Il tempo nello spazio di Anna Pegna

Copertina del libro 'Il tempo nello spazio: Orologi e imprese astronautiche nella Russia del Novecento' di Anna Pegna, con immagine di un orologio sovietico

“Il tempo nello spazio” di Anna Pegna è un libro che ha catturato l’interesse di molti collezionisti e appassionati di orologeria russa e sovietica. Pubblicato da Effequ nel 2010, questo testo offre una dettagliata esplorazione degli orologi e delle imprese astronautiche nella Russia del Novecento, rendendolo un’opera imprescindibile per chi desidera comprendere meglio l’interconnessione tra tecnologia, storia e avventure spaziali sovietiche.

Un Capolavoro Ricercato dai Collezionisti

“Il tempo nello spazio” è un libro fuori catalogo, che si può trovare solo usato. Anche l’autrice, Anna Pegna, non possiede più i file originali del libro, rendendo impossibile una ristampa. Questo fattore ha aumentato il valore del libro tra i collezionisti, rendendolo un pezzo molto ambito.

Un’Analisi Dettagliata e Avvincente

Capitolo 1: Gli Inizi

Il primo capitolo, intitolato “Gli inizi”, traccia la storia dell’orologeria russa dall’epoca zarista fino alla Rivoluzione d’Ottobre. La Russia del XIX secolo è descritta come un paese prevalentemente agricolo, con poche industrie e una scarsa tradizione orologiera. La narrazione si sofferma sulle prime esperienze di costruzione di orologi, come quella di Pavel Bure, che fondò una fabbrica nel 1815 utilizzando movimenti svizzeri. Viene raccontato anche il contributo di pionieri come Piotr Vasil’evich Khautskij e Konstantin Tsiolkovskij, che posero le basi per la futura meccanica di precisione e la cosmonautica russa.

Capitolo 2: Le Prime Fabbriche del Nuovo Regime

Il secondo capitolo esamina le trasformazioni avvenute dopo la Rivoluzione d’Ottobre, quando il governo sovietico riconobbe l’importanza della produzione di precisione. Viene descritta l’acquisizione della fabbrica americana Dueber-Hampden e il suo trasferimento in Russia. La fondazione della Prima Fabbrica di Orologi di Stato a Mosca segna l’inizio della produzione di orologi sovietici, con i primi modelli come il Tipo-1. Questo capitolo illustra anche le difficoltà iniziali e la necessità di sviluppare una produzione autonoma e indipendente dalla tecnologia straniera.

Capitolo 3: Le Fabbriche di Orologi di Guerra

Il terzo capitolo, “Le fabbriche di orologi di guerra”, descrive il ruolo cruciale dell’orologeria durante la Seconda Guerra Mondiale. Le fabbriche sovietiche furono trasferite verso est per proteggerle dagli attacchi tedeschi, e la produzione si concentrò su orologi militari e strumenti di precisione per l’aviazione e la marina. Viene raccontata la storia della fabbrica di Zlatoust, che continuò a produrre munizioni e parti per razzi Katiusha, e della Seconda Fabbrica di Mosca, trasferita a Chistopol. Il capitolo evidenzia l’importanza strategica degli orologi di precisione nelle operazioni belliche.

Capitolo 4: Le Fabbriche di Orologi nel Sistema Sovietico

Il quarto capitolo si concentra sull’organizzazione e gestione delle fabbriche di orologi nel sistema sovietico. Le fabbriche non erano entità autonome, ma parte di un unico sistema statale. Ogni fabbrica aveva i propri marchi distintivi, ma spesso condividevano tecnologie e movimenti. Questo capitolo esplora come le fabbriche collaboravano tra loro e come erano integrate nel più ampio contesto dell’economia pianificata sovietica.

Capitolo 5: Il Dopoguerra

Il quinto capitolo, “Il dopoguerra”, descrive la ripresa della produzione di orologi dopo la guerra. Viene descritto come le fabbriche, una volta tornate alla normalità, ripresero la produzione di massa e introdussero nuovi modelli come il Pobeda. Questo capitolo esamina anche l’influenza della tecnologia tedesca sui cronografi sovietici e il ruolo delle riparazioni di guerra nella ricostruzione dell’industria orologiera. Si approfondisce la storia dei movimenti su licenza LIP e l’evoluzione delle fabbriche principali, come la Kirova e la Raketa.

Capitolo 6: Uomini (e Donne) Nello Spazio

Questo capitolo offre una panoramica sulle imprese spaziali sovietiche e il ruolo cruciale degli orologi in queste missioni. Viene narrata la storia di Yuri Gagarin, il primo uomo nello spazio, e dell’orologio Shturmanskie che indossava. Altri personaggi chiave come Valentina Tereskova, la prima donna nello spazio, e Alexey Leonov, il primo uomo a effettuare una passeggiata spaziale, vengono descritti insieme agli orologi che li accompagnarono.

Capitolo 7: Oltre la Cortina di Ferro

Il settimo capitolo esplora la diffusione e l’influenza degli orologi sovietici oltre i confini dell’URSS. Viene descritto come questi orologi divennero popolari nei paesi del blocco orientale e come furono percepiti in Occidente. Il capitolo evidenzia le strategie di esportazione e la reputazione internazionale degli orologi sovietici.

Capitolo 8: Altre Fabbriche Sovietiche

Questo capitolo si concentra su altre fabbriche di orologi sovietiche meno conosciute ma comunque significative. Viene descritta la storia di fabbriche come la Raketa, la Chaika, la Zarja e la Molnija, e i loro contributi unici all’orologeria sovietica. Il capitolo esplora anche le peculiarità di ciascuna fabbrica e i modelli distintivi che produssero.

Capitolo 9: Dopo Kruscev

Il nono capitolo analizza le trasformazioni nell’industria orologiera sovietica dopo la caduta di Kruscev. Viene esaminato come le politiche di Brezhnev influenzarono la produzione e lo sviluppo tecnologico. Questo capitolo descrive anche i nuovi modelli introdotti durante questo periodo e le sfide affrontate dall’industria.

Capitolo 10: Orologi degli Anni ’70

Il decimo capitolo si concentra sugli orologi prodotti negli anni ’70, un periodo di innovazione e diversificazione. Vengono descritti modelli iconici come il Raketa Copernicus e il Poljot Okean. Il capitolo esamina anche le tendenze di design e le tecnologie emergenti di questo decennio.

Capitolo 11: Orologi degli Anni ’80

Questo capitolo esplora gli sviluppi nell’orologeria sovietica durante gli anni ’80. Viene descritta l’influenza delle Olimpiadi di Mosca del 1980 sugli orologi prodotti e come gli eventi politici e sociali di questo periodo influenzarono l’industria. Modelli come il Poljot e il Vostok sono discussi in dettaglio.

Capitolo 12: Navicelle e Stazioni Spaziali

Il dodicesimo capitolo offre una panoramica sulle missioni spaziali sovietiche e sugli orologi utilizzati a bordo delle navicelle e delle stazioni spaziali. Viene descritto il ruolo degli orologi nella cronometrazione e nel coordinamento delle missioni spaziali, evidenziando l’importanza della precisione e affidabilità.

Capitolo 13: Epilogo

L’ultimo capitolo, “Epilogo”, riassume le principali tematiche trattate nel libro e riflette sull’eredità dell’orologeria sovietica. Viene discussa la rilevanza storica e culturale degli orologi sovietici e il loro posto nel collezionismo moderno. Il capitolo conclude con considerazioni sull’importanza di preservare questa eredità storica.

Un Libro Essenziale per gli Appassionati

La recensione del libro è decisamente positiva. “Il tempo nello spazio” è considerato ben scritto e coinvolgente, fornendo non solo dettagli tecnici sugli orologi, ma anche una ricca narrazione storica che contestualizza l’evoluzione tecnologica nell’ambito delle avventure spaziali sovietiche. Questo libro non dovrebbe mancare nella libreria di un appassionato di orologeria russa e sovietica, specialmente per chi ha un interesse specifico nelle storie di avventure e nella corsa allo spazio.

Gli Orologi Sovietici: Un Fascino Unico

Uno degli aspetti più affascinanti del libro è la descrizione degli orologi russi, noti per la loro robustezza e precisione. Questi orologi, offerti a prezzi accessibili, sono stati i primi a uscire dall’atmosfera terrestre, accompagnando astronauti come Gagarin e Leonov nelle loro storiche missioni.

Conclusione

“Il tempo nello spazio” di Anna Pegna è un’opera che offre una prospettiva unica sull’orologeria sovietica e sulle imprese spaziali del Novecento. Anche se fuori catalogo, questo libro rimane un tesoro per collezionisti e appassionati, rappresentando un pezzo di storia che combina ingegneria, avventura e storia militare. Se non hai ancora letto questo libro, la sua ricerca e acquisizione sono un investimento che arricchirà sicuramente la tua comprensione e apprezzamento per l’orologeria russa e sovietica.

Komandirskie truppe missilistiche e artiglieria: tra storia, simboli e identità militare

russian watch Vostok Komandirskie Missile Troops

La scoperta dell’orologio

Trovare un Vostok Komandirskie truppe missilistiche può sembrare un evento ordinario per un collezionista, ma questo modello racchiude molti più significati di quanto appaia a prima vista. Il mio incontro con questo orologio è stato casuale: l’ho acquistato per pochi euro, attratto più dalla sua presenza inusuale che dal suo stato di conservazione. Da subito mi ha incuriosito il quadrante, che sembrava raccontare una storia militare ben precisa e tutt’altro che generica.

Vostok Komandirskie Truppe missilistiche e artiglieria
Vostok Komandirskie Missile Troops

Simboli del quadrante: tra cannoni, missile e corona d’alloro

Analizzando con attenzione il quadrante del Komandirskie truppe missilistiche, si nota subito la presenza di uno stemma complesso a ore sei. È composto da tre elementi principali:

  • Una corona di alloro: simbolo universale di vittoria e gloria militare.
  • Due cannoni incrociati: rappresentano la tradizione dell’artiglieria, sottolineando la forza distruttiva e la potenza di fuoco.
  • Un missile verticale: elemento centrale che rivela la specializzazione moderna delle truppe, ossia la capacità missilistica avanzata della Russia.

Questa combinazione iconografica rende l’orologio non solo uno strumento, ma un vero emblema d’identità militare.


Ricerca del significato e connessione con le forze armate russe

L’enigma del quadrante si è chiarito quando, grazie al supporto di un collezionista olandese e a una lunga ricerca online, ho rintracciato una toppa militare identica allo stemma presente sull’orologio. La scritta “ракетные войска и артиллерия” (raketnye voyska i artilleriya) significa proprio “Forze Missilistiche e Artiglieria”.

Day of Rocket Forces and Artillery – Progress of Primorye (progressprim.ru)

Queste truppe sono una delle componenti più strategiche delle Forze Armate della Federazione Russa, con responsabilità che vanno dalla difesa strategica alla superiorità tattica nei conflitti moderni. Il 19 novembre viene celebrato il “Giorno delle forze missilistiche e dell’artiglieria”, testimonianza della rilevanza di questa specialità all’interno della dottrina militare russa.

Le Truppe Missilistiche e Artiglieria: struttura e compiti

Approfondendo, si scopre che le truppe missilistiche e l’artiglieria russe si suddividono in due grandi categorie:

  • Truppe delle forze terrestri: impegnate nei conflitti convenzionali, con un ruolo chiave nell’offensiva e nella difesa.
  • Truppe costiere: deputate alla difesa delle coste e al supporto delle operazioni navali, spesso dotate di missili antinave e artiglieria pesante.

I compiti affidati a queste unità sono molteplici e complessi, tra cui:

  • Ottenere e mantenere la superiorità di fuoco sul campo di battaglia.
  • Distruggere mezzi di attacco nucleare, uomini, armi e tecnologie nemiche.
  • Disorganizzare i sistemi di comando e controllo, impedendo al nemico di coordinarsi efficacemente.
  • Colpire e distruggere infrastrutture difensive e logistico-militari di grande rilevanza.
  • Isolare retrovie e riserve, rendendo inefficace il contrattacco avversario.
  • Contrastare l’avanzata di carri armati e mezzi corazzati penetrati nel territorio amico.
  • Coprire i fianchi delle proprie truppe e proteggere i punti vulnerabili.
  • Ostacolare le operazioni di forze d’assalto aviotrasportate o marittime nemiche.
  • Eseguire operazioni di minamento remoto e altre azioni di supporto strategico.
  • Facilitare operazioni notturne, accecando e disorientando le forze nemiche con fumo e altri strumenti.
  • Diffondere materiale di propaganda, funzione spesso sottovalutata ma ancora oggi utilizzata.

Questa ampiezza di compiti testimonia l’importanza vitale delle truppe missilistiche e dell’artiglieria nella moderna dottrina militare russa.


Origini e significato celebrativo dell’orologio

Non è sempre facile distinguere tra le innumerevoli varianti di Komandirskie truppe missilistiche presenti sul mercato: spesso questi orologi vengono realizzati per commemorare anniversari, celebrazioni specifiche o come omaggi all’orgoglio di corpo. È probabile che il modello descritto sia stato prodotto in occasione di una ricorrenza ufficiale oppure come tipico prodotto commemorativo destinato a soldati, ufficiali o appassionati di storia militare russa.

Ciò che è certo è che anche un oggetto “popolare” come un Komandirskie può rivelarsi, una volta analizzato a fondo, una finestra sulla storia, la cultura militare e i valori di un’intera nazione.
[FOTO CONCLUSIVA – orologio indossato o dettaglio quadrante]


Conclusioni

Il viaggio alla scoperta del Komandirskie truppe missilistiche dimostra come anche un orologio apparentemente ordinario possa svelare storie di simboli, organizzazione militare e strategie di difesa. L’analisi dei dettagli, dalle icone del quadrante al contesto storico e celebrativo, restituisce tutto il valore di questi piccoli oggetti, capaci di trasmettere identità, memoria e orgoglio militare. Un vero must per chiunque voglia comprendere a fondo l’affascinante mondo degli orologi militari russi.

Vostok Buran – Polar Aviation Export Italy

Primo piano di un orologio Vostok Buran celebrativo della Polar Aviation sovietica. Proprietà di Sovietaly.

Tre pinguini e un orso polare sul quadrante di un Vostok Buran

Oggi al polso abbiamo un interessante orologio made in CCCP, a mio parere sottovalutato, specialmente in Italia, dato che non se ne conosce veramente il significato storico. Molte congetture si trovano nella rete ma ben poche hanno radici fondate. L’orologio in questione è il Vostok Buran dedicato all’Aviazione Polare sovietica, in cirillico Полярная авиация.

Primo piano di un orologio Vostok Buran celebrativo della Polar Aviation sovietica. Proprietà di Sovietaly.
Vostok Polar aviation

Il quadrante dell’orologio Polar Aviation

Si possono distinguere due zone ben distinte.

Nella parte superiore, un semicerchio azzurro con la scritta in cirillico BURAN (Буран, che significa tempesta di neve) e all’interno un orso bianco, animale tipico dell’emisfero boreale e quindi del Polo Nord.

Nella parte inferiore, tre pinguini, animali tipici dell’emisfero australe e quindi del Polo Sud, e il logo che rappresenta oggi la Aeroflot.

Ad oggi bisogna considerare la Polar Aviation come una sussidiaria della Aeroflot i cui servizi sono svolti sotto un unico marchio.

Le testimonianze fotografiche della Polar Aviation

Istituzione e Funzionamento

L’Aviazione Polare Sovietica (Полярная авиация) è stata istituita nel 1934. Serviva tutte le rotte polari e collegava i paesi più remoti e le stazioni scientifiche nelle due regioni artiche del pianeta.

Collegamenti e Incidenti

Dai report indicati nel sito russianplanes.net, è possibile vedere come la storia della Polar Aviation sia stata purtroppo costellata di incidenti e in qualche caso anche di disastri. Serviva anche molte isole artiche, diventando un riferimento importante per gli abitanti per la posta, le medicine e i rifornimenti alimentari.

Vita nelle Isole Artiche

Interessante è il sito ponti59.narod.ru (in russo), che racconta la storia e la vita degli abitanti dell’isola di Dikson. In molte foto storiche si possono vedere aerei ed elicotteri della Polar Aviation Sovietica.

L’orologio Vostok Buran

L’orologio Vostok Buran monta un calibro Vostok 2409, è meccanico manuale e presenta una cassa cromata. Questo modello era stato realizzato specificamente per il mercato italiano, come evidenziato da un articolo della stampa italiana del 19 dicembre 1989. Secondo l’articolo, il Vostok Buran rappresentava un tentativo di entrare nel mercato occidentale con un prodotto di alta qualità e dal design unico, evocando il prestigio e l’affidabilità della tecnologia sovietica.

L’orologio è ben fatto e piacevole da portare. Rilasciato principalmente per il mercato italiano (si riconosce dal tipico fondello degli orologi realizzati per questo mercato e dal cinturino in pelle di discreta qualità marchiato in più punti), merita un posto di rilievo nella collezione di un appassionato di orologi russi.

Curiosità: Orso Polare e Pinguini

Un aspetto curioso di questo orologio è la rappresentazione di un orso polare e tre pinguini. Questa scelta iconografica riflette una verità biologica: gli orsi polari vivono esclusivamente nell’emisfero nord, mentre i pinguini si trovano solo nell’emisfero sud. Questo dettaglio aggiunge un ulteriore livello di significato e simbolismo all’orologio.

Conclusione

Per ulteriori dettagli sulla storia dell’Aviazione Polare Sovietica, ti invito a visitare i link indicati e a esplorare le affascinanti storie e immagini legate a questo importante capitolo dell’aviazione.