbriche sovietiche o da produttori terzi emergenti. In pratica, Raheta fu un progetto di assemblaggio multi-sourcing: i quadranti riportavano il marchio Raheta (stampato ex novo, probabilmente modificando grafiche Raketa esistenti), le lancette e i vetri potevano provenire da fornitori generici, mentre le casse potevano essere rimanenze non marcate di altri modelli. Non risulta che il Petrodvorets Watch Factory (casa madre di Raketa) abbia direttamente prodotto parti per Raheta; al contrario, la fabbrica di Petrodvorets in quegli anni attraversava una crisi e non avrebbe avuto interesse a creare un marchio concorrente. È più probabile che la produzione fisica degli orologi Raheta sia avvenuta in loco in Russia, forse presso la stessa Penza (dove ha sede Zaria) o a Mosca/Pietroburgo in piccoli atelier, con successive spedizioni ai distributori (compresi quelli italiani). In definitiva, le fabbriche “coinvolte” erano quelle fornitrici di componenti – in primis Zaria – mentre l’assemblaggio finale avveniva tramite canali paralleli e non nelle linee produttive ufficiali dei grandi marchi.
Caratteristiche Tecniche degli Orologi RAHETA
Dal punto di vista tecnico, gli orologi Raheta sono piuttosto semplici e allineati a uno standard economico ma funzionale. Le caratteristiche salienti possono essere riassunte così:
Movimento: meccanico a carica manuale Zaria cal. Z2009B con 21 rubinisovietaly.it. Questo calibro batte a circa 21.600 alternanze/ora (frequenza tipica dei movimenti sovietici da donna) ed è dotato di protezione antiurto sul bilanciere. Pur essendo di dimensioni ridotte (circa 23 mm di diametro), garantisce una buona affidabilità e una riserva di carica intorno alle 24-36 ore, in linea con gli standard dell’epoca.
Cassa: generalmente in ottone cromato o acciaio, di diametro contenuto. Molti Raheta avevano casse tonde classiche di circa 32-34 mm di diametro, adatte a contenere il piccolo movimento con l’ausilio di un anello di fissaggio. La qualità delle casse era modesta ma adeguata: spesso derivate da modelli di largo consumo sovietici.
Quadrante e Logo: il quadrante presentava design sobri, spesso monocromatici (avorio, bianco o nero) con indici applicati o stampati. Il marchio RAHETA è impresso in caratteri latini semplici sul quadrante【54†】. Non sono presenti complicazioni particolari: la maggior parte dei Raheta mostra solo ore, minuti e secondi; alcuni esemplari potrebbero avere la data (se montavano varianti di movimento con datario), ma ciò non è comunemente documentato.
Lancette e dettagli: le lancette erano di foggia standard (a bastone o a foglia stilizzata) spesso brunite o cromate. In alcuni modelli i punti indice o le lancette presentano inserti luminescenti al radio/trizio, similmente a quanto avveniva su molti orologi sovietici tardi, per assicurare leggibilità al buio【54†】.
Fondello: probabilmente a pressione, spesso senza particolari incisioni distintive (potrebbe riportare generiche indicazioni di provenienza “Made in Russia” o “Base Metal” a seconda del caso). L’assenza di loghi incisi conferma l’orientamento low-cost del prodotto.
Precisione e durata: essendo basati su movimenti collaudati Zaria, gli Raheta avevano prestazioni paragonabili a un comune orologio meccanico sovietico economico. La precisione giornaliera rientrava entro ±30/60 secondi, e la costruzione con 21 rubini assicurava una buona durabilità, almeno finché l’orologio veniva utilizzato saltuariamente come souvenir.
In sintesi, tecnicamente i Raheta non introducevano innovazioni proprie, ma combinavano elementi già noti: un movimento robusto, un’architettura semplice e materiali di uso comune. Ciò riflette l’obiettivo di contenere i costi pur offrendo un prodotto funzionante e accattivante per il target di riferimento.
Differenze Tecniche ed Estetiche rispetto ai Raketa
Sebbene i marchi Raheta e Raketa vengano spesso confusi a causa del nome simile, sotto il profilo tecnico ed estetico esistono differenze sostanziali:
Movimento e meccanica: la distinzione più importante è nel cuore dell’orologio. I Raketa autentici montavano movimenti progettati e prodotti internamente dal Petrodvorets Watch Factory (ad esempio il celebre calibro Raketa 2609 a 19 rubini, o derivati con complicazioni)it.wikipedia.orgit.wikipedia.org. Raheta invece, come visto, si affida a movimenti Zaria di origine esternasovietaly.it. Ciò significa che nessun Raheta utilizza i calibri Raketa originali, e dunque le prestazioni e le dimensioni differiscono: i movimenti Raketa maschili sono generalmente più grandi (≈26 mm) rispetto al 2009B di Raheta (≈23 mm) e spesso di minore numero di rubini (19 rubini Raketa vs 21 rubini Zaria). In pratica, un orologiaio può distinguere un Raheta aprendolo e trovando un movimento incompatibile con la famiglia Raketa.
Qualità costruttiva: Raketa, pur avendo prodotto in epoca sovietica anche modelli economici per il grande pubblico, è storicamente un marchio di qualità medio-alta nel panorama russo, con controlli di fabbrica rigorosi (soprattutto nei decenni d’oro dell’URSS) e finiture decorose. Nei Raheta, la qualità risente dell’assemblaggio “artigianale” e multiorigine: ad esempio, la sigillatura dei fondelli, la precisione degli accoppiamenti cassa-vetro, o la longevità delle parti in gomma/guarnizioni potrebbero risultare inferiori agli standard di fabbrica Raketa. I Raheta erano progettati come souvenir a basso costo, dunque non vantavano le stesse garanzie di durata nel tempo di un Raketa ufficiale.
Design del quadrante e logo: Esteticamente, Raketa ha proposto nel tempo design molto distintivi – si pensi al Raketa 24 ore polare, al Big Zero, o ai modelli commemorativi – con quadranti spesso ricchi di simboli (mappe, numeri grandi, scritte in cirillico, ecc.). I Raheta al contrario presentano quadranti semplici e “generici”. Il logo RAHETA è scritto in caratteri latini standard sul quadrante, mentre Raketa di solito riportava il marchio in caratteri cirillici (РАКЕТА) o latini ma con un font specifico legato all’immagine aziendale. Questa differenza nel lettering è un indizio visivo: Raketa in cirillico si legge “PAKETA”, mentre RAHETA è proprio scritto con H. Chi conosce l’alfabeto cirillico nota subito che non coincide con “Ракета”. Tuttavia, ad uno sguardo distratto, le due parole appaiono molto simili. Anche lo stile generale del quadrante Raheta – indici a trattini o semplici numeri – ricorda da vicino certi modelli Raketa anni ’80, ma mancano i dettagli peculiari (ad esempio, la stella a cinque punte rossa presente su alcuni Raketa, o le diciture del tipo di movimento).
Elementi estetici della cassa: Molti Raketa storici avevano casse con forme particolari (rettangolari, tonneau, oppure ghiera girevole nei modelli diver, ecc.) e spesso sul fondello recavano incisioni del marchio o simboli dell’URSS. I Raheta conosciuti invece impiegano casse piuttosto anonime, tonde o leggermente ovali, senza marchiature personalizzate. Anche il vetro spesso è minerale standard, mentre su alcuni Raketa erano presenti vetri acrilici bombati tipici di quel marchio.
Riassumendo, le differenze chiave sono sotto il cofano (movimento e qualità costruttiva) e nelle finezze del design: Raheta imita in parte l’estetica Raketa ma in modo semplificato, e non ne condivide l’innovazione tecnica né la varietà di modelli. Questo rende i due marchi distinguibili per un occhio esperto, nonostante la confusione intenzionale generata dal nome somigliante.
Motivazioni della Confusione tra RAHETA e Raketa
I marchi Raheta e Raketa vengono spesso confusi principalmente a causa di motivi strategici e linguistici. Elenchiamo le ragioni principali di questa confusione:
Somiglianza del Nome: La scelta del nome “Raheta” fu deliberatamente studiata per richiamare “Raketa”. In italiano e in altre lingue occidentali, la differenza tra la “K” e la “H” può passare inosservata a prima vista, e molti acquirenti poco informati potrebbero aver pensato ad un errore di stampa o ad una variante ortografica. Questa assonanza non è casuale: come hanno notato gli appassionati, i creatori di Raheta volevano beneficiare della familiarità del marchio Raketasovietaly.it, sfruttandone la reputazione senza incorrere formalmente in una violazione di marchio. In pratica, Raheta “suona” come Raketa, generando volutamente ambiguità.
Logo e Grafica Simili: Oltre al nome, anche lo stile del logo sul quadrante contribuiva alla confusione. Pur non essendo identico al font Raketa originale, il logo Raheta è sobrio e discreto, inserito in quadranti dal design sovietico classico. Chi vede un orologio Raheta, soprattutto negli anni ’90 quando le informazioni scarseggiavano, poteva facilmente presumere si trattasse di un Raketa autentico (magari destinato all’export con grafia leggermente diversa). Nei mercatini e nei negozi per turisti in Russia, questi orologi venivano esposti accanto ad altri prodotti sovietici, alimentando l’equivoco.
Mancanza di Informazione: All’epoca della loro comparsa, Internet era agli albori e le pubblicazioni specializzate in orologi russi erano poche. Molti collezionisti occidentali vennero a conoscenza di Raheta solo dopo averne acquistato uno, notando differenze nel movimento. L’assenza di documentazione ufficiale (dato che Raheta non era un marchio statale) fece sì che per anni alcuni pensassero a Raheta come a un semplice errore di traslitterazione di Raketa. Solo tramite discussioni su forum specializzati (come Orologiko e Watchuseek) si è chiarita la vera natura del marchio. Secondo quanto emerso in queste sedi, l’uso di nomi e loghi simili fu una mossa intenzionale per creare un’associazione mentale con Raketasovietaly.it, garantendo ai Raheta un’aura di affidabilità derivativa.
Contesto di Vendita: I Raheta erano venduti principalmente come souvenir economici per turisti e nuovi collezionistisovietaly.it. Spesso chi li comprava non era un esperto di orologi russi, ma un visitatore affascinato dall’idea di portarsi a casa un “orologio sovietico”. In questo contesto, la confusione tra Raketa e Raheta era poco rilevante per il venditore, anzi poteva agevolare la vendita. È probabile che molti venditori presentassero i Raheta come “Raketa russe” senza entrare in dettagli, consolidando l’equivoco.
In definitiva, la confusione nasce da una precisa strategia commerciale di Raheta: camuffarsi dietro il prestigio di Raketa. Solo con il tempo e con la diffusione di informazioni tra collezionisti si è fatta chiarezza sul fatto che si tratta di due marchi distinti, nati in epoche e con scopi diversi.
Rilevanza Collezionistica Attuale del Marchio RAHETA
Oggi gli orologi Raheta occupano un posto peculiare nel panorama del collezionismo orologiero russo/sovietico. Pur non avendo il blasone storico dei Raketa originali, essi rappresentano un pezzo unico di storia post-sovietica, testimonianza della resilienza e creatività industriale in tempi difficilisovietaly.it. Di seguito analizziamo la loro rilevanza collezionistica attuale:
Curiosità Storica: Per i collezionisti più attenti alla storia industriale, un Raheta è interessante perché racconta la transizione caotica dei primi anni ’90. Possedere un Raheta significa avere in collezione non solo un orologio, ma un simbolo di quel periodo in cui si riciclavano movimenti e si sperimentavano vie di mercato alternative. In tal senso, è un pezzo che arricchisce la narrativa di una collezione di orologi russi, offrendo uno sguardo su un capitolo spesso trascuratosovietaly.it.
Rarità Relativa: Gli orologi Raheta non furono prodotti in quantità paragonabili ai Raketa sovietici (che uscirono in milioni di esemplari nel corso dei decenni). Le tirature di Raheta, pur non documentate ufficialmente, si presume siano state piuttosto limitate. Ciò conferisce ai Raheta una certa rarità sul mercato odierno: non compaiono frequentemente, e quando accade destano curiosità. Va detto che non si tratta di rarità preziosa (non sono orologi di lusso né particolarmente ricercati dal grande pubblico), ma piuttosto di una rarità collezionistica: pochi li conoscono e ancor meno li possiedono consapevolmente.
Valore di Mercato: Dal punto di vista economico, i Raheta rimangono abbordabili. Essendo per lo più sconosciuti al collezionista occasionale, non hanno raggiunto valutazioni elevate. Si trovano talvolta in vendita su piattaforme online o mercatini a prezzi simili a quelli di un comune orologio sovietico vintage di fascia bassa (nell’ordine di poche decine di euro, a seconda delle condizioni) – ad esempio, esemplari venduti sul mercato italiano attorno ai 30-50 €it.wallapop.com. Il loro valore quindi è più storico che monetario. Un confronto: alcuni modelli iconici Raketa (come il “Big Zero” originale) negli ultimi anni hanno visto crescere le quotazioni, mentre un Raheta mantiene un profilo di nicchia.
Interesse tra i Collezionisti: All’interno della comunità di appassionati di orologi russi, i Raheta godono di un piccolo seguito. Discussioni su forum specializzati e gruppi social suggeriscono che chi ne possiede uno ami condividere la scoperta con altri, consapevole di avere tra le mani qualcosa di non comune. C’è chi li colleziona intenzionalmente, magari per completare il panorama di tutti i marchi ex-URSS, e chi invece li acquista per errore credendo fosse un Raketa e poi ne apprezza la storia unica. In ogni caso, oggi chi conosce la vicenda Raheta tende a considerare questi orologi come oggetti da conversazione: perfetti per raccontare aneddoti sull’industria orologiera russa degli anni ’90.
Prospettive Future: Non essendo mai stato un marchio “ufficiale” né rifondato in epoca moderna, è improbabile vedere un ritorno produttivo di Raheta. Di conseguenza, gli esemplari esistenti acquisiranno col tempo un’aura ancora più particolare. Se la storiografia sugli orologi sovietici continuerà a diffondersi, i Raheta potrebbero ottenere un modesto incremento di interesse, pur restando principalmente un segmento per cultori. In altre parole, difficilmente un Raheta diventerà un pezzo da migliaia di euro, ma il suo valore culturale per gli appassionati potrebbe crescere col passare degli anni.
In conclusione, il marchio Raheta, spesso confuso ma distinto da Raketa, rappresenta un capitolo affascinante per i collezionisti: un ibrido nato dal collasso di un’epoca, che oggi funge da finestra su un momento storico di adattamento e inventiva nell’industria orologiera russasovietaly.it. Per chi colleziona orologi sovietici e post-sovietici, avere un Raheta significa poter raccontare la “storia nascosta” dietro a un quadrante apparentemente ordinario ma ricco di contesto storicosovietaly.it.
Fonti Utilizzate: La presente analisi si basa su contributi di forum di appassionati (come Orologiko e Watchuseek), su ricerche storiche pubblicate in blog specializzatisovietaly.it, su database di marchi orologierimikrolisk.de, nonché su osservazioni dirette di esemplari Raheta noti in collezioni private【54†】. Ogni informazione chiave è corredata di riferimento bibliografico per consentire ulteriori approfondimenti.
L’orologio SLAVA con la scritta “M.R.N.D. SUGIRA MU RWANDA” è un reperto storico che offre uno spaccato sulla propaganda politica in Ruanda prima del genocidio del 1994. Questo articolo esplora i dettagli di questo orologio, il significato delle sue scritte e bandiere, e il contesto storico in cui è stato utilizzato.
Descrizione dell’Orologio
L’orologio presenta un quadrante con due bandiere colorate e la scritta “M.R.N.D. SUGIRA MU RWANDA”. È alimentato da un calibro al quarzo sovietico Slava 2356, noto per la sua economicità e affidabilità. La presenza del marchio “Made in USSR” indica che l’orologio è stato prodotto prima della fine del 1991, anno della dissoluzione dell’Unione Sovietica.
Slava M.R.N.D. RWANDA
Le Bandiere
Bandiera di Sinistra (con la lettera “R”):
Colori: Rosso, giallo e verde.
Simbolo: La lettera “R” in giallo.
Significato: Questa bandiera era la bandiera nazionale del Ruanda utilizzata dal 1962 al 2001. Questi colori sono comuni nei movimenti panafricani e simboleggiano l’identità nazionale e il nazionalismo Hutu. La “R” rappresenta “Ruanda” (Wikiwand).
Bandiera di Destra (MRND):
Colori: Rosso, nero e verde.
Simbolo: Una roncola con un manico lungo e una zappa.
Significato: Questa bandiera rappresenta il partito MRND (Mouvement Révolutionnaire National pour le Développement). Gli strumenti agricoli simboleggiano il lavoro nei campi, il che è coerente con l’ideologia del partito focalizzata sullo sviluppo agricolo e nazionale (Wikiwand) (Wikiwand).
La Scritta “M.R.N.D. SUGIRA MU RWANDA”
La scritta sul quadrante, “M.R.N.D. SUGIRA MU RWANDA”, è in kinyarwanda. Ecco una spiegazione dettagliata:
M.R.N.D: Abbreviazione di “Mouvement Révolutionnaire National pour le Développement”.
SUGIRA: In kinyarwanda significa “prosperare” o “fiorire”.
MU RWANDA: Significa “in Ruanda”.
La frase completa può essere tradotta come “Il MRND prospera in Ruanda”. Questo slogan rappresenta la propaganda del partito, che sottolineava il suo dominio e la sua influenza nel paese.
Uso Propagandistico dell’Orologio
L’orologio serviva come strumento di propaganda per il MRND. Distribuito ai sostenitori e ai membri del partito, simboleggiava l’autorità e la presenza pervasiva del MRND nella vita quotidiana dei ruandesi. La presenza del marchio “Made in USSR” indica che l’orologio è stato prodotto prima della fine del 1991, probabilmente perché l’Unione Sovietica era uno dei pochi paesi in grado di produrre orologi economici su larga scala (NSUWorks) (Human Rights Watch).
Il Genocidio del 1994: Un Resoconto Distaccato
Il genocidio in Ruanda del 1994 è stato uno degli eventi più tragici della storia recente. In circa 100 giorni, tra aprile e luglio 1994, furono massacrate tra 500.000 e 1.000.000 di persone, prevalentemente Tutsi, ma anche Hutu moderati.
Cause e Contesto
Le tensioni etniche tra Hutu e Tutsi erano presenti da decenni, esacerbate da politiche coloniali belghe. Dopo l’indipendenza nel 1962, queste tensioni si intensificarono, culminando nell’assassinio del presidente Hutu Juvénal Habyarimana il 6 aprile 1994, evento che scatenò la violenza genocida (Wikis at NYU).
Svolgimento del Genocidio
Subito dopo l’assassinio di Habyarimana, le milizie Hutu, tra cui gli Interahamwe, iniziarono a uccidere sistematicamente Tutsi e Hutu moderati. La violenza si diffuse rapidamente da Kigali al resto del paese, con atrocità commesse in scuole, chiese e case private (Human Rights Watch) (Wikis at NYU).
Risposta Internazionale
La comunità internazionale fu criticata per la sua inazione. Le forze di pace delle Nazioni Unite furono ridotte dopo l’uccisione di 10 soldati belgi, lasciando il campo libero ai genocidari. Solo a metà maggio 1994 l’ONU autorizzò l’invio di ulteriori truppe, ma era ormai troppo tardi (Human Rights Watch) (Wikis at NYU).
Conseguenze e Ripresa
Il genocidio terminò con la vittoria del Fronte Patriottico Ruandese (RPF), una forza ribelle Tutsi. Il nuovo governo promosse la riconciliazione e adottò una nuova costituzione che eliminava i riferimenti etnici, cercando di ricostruire un paese devastato (Wikis at NYU).
Conclusione
L’orologio MRND, con le sue bandiere e slogan, rappresenta un simbolo tangibile di un periodo oscuro nella storia del Ruanda. Esso serve come promemoria della propaganda utilizzata dal MRND per consolidare il proprio potere e dell’orribile genocidio che ne seguì. Mentre il Ruanda continua a guarire e a ricostruirsi, questi oggetti ci ricordano l’importanza di vigilare contro l’odio e la violenza etnica.
Il Raketa 3031 è considerato uno degli orologi più complessi e affascinanti mai prodotti dall’industria orologiera sovietica. Questo articolo approfondisce le caratteristiche tecniche, la storia e la rarità di questo modello unico, offrendo una panoramica completa per i collezionisti e gli appassionati di orologivintage.
Storia e Produzione
Il Raketa 3031 è stato prodotto dalla Fabbrica di Orologi di Petrodvorets, una delle più antiche fabbriche di orologi della Russia. Il modello è stato introdotto negli anni ’70 e ’80, con due lotti principali di produzione:
Primo lotto (1974): 200 unità
Secondo lotto: 1.000 unità
Caratteristiche Tecniche del Raketa 3031
Movimento:
Calibro: 30 mm
Qualifica: 3031 (indica la presenza di calendario e dispositivo antiurto)
Ghiera per la Sveglia: Rossa con un puntatore per l’impostazione dell’ora
Impermeabilità: Supporta la pressione dell’acqua fino a 20 atmosfere
Funzionamento:
Impostazione della Sveglia: La corona di carica viene estratta e ruotata contro le lancette dell’orologio per impostare l’ora della sveglia.
Suoneria della Sveglia: Un cicalino suona all’ora impostata
Varianti:
Design delle Anse: Alcune varianti presentano anse integrate, mentre altre hanno anse separate e più pronunciate.
Lancetta dei Secondi: Alcune versioni hanno una lancetta dei secondi rossa, altre argentata.
Cornice della Data: La cornice dorata può avere fondi di colore diverso (nero o bianco).
Varianti del Raketa 3031
Variante 1
Quadrante: Argento con indici neri arrotondati e lancette argentate.
Cassa: Forma arrotondata con anse integrate.
Data e Giorno: Indicazione del giorno in cirillico e data con cornice dorata e sfondo nero.
Variante 2
Quadrante: Argento con indici neri arrotondati e lancette argentate. Lancetta dei secondi rossa.
Cassa: Forma arrotondata con anse separate e più pronunciate.
Data e Giorno: Indicazione del giorno in cirillico e data con cornice dorata e sfondo bianco.
Analisi del Movimento Interno
La foto del movimento interno del Raketa 3031 rivela un meccanismo ben rifinito e decorato. Il rotore del movimento automatico presenta una decorazione particolare, evidenziando l’attenzione ai dettagli tipica di questo modello. Questo conferma la complessità e la precisione del Raketa 3031, rendendolo l’orologio sovietico più complicato mai prodotto.
Traduzione della Brochure del Raketa 3031/303318
Descrizione del Modello 3031/303318
Modello 3031/303318 — cassa in acciaio inossidabile, impermeabile — supporta la pressione dell'acqua fino a 20 atmosfere. Il quadrante è argento, a raggi, con finestra per il calendario. Gli indici sono in rilievo, di colore argento, con punte nere, riempiti con materiale luminescente. La cornice del calendario è sovrapposta, di colore argento. Le scritte sono stampate in nero. Intorno al quadrante c'è un anello del dispositivo di segnalazione, che serve anche per misurare il tempo di permanenza sott'acqua. Le lancette sono nichelate, con materiale luminescente.
Rarità e Collezionismo
Il Raketa 3031 è estremamente raro e molto ricercato dai collezionisti. Il valore attuale di questo orologio varia dai 5.000 ai 10.000 €. La sua complessità tecnica e la produzione limitata contribuiscono alla sua alta valutazione sul mercato.
Conclusione
Il Raketa 3031 rappresenta un eccellente esempio di ingegneria orologiera sovietica. Le sue caratteristiche uniche, la produzione limitata, e il design distintivo lo rendono uno degli orologi più complessi e apprezzati tra i collezionisti di tutto il mondo. Se sei un appassionato di orologi, il Raketa 3031 è sicuramente un pezzo da aggiungere alla tua collezione.
Video di Riferimento
Per ulteriori dettagli e una visione approfondita delle caratteristiche di questo straordinario orologio, ecco alcuni video utili:
Video di Dmitry Brodnikovskiy: “Самые дорогие часы СССР-легендарная Ракета 3031” Guarda su YouTube
L’orologio che celebra il Centro Addestramento Cosmonauti è un tributo significativo a questa istituzione fondamentale per l’esplorazione spaziale sovietica. La cassa dell’orologio è realizzata in ottone anodizzato, e il marchio Luch è noto per la produzione di orologi di alta qualità nell’orologeria russa. Il quadrante presenta un’immagine che si ipotizza rappresenti Alexei Leonov durante la sua storica passeggiata spaziale.
Luch Gagarin
Il Centro Addestramento Cosmonauti
Il Centro Addestramento Cosmonauti, intitolato a Yuri Gagarin dopo la sua morte nel 1968, è stato fondato nei primi anni ’60 a Star City, vicino a Mosca. Questo centro è stato il fulcro della preparazione degli astronauti sovietici e russi. Fin dall’inizio, ha visto passare figure iconiche come Yuri Gagarin, il primo uomo nello spazio, e Alexei Leonov, il primo a compiere una passeggiata spaziale.
Il centro è stato progettato per fornire un addestramento completo ai cosmonauti, includendo simulazioni di volo, esercitazioni in condizioni di microgravità e addestramenti fisici intensivi. Le strutture del centro includono centrifughe per simulare le forze gravitazionali durante il decollo e l’atterraggio, piscine per l’addestramento alle attività extraveicolari e simulatori di navicelle spaziali.
Il Centro Addestramento Cosmonauti ha giocato un ruolo cruciale durante la corsa allo spazio, preparando i cosmonauti per missioni critiche come quelle delle navicelle Vostok, Voskhod e Soyuz. Ha contribuito significativamente al successo del programma spaziale sovietico e continua a essere un pilastro della formazione spaziale russa (Википедия — свободная энциклопедия) (Российская газета).
L’Impresa di Yuri Gagarin
Yuri Gagarin, il primo uomo a orbitare attorno alla Terra il 12 aprile 1961, ha reso il Centro Addestramento Cosmonauti famoso in tutto il mondo. Gagarin è diventato un simbolo mondiale di coraggio e innovazione, aprendo la strada per future missioni spaziali e rappresentando il culmine della tecnologia e dell’aspirazione umana.
Alexei Leonov e la Prima Passeggiata Spaziale
Il 18 marzo 1965, Alexei Leonov fece la prima passeggiata spaziale, segnando una svolta nell’esplorazione spaziale. Durante la missione Voskhod 2, Leonov uscì dalla navicella per 12 minuti, affrontando il vuoto dello spazio. La sua determinazione e il suo coraggio sono celebrati attraverso l’immagine sul quadrante dell’orologio. Leonov dimostrò che l’uomo poteva operare fuori dai confini della navicella spaziale (Wikipedia) (Space.com).
Marchio Luch
Luch è un marchio storico dell’orologeria sovietica, noto per la produzione di orologi di alta qualità sin dal 1953. La fabbrica, situata a Minsk, Bielorussia, ha mantenuto un’importante produzione durante tutto il periodo sovietico e continua a operare oggi, producendo orologi apprezzati sia a livello nazionale che internazionale (Википедия — свободная энциклопедия).
Il Calibro Luch 2356
Il calibro Luch 2356 è un movimento al quarzo noto per la sua affidabilità e precisione. Questo calibro è stato utilizzato in vari orologi russi, come Chaika, Luch, Slava, Uglich e Raketa. Il calibro Luch 2356 utilizza una batteria 371, rendendolo facile da mantenere.
Дмитрий Бродниковский-уникальные каменные часы Ракета-Big Zero Зеро из нефрита СССР ПЧЗ
Nel video intitolato “Дмитрий Бродниковский-уникальные каменные часы Ракета-Big Zero Зеро из нефрита СССР ПЧЗ” (traduzione: “Dmitry Brodnikovskiy – Unici rari orologi in pietra Raketa-Big Zero Zero in nefrite URSS PChZ”), Dmitry Brodnikovskiy ci guida alla scoperta di un orologio particolarmente raro: il Raketa Big Zero con quadranti in nefrite, prodotto alla fine degli anni ’80.
Caratteristiche Principali
Quadrante: Realizzato in giada naturale con uno spessore di 0,5 mm, ogni quadrante offre una texture unica e irripetibile. I colori disponibili includono il giallo e il classico cromato.
Cassa: In ottone con rivestimento cromato per i modelli classici o in titanio nitruro per quelli gialli, con un diametro di 38 mm, tipico per la serie Big Zero.
Movimento: Calibro Raketa 2609, dotato di un triplo minuto alto e una ruota delle ore alta per adattarsi allo spessore del quadrante.
Sfere: Nichelate per i modelli cromati e identiche a quelle del modello Zero classico con quadrante bianco per quelli gialli.
Edizione Limitata: Questi orologi, prodotti in quantità limitata, non erano disponibili in vendita libera ma venivano realizzati su ordinazione, principalmente per il mercato italiano.
Varianti: Oltre ai quadranti in giada, il modello Big Zero è stato prodotto con quadranti a tema perestrojka e con il marchio di qualità.
Dettaglio sui Modelli con Cassa in Titanio Nitruro
I modelli con cassa in titanio nitruro si distinguono per alcune caratteristiche peculiari:
Quadrante: Giallo con numeri, indici, scala e lancette nere.
Lancette: Identiche a quelle del modello Zero classico con quadrante bianco.
La Fabbrica di Orologi Raketa
Situata nella città di Petrodvorets vicino a San Pietroburgo, la fabbrica di orologi Raketa ha scritto una pagina importante nella storia dell’orologeria sovietica. Nata come fornitore ufficiale dell’esercito, Raketa si è distinta presto per la sua capacità di coniugare tradizione e innovazione, creando segnatempo funzionali e capolavori di design. Tra le sue creazioni più iconiche ci sono gli orologi con quadranti in pietra, autentici gioielli artigianali che rappresentano un’inestimabile eredità culturale.
Un Laboratorio di Sperimentazione e Bellezza
La genesi dei quadranti in pietra di Raketa risale al primo laboratorio della fabbrica di orologi Petrodvorets. Qui, abili artigiani si dedicarono a una meticolosa ricerca di materiali alternativi per i quadranti degli orologi, sperimentando con diverse pietre naturali. L’obiettivo era creare segnatempo non solo resistenti e funzionali, ma anche esteticamente unici e capaci di raccontare la storia e la bellezza della terra.
Un’Estetica Senza Eguali: Il Fascino della Pietra
Tra i modelli con quadranti in pietra di Raketa, uno in particolare cattura l’attenzione per la sua straordinaria bellezza. Il presentatore del video lo definisce il più bello della collezione, ammaliato dalla saturazione dei colori e dalla texture unica e irripetibile della pietra. Ogni quadrante rappresenta un pezzo unico, frutto del lavoro certosino degli artigiani e dell’imprevedibilità della natura stessa. La pietra, con le sue venature e inclusioni, diventa protagonista assoluta, conferendo all’orologio un’identità inconfondibile e un fascino senza tempo.
Un Patrimonio di Tradizione e Affidabilità
Oltre al loro ineguagliabile valore estetico, gli orologi Raketa con quadranti in pietra vantano una costruzione solida e affidabile. Tutti i modelli della collezione sono dotati di vetro organico, cassa cromata, fondello in acciaio inossidabile e il robusto movimento meccanico calibro 2609. Questi elementi garantiscono non solo un’estetica raffinata, ma anche una durata nel tempo che li rende ancora oggi oggetti preziosi da custodire con cura.
Un Pezzo di Storia da Tramandare
Oggi, gli orologi Raketa con quadranti in pietra sono considerati rari oggetti da collezione, ricercati dagli appassionati e dagli amanti dell’artigianalità sovietica. Essi rappresentano una testimonianza tangibile di un’epoca in cui l’ingegno e la creatività si univano per creare oggetti non solo funzionali, ma anche vere e proprie opere d’arte. La loro bellezza senza tempo e la loro storia affascinante li rendono veri e propri tesori da tramandare di generazione in generazione.
Un’Eredità che Vive Ancora Oggi
L’eredità di Raketa vive ancora oggi nello spirito di innovazione e di ricerca che anima il marchio. Continua a realizzare orologi di alta qualità, apprezzati per il loro design unico e le loro prestazioni elevate. Tuttavia, gli orologi con quadranti in pietra rimangono un capitolo a sé stante nella storia della fabbrica, un simbolo indelebile dell’ingegno e della maestria artigianale che hanno reso Raketa un nome leggendario nel panorama dell’orologeria mondiale.
Certo che NO, ci sono anche altri orologi russi e sovietici bellissimi e inattesi…
La produzione di orologisovietici non è caratterizzata solo dagli orologi da polso, ma anche da una immensa produzione di orologi da tavolo, da parete, cucù e sveglie. Dalle forme particolari e molto spesso leggere e aggraziate. Premetto che non sono un esperto in materia, ma vorrei parlarvi per quanto possibile, di una mia interessante esperienza personale, che mi ha fatto apprezzare moltissimo questa produzione di orologi.
Il contesto storico
Credo che sia necessario contestualizzare la realtà dell’Europa e dell’Unione Sovietica principalmente nel dopoguerra. Una sveglia meccanica o un orologio da parete non erano uno sfizio come ai giorni nostri, ma una reale necessità della famiglia. Un affidabile orologio meccanico a muro o sul comodino era, insieme all’orologio del campanile o della piazza del comune, quella cosa che scandiva le giornate e sincronizzava la vita degli abitanti della comunità. Gli orologi da polso in qualche caso erano difficili e costosi da reperire, soprattutto nelle regioni più remote e meno industrializzate. Nell’economia pianificata anche questa esigenza era compresa e industrializzata.
La mia esperienza personale
Questo scritto nasce da un incontro casuale avvenuto nel mondo dei social. Rispetto alla data in cui scrivo ho da poco ripreso in mano con un piano un po’ più definito la gestione della mia pagina Facebook e Instagram. Durante l’esplorazione del feed giornaliero di Instagram mi sono imbattuto in alcune immagini di un bellissimo orologio da tavolo in riparazione. La cosa mi ha immediatamente colpito.
In un flusso continuo di immagini di orologi russi da polso, vedere questi grossi meccanismi così diversi da quelli a cui sono abituato, mi ha immediatamente colpito. Piacevolmente colpito.
Incuriosito mi sono messo in contatto con la persona che sta dietro l’account e dopo qualche messaggio ho scoperto un vero appassionato capace di ridare vita a questi gioielli di un’epoca passata.
Chi è old_clock_ussr?
Il suo nome è Roman e mi sembra giusto, visto che stiamo parlando di lui e della sua passione, lasciargli lo spazio per presentarsi in autonomia:
Posso parlarvi un po’ di me e di come è iniziato il mio hobby. Tutto iniziò nella mia prima infanzia, probabilmente da qualche parte nel subconscio mi sono ricordato di come mio padre era impegnato nella riparazione degli orologi. Ho vissuto e vivo tutt’ora nella città di Samara (Kuibyshev), in questa città si trovava una delle più grandi fabbriche di orologi, la ZIM, dove lavorava mio padre. Dopo il crollo dell’Unione Sovietica, tutte le industrie hanno iniziato a saccheggiare e chiudere, è stato doloroso vedere come le persone, un tempo grandiose e il paese iniziarono a sprofondare nella povertà e nell’ingiustizia. Bene, ma non parliamone qui. Passarono gli anni e sono cresciuto, sono diventato un capo famiglia e io e mia moglie abbiamo avuto un figlio. Ora ha 3 anni. Durante questo periodo, ho studiato ingegneria civile e sono salito alla posizione di responsabile. Proprio l’anno scorso, il 25 agosto, mentre passeggiavo per il mercato delle pulci con la mia famiglia, un sabato mattina presto ho visto un orologio in un banchetto di un signore anziano che giaceva in un mucchio di cianfrusaglie, era magnifico, le condizioni erano stupende, il design degli anni ’70 mi ha colpito immediatamente. Ho preso questo orologio da scrivania e sono rimasto piacevolmente sorpreso dal fatto che funzionasse non con una batteria, ma con l’aiuto della meccanica. Dopo 2 mesi ho avuto purtroppo un attacco di cuore, ero in terapia intensiva e ho pensato a quanto ero fortunato a rimanere in vita e che sarei stato presto con la mia famiglia: mio figlio, mia moglie e i genitori. Durante il tempo trascorso in ospedale, mi è mancato davvero il molto mio hobby. Prima della mia malattia, avevo solo tre orologi nella mia collezione. Ma in pochi mesi, più precisamente in tre, è cresciuto fino a 30 pezzi. Mi piace il mio hobby e in questo la mia famiglia mi supporta in tutto. Compro orologi che necessitano di riparazioni, abbandonati, rotti, li porto a casa mia e gli do una seconda vita. Spero tanto che mio figlio sarà interessato a questo quando crescerà, perché alcuni di questi orologi avranno 100 anni e più ? !!!
Sul suo profilo Instagram facilmente trovabile è possibile vedere molti dei suoi orologi e seguirlo nelle varie riparazioni. Nello smontaggio, pulizia, ri-assemblaggio dei vari orologi. Vi assicuro che sono uno spettacolo!
Gli orologi sovietici non da polso.
Le tipologie sono talmente tante che diventa veramente difficile trovare un titolo per rappresentarle tutte. Iniziamo col dire che possono essere riunite in diverse macro-categorie, che a loro volta potrebbero essere declinate in categorie più piccole:
Orologi da tavolo
Orologi da parete
Orologi a pendolo
Sveglie da comodino
Sveglie da viaggio
Orologi da strada
Orologi per municipi e campanili
Nella industria pianificata sovietica vi erano interi reparti di fabbrica destinati alla progettazione e alla realizzazione di questi orologi. Qui sotto un elenco NON esaustivo delle marche di orologi:
L’elenco credo si possa allungare non da poco e se consideriamo anche alcuni orologi da scrivania che utilizzano calibri di orologi da polso (quelli ad esempio utilizzati dai maestri a scuola) possiamo aggiungere anche marche come Raketa e Zim.
I calibri degli orologi
Qui devo ammettere la mia ignoranza in materia. Li guardo, posso intuirne le parti e il funzionamento, ma finisce lì. Chiaramente i calibri di questa tipologia di orologi sono molto diversi da quelli da polso, potendosi permettere dimensioni maggiori e di conseguenza anche una semplicità costruttiva maggiore. Le maggiori dimensioni e la staticità intrinseca dell’orologio permettono anche di avere una buona precisione. I movimenti hanno diversi rubini che ne garantiscono la marcia, spesso il numero è inferiore a quelli da polso.
Qui è possibile vedere alcuni esempi di calibri:
Un’altra delle caratteristiche che rendono, a mio parere, questi orologi bellissimi è la presenza spesso della suoneria delle ore e delle sveglie, spesso con 3 o 4 note musicali. Il calibro si complica quindi nella gestione della suoneria e del jingle musicale proposto.
SCORRETE FINO IN FONDO PER VEDERE ALCUNI ESEMPI
Sono presenti anche orologi a cucù con delle caratteristiche estetiche molto peculiari che li rendono facilmente distinguibili da quelli più comuni di produzione tedesca ad esempio
E io?
La mia personale collezione di orologi da tavolo e sveglie sovietica non è lontanamente paragonabile a quella di old_clock_ussr. Reperire questa tipologia di orologi in Italia è abbastanza complesso sia per via delle dimensioni che del peso. Le poche che ho però fanno bella mostra di sé in casa in quanto le ritengo pezzi decisamente interessanti. Non escludo in futuro di cercare di entrare in possesso di qualche orologio da tavolo.
A partire dalla fotografia dell’orologio VostokKomandirskie che allego, cercherò di spiegare le due possibili teorie emerse finora per dare un senso al misterioso simbolo sul quadrante.
Vostok Komandirskie
Teoria 1: La Centrale Idroelettrica di Volkhov
La Connessione con la Centrale Idroelettrica
L’immagine al centro del quadrante sembra proprio una turbina Francis, che è stata utilizzata nella centrale idroelettrica di Volkhov. Queste turbine a bassa pressione erano ideali per la tecnologia dell’epoca del 1917, caratterizzate da pale curve che consentivano di convertire l’energia cinetica e potenziale dell’acqua in energia meccanica.
La scritta rossa “70 лет” (70 anni), presente in tutte le foto dell’orologio, suggerisce che l’orologio è sovietico e celebra i 70 anni di qualcosa. Poiché l’URSS è nata nel 1917 e si è sciolta nel 1991, gli anni di ricerca si restringono tra il 1917 e il 1921.
Celebrazioni e Compatibilità Temporale
Considerando che i 90 anni della centrale idroelettrica di Volkhov sono stati festeggiati nel 2016, i 70 anni sarebbero stati celebrati nel 1986. Questa data è compatibile con il modello di orologio e la scritta “сделано в СССР” (fatto in URSS). La centrale idroelettrica di Volkhov è stata la prima grande centrale idroelettrica costruita in Russia, un progetto significativo nell’ambito del piano GOELRO, il primo piano economico sovietico per l’elettrificazione del paese.
Fotografia della serata di gala dedicata al 70° anniversario della centrale idroelettrica di Volkhov. Una lettera di ringraziamento viene presentata a un dipendente della centrale dal sindaco della città di Volkhov, Volchkova N.M. Fonte: union.lenoblmus.ru.
Monumento Commemorativo
Nel 2016, per il 90º anniversario della centrale, è stato inaugurato un monumento proprio fuori dalla centrale che utilizza una turbina come parte del monumento.
Monument in honor of the builders and power engineers of the Volkhov Hydroelectric Power Plant. The plaque reads: “Monumento in onore dei costruttori e degli ingegneri energetici della centrale idroelettrica di Volkhov. Volkhovskaya HPP – la prima centrale idroelettrica costruita secondo il piano GOELRO, messa in funzione nel 1926.
Detail of the plaque on the monument honoring the builders and power engineers of the Volkhov Hydroelectric Power Plant. The plaque reads: “Монумент в честь строителей и энергетиков Волховской ГЭС. Волховская ГЭС – первая гидроэлектростанция, построенная по плану ГОЭЛРО, введена в эксплуатацию в 1926 году.
Traduzione del testo riportato sulla targa: “Monumento in onore dei costruttori e degli ingegneri energetici della centrale idroelettrica di Volkhov. Volkhovskaya HPP – la prima centrale idroelettrica costruita secondo il piano GOELRO, messa in funzione nel 1926.”
Teoria 2: Industria Petrolifera (Discussa su cccp-forum.it)
Discussione sul Forum
Sul cccp-forum.it, alcuni utenti hanno ipotizzato che il simbolo possa riferirsi a un’azienda dell’industria petrolifera. Questa teoria è stata discussa dai seguenti utenti: cuoccimix, zvezda, DaniLao, fiurdesoca, Cane, Trash e robyvintage. LINK ALLA DISCUSSIONE: Questa volta chiedo io un consulto… – cccp-forum.it
Dettagli dell’Ipotesi
cuoccimix ha suggerito che l’orologio potrebbe riferirsi a un’azienda fondata tra il 1917 e il 1921.
fiurdesoca ha postato una foto di un orologio con una turbina simile. Questo orologio commemorativo riporta sul quadrante una torre di trivellazione stilizzata e le date 1985-1995, insieme al nome della città Langepas, che suggerisce un collegamento con l’industria petrolifera.
Traduzione del testo riportato sull’orologio:
Sopra la torre di trivellazione: ЦБПО ЭПУ (Central Production Service Bureau of Electro-Submersible Units)
Sotto la torre di trivellazione: 1985-1995
In basso: г. Лангепас (città di Langepas)
Cane e Trash hanno scoperto che “ЦБПО ЭПУ” si riferisce a una società di riparazione di pompe centrifughe elettriche, parte del gruppo OJSC “Surgutneftgas”.
robyvintage ha trovato un orologio che il venditore ha attribuito al 70º anniversario di un’azienda di lenti per macchine fotografiche, ma senza certezze.
zvezda ha suggerito un collegamento con l’azienda petrolifera Azneft di Baku e l’invenzione del Turbodrill nel 1922.
Close-up of a commemorative watch celebrating 10 years (1985-1995) of ЦБПО ЭПУ in Лангепас. Image property of fiurdesoca.
Dettagli sulla ЦБПО ЭПУ
Il Центральное Бюро Производственного Обслуживания Электро-Погружных Установок (ЦБПО ЭПУ) è un’azienda situata a Surgut, parte del gruppo OJSC “Surgutneftgas”, una delle maggiori compagnie petrolifere russe. La società è specializzata nella manutenzione e riparazione di pompe centrifughe elettriche utilizzate principalmente nell’industria petrolifera.
Fondata per fornire servizi tecnici e supporto alle operazioni di estrazione, ЦБПО ЭПУ si occupa di una vasta gamma di attività, tra cui il montaggio e lo smontaggio di installazioni elettropompe, la gestione delle stazioni di controllo e la riparazione delle apparecchiature elettriche. Questo tipo di apparecchiature è cruciale per il funzionamento delle operazioni di estrazione e gestione delle risorse naturali, come petrolio e gas.
L’azienda ha partecipato a vari incontri e conferenze con altre società del settore, concentrandosi su tematiche come la sicurezza industriale, la manutenzione delle apparecchiature e l’efficienza operativa delle installazioni. Ad esempio, in un recente incontro a Neftekumsk, sono stati discussi temi come la sicurezza sul lavoro, la manutenzione delle pompe e la gestione delle risorse (ООО «ЦГК Холдинг») (StudFiles).
Le recensioni dei dipendenti di ЦБПО ЭПУ sono miste, con alcune critiche riguardanti la gestione interna e le condizioni di lavoro. Tuttavia, l’azienda continua a essere un attore chiave nel settore dei servizi per l’industria petrolifera, contribuendo significativamente alla manutenzione e al funzionamento delle infrastrutture critiche in Russia (Retwork) (AtlasWork).
Conclusione
Al momento, nessuna delle teorie ha trovato una conferma definitiva. Se qualcuno ha ulteriori informazioni o una teoria diversa, sono benvenute. Continuerò le ricerche per svelare questo mistero.
L’orologio Raketa Sosnovy Bor è un pezzo unico e affascinante che celebra i vent’anni della centrale nucleare di Sosnovy Bor. Questo orologio, prodotto nel 1993, integra simboli culturali e locali, rendendolo un oggetto non solo di valore storico, ma anche di grande significato estetico e culturale. Le tre strisce concentriche sui bordi del quadrante, che rappresentano i colori della bandiera russa (bianco, blu e rosso), indicano chiaramente che questo orologio è stato creato nel periodo post-sovietico, riflettendo la nuova identità nazionale della Russia.
Descrizione del Quadrante
Raketa Sosnovy Bor
Il quadrante dell’orologio Raketa Sosnovy Bor è ricco di simboli che raccontano la storia della centrale nucleare e della città di Sosnovy Bor.
Parte Gialla: Rappresenta una struttura caratteristica di Andersengrad, un parco tematico situato nella città di Sosnovy Bor. Andersengrad è ispirato alle fiabe di Hans Christian Andersen e presenta un castello con un orologio, un tetto in rame fatto di mattoni rossi e una banderuola. La decorazione del tetto, con il sole stilizzato e le strisce che si irradiano verso destra, è chiaramente visibile sul quadrante dell’orologio.
Edificio Industriale Blu: Rappresenta la centrale nucleare stessa, simbolo di progresso e tecnologia.
Elementi Verdi: Rappresentano gli alberi, sottolineando il legame con la natura e l’ecologia. La città di Sosnovy Bor è infatti ricca di boschi, coprendo un’area di circa 7,3 km². Questi elementi verdi indicano un equilibrio tra la produzione di energia e la preservazione dell’ambiente.
Questo orologio è molto ricercato dai collezionisti per il suo design unico e il significato storico e culturale che porta con sé.
La Centrale Nucleare di Sosnovy Bor
Storia e Costruzione
La centrale nucleare di Sosnovy Bor, nota anche come Leningrad Nuclear Power Plant (LNPP), è situata nella regione di Leningrado, Russia. La città di Sosnovy Bor fu fondata nel 1958 proprio per supportare la costruzione e il funzionamento della centrale nucleare. La costruzione della centrale iniziò nel 1967 e la prima unità fu lanciata nel 1973. Questa centrale è stata una delle prime in Russia a utilizzare i reattori RBMK-1000, noti per essere gli stessi utilizzati nella centrale di Chernobyl.
Eventi e Incidenti
1973: La prima unità della centrale nucleare di Sosnovy Bor inizia a produrre energia.
1975, 1979, 1981: Entrano in funzione altre tre unità, rendendo la LNPP una delle più grandi centrali nucleari al mondo.
1990: Durante i lavori di ristrutturazione dell’Unità 1, viene rilevato un aumento delle radiazioni dovuto alla fuoriuscita di grafite contaminata.
1991: Un incidente dovuto a attrezzature difettose e regole di sicurezza non rispettate provoca la rottura di dieci barre di combustibile.
1992: Un altro incidente provoca la fuoriuscita di gas radioattivi e iodio nell’aria.
2009: Un’unità viene fermata a causa di un foro nel collettore di scarico di una pompa.
2015: La prima unità della centrale viene chiusa per decommissionamento.
Modernizzazione e Sostituzione
Nel corso degli anni, la centrale è stata sottoposta a numerosi lavori di modernizzazione per migliorare la sicurezza e l’efficienza. Nel 2008 è iniziata la costruzione della Leningrad Nuclear Power Plant-2 (LNPP-2), che utilizza reattori VVER-1200 di nuova generazione. Questi reattori sono progettati per sostituire i vecchi RBMK-1000, con una maggiore efficienza e standard di sicurezza più elevati.
Andersengrad: Un Fiabesco Pezzo di Cultura Locale
Andersengrad è un parco tematico situato a Sosnovy Bor, ispirato alle fiabe di Hans Christian Andersen. È un luogo magico per i bambini, caratterizzato da strutture architettoniche fiabesche, tra cui castelli e torri. Il castello con l’orologio e il tetto in rame è una delle principali attrazioni del parco, decorato con elementi stilizzati come banderuole che si muovono con il vento. Questo dettaglio è stato integrato nel design del quadrante dell’orologio Raketa Sosnovy Bor, sottolineando il legame tra la cultura locale e la storia industriale della città.
Torre con orologio in un ambiente pittoresco, con decorazioni luminose. Immagine di proprietà di JEANYWITCH. Fonte: ne-kurim.ru.
Conclusione
L’orologio Raketa Sosnovy Bor è molto più di un semplice segnatempo. È un pezzo di storia che celebra la centrale nucleare di Sosnovy Bor e integra simboli culturali locali come Andersengrad. Questo orologio rappresenta un perfetto equilibrio tra progresso tecnologico e rispetto per la cultura e l’ambiente, rendendolo un oggetto di grande valore per collezionisti e appassionati di storia. La sua produzione nel 1993 e l’uso dei colori della bandiera russa lo collocano in un periodo di rinascita nazionale, riflettendo la nuova identità della Russia post-sovietica.
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