Orologio Zaria Sovietico: Un Simbolo dei Goodwill Games del 1990

Orologio Zaria dei Goodwill Games del 1990 con logo di cooperazione USA-URSS

Introduzione

Nel panorama dell’orologeria sovietica, l’orologio Zaria dei Goodwill Games del 1990 rappresenta un interessante esempio di memorabilia storica. Prodotto dalla marca Zaria, questo orologio è dotato di un calibro 2009b a 21 rubini con meccanismo manuale. Sebbene sia un modello economico, il suo design e il contesto storico in cui è stato realizzato lo rendono un pezzo degno di nota per gli appassionati di orologeria sovietica.

russian watch Zaria Goodwill Games Seattle '90
Zaria Goodwill Games Seattle ’90

Caratteristiche Tecniche dell’Orologio

L’orologio Zaria Goodwill Games del 1990 utilizza un movimento meccanico a carica manuale, identificato come calibro 2009b, con 21 rubini. Questo tipo di movimento è comune negli orologi di quel periodo. La cassa dell’orologio è in ottone rivestito, un materiale spesso utilizzato per orologi economici, che offre una protezione di base per il movimento interno. Le specifiche tecniche del calibro 2009 includono una frequenza di oscillazione di 21.600 alternanze per ora (A/h) e una riserva di carica di circa 42 ore. Questo movimento è semplice e funzionale, ma non particolarmente noto per l’affidabilità a lungo termine.

Analisi del Quadrante

Il quadrante dell’orologio è ricco di simbolismo. Al centro, è presente un logo che raffigura due mani che si stringono, una con i colori della bandiera degli Stati Uniti e l’altra con quelli dell’Unione Sovietica. Questo simbolo di cooperazione internazionale è circondato dalla scritta “Seattle ’90” e “Goodwill Games”, indicando chiaramente l’evento e l’anno.

Significato dei Goodwill Games

I Goodwill Games furono ideati dal magnate dei media Ted Turner come risposta ai boicottaggi delle Olimpiadi durante la Guerra Fredda. La prima edizione si tenne nel 1986 a Mosca, e l’evento del 1990 a Seattle rappresentò un momento di distensione tra gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica. Questo evento sportivo voleva promuovere la pace e la cooperazione tra le due superpotenze.

Dettagli del Quadrante

Oltre al logo centrale, il quadrante presenta due stelle rosse e la scritta “Zaria USSR”, confermando l’origine sovietica dell’orologio. Le lancette dorate si distinguono chiaramente sullo sfondo bianco del quadrante, offrendo una buona leggibilità.

Conclusione

L’orologio Zaria dei Goodwill Games del 1990 è un esempio interessante di orologeria sovietica, con un design che riflette un momento specifico della storia mondiale. Pur essendo un modello economico con caratteristiche tecniche modeste, il suo valore risiede principalmente nel contesto storico e simbolico rappresentato dal quadrante. Per gli appassionati di orologeria russa e sovietica, questo orologio rappresenta un pezzo interessante da aggiungere alla propria collezione, contribuendo a preservare la memoria di un periodo di collaborazione internazionale.

Il Marchio di Orologi CARDI Vostok: Una Collaborazione tra Design e Meccanica Russa

cardi vostok russian watch

Introduzione

Il marchio di orologi CARDI Vostok rappresenta una collaborazione unica tra il design occidentale e la precisione meccanica russa. Nato all’inizio degli anni ’90, questo marchio ha saputo distinguersi per i suoi design particolari e l’uso di movimenti di alta qualità prodotti dalla famosa fabbrica di orologi Vostok.

Origini e Storia

La storia di CARDI Vostok inizia nel 1991, subito dopo il crollo dell’Unione Sovietica. Il nome “Cardi” deriva dall’abbreviazione di “Car Design Studio,” un’azienda russa specializzata nella personalizzazione di automobili. Nel tentativo di diversificare le proprie attività, Cardi ha iniziato a collaborare con la fabbrica di orologi Vostok per produrre orologi con un’estetica più “occidentale”​ (WatchUSeek Watch Forums)​​ (WatchUSeek Watch Forums)​.

Fondata negli anni ’90, subito dopo la dissoluzione dell’Unione Sovietica, Car Design Studio (abbreviato in Cardi) inizialmente si concentrava sulla personalizzazione di automobili sovietiche e straniere. La loro attività principale consisteva nel miglioramento estetico e funzionale delle automobili, rendendole più attraenti per un mercato che stava rapidamente cambiando e occidentalizzandosi.

I primi modelli di CARDI Vostok erano noti per il loro design innovativo e l’uso di materiali come l’ottone e leghe economiche, prodotti principalmente dalla Fabbrica di Orologi di Minsk. Questi orologi erano considerati di alta qualità, ma nel tempo la qualità dei materiali è diminuita, portando il marchio a perdere popolarità e a cessare la produzione intorno al 2009​ (Sovietaly)​.

Design e Movimenti

I modelli CARDI Vostok combinano il design creativo di Cardi con i robusti movimenti meccanici Vostok. I design erano spesso ispirati al mondo automobilistico, con nomi come “Capitan,” “MVM Sport,” “GP,” “Racing Time,” e “Radar”​ (WatchUSeek Watch Forums)​.

cardi vostok russian watch
Cardi Vostok Racingtime GP

Gli orologi utilizzavano movimenti meccanici di alta qualità, come il calibro 2409 prodotto dalla fabbrica Vostok. Alcuni modelli successivi hanno utilizzato movimenti della 1a Fabbrica di Orologi di Mosca (Poljot) e della fabbrica Slava, oltre a quelli originali Vostok. Tuttavia, dopo l’acquisizione da parte di Interex-Orion nel 2000, il marchio ha iniziato a utilizzare movimenti cinesi per ridurre i costi, cosa che ha ulteriormente impattato sulla qualità complessiva degli orologi​ (WatchCrunch)​​ (WatchUSeek Watch Forums)​.

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Cardi Vostok Chronoscope MVM Sport

Declino e Fine della Produzione

Nonostante l’iniziale successo, vari fattori hanno portato al declino del marchio. La qualità dei materiali utilizzati è diminuita nel tempo e l’introduzione di movimenti cinesi ha compromesso la reputazione di qualità del marchio. Questi cambiamenti hanno portato a una diminuzione delle vendite e, infine, alla cessazione della produzione intorno al 2009. Oggi, Cardi si è ritirata dal mercato degli orologi e si è concentrata nuovamente sul design automobilistico​ (Sovietaly)​​ (WatchUSeek Watch Forums)​.

Conclusione

Gli orologi CARDI Vostok rappresentano un interessante capitolo nella storia dell’orologeria russa, caratterizzato da un mix di design occidentale e meccanica russa. Sebbene la produzione sia cessata, questi orologi rimangono oggetti da collezione per gli appassionati di orologi vintage e rappresentano un’epoca di transizione e innovazione.

Per ulteriori informazioni, puoi consultare le fonti utilizzate in questo articolo: WatchCrunch, WatchUSeek, Sovietaly, e SovietWatchStore.

“Il maestro e Margherita”

Copertina del libro "Il Maestro e Margherita" con Woland, Margherita e Behemoth in un paesaggio surreale e oscuro.

Il maestro e Margherita” è un capolavoro della letteratura russa scritto da Michail Bulgakov, considerato uno dei più grandi romanzi del XX secolo. Pubblicato postumo nel 1967, il libro è una potente satira della società sovietica e una riflessione profonda sulla libertà individuale, la fede e la giustizia. La narrazione innovativa e complessa di Bulgakov intreccia diversi piani temporali e spaziali, creando un mosaico ricco di significati e simbolismi.
La storia principale è ambientata nella Mosca degli anni ’30, sotto il regime stalinista, e si intreccia con eventi ambientati a Gerusalemme ai tempi di Ponzio Pilato. La narrazione segue l’arrivo del diavolo, Woland, e del suo seguito di strani personaggi nella Mosca contemporanea. La loro presenza sconvolge la vita dei cittadini moscoviti, rivelando le contraddizioni e le ipocrisie della società sovietica attraverso una serie di eventi bizzarri e grotteschi.
Parallelamente, il romanzo racconta la storia d’amore tra il Maestro, uno scrittore perseguitato dal regime, e Margherita, la sua devota amante. La passione e la dedizione di Margherita la portano a fare un patto con il diavolo per riunirsi con il Maestro, accettando di diventare una strega e partecipare al ballo di Satana. Questa storia d’amore rappresenta un filo conduttore attraverso il quale Bulgakov esplora temi universali come la libertà, la redenzione e il potere dell’amore.

Uno degli aspetti più affascinanti del libro è la rappresentazione di Woland, il diavolo. Lungi dall’essere un semplice antagonista, Woland è un personaggio complesso, filosofico e spesso ironico, che offre una critica acuta alla corruzione e all’ipocrisia della società sovietica. Attraverso Woland e il suo seguito, Bulgakov esplora la dualità della natura umana e le contraddizioni della vita sotto un regime totalitario.

La prosa di Bulgakov è ricca di dettagli vividi e simbolismi, che rendono la lettura un’esperienza immersiva e stimolante. La combinazione di realismo e fantastico è gestita con maestria, creando una narrazione che è al contempo comica e tragica. L’abilità di Bulgakov nel mescolare questi elementi rende “Il maestro e Margherita” un’opera unica nel suo genere, capace di offrire nuove scoperte a ogni rilettura.

Riassunto di “Il maestro e Margherita”

Parte Prima: L’Arrivo di Woland

Il romanzo si apre in una calda sera di primavera a Mosca, con un incontro fatale tra due letterati sovietici, Berlioz e Bezdomny, e un misterioso straniero di nome Woland. Durante una conversazione sul balcone dello stagno Patriaršie, Woland, che si rivela essere Satana, predice la morte di Berlioz. Poco dopo, Berlioz muore tragicamente, decapitato da un tram. Questo evento innesca una serie di avvenimenti surreali che sconvolgono Mosca.

Woland e il suo seguito, composto da Korov’ev, Behemoth (un gatto nero parlante), Azazello e Hella, iniziano a seminare il caos nella città. Organizzano uno spettacolo di magia nera al Teatro Varieté, durante il quale smascherano l’avidità e la corruzione dei moscoviti. Le loro azioni sono una satira tagliente del regime sovietico e delle sue istituzioni, mostrando le contraddizioni e l’ipocrisia della società.

Bezdomny, dopo aver assistito alla morte di Berlioz e agli strani avvenimenti che ne seguono, tenta di avvertire la polizia, ma finisce in un manicomio. Qui incontra il Maestro, un uomo misterioso che racconta la sua tragica storia. Il Maestro è uno scrittore che ha scritto un romanzo su Ponzio Pilato, ma è stato perseguitato dal regime e internato in un ospedale psichiatrico.

Parte Seconda: Il Ballo di Satana e Margherita

La seconda parte del romanzo si concentra su Margherita, l’amante del Maestro. Disperata per la separazione dal suo amato, Margherita accetta l’offerta di Woland di diventare una strega. Trasformata in una strega, Margherita vola su Mosca e partecipa al ballo di Satana, una cerimonia surreale e decadente che vede la partecipazione di personaggi storici e mitologici.

Durante il ballo, Margherita dimostra il suo coraggio e la sua dedizione al Maestro, guadagnandosi la benevolenza di Woland. Grazie all’intervento di Woland, Margherita riesce a ritrovare il Maestro e a liberarlo dal manicomio. Insieme, i due amanti ottengono la pace eterna in una dimensione metafisica, libera dalle sofferenze terrene.

Parte Terza: La Storia di Ponzio Pilato

Parallelamente alla narrazione principale, il romanzo racconta la storia di Ponzio Pilato, il procuratore romano di Gerusalemme, e il suo incontro con Jeshua Ha-Notsri (Gesù). Questa parte del romanzo offre una riflessione profonda sulla colpa, il potere e la responsabilità morale. Pilato è tormentato dalla sua decisione di condannare Jeshua a morte, un atto che lo perseguiterà per il resto della sua vita.

La storia di Pilato è narrata con grande intensità e realismo, e serve come contrappunto alla narrazione fantastica degli eventi di Mosca. Attraverso il personaggio di Pilato, Bulgakov esplora temi universali come la giustizia, il rimorso e la redenzione, aggiungendo profondità e complessità al romanzo.

Temi e Simbolismi

“Il maestro e Margherita” è ricco di temi e simbolismi che ne fanno un’opera di grande valore letterario. Uno dei temi principali è la critica al regime totalitario sovietico e alla sua oppressione della libertà individuale. Attraverso la satira e il grottesco, Bulgakov denuncia la corruzione, l’avidità e l’ipocrisia della società sovietica.

Un altro tema centrale è la dualità della natura umana. Woland, il diavolo, non è un semplice antagonista malvagio, ma un personaggio complesso che mette in luce le contraddizioni dell’animo umano. La sua presenza a Mosca funge da catalizzatore per rivelare la vera natura delle persone, mostrando come il bene e il male coesistano in ogni individuo.

La storia d’amore tra il Maestro e Margherita è un altro elemento cruciale del romanzo. La loro relazione rappresenta un simbolo di resistenza e speranza in un mondo oppresso e ingiusto. Margherita, in particolare, incarna il potere dell’amore e della dedizione, capace di superare qualsiasi ostacolo e di sfidare persino il diavolo.

La figura di Ponzio Pilato aggiunge una dimensione storica e filosofica al romanzo. La sua lotta interiore e il suo tormento per aver condannato Jeshua riflettono le questioni morali e le dilemmi etici che attraversano tutta l’opera. Pilato rappresenta il conflitto tra il dovere e la coscienza, tra il potere e la giustizia.

Conclusione

“Il maestro e Margherita” è un’opera poliedrica e affascinante, che combina satira, filosofia, realismo e fantastico. La narrazione complessa e i temi profondi la rendono un libro di grande valore letterario, capace di offrire nuove scoperte a ogni rilettura. La prosa di Bulgakov è ricca di dettagli vividi e simbolismi, creando un’esperienza di lettura immersiva e stimolante.

Il romanzo non è solo una critica del regime sovietico, ma anche una riflessione universale sulla natura umana e le sue contraddizioni. La storia d’amore tra il Maestro e Margherita, la figura enigmatica di Woland e la vicenda di Ponzio Pilato si intrecciano in un mosaico narrativo che esplora temi come la libertà, la giustizia, la fede e la redenzione.

“Il maestro e Margherita” è un libro che sfida il lettore a riflettere sulle proprie convinzioni e sui dilemmi morali della vita. È un’opera che trascende il tempo e lo spazio, rimanendo rilevante e potente anche a decenni dalla sua pubblicazione. Michail Bulgakov ha creato un capolavoro che continuerà a ispirare e affascinare generazioni di lettori.

Analisi dei Personaggi Principali

Woland

Woland, il diavolo, è uno dei personaggi più complessi e affascinanti del romanzo. Lungi dall’essere un semplice simbolo del male, Woland è un osservatore filosofico della natura umana. La sua presenza a Mosca mette in luce le contraddizioni e le ipocrisie della società sovietica, ma anche la capacità di redenzione e trasformazione degli individui. Woland è un giudice enigmatico, che punisce i malvagi e premia i giusti, sfidando le convenzioni morali e sociali.

Margherita

Margherita è l’incarnazione dell’amore e della dedizione. La sua trasformazione in strega e la partecipazione al ballo di Satana mostrano il suo coraggio e la sua determinazione a ritrovare il Maestro. Margherita rappresenta la forza dell’amore che supera ogni ostacolo e sfida le forze del male. La sua storia è un simbolo di resistenza e speranza in un mondo dominato dall’ingiustizia.

Il Maestro

Il Maestro è un personaggio tragico, perseguitato dal regime sovietico per il suo romanzo su Ponzio Pilato. La sua lotta per la libertà artistica e la verità è al centro della narrazione. Il Maestro rappresenta l’artista oppresso che cerca di esprimere la sua visione del mondo nonostante la censura e la persecuzione. La sua storia d’amore con Margherita è una testimonianza del potere redentore dell’amore e della dedizione.

Ponzio Pilato

Ponzio Pilato è un personaggio storico che aggiunge una dimensione filosofica al romanzo. La sua lotta interiore e il suo tormento per aver condannato Jeshua a morte riflettono i dilemmi morali che attraversano tutta l’opera. Pilato rappresenta il conflitto tra il dovere e la coscienza, tra il potere e la giustizia. La sua vicenda è un potente commento sulla responsabilità e la colpa.

Simbolismi e Temi

“Il maestro e Margherita” è ricco di simbolismi e temi che ne fanno un’opera di grande profondità e complessità. Tra i simboli più significativi troviamo:

  • Il Diavolo (Woland): rappresenta la dualità della natura umana e la capacità di giudizio morale. Woland non è semplicemente malvagio, ma un giudice enigmatico che mette in luce le contraddizioni della società e dell’individuo.
  • Il Ballo di Satana: simbolo della decadenza e della corruzione della società sovietica, ma anche della possibilità di redenzione attraverso la lotta e il coraggio individuale.
  • La Storia di Ponzio Pilato: rappresenta i dilemmi morali e le questioni etiche che attraversano tutta l’opera. Pilato è un simbolo del conflitto tra il potere e la giustizia, tra il dovere e la coscienza.
  • L’Amore tra il Maestro e Margherita: simbolo di resistenza e speranza in un mondo oppresso e ingiusto. La loro storia d’amore rappresenta il potere dell’amore e della dedizione di superare ogni ostacolo.

Conclusioni Finali

“Il maestro e Margherita” di Michail Bulgakov è un’opera straordinaria che combina satira, filosofia, realismo e fantastico in una narrazione complessa e avvincente. Il romanzo esplora temi universali come la libertà, la giustizia, la fede e la redenzione, offrendo una critica acuta al regime sovietico e una riflessione profonda sulla natura umana.

La prosa di Bulgakov è ricca di dettagli vividi e simbolismi, creando un’esperienza di lettura immersiva e stimolante. La combinazione di realismo e fantastico è gestita con maestria, rendendo “Il maestro e Margherita” un’opera unica nel suo genere.

I personaggi complessi e affascinanti, come Woland, Margherita, il Maestro e Ponzio Pilato, aggiungono profondità e ricchezza alla narrazione. Ogni personaggio rappresenta un aspetto diverso della natura umana e della società, contribuendo a creare un mosaico narrativo ricco di significati e interpretazioni.

“Il maestro e Margherita” è un libro che sfida il lettore a riflettere sulle proprie convinzioni e sui dilemmi morali della vita. È un’opera che trascende il tempo e lo spazio, rimanendo rilevante e potente anche a decenni dalla sua pubblicazione. Michail Bulgakov ha creato un capolavoro che continuerà a ispirare e affascinare generazioni di lettori, rendendolo un classico intramontabile della letteratura mondiale.

Raketa Carelia: 100 Anni di Storia Automobilistica

russian watch Raketa 100 years of transport in republic of Karelia

Un Gioiello di Storia e Meccanica

L’orologio raffigurato nella foto è un modello Raketa, calibro 2609 HA con 19 rubini. Questo esemplare specifico, numero di modello 4321xxx, è stato prodotto negli anni ’90 e celebra il centenario del trasporto automobilistico nella regione di Carelia, in Russia.

russian watch Raketa 100 years of transport in republic of Karelia
Raketa 100 years of transport in republic of Karelia

Dettagli del Quadrante

Il quadrante dell’orologio è ricco di simbolismi e commemorazioni:

  • Veicoli Storici e Moderni: In alto, possiamo notare due illustrazioni di veicoli: a sinistra un’automobile d’epoca e a destra una vettura moderna. Questi veicoli rappresentano l’evoluzione del trasporto automobilistico nel corso di un secolo.
  • Scritta Circolare: La scritta rossa che circonda il quadrante recita “КАРЕЛИЯ 100 ЛЕТ АВТОМОБИЛЬНОМУ ТРАНСПОРТУ”, che si traduce in “Carelia, 100 anni di trasporto automobilistico”. Questo sottolinea la celebrazione del centenario.
  • Logo e Anni: Al centro del quadrante, un logo blu e rosso con la scritta “100” enfatizza l’importanza dell’anniversario.

Significato Storico

L’orologio è stato creato per celebrare un importante traguardo nella storia della regione di Carelia, evidenziando l’importanza del trasporto automobilistico nello sviluppo economico e sociale della zona. La commemorazione di 100 anni di trasporto automobilistico riflette il progresso tecnologico e infrastrutturale che ha avuto luogo dal momento dell’introduzione delle prime automobili fino ai giorni nostri.

Il Marchio Raketa

Raketa, uno dei marchi di orologi più rinomati della Russia, ha una lunga storia di produzione di orologi robusti e affidabili. Il calibro 2609 HA utilizzato in questo modello è noto per la sua precisione e durabilità, rendendo l’orologio non solo un pezzo commemorativo ma anche un oggetto di alta qualità tecnica.

La Regione di Carelia

Carelia è una regione storica situata nel nord-ovest della Russia, conosciuta per i suoi paesaggi naturali mozzafiato e la sua ricca storia culturale. Ecco alcuni punti salienti sulla Carelia:

  • Geografia e Natura: La Carelia è caratterizzata da una vasta quantità di laghi e foreste, rendendola una destinazione popolare per gli amanti della natura. Il lago Ladoga, il più grande d’Europa, si trova parzialmente in Carelia.
  • Storia e Cultura: La regione ha una storia complessa e affascinante, essendo stata contesa tra Svezia, Russia e Finlandia nel corso dei secoli. Questo ha portato a un ricco mix culturale e influenze diverse nella lingua, nella musica e nelle tradizioni locali.
  • Economia: Oltre al turismo, la Carelia ha un’economia basata sull’industria del legname, della pesca e delle risorse naturali. Negli ultimi decenni, il trasporto automobilistico ha giocato un ruolo chiave nello sviluppo economico della regione, facilitando il commercio e la mobilità.

Conclusione

Questo orologio Raketa non è solo un dispositivo per misurare il tempo, ma anche un pezzo di storia che celebra un secolo di progresso nel trasporto automobilistico in Carelia. Con il suo design distintivo e i dettagli significativi, rappresenta un omaggio duraturo all’evoluzione e all’importanza del trasporto automobilistico nella regione.

La Filiale Francese di SLAVA a Besançon: Un Capitolo Affascinante nell’Orologeria Sovietica

Orologio Slava Besançon automatico con quadrante nero e indicatori gialli

Introduzione

La storia dell’orologeria sovietica è arricchita da episodi affascinanti di cooperazione internazionale. Un esempio significativo è la filiale francese di SLAVA, situata a Besançon. Questa sede, aperta per facilitare le attività industriali sovietiche in Occidente, ha svolto un ruolo cruciale nella produzione di orologi di alta qualità.

Origini e Contesto Storico

Besançon, conosciuta per la sua lunga tradizione orologiera, ospitava la sede di SLAVA al numero 7 di rue Auguste Jouchoux, proprio vicino alla famosa azienda Lip. La scelta di questa località non fu casuale: la città non solo aveva una forte tradizione nel settore, ma anche legami storici con l’URSS. Infatti, le collaborazioni tra Lip e i sovietici negli anni ’30 avevano gettato le basi per la rinascita dell’orologeria sovietica nel dopoguerra.

Produzione e Innovazione

La filiale francese di SLAVA iniziò la produzione di casse placcate in oro già alla fine degli anni ’60. Questa strategia permetteva ai sovietici di sfruttare le competenze locali per creare prodotti di alta qualità destinati al mercato europeo. La fabbrica produceva e commercializzava anche diversi modelli del marchio Raketa. Il quadrante di questi orologi sovietico-bizontini riportava la dicitura « механизм cccp » (« meccanismo URSS »), distinguendosi così da quelli prodotti in URSS.

Il catalogo forniture SLAVA Besançon, probabilmente datato fine anni ’60, elenca ricambi per movimenti Chaika, Zaria, Slava, Molnia e Poljot. Questo documento è una testimonianza preziosa della diversificazione e della qualità della produzione SLAVA in Francia.

Espansione e Sviluppo

Slava Besançon aveva anche depositato i marchi Diamant, Diamant de Luxe, e Saintis, sotto i quali commercializzava orologi interamente fabbricati in URSS. Inizialmente, Slava si stabilì in place Saint-Pierre, sede della S.I.C.E.H., poi in place du Jura. La prima fabbrica fu installata in rue Henri Baigue, ma nel 1975 Slava si fece costruire una nuova fabbrica in rue Auguste Jouchoux. Il parco industriale porta ancora oggi il nome di Slava.

All’inizio degli anni ’80, la fabbrica impiegava 70 persone per l’assemblaggio, il controllo e il servizio post-vendita. I movimenti meccanici sovietici furono progressivamente sostituiti da movimenti al quarzo, tutti provenienti dalla società France-Ébauches. La società avrebbe anche commercializzato, negli ultimi anni dell’URSS, i modelli Big Zero e Rising Sun, classici marchiati “Made in USSR”. Non è chiaro se questi orologi fossero importati, assemblati a partire da pezzi sovietici o assemblati con un meccanismo sovietico e una cassa bizontina.

Cambiamenti e Declino

Nel 1983, il consiglio di amministrazione sovietico (i rappresentanti del Mashpriborintorg) di Slava si separò prima dal suo direttore bizontino, Bernard Le Varlet, poi da Maurice Carruzzo qualche mese più tardi. Licenziato per “ragioni tecniche”, Maurice Carruzzo distribuì volantini tramite sua moglie all’apertura delle porte dell’azienda, il 16 agosto.

Una possibile spiegazione è che avesse avvicinato Slava a Lip e a France-Ebauches, approvvigionandosi lì di meccanismi al quarzo e creando così orologi 100% francesi, il che probabilmente non era nell’interesse dei sovietici.

Slava Precision: Nuove Direzioni

Il 15 gennaio 1990, fu fondata la società anonima Slava-Précision che riprese gli attivi di Slava. Era diretta da M. Aubach, già attivo nell’industria para-orologiera (società Interstrap e Watch Design), con il presidente del Consiglio di sorveglianza russo, M. Korolev. La società continuò le sue attività orologiere nello stesso edificio di rue Jouchoux, importando dalla Russia e da Hong Kong, ed esportando verso Canada, Svizzera e Italia, trasferendo però le sue attività ottiche nella regione parigina.

Slava Précision impiegava ancora 24 persone nel 2004, ma fu messa in liquidazione giudiziaria il 12 giugno 2006 (procedura chiusa nel 2009).

Unione di Competenza e Tradizione

Gli orologi assemblati a Besançon utilizzavano movimenti prodotti in URSS, ad esempio il movimento 2602 della 2MChZ o il Raketa 2409. Questi orologi portavano la dicitura “RUSSIAN MOVEMENT” sui quadranti, testimoniando l’origine sovietica dei loro componenti. Questa produzione permetteva di evitare i vincoli commerciali che avrebbero reso problematico l’uso del marchio “Made in USSR” in Europa.

Conclusione

La filiale SLAVA di Besançon rappresenta un esempio affascinante di cooperazione industriale tra l’URSS e l’Europa occidentale. Questa storia non solo arricchisce la narrazione dell’orologeria sovietica, ma dimostra anche come l’unione di competenze diverse possa portare alla creazione di prodotti eccezionali.

Guida ai Calibri degli Orologi Sovietici

Detailed image of a Soviet-era Poljot 2609 mechanical watch caliber showing intricate mechanical components, gears, and the 'Made in USSR' inscription.

Gli appassionati di orologeria sovietica trovano nei calibri un elemento fondamentale per comprendere la varietà e la complessità dei movimenti degli orologi prodotti in URSS. In questo articolo, esploreremo il sistema di indicizzazione dei calibri e le principali caratteristiche di design che li contraddistinguono.

Cos’è il Calibro?

Il calibro di un orologio si riferisce alle dimensioni del movimento meccanico al suo interno, espresso in millimetri. Nel caso degli orologi sovietici, le dimensioni del calibro è indicato dalle prime due o tre cifre di un codice numerico che rappresenta il movimento. Questo sistema insieme alle cifre che lo compongono permette di identificare facilmente le caratteristiche tecniche di un orologio.

Vostok 2414A
Vostok 2414A Rannft (C)

Sistema di Indicizzazione dei Calibri

Gli orologi sovietici utilizzano un codice numerico composto da quattro, cinque o sei cifre. Le prime due o tre cifre rappresentano il calibro del movimento, mentre le restanti cifre indicano specifiche caratteristiche di design.

Codice NumericoPrime 2 o 3 cifre (Calibro del Movimento)Restanti cifre (Specifiche di Design)
ABCDABCD
ABCDEABCDE
ABCDEFABCDEF

Ecco una breve spiegazione per ogni colonna:

  • Codice Numerico: Il codice completo a quattro, cinque o sei lettere.
  • Prime 2 o 3 cifre: Le prime due o tre lettere del codice numerico. –> Calibro del Movimento: La parte del codice che indica il calibro del movimento.
  • Restanti cifre: Le lettere rimanenti del codice. –> Specifiche di Design: La parte del codice che descrive le specifiche di design.

Esempio di Codice

Prendiamo come esempio il codice “2209” del famoso orologio Vostok:

  • 22: Indica un calibro da 22 mm.
  • 09: Indica che l’orologio ha una lancetta centrale dei secondi e un dispositivo antiurto.
soviet watch Vostok
Vostok

Standard Industriali

Secondo lo standard industriale (OH6 – 126 – 62), le fabbriche di orologi sovietiche hanno prodotto calibri di diverse dimensioni, dai 16 ai 40 millimetri per gli orologi da uomo e calibri ridotti come 13, 15, 17 mm per gli orologi da donna.

Caratteristiche dei Calibri

Di seguito, una lista delle principali caratteristiche associate ai codici numerici degli orologi sovietici:

NumeroDescrizione
00senza usato dei secondi
01con dispositivo antiurto senza lancetta dei secondi
02Secondi laterali
03con dispositivo antiurto e lancetta dei secondi
04con calendario e secondi laterali
05con calendario, secondi laterali e ammortizzatore
06con ora digitale
07con un disco al posto di una lancetta dei secondi e un dispositivo antiurto
08Secondi centrali
09con dispositivo antiurto e lancetta centrale dei secondi
10antimagnetico con dispositivo antiurto e lancetta centrale dei secondi
11con quadrante illuminato, dispositivo antiurto e secondi centrali
12con dispositivo di segnalazione, con dispositivo antiurto e lancetta centrale dei secondi
13con calendario e secondi centrali
14con calendario, dispositivo antiurto e lancetta centrale dei secondi
15secondi automatici, antiurto e centrali
16con calendario, ammortizzatore, carica automatica e lancetta centrale dei secondi
17con cronometro a una lancetta, cronometro centrale, lancetta dei secondi laterale dell’ora corrente e lancetta dei minuti
18con estensione del riposo di un secondo, secondi centrali e ammortizzatore
19con calendario, dispositivo antiurto e senza lancetta dei secondi
20carica automatica, antiurto e senza secondi
21carica automatica, calendario, antiurto e secondi
22con disco che sostituisce la lancetta delle ore, dispositivo antiurto e senza lancetta dei secondi
23con lancetta dell’orologio che compie un giro ogni 24 ore, dispositivo antiurto e lancetta dei secondi centrale
24con lancetta dell’orologio che compie un giro ogni 24 ore, un dispositivo antiurto, una lancetta centrale dei secondi e un calendario
25con indicatore orario di zona, calendario, lancetta centrale dei secondi e ammortizzatore
26con limite di tempo, calendario, secondi centrali, ammortizzatore e automatico
27con doppio calendario (data, giorno della settimana), carica automatica, secondi centrali e ammortizzatore
28con doppio calendario (data, giorno della settimana), lancetta centrale dei secondi e dispositivo antiurto
29con doppio calendario (data, giorno della settimana), con dispositivo antiurto e senza lancetta dei secondi
30con doppio calendario (data, giorno della settimana), con dispositivo ammortizzante, carica automatica e senza lancetta dei secondi
31con secondi centrali, asse del bilanciere antiurto, doppio calendario con data del mese istantanea e giorno lento, carica automatica con cuscinetti a sfera e dispositivo di segnalazione
36bilanciamento a contatto elettrico con alimentazione a batteria, lancetta centrale dei secondi, dispositivo antiurto, durata da 6 mesi a due anni
37con regolatore a diapason, da polso, con lancetta dei secondi centrale, alimentato a batteria
38sveglia con regolatore elettronico-meccanico, con grilletto non libero, freccia di segnalazione centrale, su pietre rubino, con campanello elettrico di piccole dimensioni, alimentato a batteria
39sveglia con regolatore elettronico-meccanico, scappamento a perno libero, che si combina in un’unica unità estraibile, su pietre rubino, con freccia di segnalazione centrale, campanello elettrico di piccole dimensioni e alimentazione a batteria
40sveglia con regolatore a diapason e alimentazione DC, tempo di funzionamento di almeno 12 mesi
41sveglia con regolatore a diapason su transistor, con calendario, alimentazione da sorgente DC, tempo di funzionamento di almeno 13 mesi
42sveglia con regolatore a diapason e alimentazione da fonte DC, il tempo di funzionamento è di almeno 12 mesi, il segnale è azionato da un motore a molla
43sveglia con regolatore elettronico-meccanico, scappamento a perno libero, che si abbina in un’unica unità estraibile, su pietre di rubino, con freccia di segnalazione centrale, campanello elettrico di piccole dimensioni, con meccanismo di accensione di una campana elettrica di breve durata non superiore a 40 secondi e alimentato da una batteria
45polsini elettronico-meccanici, con dispositivo antiurto e lancetta dei secondi centrale, alimentati a batteria
71sveglia su pietre di rubino, bilanciere con scappamento, ago di segnalazione centrale, dispositivo di segnalazione acustica, con una molla di colpo e colpo nei tamburi. La frequenza dell’impianto è di un giorno
72su pietre di rubino, pietre di equilibrio con scappamento, lancetta di segnale centrale, dispositivo di segnalazione sonora, con colpo e molla di percussione nei tamburi. La frequenza di avvolgimento è di un giorno, con una melodia musicale preliminare
73Sveglia su quattro pietre di rubino, bilanciere con scappamento a perno libero, ago di segnalazione centrale e dispositivo di segnalazione acustica. Molle senza tamburi. La frequenza dell’impianto è di un giorno
74Cfr. punto 73, con calendario
75V. 73, 74, con un segnale preliminare
76sveglia su pietre di rubino, bilanciere con scappamento, ago di segnalazione centrale, dispositivo di segnalazione acustica, con molla per far scorrere e percuotere i tamburi. La frequenza di avvolgimento è di una settimana, la corsa e il segnale sono avvolti separatamente
77sveglia su pietre di rubino, bilanciere con scappamento, ago di segnalazione centrale, dispositivo di segnalazione acustica, con una molla di colpo e di colpo nei tamburi. La frequenza di avvolgimento è di una settimana, la corsa e il segnale sono avvolti separatamente
78sveglia su pietre rubino, bilanciere con scappamento, ago di segnalazione centrale, dispositivo musicale e segnale luminoso. Molla di traslazione nel tamburo, frequenza di carica – un giorno
79sveglia su pietre rubino, bilanciere con scappamento, ago di segnalazione centrale, segnalatore acustico. Molla di corsa e percussione in un unico tamburo
80sveglia su pietre di rubino, bilanciere con scappamento a perno libero, ago di segnalazione centrale, segnalatore acustico. Molla di corsa e percussione in un unico tamburo
100pendolo a parete con motore kettlebell, scappamento a gancio inverso, senza dispositivi aggiuntivi, frequenza di carica – un giorno
101pendolo a parete con motore kettlebell, grilletto alternativo, con trasmissione di movimenti oscillatori al quadrante, frequenza di carica – un giorno
102pendolo a parete con motore kettlebell, scappamento a gancio inverso, con calendario settimanale, frequenza di carica – un giorno
103pendolo a parete con motore kettlebell, scappamento a gancio inverso, con un intervallo di suoneria di un’ora e mezz’ora, la frequenza di carica è di un giorno
104pendolo a parete con motore kettlebell, scappamento a gancio inverso, con suoneria di un’ora e mezza ora e cucù, la frequenza di carica è di un giorno
105su quattro pietre di rubino, pietre del bilanciere con scappamento a perno libero, senza dispositivi aggiuntivi. Molla senza tamburo, frequenza di carica – un giorno
106su quattro pietre di rubino, bilancieri con scappamento a perno libero, con lancetta dei secondi laterale e freno del bilanciere. Molla senza tamburo, frequenza di carica – un giorno
107su quattro pietre di rubino, pietre di bilanciere con scappamento a perno libero, con un dispositivo di segnalazione secondo un programma dato. Frequenza di avvolgimento – per un dato programma entro un’ora
108su quattro pietre di rubino, pietre di bilanciere con scappamento a perno libero, con un dispositivo di segnalazione secondo un programma dato. Periodicità di avvolgimento – per un dato programma in un giorno
109pendolo con motore a kettlebell, scappamento a gancio rovescio, con cuculo, segnale ogni ora e mezz’ora. La frequenza dell’impianto è di un giorno
121Pendolo, grilletto alternativo, senza dispositivi aggiuntivi. La molla è senza botte, la frequenza di carica è di una settimana
122Su pietre rubino, pietre di equilibrio con scappamento ad ancora attaccato. La molla è senza tamburo, senza dispositivi aggiuntivi. La frequenza dell’impianto è di una settimana
123Su pietre di rubino, bilanciere con scappamento attaccato, con lancetta dei secondi centrale, senza interruzione, molla senza bariletto. La frequenza dell’impianto è di una settimana
124Sulle pietre di rubino, le pietre del bilanciere con uno scappamento ad ancora attaccato, con un rintocco ogni ora. Molla senza bariletto, intervallo di carica di una settimana
125Vedi 124, con un rintocco, frequenza ogni ora e mezz’ora
126su pietre di rubino, con scappamento annesso, con un triplo calendario (data, giorno della settimana, mese). La molla è senza barile, la frequenza di avvolgimento è di una settimana.
127Sulle pietre di rubino, le pietre del bilanciere con scappamento ad ancora, senza dispositivi supplementari. Molla nel tamburo, frequenza di carica una settimana
128Su pietre di rubino, pietre del bilanciere con scappamento, lancetta dei secondi centrale, senza combattimento. Molla nel tamburo, frequenza di carica una settimana
129Sulle pietre di rubino, bilanciere con scappamento annesso, senza lancetta dei secondi, con un rintocco ogni ora e mezz’ora. Molla nel tamburo, frequenza di carica una settimana
130pendolo con motore a kettlebell, scappamento a gancio alternativo, con rintocco ogni ora e un quarto d’ora. La frequenza dell’impianto è di una settimana
131pendolo con motore a molla, scappamento a gancio rovescio, con rintocco ogni ora e un quarto d’ora. La frequenza dell’impianto è di una settimana
132Sulle pietre di rubino, le pietre del bilanciere con scappamento, con lancetta dei secondi centrale, con un calendario di date, giorni della settimana, mese e fase lunare. Molla nel tamburo, frequenza di carica una settimana
133V. 132, senza la seconda mano
134Sulle pietre di rubino, le pietre di equilibrio con uno scappamento ad ancora, senza combattimento, con un calendario. Molla nel tamburo, frequenza di carica una settimana
135pendolo con scappamento, senza dispositivi aggiuntivi. Primavera nel tamburo, frequenza di carica – una settimana
136pendolo con motore a molla, scappamento a gancio rovescio, con rintocco ogni ora e mezz’ora. Molle nei tamburi, frequenza di carica una settimana
137Sulle pietre di rubino, le pietre di equilibrio con scappamento ad ancora, con un rintocco ogni ora e un quarto d’ora. Molle nei tamburi, frequenza di carica una settimana
151pendolo con scappamento a gancio alternativo, con rintocco ogni ora e mezz’ora. Molle nei tamburi, frequenza di avvolgimento – due settimane.
152pendolo con scappamento a gancio alternativo, con rintocco ogni ora e un quarto d’ora. Molle nei tamburi, frequenza di avvolgimento – due settimane.
153è un pendolo con un motore kettlebell, un grilletto alternativo, con un campanello ogni ora e un quarto d’ora, la frequenza di avvolgimento è di due settimane.
154Sulle pietre di rubino, pietre del bilanciere con uno scappamento ad ancora attaccato, senza dispositivi aggiuntivi. Molla senza tamburo, frequenza di carica – due settimane
155Sulle pietre di rubino, pietre del bilanciere con scappamento ad ancora attaccato, senza dispositivi supplementari. Molla nel tamburo, frequenza di carica – due settimane
156Sulle pietre di rubino, le pietre del bilanciere con scappamento attaccato, con una lancetta dei secondi laterale, senza combattimento. Molla nel tamburo, frequenza di carica – due settimane
157Sulle pietre di rubino, le pietre del bilanciere con scappamento attaccato, con una lancetta dei secondi laterale, con un calendario dei giorni della settimana, senza combattimento. Molla nel tamburo, frequenza di carica – due settimane
158Sulle pietre di rubino, le pietre del bilanciere con scappamento annesso, senza lancetta dei secondi, con un rintocco ogni ora e mezz’ora. Colpo e colpi di molle nei tamburi, frequenza di carica – due settimane
159Sulle pietre di rubino, pietre del bilanciere con scappamento attaccato, con lancetta dei secondi centrale, senza combattimento. Molla nel tamburo, frequenza di carica – due settimane
160Sulle pietre di rubino, bilanciere con scappamento annesso, senza lancetta dei secondi, con un rintocco ogni ora e un quarto d’ora. Colpo e colpi di molle nei tamburi, frequenza di carica – due settimane
161Sulle pietre rubino, le pietre del bilanciere con scappamento attaccato, con un disco invece di una lancetta dei secondi. Molla nel tamburo, frequenza di carica – due settimane
162Su pietre di rubino, pietre di equilibrio con scappamento attaccato, con una melodia. Molle nei tamburi, frequenza di carica – due settimane
163Pendolo con scappamento a strappo e a gancio, con melodia. Molle nei tamburi, frequenza di carica – due settimane
164Sulle pietre di rubino, le pietre del bilanciere con uno scappamento attaccato, senza lancetta dei secondi, con un calendario dei giorni della settimana, senza combattimento. Molla nel tamburo, frequenza di carica – due settimane
165Su pietre di rubino, pietre del bilanciere con scappamento annesso, senza lancetta dei secondi, con un triplo calendario (data, giorno della settimana, mese), senza combattimento. Molla nel tamburo, frequenza di carica – due settimane
181scappamento elettromeccanico, bilanciere, lancetta dei secondi centrale, a batteria
182torri del bilanciere con scappamento annesso, lancetta centrale dei secondi e carica di rete. Molla nel tamburo
183su pietre di rubino, bilanciere con scappamento annesso, avvolgimento da un motore elettrico in miniatura, alimentato da una batteria da 4 V, con un calendario. La durata del lavoro è di almeno quattro mesi. Molla nel tamburo
184v. 183, senza calendario
185con regolatore elettronico-meccanico su transistor, con magnete sul bilanciere, bilancia con asse posto verticalmente, su quattro pietre, alimentato da una batteria. Almeno un anno di durata della batteria prima della sostituzione della batteria
186su pietre rubino, elettrico, con regolatore elettronico-meccanico e scappamento a perno libero, combinato in un’unica unità estraibile, alimentata a batteria. La durata del lavoro è di almeno un anno
189su pietre di rubino, con regolatore elettronico-meccanico e scappamento a perno libero, combinati in un’unica unità estraibile, alimentata da una batteria. Con un calendario istantaneo (data e giorno della settimana). La durata del lavoro è di almeno un anno
190su pietre di rubino, con regolatore elettronico-meccanico e scappamento a perno libero, combinati in un’unica unità estraibile, alimentata da una batteria. Con una lotta ogni ora, mezz’ora, un quarto d’ora. La durata del lavoro è di almeno un anno
191su pietre di rubino, con regolatore elettronico-meccanico e scappamento a perno libero, combinati in un’unica unità estraibile, alimentata a batteria. Con una melodia musicale suonata ogni ora. Almeno un anno di autonomia prima di sostituire la batteria
192su pietre di rubino, con regolatore elettronico-meccanico e scappamento a perno libero, combinati in un’unica unità rimovibile, alimentata da una batteria al nichel-cadmio ricaricata da una batteria solare

Punti in comune

Possiamo identificare alcuni elementi ricorrenti presenti nelle descrizioni dei dispositivi. Ecco un’analisi che mette in evidenza questi elementi chiave:

  1. Dispositivo antiurto:
    • Presente nelle voci: 01, 03, 05, 07, 09, 10, 11, 12, 14, 15, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 28, 29, 36, 45.
  2. Calendario:
    • Presente nelle voci: 04, 05, 13, 14, 16, 19, 21, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 41, 74, 75, 132, 133, 134, 165, 183, 189.
  3. Secondi centrali:
    • Presente nelle voci: 08, 09, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 18, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 31, 36, 37, 45, 123, 128, 132, 159, 181, 182.
  4. Carica automatica:
    • Presente nelle voci: 16, 20, 21, 26, 27, 30.
  5. Sveglia:
    • Presente nelle voci: 38, 39, 40, 41, 42, 43, 71, 72, 73, 74, 75, 76, 77, 78, 79, 80.
  6. Bilanciere con scappamento:
    • Presente nelle voci: 71, 72, 73, 74, 75, 76, 77, 78, 79, 80, 105, 106, 107, 108, 122, 123, 124, 125, 126, 127, 128, 129, 132, 133, 134, 135, 136, 137, 154, 155, 156, 157, 158, 159, 160, 161, 162, 164, 165.
  7. Frequenza di carica:
    • La frequenza di carica viene spesso menzionata, variando da un giorno a due settimane.
  8. Alimentazione a batteria:
    • Presente nelle voci: 36, 37, 38, 39, 40, 41, 42, 43, 45, 181, 185, 186, 189, 190, 191, 192.
  9. Dispositivi di segnalazione:
    • Presenti in varie voci con segnalazioni acustiche, luminose o meccanismi di allarme (es. 12, 18, 31, 41, 78, 79, 80, 107, 108, 126, 132, 137, 163, 190, 191).
  10. Pietre di rubino:
    • Utilizzate in molti modelli (es. 38, 39, 40, 41, 42, 43, 71, 72, 73, 74, 75, 76, 77, 78, 79, 80, 105, 106, 107, 108, 122, 123, 124, 125, 126, 127, 128, 129, 132, 133, 134, 135, 136, 137, 154, 155, 156, 157, 158, 159, 160, 161, 162, 164, 165, 183, 184, 186, 189, 190, 191, 192).

Questi punti comuni mostrano le caratteristiche ricorrenti tra le descrizioni dei vari dispositivi la tabella sicuramente riporta delle indicazioni incomplete a causa delle descrizioni incomplete.

VoceDispositivo antiurtoCalendarioSecondi centraliCarica automaticaSvegliaBilanciere con scappamentoFrequenza di caricaAlimentazione a batteriaDispositivi di segnalazionePietre di rubino
00
01
02
03
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05
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L’URSS conquista il secondo posto nell’export di orologi: la Svizzera trema

Articolo di giornale del 29 luglio 1966 sull'URSS che raggiunge il secondo posto mondiale nell'esportazione di orologi.

La concorrenza sovietica, con i suoi prezzi bassi, fa tremare l’industria elvetica.

1967: il mercato globale degli orologi vive un momento di grande fermento. La Svizzera, da sempre leader indiscussa nel settore, si trova ad affrontare una nuova e agguerrita concorrente: l’Unione Sovietica.

Articolo di giornale del 29 luglio 1966 sull'URSS che raggiunge il secondo posto mondiale nell'esportazione di orologi.

Un’ascesa fulminea

Mentre la Svizzera nel 1966 esportava 62,5 milioni di orologi, l’Unione Sovietica ne totalizzava già 16,5 milioni, piazzandosi al secondo posto dietro i maestri elvetici e davanti a Giappone e Stati Uniti.

Il segreto del successo sovietico? I prezzi imbattibili.

Grazie a generosi sussidi statali, gli orologi sovietici, pur vantando una buona qualità, venivano offerti a prezzi decisamente inferiori rispetto a quelli svizzeri. Una strategia che ha permesso all’industria orologiera sovietica di conquistare quote di mercato sempre più ampie, soprattutto nei paesi in via di sviluppo.

La Svizzera reagisce

Preoccupata per questa crescente minaccia, l’industria orologiaria svizzera ha avviato un programma di riorganizzazione interna. L’obiettivo? Migliorare l’efficienza e la produttività per ridurre i costi e contrastare l’offensiva sovietica.

Sfide e opportunità nel mercato globale

L’articolo, tratto da La Stampa del 30 luglio 1967, offre una fotografia interessante di un mercato globale in rapida evoluzione. La concorrenza tra Svizzera e Unione Sovietica rappresenta un esempio emblematico delle sfide e delle opportunità che le aziende devono affrontare per rimanere competitive in un mondo sempre più interconnesso.

Il Vostok Desert Shield: Un Orologio Ricco di Leggende e Storia

soviet watch Vostok Komandirskie Operation Desert Shield

Tra gli orologi russi, il Vostok Desert Shield si distingue come un eroe di numerose leggende urbane, malintesi, storie e aneddoti fittizi. Di seguito, esploriamo la storia e le varie versioni di questo iconico orologio.

Origini e Creazione

Il giornale americano Beverly Times menziona la nascita del Vostok Desert Shield il 28 gennaio 1991. L’articolo, probabilmente un editoriale pubblicitario, mette in luce Bruce Erikson, un uomo d’affari americano che aveva l’idea di importare orologi “Made in the USSR” negli Stati Uniti. Erikson fondò la Timepeace Russian Watches Inc. nel 1990, commissionando alla fabbrica Vostok di Chistopol la produzione di 10.000 orologi per commemorare l’operazione “Desert Shield” durante la Guerra del Golfo.

Il Flag Research Centre lavorò sull’immagine del quadrante, creando il famoso design che univa la bandiera americana con una palma e due sciabole arabe verdi, in omaggio al Regno di Hejaz e al Sultanato di Nejd, uniti nel 1932 per diventare l’Arabia Saudita. Erikson aveva anche l’intenzione di inviare un orologio al presidente Bush. Questi orologi non erano destinati ai soldati americani in servizio durante la Guerra del Golfo; l’intera iniziativa era puramente commerciale.

Dettagli di Produzione e Varie Versioni

Sembra che la produzione effettiva sia aumentata a 40.000 unità, suddivise in diverse serie che vale la pena distinguere e analizzare.

Prima Serie

Il Desert Shield della prima serie si riconosce per l’assenza del logo Vostok B sul quadrante, con l’iscrizione “Made in USSR”. La cassa è la 420 Amphibian, combinata con una lunetta con un punto luminoso alle 12, quattro piccoli punti rossi e sette neri. Le lancette sono quelle a forma di freccia dell’Amphibia, con la lancetta dei secondi rossa e una “lollipop” luminosa.

Il logo Timepeace è inciso sul fondello, che riporta anche le parole “VOSTOK,” “Series I,” “USSR,” “Self Winding,” “SS Case,” “Watertight 200m,” “21 jewels,” e un numero di serie a 5 cifre. Il movimento è un automatico Vostok 2416B, con le parole “twenty-one” e “21 jewels” scritte in nero sul peso oscillante.

L’orologio era venduto a $149, con uno sconto per il personale militare a $99. Veniva venduto con documenti in inglese, suggerendo che fosse destinato al mercato americano, supportando l’idea che non fosse un orologio militare ma un accessorio disponibile negli outlet.

soviet watch Vostok Komandirskie Operation Desert Shield
Vostok Komandirskie Operation Desert Shield
Seconda Serie

Questa versione aveva un quadrante identico alla prima serie ma alcune differenze. La cassa rimaneva la 420 in acciaio, ma la lunetta coordinata diventava quella standard dell’Amphibia, con punti rossi leggermente più grandi.

Il fondello aveva il logo Timepeace e le iscrizioni “VOSTOK” o “VREMIR,” “USSR,” “Self-Winding,” “SS Case,” “Watertight 200m,” “21 jewels,” e un numero di serie a 6 cifre. Il movimento rimaneva l’automatico 2416B, con le iscrizioni “twenty-one” e “21 jewels” non in nero.

Quando parliamo della possibilità di trovare il logo VOSTOK o il logo VREMIR sul fondello, dobbiamo aggiungere che “VREMIR” combina due parole: “VREMIA” (tempo) e “MIR” (pace). “Vremir” era un marchio registrato di Timepeaces Russian Watches Inc. nel 1991. Questo dettaglio sul fondello è una sorta di richiamo al nome della società.

Questa serie aveva anche documenti in russo, indicando che erano venduti sia negli Stati Uniti che in Russia. Il numero di unità prodotte rimane sconosciuto.

russian watch Vostok Komandirskie Operation Desert Shield
Vostok Komandirskie Operation Desert Shield
Modello “Cadet”

Un altro modello popolare è il modello Cadet da 34 mm, distintivo per l’iscrizione sul quadrante “Desert Shield” nel semicircolo sinistro e “Desert Storm” in quello destro, invece di “Operation Desert Shield,” indicando un design sviluppato dopo il 1991.

La cassa è il modello “Cadet,” misurando 34mm, con lancette a forma di lancia per le ore e i minuti. Il movimento è il 2409A, 17 gioielli con carica manuale. Il fondello riporta il logo Timepeace e le parole “Vremir,” “USSR,” “Watertight 50m,” “17 jewels,” “Shockproof,” “SS back,” e un numero di serie a 6 cifre.

Questo modello appare spesso in piccole casse con fondelli standard Vostok ed è incluso in un catalogo Vostok del 1993.

Altre Versioni

Navigando in internet o esplorando siti di vendita e mercati delle pulci, è possibile trovare orologi Vostok Desert Shield con variazioni rispetto ai modelli descritti. Questi potrebbero avere fondelli diversi, più simili ai design standard Vostok, o quadranti con il logo Vostok “B”. Si ritiene che Vostok avesse un surplus di quadranti e assemblasse orologi utilizzando casse Komandirskie o Amphibia diverse dalla 420. Queste versioni presentavano il logo “B” e utilizzavano casse o movimenti diversi a seconda del periodo.

Versione Vympel

Una versione molto speciale del Desert Shield è conosciuta con l’iscrizione Alcor Vostok (Алькор Восток) sul fondello, un modello che a prima vista potrebbe sembrare un falso realizzato con un calibro cinese standard Tongji, ma diversi elementi suggeriscono una produzione autentica, anche se bizzarra.

Questo modello viene spesso attribuito alla fabbrica bielorussa Vitebsk Instrument-Making Plant, nota per utilizzare calibri standard cinesi Tongji per la sua produzione. L’attenzione ai dettagli e la presenza di loghi Vostok sul calibro, quadrante e fondello suggeriscono che, per qualche motivo particolare, la produzione fu richiesta da Vostok. Il design della cassa suggerisce un Vympel, un marchio che spesso utilizzava calibri standard cinesi Tongji per la sua produzione.

russian watch Vympel Vostok Operation Desert Shield
Vympel Vostok Operation Desert Shield

Versioni Moderne e Eredità

Il Vostok Desert Shield è stato onorato più volte, con modelli moderni e contemporanei aggiornati seguendo le nuove produzioni Vostok. Il museo di Chistopol, dove si trova la fabbrica Vostok, espone due esemplari del Desert Shield, indicando la sua importanza storica e commerciale.

Nonostante le sue origini commerciali, l’orologio Vostok Desert Shield è un affascinante artefatto, riflettendo una combinazione di storia, marketing e artigianato. La sua storia, legata alla Guerra del Golfo e allo scambio culturale tra USA e URSS, continua a catturare l’attenzione di appassionati di orologi e collezionisti in tutto il mondo.

Trascrizione fedele dell’articolo

Beverly, Mass, Monday, January 28, 1991

Company’s imported Russian watch commends Operation Desert Shield

By KELLEY BOUCHARD
Times staff

BEVERLY – Timepeace Russian Watches Inc., a Hale Street inport company that formed a year ago, is selling a watch made in the Soviet Union to commemorate Operation Desert Shield.

In the last month, the company already has given away about 300 of the 10,000 limited edition Russian military watches to troops stationed in Saudi Arabia.

Timepeace CEO Bruce Erikson, who runs the company out of his Hale Street home, is saving the first Operation Desert Shield watch made to personally present to President Bush in the future.

“Operation Desert Shield gave peace a chance,” says Erikson, who runs Timepeace with partners Bruce Corwin and W. Edgar Cornish. “America has emerged as the peace-keeping force in the world. Part of a peaceful world order is stopping an aggressor like Saddam Hussein.”

Erikson’s company is promoting the $149 watch among veterans group publications and in various upscale department stores as a way to show support for American soldiers fighting in the Middle East and their families at home.

Designed by the Flag Research Center in Winchester, the face of the Operation Desert Shield watch features an American flag, a palm tree and crossed sabers.

While Erikson admits the outbreak of war in the Persian Gulf was an unfortunate turn of events, he points out one opportunity it presents for many Americans.

“It’s an opportunity for some people to relive the Vietnam experience in a better way,” Erikson says. “People have come to understand the importance of supporting a war effort at home.”

Erikson was introduced to the high quality of Russian watches last year when he and his wife, Lynne, visited the Soviet Union as chaperons with a group from the Hamilton-Wenham Regional High School chorus.

When he returned, Erikson and the partners in the investment company he also runs out of his home began importing watches as Timepeace Russian Watches Inc.

Erikson’s new company would not only fan the embers of free enterprise in the Soviet Union, but also take advantage of what the 43-year-old entrepreneur considers one of Russia’s best-kept secrets.

It’s kind of a secret the Russians have because they have been cut off from the rest of the world for so long.

Storia del Vostok Amphibia: Intervista ai Creatori del Primo Orologio Impermeabile Sovietico

Michail Fëdorovič Novikov e Vera Fëdorovna Belova, sviluppatori degli orologi Amphibia.

Questa è l’intervista a Michail Fëdorovič Novikov e Vera Fëdorovna Belova, gli ideatori e sviluppatori del progetto Amphibia, un orologio che ha lasciato un segno indelebile nella storia del Vostok Amphibia..

Michail Fëdorovič Novikov e Vera Fëdorovna Belova, sviluppatori degli orologi Amphibia.
Gli sviluppatori degli orologi Amphibia Michail Fëdorovič Novikov e Vera Fëdorovna Belova. Immagine tratta dal video di Vjačeslav Medvedev.

Nel 1967, un evento particolare attirò l’attenzione di molti: una macchina “Volga” passò sopra un orologio. Questo non fu un incidente, ma una dimostrazione pubblica delle capacità straordinarie dell’Amphibia, il primo orologio impermeabile sovietico. L’articolo descrive questo momento così: «…10 …7 …5. Неумолимо, метр за метром движется колесо машины. Затаив дыхание, застыли люди. Что же будет? … Три … метр и, наконец, произошло то, чего с таким любопытством ожидал собравшийся здесь народ: колесо «Волги» переехало… часы» (…10 …7 …5. Inesorabilmente, metro dopo metro, la ruota della macchina avanza. Le persone trattengono il fiato, immobili. Cosa succederà? … Tre … metri e, finalmente, accade ciò che la folla qui riunita attendeva con tanta curiosità: la ruota della Volga ha schiacciato… l’orologio).

Michail Novikov e Vera Belova ci raccontano la genesi e le peculiarità di questo orologio rivoluzionario. Novikov, all’epoca capo del Bureau delle Nuove Sviluppi, aveva il compito di progettare un orologio che potesse competere con i migliori modelli stranieri, garantendo un funzionamento affidabile fino a 200 metri di profondità e resistenza a notevoli variazioni di pressione e temperatura.

Novikov M.F.: “La sfida era sviluppare un orologio che non fosse inferiore ai modelli stranieri e che garantisse un funzionamento affidabile fino a una profondità di 200 metri, in condizioni di grandi variazioni di pressione e temperatura. Il nome ‘Amphibia’ fu scelto attraverso un concorso interno, rappresentando un essere che si sente a suo agio sia in acqua che sulla terra.”

La progettazione dell’Amphibia richiese l’adozione di soluzioni tecniche innovative per evitare problemi di brevetti e superare i limiti della tecnologia disponibile. Il vetro dell’orologio, ad esempio, fu progettato con un profilo speciale per resistere a pressioni estreme, mentre la guarnizione in gomma venne sviluppata con materiali altamente specifici per garantire la perfetta tenuta stagna.

Belova V.F.: “Il vetro dell’Amphibia è più spesso del normale: 3 mm contro i 2 mm degli orologi ‘Komandirskie’. Non solo la spessore e la configurazione sono diverse, ma anche il processo di fabbricazione è speciale. Il vetro viene levigato per garantire una tenuta perfetta sotto alta pressione.”

Belova sottolinea che la lavorazione del vetro dell’Amphibia richiedeva una precisione estrema, con una produzione che comprendeva anche la levigatura per assicurare l’assenza di qualsiasi imperfezione. La resistenza del corpo dell’orologio venne ulteriormente migliorata utilizzando acciaio inossidabile, un materiale che all’epoca non era comune per questo tipo di applicazioni in URSS.

Novikov M.F.: “Sembrava che potessimo semplicemente copiare i modelli stranieri, ma molte delle loro soluzioni erano brevettate. Inoltre, il nostro equipaggiamento non poteva garantire la precisione necessaria. Dovevamo trovare soluzioni altrettanto efficaci ma senza infrangere brevetti esistenti.”

L’Amphibia non era solo un orologio resistente all’acqua; era un capolavoro di ingegneria. Ogni dettaglio, dalla guarnizione in gomma all’acciaio del corpo, fu pensato per superare le sfide più difficili. Novikov e Belova, con la loro dedizione e innovazione, riuscirono a creare un orologio che avrebbe segnato un’epoca..

Oltre alla versione civile, venne sviluppata anche una versione militare dell’Amphibia, denominata NVCH-30, destinata ai sommozzatori della marina sovietica. Questi modelli erano sottoposti a rigorosi test di resistenza e funzionamento, inclusi esercitazioni che simulavano scenari di salvataggio in mare.

Belova V.F.: “Questi orologi venivano testati con programmi molto rigorosi. Anche il cinturino doveva superare test di resistenza estremi. Il collegamento del cinturino al NVCH-30 era un po’ strano a vedersi, ma estremamente robusto.”

L’eredità dell’Amphibia vive ancora oggi, come simbolo di ingegneria innovativa e durabilità. Novikov e Belova, con la loro visione e competenza, hanno lasciato un segno indelebile nella storia del Vostok Amphibia.

La nascita dell’orologeria sovietica: Da Dueber-Hampden all’orologeria russa

The Birth of Soviet Watchmaking: Continuing the Hampden Story - Updated Edition by Alan F. Garratt

A questo indirizzo web, puoi scaricare il PDF in inglese: https://www.hampdenwatches.com/it/extra

Prefazione dell’edizione aggiornata (Pagina 1)

La necessità di un’edizione aggiornata evidenzia le lacune in questa affascinante storia. Sono emerse nuove informazioni, fornite da lettori, discendenti e appassionati. Sebbene non colmino tutti i dettagli, questa seconda edizione porta la storia un passo avanti, offrendo ulteriori approfondimenti su molti personaggi.

La prefazione mira a introdurre l’ambiente sociale e politico durante la corsa all’industrializzazione, che inevitabilmente ha influenzato le fabbriche di orologi. Il potere dei lavoratori ha influenzato la produzione e la qualità, come evidenziato dagli articoli di Gershenzon e dai vari movimenti “Udarnik”. In questo paradiso dei lavoratori, nuove pratiche hanno rivelato carenze organizzative e scuse manageriali. Anche errori inevitabili potevano avere conseguenze tragiche.

Non tutti gli americani furono autorizzati a tornare dopo la scadenza dei loro contratti, nonostante i rapporti da Canton suggerissero il contrario. Il racconto dettagliato del coinvolgimento di Herman London, facilitato grandemente dalla sua famiglia, apre nuovi aspetti di questa storia.

Introduzione (Pagine 5-6)

Potresti leggere questo per vari motivi: forse dalla mia storia sulla Hampden Watch Company prima del 1930 o per un interesse nei vecchi orologi russi. Indipendentemente dal motivo, benvenuto, e spero che trovi la storia intrigante.

Il genere dell’orologeria sovietica è enorme e le sue origini sono cruciali. La mia storia si concentra su queste origini e sul contributo del personale, degli strumenti e dei design della Dueber-Hampden Watch Works all’URSS, perpetuando l’eredità di Hampden.

Nel 2006 ho iniziato a indagare sul destino della fabbrica di Canton e ho trovato informazioni limitate, spesso errate e fuorvianti. L’argomento dell’URSS evoca ancora visioni stereotipate in Occidente e difese nei paesi ex sovietici. Nessuna delle due prospettive è utile nell’esaminare gli eventi passati.

Questa storia è iniziata come un blog nel 2008 e si è ampliata con l’emergere di nuove informazioni. Molti contenuti sono inediti, ma attingo anche da fonti familiari. Fino a quando non emergeranno documenti definitivi dalle fonti russe, la produzione di orologi sovietici rimane speculativa.

La storia copre eventi mondiali significativi, dalla Grande Depressione, alle purghe di Stalin, alla Seconda Guerra Mondiale e alla Guerra Fredda. Questo contenuto non mira a condonare o condannare, ma semplicemente a raccontare una storia su orologi e persone.

Prefazione (Pagine 7-12)

Nel 1886, John C. Dueber, un industriale americano naturalizzato, nato in Germania, affrontava problemi di acquisizione di terreni a Newport, Kentucky. Aveva bisogno di spazio per la sua fiorente attività di casse per orologi e per la compagnia Hampden recentemente acquisita, situata a Springfield, Massachusetts. Dueber annunciò che se una città o un paese avesse raccolto $100.000 in “denaro regalo”, avrebbe trasferito le sue aziende, portando 1.500 a 2.000 dipendenti, aumentando significativamente la popolazione locale.

Canton, Ohio, colse l’opportunità. Canton, fondata nel 1805 e centro amministrativo della contea di Stark nel nord-est dell’Ohio, era in difficoltà economiche. Negli anni 1880, il suo maggior datore di lavoro, C. Aultman & Co., affrontava un futuro incerto e aveva ridotto i salari dei lavoratori del 10%, causando gravi difficoltà. La proposta di Dueber era provvidenziale, offrendo nuove opportunità di lavoro.

La prefazione descrive brevemente il periodo prima e dopo la chiusura delle opere Dueber-Hampden a Canton, appena prima della Grande Depressione, e il suo impatto sull’occupazione. Descrive anche l’ambiente di Mosca dove le attrezzature di Canton furono trasferite, con approfondimenti di esperti storici e sociologici.

1917 – 1930 (Pagine 13-19)

Il capitolo descrive il periodo dalla Rivoluzione Russa del 1917 al 1930, coprendo eventi significativi come l’istituzione dell’Unione Sovietica e i primi sforzi di industrializzazione. Sottolinea le sfide e i successi nell’istituire le prime fabbriche di orologi sovietiche, dettagliando l’acquisto e il trasferimento delle attrezzature Dueber-Hampden a Mosca.

La commissione sovietica, inclusi Bodrov e altri, esplorò l’acquisto di attrezzature dall’Europa e dall’America. Affrontarono resistenze in Europa ma ebbero successo in America, portando all’acquisizione delle attrezzature Hampden. I sovietici miravano a creare un’industria degli orologi autosufficiente, in linea con i loro obiettivi ideologici.

Le persone (Pagine 20-26)

Il capitolo introduce le figure chiave nella storia dell’orologeria sovietica, tra cui Andrey Mikhailovich Bodrov, Heinrich Kann e Vladimir Osipovich “Wolf” Pruss. Ogni individuo ha svolto un ruolo cruciale nell’istituzione e nello sviluppo dell’industria orologiera sovietica.

Andrey Mikhailovich Bodrov fu determinante negli sforzi di industrializzazione e nell’istituzione della Prima Fabbrica Statale di Orologi.

Heinrich Kann, un importante orologiaio pre-rivoluzionario, contribuì significativamente all’orologeria e all’educazione sovietica.

Vladimir Osipovich “Wolf” Pruss, un orologiaio esperto con un background nei movimenti socialisti, aiutò a formare nuovi orologiai nell’URSS.

L’acquisto di Dueber-Hampden (Pagine 27-35)

Durante la visita della commissione in America, prevalse il pragmatismo, portando all’acquisto delle piante bancarottiere Dueber-Hampden e Ansonia Clock Co. I sovietici, tramite Amtorg, acquistarono modelli, macchinari, strumenti e scorte, fondamentali per l’istituzione dell’industria degli orologi sovietica.

Il capitolo dettaglia il viaggio di 23 ex orologiai Dueber-Hampden a Mosca per formare i lavoratori sovietici. Questi specialisti americani aiutarono a istituire la nuova fabbrica, formare i lavoratori e avviare la produzione. Nonostante le sfide iniziali, i loro contributi furono significativi per la creazione delle basi dell’orologeria sovietica.

La Prima Fabbrica Statale di Orologi (Pagine 36-52)

Il capitolo descrive l’istituzione della Prima Fabbrica Statale di Orologi, situata sul sito di una ex fabbrica di tabacco a Mosca. La costruzione della fabbrica iniziò nel febbraio 1930 e fu completata entro giugno 1930, con le principali attrezzature installate entro settembre 1930.

Entro il 7 novembre 1930, la fabbrica produsse i suoi primi 50 orologi da tasca, presentati in una cerimonia. Gli orologi erano basati sul movimento Hampden Size 16 e divennero la base della produzione di orologi sovietici. Il successo della fabbrica segnò una pietra miliare significativa nell’industrializzazione sovietica.

Altre fabbriche di Tipo-1 (Pagine 53-58)

Il capitolo esplora altre fabbriche che producevano orologi di Tipo-1, simili a quelli realizzati nella Prima Fabbrica Statale di Orologi. Queste fabbriche facevano parte dello sforzo più ampio di stabilire un’industria orologiera sovietica autosufficiente. Il capitolo evidenzia le sfide e i successi di queste fabbriche, i loro metodi di produzione e i loro contributi all’orologeria sovietica.

Artels (Pagine 59-63)

Gli artels erano laboratori cooperativi che giocavano un ruolo cruciale nella produzione di orologi sovietici. Il capitolo dettaglia come operavano questi laboratori, la loro organizzazione e i loro contributi all’industria. Gli artels erano essenziali per soddisfare la crescente domanda di orologi nell’URSS.

Varie tipologie di orologi di Tipo-1 (Pagine 64-66)

Il capitolo mostra vari orologi di Tipo-1 prodotti dalle fabbriche sovietiche. Questi orologi, basati sui design Hampden, erano noti per la loro robustezza, precisione e affidabilità. Il capitolo fornisce una panoramica dei diversi modelli e delle loro caratteristiche, evidenziando la loro importanza nell’orologeria sovietica.

Lip e il periodo postbellico (Pagine 67-71)

Il capitolo discute la collaborazione tra l’Unione Sovietica e la compagnia di orologi francese Lip durante il periodo postbellico. Nel 1936, Lip affrontò difficoltà finanziarie e firmò un accordo con l’URSS per esportare tecnologia e parti. Questa collaborazione aiutò a modernizzare la produzione di orologi sovietica, introducendo nuovi design e tecniche.

Falsi e orologi modificati (Pagine 72-73)

Il capitolo affronta il problema degli orologi contraffatti e modificati, noti come “falsi” e “frankens”, nel mercato degli orologi sovietici. Discute come questi orologi venivano creati, il loro impatto sul mercato e come identificare autentici orologi sovietici.

Amtorg (Pagine 74-75)

Amtorg era l’organizzazione commerciale sovietica responsabile dell’acquisto di attrezzature e tecnologia dall’Occidente. Il capitolo dettaglia il ruolo di Amtorg nell’acquisizione delle attrezzature Dueber-Hampden e di altri macchinari essenziali per la produzione di orologi sovietici. Gli sforzi di Amtorg furono cruciali per l’istituzione di un’industria orologiera moderna nell’URSS.

Un lavoratore americano in una fabbrica di Mosca (Pagine 76-78)

Il capitolo narra le esperienze dei lavoratori americani nelle fabbriche sovietiche. Evidenzia le sfide che hanno affrontato, i loro contributi all’industria degli orologi sovietica e lo scambio culturale tra lavoratori americani e sovietici. Il capitolo fornisce aneddoti personali e approfondimenti sulla loro vita quotidiana a Mosca.

Un orologiaio americano intrappolato nell’URSS dal 1934 (Pagine 79-80)

Questo capitolo racconta la storia di un orologiaio americano che rimase intrappolato nell’URSS dopo il 1934. Esplora le circostanze che portarono alla sua situazione, le sue esperienze e le implicazioni più ampie di tali casi durante l’era sovietica.

Russia: un gigante orologiero in risveglio (Pagine 81-83)

Il capitolo finale riflette sull’emergere della Russia come attore significativo nell’industria orologiera globale. Evidenzia i successi dell’industria orologiera sovietica, il suo impatto sul mercato globale e la sua eredità. Il capitolo conclude con una discussione sul futuro dell’orologeria russa e il suo potenziale di crescita.

Breve storia dell’arte orologiera (1926 – G. Kann)

Copertina di "Breve storia dell'arte orologiera" di Genrich Kann

Capitoli del Libro

1. От автора (Dall’Autore)

L’autore dedica il suo lavoro a Ivan Petrovich Kulibin, un meccanico autodidatta russo di grande talento. Kulibin, nato nel 1735, mostrò fin da giovane una passione per la meccanica, costruendo orologi e altri dispositivi complessi con strumenti semplici. La sua dedizione e abilità lo portarono a costruire un orologio complesso che attirò l’attenzione dell’imperatrice Caterina II, che lo ricompensò generosamente. Nonostante le avversità, Kulibin continuò a innovare fino alla sua morte nel 1818.

Curiosità:

  • Kulibin costruì il suo primo orologio senza strumenti professionali, utilizzando solo un coltello.
  • L’orologio presentato a Caterina II era a forma di uovo e mostrava una scena della resurrezione di Cristo.
  • Dopo aver impressionato Caterina II, Kulibin ricevette un incarico presso l’Accademia delle Scienze e un salario annuale.

2. Введение (Introduzione)

L’autore discute l’assenza di una letteratura estesa sull’orologeria in Russia rispetto all’Occidente e spera che il suo lavoro possa stimolare l’interesse per questa arte. Il testo si ispira a una brochure distribuita alla Conferenza degli Orologiai Tedeschi nel 1925.

Curiosità:

  • L’autore utilizza opere di diversi esperti europei di orologeria come fonti, tra cui Ernst von Bassermann-Jordan e Claudius Saunier.
  • Il libro è dedicato alla memoria di Kulibin, considerato un modello di ingegno e perseveranza.
  • La letteratura orologiera occidentale è molto più sviluppata rispetto a quella russa, con numerosi giornali specializzati e scuole di orologeria.

3. Точное определение времени (Misurazione precisa del tempo)

Questo capitolo esplora i vari metodi sviluppati per misurare il tempo con precisione, includendo orologi astronomici e la sincronizzazione basata sui movimenti della terra e degli astri. Viene descritto come l’osservazione delle stelle può aiutare a regolare gli orologi con una precisione incredibile.

Curiosità:

  • Gli orologi astronomici possono misurare il tempo con una precisione fino a centesimi di secondo.
  • I segnali di tempo venivano trasmessi a livello internazionale tramite stazioni radio per sincronizzare gli orologi in diverse località.
  • La città di Berlino utilizzava un sistema di segnali telegrafici per sincronizzare gli orologi delle stazioni ferroviarie.

4. Искровая станция Наузн (Stazione a scintilla di Nauzen)

Descrive la stazione radiotelegrafica di Nauzen, utilizzata per trasmettere segnali temporali globali, contribuendo alla sincronizzazione degli orologi a livello internazionale. La stazione di Nauzen rappresenta un passo significativo nell’evoluzione della trasmissione precisa del tempo.

Curiosità:

  • La stazione di Nauzen iniziò le sue operazioni moderne nel 1920.
  • I segnali di tempo trasmessi da Nauzen erano utilizzati per regolazioni precise degli orologi in tutto il mondo.
  • La stazione era dotata di due alte torri di trasmissione, ognuna alta 260 metri.

5. Измерители времени в древности (Misuratori del tempo nell’antichità)

Il capitolo traccia l’evoluzione dei dispositivi per misurare il tempo dalle antiche meridiane ai più complessi orologi ad acqua e sabbia. Esamina come le antiche civiltà utilizzavano l’ombra e altre tecniche per tenere traccia del tempo.

Curiosità:

  • Le meridiane furono utilizzate già nel 2679 a.C. dai cinesi.
  • I primi orologi ad acqua includevano meccanismi complessi che indicavano le ore anche di notte.
  • Gli orologi a sabbia, noti anche come clessidre, erano utilizzati sia per scopi quotidiani che nelle corti giudiziarie per limitare il tempo delle arringhe.

6. Первые колесные часы с тормазом (I primi orologi a ruote dentate con freno)

Esamina l’invenzione degli orologi meccanici a ruote dentate, attribuita a papa Silvestro II (Gerberto d’Aurillac) intorno all’anno 1000 d.C. Questi orologi rappresentano un importante sviluppo tecnologico nell’evoluzione della misurazione del tempo.

Curiosità:

  • Gli orologi meccanici a ruote dentate rappresentarono un enorme passo avanti rispetto ai precedenti dispositivi di misurazione del tempo.
  • L’accuratezza di questi orologi era migliorata rispetto ai modelli ad acqua e sabbia.
  • Il primo orologio meccanico pubblico fu installato a Milano nel 1335.

7. Башенные часы (Orologi da torre)

Descrive lo sviluppo degli orologi da torre in Europa, evidenziando esempi notabili come l’orologio della cattedrale di Strasburgo. Questi orologi non solo segnavano il tempo, ma diventavano anche opere d’arte e simboli di prestigio per le città.

Curiosità:

  • L’orologio della cattedrale di Strasburgo è considerato uno dei sette meravigli del mondo meccanico.
  • Questi orologi non solo segnavano il tempo, ma erano spesso ornati con figure animate che si muovevano ogni ora.
  • Le città gareggiavano per avere gli orologi da torre più complessi e belli, spesso impiegando i migliori artigiani del tempo.

8. Карл V часовщик (Carlo V orologiaio)

Questo capitolo racconta la passione di Carlo V per l’orologeria e il suo contributo personale alla creazione e alla riparazione di orologi. Dopo aver abdicato al trono, Carlo V si dedicò completamente a questa sua passione.

Curiosità:

  • Carlo V abdicò al trono per dedicarsi alla vita monastica e all’orologeria.
  • Lavorò con il famoso orologiaio Juanelo Turriano per creare orologi complessi e precisi.
  • Carlo V trovava nell’orologeria un sollievo e un rifugio dai pesanti doveri di stato.

9. Изобретение карманных часов (Invenzione degli orologi da tasca)

Tratta dell’invenzione degli orologi da tasca, attribuita al fabbro di Norimberga Peter Henlein nel XVI secolo. Questi orologi portarono la misurazione del tempo a un livello più personale e portatile.

Curiosità:

  • I primi orologi da tasca erano conosciuti come “uova di Norimberga” a causa della loro forma e dimensione.
  • Questi orologi rivoluzionarono la misurazione del tempo, rendendola portatile e accessibile.
  • Henlein fu in grado di miniaturizzare i complessi meccanismi degli orologi, rendendoli adatti per essere portati in tasca.

10. Морской хронометр (Cronometro marino)

Spiega l’importanza del cronometro marino per la navigazione e come l’inglese John Harrison risolse il problema della longitudine con i suoi cronometri precisi. I cronometri marini erano cruciali per la sicurezza e l’efficienza della navigazione oceanica.

Curiosità:

  • Il cronometro di Harrison fu in grado di misurare il tempo con una precisione mai vista prima durante lunghi viaggi marittimi.
  • Harrison ricevette un premio significativo dal governo britannico per il suo contributo alla navigazione.
  • La sua invenzione permise ai navigatori di determinare la loro longitudine con grande precisione, riducendo i rischi di naufragio.

11. Последовательные усовершенствования карманных часов (Miglioramenti successivi degli orologi da tasca)

Descrive i vari miglioramenti apportati agli orologi da tasca, inclusi i meccanismi a carica automatica e i nuovi materiali per una maggiore precisione. L’evoluzione tecnica continuò a migliorare l’accuratezza e l’affidabilità degli orologi da tasca.

Curiosità:

  • Gli orologi con carica automatica eliminarono la necessità di utilizzare una chiave per la carica.
  • La precisione degli orologi da tasca continuò a migliorare con l’introduzione di nuovi materiali come la spirale Breguet.
  • Alcuni orologi da tasca di alta qualità includevano complicazioni come calendari perpetui e fasi lunari.

12. Изобретение маятника (Invenzione del pendolo)

Esplora l’importanza dell’invenzione del pendolo per migliorare l’accuratezza degli orologi, attribuita a Galileo Galilei e successivamente perfezionata da Christiaan Huygens. Il pendolo ha rappresentato una rivoluzione nella misurazione precisa del tempo.

Curiosità:

  • Galileo notò per la prima volta le proprietà isocrone del pendolo osservando un lampadario oscillante nella cattedrale di Pisa.
  • Huygens sviluppò il primo orologio a pendolo preciso, migliorando drasticamente la misurazione del tempo.
  • Gli orologi a pendolo divennero rapidamente lo standard per la precisione e furono ampiamente utilizzati negli osservatori astronomici.

13. Новый уровень выработки часов в девятнадцатом столетии и подъем их производства в настоящее время (Nuovo livello di produzione di orologi nel XIX secolo e aumento della produzione attuale)

Discussione sulla crescita industriale dell’orologeria nel XIX secolo e il suo sviluppo fino ai primi del XX secolo. L’industrializzazione permise una produzione di massa di orologi, rendendoli più accessibili al pubblico.

Curiosità:

  • Le innovazioni tecnologiche del XIX secolo permisero una produzione di orologi più efficiente e di massa.
  • Le fabbriche di orologi in Svizzera e Germania divennero leader mondiali nella produzione di orologi di alta qualità.
  • La produzione di massa ridusse i costi e rese gli orologi più accessibili a un pubblico più ampio.

14. Типы изящных современных карманных и браслетных часов (Tipi di eleganti orologi da tasca e da polso moderni)

Descrive i vari stili e tipi di orologi da tasca e da polso che divennero popolari all’inizio del XX secolo. L’evoluzione del design e della tecnologia ha reso gli orologi non solo strumenti di precisione, ma anche accessori di moda.

Curiosità:

  • Gli orologi da polso iniziarono a superare in popolarità quelli da tasca grazie alla loro praticità.
  • Design innovativi e l’uso di materiali preziosi resero questi orologi non solo strumenti di precisione, ma anche accessori di moda.
  • Alcuni orologi da polso dell’epoca includevano funzioni come cronografi e indicazioni delle fasi lunari.

15. Часовая промышленность в Шварцвальде (Industria orologiera nella Foresta Nera)

Esplora l’industria orologiera nella Foresta Nera, famosa per i suoi orologi a cucù e la produzione artigianale di alta qualità. La regione è rinomata per la sua tradizione orologiera e l’artigianalità dei suoi prodotti.

Curiosità:

  • Gli orologi a cucù della Foresta Nera sono famosi in tutto il mondo per la loro artigianalità e design unico.
  • La regione ha una lunga tradizione di orologeria che risale al XVIII secolo.
  • Gli orologiai della Foresta Nera erano noti per la loro abilità nel creare orologi intricati e decorati.

16. Фабрика Юнгганс в Шрамберге (Fabbrica Junghans a Schramberg)

Descrizione della fabbrica Junghans e del suo contributo all’orologeria moderna, con un’enfasi sulla produzione di massa e l’innovazione tecnica. Junghans è diventata una delle principali aziende di orologi in Germania.

Curiosità:

  • Junghans è stata fondata nel 1861 e divenne rapidamente uno dei maggiori produttori di orologi al mondo.
  • La fabbrica introdusse molte innovazioni, inclusi nuovi metodi di produzione e design moderni.
  • Junghans era nota per la produzione di orologi precisi e affidabili, inclusi cronografi e orologi da polso.

17. Фабрикация карманных часов в Пруссии (Fabbricazione di orologi da tasca in Prussia)

Analisi della produzione di orologi da tasca in Prussia e il ruolo della regione nello sviluppo dell’orologeria europea. La Prussia è stata un importante centro di produzione orologiera nel XIX secolo.

Curiosità:

  • La Prussia era un centro importante per la produzione di orologi di alta qualità durante il XIX secolo.
  • Molti orologiai prussiani erano noti per la loro abilità artigianale e l’attenzione ai dettagli.
  • La produzione orologiera in Prussia contribuì significativamente all’economia locale e alla reputazione della regione come centro di eccellenza orologiera.

18. Часовая фабрика Адольфа Ланге с сыновьями в Гласхютте в Саксонии (Fabbrica di orologi di Adolf Lange & Söhne a Glashütte, Sassonia)

Esplora la storia della fabbrica di orologi Adolf Lange & Söhne, fondata nel 1845 e famosa per i suoi orologi di precisione. Lange & Söhne è uno dei nomi più rispettati nell’orologeria di alta gamma.

Curiosità:

  • Adolf Lange è considerato uno dei padri fondatori dell’industria orologiera tedesca.
  • I suoi orologi sono ancora oggi considerati tra i migliori al mondo per la loro precisione e qualità.
  • La fabbrica di Lange & Söhne ha superato molte difficoltà, incluse le devastazioni della Seconda Guerra Mondiale, per mantenere la sua reputazione di eccellenza.

19. Электрические часы (Orologi elettrici)

Descrive l’introduzione e lo sviluppo degli orologi elettrici, una delle innovazioni più significative del XX secolo. Gli orologi elettrici hanno rivoluzionato l’industria orologiera con la loro precisione e facilità d’uso.

Curiosità:

  • Gli orologi elettrici hanno rivoluzionato l’industria orologiera con la loro precisione e facilità d’uso.
  • La tecnologia ha permesso lo sviluppo di orologi sincronizzati a livello globale.
  • Gli orologi elettrici furono i precursori degli orologi al quarzo, che avrebbero ulteriormente migliorato la precisione e ridotto i costi di produzione.

20. Германская школа часовщиков в Гласхютте в Саксонии (Scuola tedesca di orologiai a Glashütte, Sassonia)

Analisi della formazione e dell’educazione degli orologiai nella scuola di Glashütte, un’importante istituzione per l’orologeria tedesca. La scuola di Glashütte ha formato molti dei migliori orologiai del mondo.

Curiosità:

  • La scuola è stata fondata per elevare gli standard di formazione degli orologiai tedeschi.
  • Molti dei migliori orologiai del mondo hanno ricevuto la loro formazione a Glashütte.
  • La scuola di Glashütte è nota per il suo rigore accademico e l’attenzione ai dettagli tecnici e artistici dell’orologeria.

21. Часовое искусство в нашей Республике (L’arte orologiera nella nostra Repubblica)

Discussione sullo stato dell’arte orologiera nella Repubblica Sovietica e le sfide affrontate dall’industria. Nonostante le difficoltà economiche e politiche, l’industria orologiera russa continuò a svilupparsi e innovare.

Curiosità:

  • Nonostante le difficoltà economiche, la Russia ha continuato a sviluppare la sua industria orologiera.
  • L’autore sottolinea la necessità di sostenere gli artigiani locali e migliorare l’accesso alle risorse e alle tecnologie moderne.
  • Il governo sovietico ha riconosciuto l’importanza dell’orologeria come simbolo di progresso tecnologico e ha investito in programmi di formazione e ricerca.

Questo articolo offre una panoramica dettagliata di ogni capitolo del libro “Краткая история часового искусства” di G. Kann, rivelando l’affascinante storia e le evoluzioni tecniche dell’orologeria.

Storia della Fabbrica di Orologi ‘Slava’ di Mosca: Un Viaggio Attraverso il Tempo

Orologio da polso vintage sovietico con la fabbrica di orologi Slava di Mosca sullo sfondo.

Titolo originale del libro: История часового завода Слава – В.Г. Богданов, 2002

Copertina del libro "Dagli orologi a pendolo agli strumenti di tempo delle stazioni spaziali orbitali" sulla storia della fabbrica di orologi Slava
Libro “Dagli orologi a pendolo agli strumenti di tempo delle stazioni spaziali orbitali”

Capitolo 1: Sulla misurazione del tempo in Russia

Descrizione: Il primo capitolo esplora le origini della misurazione del tempo in Russia, risalendo ai primi orologi da torre installati nelle città russe. Descrive come questi orologi fossero inizialmente creati da artigiani locali e come, col tempo, abbiano iniziato a essere importati dall’estero. Si passa dall’uso di metodi primitivi di misurazione del tempo, come orologi solari e ad acqua, alla diffusione degli orologi meccanici durante il Medioevo. La narrazione include dettagli sulle prime fabbriche di orologi in Russia, create durante il regno di Caterina II, e le difficoltà incontrate nel mantenere una produzione stabile e di alta qualità.

Dettagli:

  • Il primo orologio da torre in Russia fu installato nel 1404 da un monaco di nome Lazar Serbin.
  • La fabbrica di orologi di Mosca, creata nel 1769, produceva orologi che erano spesso usati come premi e regali ufficiali.
  • Nel XVI secolo, gli orologi meccanici iniziarono a diffondersi nelle chiese e nelle cattedrali, diventando simboli di prestigio e tecnologia avanzata.
  • La precisione degli orologi migliorò significativamente grazie ai progressi nell’astronomia e nella meccanica .

Capitolo 2: La necessità di un’industria orologiera nazionale

Descrizione: Questo capitolo evidenzia la crisi dell’industria orologiera russa durante le guerre mondiali e la rivoluzione. Con l’interruzione delle importazioni e la chiusura delle fabbriche esistenti, emerge la necessità di stabilire una propria industria nazionale. Vengono descritti gli sforzi per riorganizzare le risorse esistenti e creare nuove strutture produttive, oltre ai tentativi di importare tecnologie dall’estero.

Dettagli:

  • Nel 1920, l’Unione Sovietica creò un’agenzia dedicata alla gestione della produzione di orologi, chiamata “Agenzia degli Orologi”.
  • Durante gli anni ’20 e ’30, la fabbrica acquistò macchinari dagli Stati Uniti per avviare la produzione interna di orologi.
  • Gli sforzi per formare personale qualificato furono intensificati, con l’istituzione di scuole tecniche e programmi di formazione .

Capitolo 3: La storia del secondo impianto di orologi di Mosca – 75 anni sul mercato

Descrizione: Questo capitolo segue la storia dettagliata del Secondo Fabbrica di Orologi di Mosca (2MChZ) dalla sua fondazione nel 1924 fino ai tempi moderni. Viene descritta l’evoluzione delle tecnologie di produzione, i materiali utilizzati e le varie sfide affrontate dai lavoratori durante periodi di guerra e pace. La fabbrica è descritta come un simbolo dell’innovazione industriale sovietica.

Dettagli:

  • La fabbrica fu inizialmente fondata come parte del Dipartimento Militare Tecnico del RKKA.
  • Nel 1930, la fabbrica iniziò a produrre sveglie con componenti importate dalla Germania.
  • La fabbrica fu uno dei principali fornitori di orologi per l’esercito sovietico durante la Seconda Guerra Mondiale.
  • Negli anni ’50 e ’60, la fabbrica si espanse e modernizzò, introducendo nuovi modelli e tecnologie .

Capitolo 4: I primi successi

Descrizione: Descrive i primi anni di attività della fabbrica, concentrandosi sugli sforzi per incrementare la produzione e migliorare la qualità degli orologi. Vengono dettagliate le difficoltà tecniche e logistiche affrontate, come la scarsità di materiali e la necessità di formare nuovi lavoratori. Il capitolo include testimonianze di lavoratori e dirigenti che hanno contribuito al successo iniziale dell’azienda.

Dettagli:

  • Nel 1930, la fabbrica produsse 144.000 sveglie e 628.000 orologi da parete, nonostante le numerose difficoltà iniziali.
  • I dirigenti della fabbrica implementarono sistemi innovativi di produzione per aumentare l’efficienza.
  • La formazione del personale fu una priorità, con programmi intensivi di apprendimento sul lavoro.
  • Le tecniche di produzione si basavano su macchinari importati e su processi ottimizzati per la massima efficienza .

Capitolo 5: Tutto per il fronte, tutto per la vittoria

Descrizione: Durante la Seconda Guerra Mondiale, la produzione della fabbrica si sposta verso beni di utilità militare. Il capitolo descrive la riorganizzazione della produzione e il contributo significativo della fabbrica agli sforzi bellici sovietici. Viene evidenziato come la fabbrica abbia dovuto adattarsi rapidamente alle nuove esigenze, producendo strumenti e apparecchiature per l’esercito.

Dettagli:

  • La fabbrica produceva magneti per esplosivi e dispositivi per il rilascio di paracadute.
  • Nonostante le difficoltà della guerra, la fabbrica mantenne una produzione costante e di alta qualità.
  • Molti lavoratori della fabbrica furono premiati per il loro contributo agli sforzi bellici.
  • La produzione di orologi si ridusse, ma l’innovazione tecnologica continuò, preparando il terreno per la ripresa post-bellica【3†source】 .

Capitolo 6: Ritorno alla produzione civile

Descrizione: Il capitolo descrive il periodo post-bellico, durante il quale la fabbrica torna gradualmente alla produzione di orologi per uso civile. Include dettagli sulla modernizzazione degli impianti e l’introduzione di nuove tecnologie. Viene esplorato come la fabbrica si sia reinventata per rispondere alle nuove esigenze del mercato.

Dettagli:

  • Negli anni ’50, la fabbrica introdusse il primo cronometro sovietico, segnando un importante passo avanti nella precisione e affidabilità dei loro prodotti.
  • La produzione si diversificò includendo orologi da polso, da parete e da tasca.
  • La fabbrica divenne un simbolo di rinascita economica e innovazione tecnologica.
  • Vennero implementati nuovi processi produttivi per migliorare la qualità e ridurre i costi .

Capitolo 7: Il periodo della decadenza

Descrizione: Esamina gli anni di difficoltà economiche e declino produttivo che la fabbrica affrontò durante il tardo periodo sovietico e i primi anni post-sovietici. Nonostante le sfide, la fabbrica continua a produrre orologi, mantenendo una parte significativa del mercato. Vengono discussi i tentativi di ristrutturazione e modernizzazione per affrontare le nuove realtà economiche.

Dettagli:

  • Alla fine degli anni ’90, la fabbrica ricevette congratulazioni dal Presidente della Russia e dal Sindaco di Mosca per il suo 75° anniversario.
  • Viene descritto come la fabbrica abbia cercato di adattarsi ai cambiamenti del mercato globale.
  • Gli sforzi per mantenere la qualità e l’affidabilità dei prodotti furono costanti, nonostante le difficoltà finanziarie.
  • Si esplorano i tentativi di diversificare la produzione e sviluppare nuovi mercati .

Capitolo 8: Conclusione e appendici

Descrizione: La conclusione riassume i traguardi e le difficoltà della fabbrica di orologi “Slava”. Include una riflessione sull’importanza storica della fabbrica e sul futuro dell’industria orologiera in Russia. Le appendici offrono ulteriori dettagli tecnici, statistiche di produzione e una bibliografia. Vengono anche menzionati i successi individuali dei lavoratori e le innovazioni tecnologiche introdotte.

Dettagli:

  • Una sezione dell’appendice è dedicata ai successi individuali dei lavoratori della fabbrica, molti dei quali hanno ricevuto premi statali per il loro contributo.
  • Vengono fornite statistiche dettagliate sulla produzione e sui vari modelli di orologi prodotti.
  • La fabbrica è presentata come un esempio di resilienza e innovazione nel panorama industriale russo.
  • Le appendici includono anche documenti storici e fotografie che illustrano l’evoluzione della fabbrica .

Questo articolo fornisce una panoramica completa e approfondita della storia del Secondo Fabbrica di Orologi di Mosca, meglio conosciuta come “Slava”. La narrazione dettagliata dei capitoli evidenzia non solo gli sviluppi tecnologici e produttivi, ma anche il contesto sociale e storico in cui la fabbrica ha operato.