Recensione del Video “Unici Rari Orologi in Pietra Raketa Big Zero in Nefrite URSS PChZ”

Raketa Big Zero quadrante in pietra
Дмитрий Бродниковский-уникальные каменные часы Ракета-Big Zero Зеро из нефрита СССР ПЧЗ

Nel video intitolato “Дмитрий Бродниковский-уникальные каменные часы Ракета-Big Zero Зеро из нефрита СССР ПЧЗ” (traduzione: “Dmitry Brodnikovskiy – Unici rari orologi in pietra Raketa-Big Zero Zero in nefrite URSS PChZ”), Dmitry Brodnikovskiy ci guida alla scoperta di un orologio particolarmente raro: il Raketa Big Zero con quadranti in nefrite, prodotto alla fine degli anni ’80.

Caratteristiche Principali

Quadrante: Realizzato in giada naturale con uno spessore di 0,5 mm, ogni quadrante offre una texture unica e irripetibile. I colori disponibili includono il giallo e il classico cromato.

Cassa: In ottone con rivestimento cromato per i modelli classici o in titanio nitruro per quelli gialli, con un diametro di 38 mm, tipico per la serie Big Zero.

Movimento: Calibro Raketa 2609, dotato di un triplo minuto alto e una ruota delle ore alta per adattarsi allo spessore del quadrante.

Sfere: Nichelate per i modelli cromati e identiche a quelle del modello Zero classico con quadrante bianco per quelli gialli.

Edizione Limitata: Questi orologi, prodotti in quantità limitata, non erano disponibili in vendita libera ma venivano realizzati su ordinazione, principalmente per il mercato italiano.

Varianti: Oltre ai quadranti in giada, il modello Big Zero è stato prodotto con quadranti a tema perestrojka e con il marchio di qualità.

Dettaglio sui Modelli con Cassa in Titanio Nitruro

I modelli con cassa in titanio nitruro si distinguono per alcune caratteristiche peculiari:

  • Quadrante: Giallo con numeri, indici, scala e lancette nere.
  • Lancette: Identiche a quelle del modello Zero classico con quadrante bianco.

La Fabbrica di Orologi Raketa

Situata nella città di Petrodvorets vicino a San Pietroburgo, la fabbrica di orologi Raketa ha scritto una pagina importante nella storia dell’orologeria sovietica. Nata come fornitore ufficiale dell’esercito, Raketa si è distinta presto per la sua capacità di coniugare tradizione e innovazione, creando segnatempo funzionali e capolavori di design. Tra le sue creazioni più iconiche ci sono gli orologi con quadranti in pietra, autentici gioielli artigianali che rappresentano un’inestimabile eredità culturale.

Un Laboratorio di Sperimentazione e Bellezza

La genesi dei quadranti in pietra di Raketa risale al primo laboratorio della fabbrica di orologi Petrodvorets. Qui, abili artigiani si dedicarono a una meticolosa ricerca di materiali alternativi per i quadranti degli orologi, sperimentando con diverse pietre naturali. L’obiettivo era creare segnatempo non solo resistenti e funzionali, ma anche esteticamente unici e capaci di raccontare la storia e la bellezza della terra.

Un’Estetica Senza Eguali: Il Fascino della Pietra

Tra i modelli con quadranti in pietra di Raketa, uno in particolare cattura l’attenzione per la sua straordinaria bellezza. Il presentatore del video lo definisce il più bello della collezione, ammaliato dalla saturazione dei colori e dalla texture unica e irripetibile della pietra. Ogni quadrante rappresenta un pezzo unico, frutto del lavoro certosino degli artigiani e dell’imprevedibilità della natura stessa. La pietra, con le sue venature e inclusioni, diventa protagonista assoluta, conferendo all’orologio un’identità inconfondibile e un fascino senza tempo.

Un Patrimonio di Tradizione e Affidabilità

Oltre al loro ineguagliabile valore estetico, gli orologi Raketa con quadranti in pietra vantano una costruzione solida e affidabile. Tutti i modelli della collezione sono dotati di vetro organico, cassa cromata, fondello in acciaio inossidabile e il robusto movimento meccanico calibro 2609. Questi elementi garantiscono non solo un’estetica raffinata, ma anche una durata nel tempo che li rende ancora oggi oggetti preziosi da custodire con cura.

Un Pezzo di Storia da Tramandare

Oggi, gli orologi Raketa con quadranti in pietra sono considerati rari oggetti da collezione, ricercati dagli appassionati e dagli amanti dell’artigianalità sovietica. Essi rappresentano una testimonianza tangibile di un’epoca in cui l’ingegno e la creatività si univano per creare oggetti non solo funzionali, ma anche vere e proprie opere d’arte. La loro bellezza senza tempo e la loro storia affascinante li rendono veri e propri tesori da tramandare di generazione in generazione.

Un’Eredità che Vive Ancora Oggi

L’eredità di Raketa vive ancora oggi nello spirito di innovazione e di ricerca che anima il marchio. Continua a realizzare orologi di alta qualità, apprezzati per il loro design unico e le loro prestazioni elevate. Tuttavia, gli orologi con quadranti in pietra rimangono un capitolo a sé stante nella storia della fabbrica, un simbolo indelebile dell’ingegno e della maestria artigianale che hanno reso Raketa un nome leggendario nel panorama dell’orologeria mondiale.

La Collezione di Orologi Sovietici/Russi: Un Tesoro Apprezzato Anche dai Non Addetti ai Lavori

Ritaglio schermata pagina Lancette Sovietiche Collezionare Sovietaly intervista

Non è frequente, ma ogni tanto anche una collezione di orologi sovietici o russi può guadagnare l’attenzione e l’apprezzamento di chi non è esperto del settore. Questa affascinante nicchia del collezionismo è stata recentemente portata sotto i riflettori grazie a un’intervista pubblicata dalla testata “Collezionare”, disponibile sia in formato cartaceo che digitale (www.collezionare.com).

La Rivista “Collezionare”

La rivista “Collezionare” è una testata specializzata nel mondo del collezionismo, offrendo approfondimenti, notizie e interviste su una vasta gamma di oggetti da collezione. Dal vintage all’antiquariato, passando per il collezionismo moderno, la rivista rappresenta una fonte autorevole e aggiornata per gli appassionati. Disponibile sia in versione cartacea che online, “Collezionare” si distingue per la qualità dei suoi contenuti e per la passione con cui racconta storie di collezionisti e delle loro raccolte uniche.

Due anni fa, ho contattato diverse testate giornalistiche legate al collezionismo per promuovere la collezione di pubblicità Pirelli di mio padre, tra cui la testata “Collezionare”. L’intervista fatta a mio padre è possibile trovarla a questo link. Visto il contatto già presente in rubrica, un paio di mesi fa ho deciso di ricontattare la giornalista che ha realizzato l’intervista, proponendole di parlare anche della mia collezione di orologi russo/sovietici. Dopo qualche giorno, la giornalista mi ha ricontattato per fissare una intervista telefonica.

Il 14 aprile 2018 è stata pubblicata la versione online dell’intervista, che è possibile leggere a questo link.

Lancette Sovietiche

L’orologeria russa nella collezione di Andrea Manini, quarantaquattrenne milanese che dal 1992 ha raccolto oltre 400 esemplari. “La cosa che mi diverte molto è che, diversamente dagli orologi svizzeri, quelli russi celano sempre una storia da raccontare”.

Le Storie dietro gli Orologi Sovietici

Molte sono le storie che ruotano intorno all’orologeria sovietica. Tra tutte, quelle che riguardano Jurij Gagarin, il primo uomo a conquistare lo spazio, sono le più controverse. Infatti, quale fosse l’orologio indossato dal cosmonauta russo durante quella celebre missione del 1961, nessuno lo può dire con precisione. C’è chi sostiene che indossasse un orologio della Poljot – in cirillico Полет – modello Sturmanskie, prodotto dalla Prima Fabbrica di Orologi di Mosca e passato alla storia come il corrispettivo russo dello Speedmaster portato in missione lunare prima da Armstrong, poi da Buzz Aldrin. Altri invece, sostengono che fosse il Tipe One fabbricato dalla Sturmanskie – Штурманские –, citando come prova schiacciante la fotografia in cui l’astronauta indossa sopra la tuta rossa proprio questo modello. “Ma chi può dirlo con certezza? Magari si tratta di uno scatto rubato durante una semplice esercitazione?”. Con questo interrogativo il collezionista Andrea Manini, quarantaquattrenne milanese, ci sottolinea quanto a volte siano misteriose le storie di questi famosi segnatempo.

L’Influenza della Storia sull’Orologeria Sovietica

La fine dell’Unione Sovietica nei primi anni Novanta ha segnato l’inizio di una nuova era per l’orologeria russa in Italia. Andrea, come molti altri appassionati, ha iniziato la sua collezione nel 1992, l’anno successivo alla dissoluzione dell’URSS. “Il 1992 è per me l’anno zero, quello in cui inizio ad avvicinarmi a questi bellissimi orologi. In quell’anno, il primo dopo la dissoluzione dell’Unione Sovietica, tutte le merci particolari provenienti dall’ex URSS diventano molto ricercate e anche gli orologi russi cominciano ad entrare nelle nostre gioiellerie. Nel corso degli anni ho incrementato la mia raccolta, raggiungendo circa quattrocento esemplari.”

Le Prime Scoperte

Il primo acquisto di Andrea è stato un orologio da polso Vostok – in cirillico Восток – chiamato Komandirskie. “L’aspetto militare e il razzo disegnato sul quadrante mi hanno attratto e solo in un secondo momento ho scoperto che quell’orologio era un modello della Vostok chiamato Komandirskie e che il razzo vettore disegnato era il celebre Vostok 1 con il quale Gagarin nel 1961 ha orbitato intorno alla terra.”

Categorie di Collezione

Gli orologi russi sono suddivisi in diverse categorie di raccolta. Andrea si concentra principalmente sulle avventure spaziali russe e sugli orologi sovietici creati per il mercato italiano. Esistono anche altri filoni come quello delle esplorazioni polari sovietiche e quello dedicato alle ferrovie russe, in particolare la linea BAM.

La Storia dell’Orologeria Russa

L’orologeria russa ha una storia complessa che si interseca con la storia sociale, politica e militare del Paese. Durante il periodo degli Zar, gli orologi erano prodotti principalmente da botteghe artigianali. Con l’avvento dell’Unione Sovietica, la produzione di orologi è diventata una necessità per fornire sia i civili che i militari. I primi esemplari erano da tasca, ma gradualmente si è passati alla fabbricazione di orologi da polso.

Le Fabbriche di Orologi

Le numerose aziende sorte in Unione Sovietica avevano nomi ispirati alla guerra o alle avventure nello spazio. “La Prima Fabbrica Moscovita di Orologi, diventata in un secondo momento la Poljot – Полет – che tra le tante cose vuol dire volo, la Raketa – Pакета – significa razzo, la Pobeda – Победа – vuol dire vittoria, dedicata alla Seconda Guerra Mondiale.”

Esportazione e Marketing

Negli anni Sessanta e Settanta, gli orologi sovietici erano esportati a prezzi bassi per favorire l’export. Questo era una strategia imposta dallo Stato. In Italia, l’orologeria russa è stata spesso sottovalutata a causa della vicinanza con la Svizzera. Tuttavia, i russi avevano capito l’importanza del marketing e crearono orologi con loghi adatti all’export o modelli ad hoc per determinati mercati.

Modelli Rari

Tra i modelli più rari della collezione di Andrea vi è un Raketa Big Zero con il quadrante in Nefrite, una pietra dura di colore verde simile alla Giada. Trovare i modelli più rari non è facile, soprattutto online dove spesso si trovano pezzi falsi o assemblati.

Consigli per i Collezionisti

Per evitare di acquistare falsi, Andrea consiglia di consultare collezionisti più esperti e affidabili. “Oggi esistono numerosi forum e gruppi in cui è possibile scambiare pareri e consigli.”

Questa collezione di orologi sovietici/russi, con la sua ricca storia e i suoi intriganti modelli, continua a catturare l’interesse non solo degli appassionati ma anche di chi è nuovo al mondo del collezionismo.

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