La Polar Aviation Sovietica

Logo della Polare Aviazione MGA con orso polare, pinguini e simbolo aeroflot sovietico.

Introduzione

La Polar Aviation, conosciuta anche come Polyarnaya Aviatsiya, era una divisione fondamentale dell’Aeroflot, la compagnia aerea di bandiera dell’Unione Sovietica. Fondata nel 1931, la Polar Aviation aveva il compito di gestire i voli e le operazioni di soccorso nelle regioni polari, sia nell’Artico che nell’Antartico. Questa divisione ha avuto un ruolo cruciale nello sviluppo delle rotte aeree polari e nel supporto logistico alle spedizioni scientifiche.

Storia e Fondazione

La Polar Aviation fu fondata nel 1931 sotto la direzione della Main Directorate of the North Seaside Path (Upravlenie Severnogo Morskogo Puti – SMP), poi rinominata in Glavnoye Upravlenie Severnogo Morskogo Puti (GUSMP). L’obiettivo principale di questa direzione era lo sviluppo dei vasti territori settentrionali e orientali dell’Unione Sovietica. Nel gennaio 1960, la direzione fu subordinata ad Aeroflot e rinominata in Glavnoye Upravlenie Grazhdanskogo Vozdushnogo Flota (Main Directorate of the Aerial Civil Fleet). Infine, nel 1970, la direzione della Polar Aviation fu dismessa e integrata completamente in Aeroflot.

Logo della Polar Aviation e Aeroflot

I loghi della Aeroflot sovietica e della Polar Aviation sovietica erano diversi e riflettevano le differenti operazioni e missioni all’interno della compagnia.

Logo Aeroflot Sovietico: Il logo dell’Aeroflot sovietica era noto per l’inclusione di un’ala e di un martello e falce incrociati. Questo simbolo rappresentava l’aviazione civile dell’Unione Sovietica e la sua connessione con l’ideologia comunista. Il design era semplice ma distintivo, con elementi stilizzati che rappresentavano sia il volo che l’industria socialista.

Logo Polar Aviation Sovietica: Il logo della Polar Aviation sovietica, che era una divisione specializzata dell’Aeroflot dedicata ai voli nelle regioni artiche, era diverso. Sebbene meno noto del logo principale dell’Aeroflot, includeva elementi che rappresentavano l’ambiente artico e le condizioni estreme in cui operava. Questo poteva includere immagini stilizzate di orsi polari, ghiaccio o altre rappresentazioni delle regioni polari.

Mentre entrambi facevano parte del vasto sistema dell’Aeroflot, i loghi servivano a distinguere le diverse operazioni all’interno della compagnia aerea.

Basi Operative

Le principali basi operative della Polar Aviation includevano:

  • Capo Severny (Penisola dei Ciukci)
  • Capo Chelyuskin
  • Terra di Francesco Giuseppe

Queste basi erano fondamentali per l’organizzazione e il mantenimento dei voli regolari nelle regioni artiche. La loro ubicazione strategica permetteva la sistematica esplorazione del ghiaccio e il supporto logistico alle spedizioni scientifiche.

Piloti Famosi

Numerosi piloti eroici hanno prestato servizio nella Polar Aviation, tra cui:

  • Ilya Mazuruk: Comandante di un Tupolev TB-3 modificato, famoso per la missione di salvataggio della stazione North Pole-1 nel 1937. Decorato come Eroe dell’Unione Sovietica per i suoi contributi.
  • Mikhail Vodopyanov: Partecipò alla missione di salvataggio della spedizione del Chelyuskin nel 1934.
  • Sigismund Levanevsky: Pilota di numerosi voli polari, incluso il tragico volo del “USSR H-209”, scomparso senza lasciare traccia.
  • Valery Chkalov e Mikhail Gromov: Famosi per i loro voli record non-stop attraverso il Polo Nord fino agli Stati Uniti nel 1937.

Modifiche agli Aerei

Gli aerei utilizzati dalla Polar Aviation erano spesso modificati per adattarsi alle estreme condizioni polari. Alcuni dei principali velivoli e le loro modifiche includono:

  • Tupolev TB-3: Modificato per trasportare materiali e personale in condizioni estreme. Utilizzato da Ilya Mazuruk durante la missione North Pole-1.
  • Antonov An-2: Utilizzato nelle spedizioni antartiche, il primo atterraggio in Antartide fu effettuato da questo velivolo durante la prima spedizione antartica sovietica nel 1956.
  • Dornier Do J Wal: Utilizzato per voli lungo la Rotta del Mare del Nord, modificato per atterraggi su ghiaccio e condizioni marine difficili.

Rotte Operative

Le principali rotte percorse dalla Polar Aviation includevano:

  • Krasnoyarsk – Dudinka – Dikson
  • Tyumen – Obdorsk
  • Dudinka – Yakutsk – Baia di Tiksi
  • Nyurba – Yakutsk
  • Tura – Turukhansk

Queste rotte erano essenziali per collegare le aree più remote della Siberia e dell’Artico, fornendo supporto vitale per la ricerca scientifica e le operazioni di salvataggio.

Incidenti Significativi

Operare nelle regioni polari comportava numerosi rischi, e la Polar Aviation ha affrontato diversi incidenti significativi nel corso degli anni. Alcuni dei più rilevanti includono:

  • Incidente del 1963: Un Antonov An-12 si schiantò durante una missione di rifornimento nell’Artico, causando la morte di tutto l’equipaggio.
  • Incidente del 1972: Un Ilyushin Il-14T precipitò durante un volo di soccorso in Antartide, con la perdita di numerosi scienziati a bordo.

Eredità e Commemorazioni

Nonostante la sua chiusura nel 1960, la Polar Aviation continua ad essere ricordata attraverso vari oggetti commemorativi, tra cui orologi da polso che celebrano le coraggiose operazioni della divisione. Questi orologi, spesso decorati con il logo distintivo della Polar Aviation, sono molto apprezzati dai collezionisti per il loro valore storico e il loro design unico.

Conclusione

La Polar Aviation Sovietica ha svolto un ruolo fondamentale nello sviluppo delle operazioni aeree nelle regioni polari. Le basi strategiche, i piloti eroici, le modifiche agli aerei e le rotte operative hanno permesso alla divisione di operare in alcune delle condizioni più estreme del pianeta, contribuendo significativamente alla ricerca scientifica e alle operazioni di soccorso. Nonostante i numerosi incidenti e le difficoltà operative, la divisione ha lasciato un’eredità duratura che viene ancora celebrata oggi.

Fonti:

La Collezione di Orologi Sovietici/Russi: Un Tesoro Apprezzato Anche dai Non Addetti ai Lavori

Ritaglio schermata pagina Lancette Sovietiche Collezionare Sovietaly intervista

Non è frequente, ma ogni tanto anche una collezione di orologi sovietici o russi può guadagnare l’attenzione e l’apprezzamento di chi non è esperto del settore. Questa affascinante nicchia del collezionismo è stata recentemente portata sotto i riflettori grazie a un’intervista pubblicata dalla testata “Collezionare”, disponibile sia in formato cartaceo che digitale (www.collezionare.com).

La Rivista “Collezionare”

La rivista “Collezionare” è una testata specializzata nel mondo del collezionismo, offrendo approfondimenti, notizie e interviste su una vasta gamma di oggetti da collezione. Dal vintage all’antiquariato, passando per il collezionismo moderno, la rivista rappresenta una fonte autorevole e aggiornata per gli appassionati. Disponibile sia in versione cartacea che online, “Collezionare” si distingue per la qualità dei suoi contenuti e per la passione con cui racconta storie di collezionisti e delle loro raccolte uniche.

Due anni fa, ho contattato diverse testate giornalistiche legate al collezionismo per promuovere la collezione di pubblicità Pirelli di mio padre, tra cui la testata “Collezionare”. L’intervista fatta a mio padre è possibile trovarla a questo link. Visto il contatto già presente in rubrica, un paio di mesi fa ho deciso di ricontattare la giornalista che ha realizzato l’intervista, proponendole di parlare anche della mia collezione di orologi russo/sovietici. Dopo qualche giorno, la giornalista mi ha ricontattato per fissare una intervista telefonica.

Il 14 aprile 2018 è stata pubblicata la versione online dell’intervista, che è possibile leggere a questo link.

Lancette Sovietiche

L’orologeria russa nella collezione di Andrea Manini, quarantaquattrenne milanese che dal 1992 ha raccolto oltre 400 esemplari. “La cosa che mi diverte molto è che, diversamente dagli orologi svizzeri, quelli russi celano sempre una storia da raccontare”.

Le Storie dietro gli Orologi Sovietici

Molte sono le storie che ruotano intorno all’orologeria sovietica. Tra tutte, quelle che riguardano Jurij Gagarin, il primo uomo a conquistare lo spazio, sono le più controverse. Infatti, quale fosse l’orologio indossato dal cosmonauta russo durante quella celebre missione del 1961, nessuno lo può dire con precisione. C’è chi sostiene che indossasse un orologio della Poljot – in cirillico Полет – modello Sturmanskie, prodotto dalla Prima Fabbrica di Orologi di Mosca e passato alla storia come il corrispettivo russo dello Speedmaster portato in missione lunare prima da Armstrong, poi da Buzz Aldrin. Altri invece, sostengono che fosse il Tipe One fabbricato dalla Sturmanskie – Штурманские –, citando come prova schiacciante la fotografia in cui l’astronauta indossa sopra la tuta rossa proprio questo modello. “Ma chi può dirlo con certezza? Magari si tratta di uno scatto rubato durante una semplice esercitazione?”. Con questo interrogativo il collezionista Andrea Manini, quarantaquattrenne milanese, ci sottolinea quanto a volte siano misteriose le storie di questi famosi segnatempo.

L’Influenza della Storia sull’Orologeria Sovietica

La fine dell’Unione Sovietica nei primi anni Novanta ha segnato l’inizio di una nuova era per l’orologeria russa in Italia. Andrea, come molti altri appassionati, ha iniziato la sua collezione nel 1992, l’anno successivo alla dissoluzione dell’URSS. “Il 1992 è per me l’anno zero, quello in cui inizio ad avvicinarmi a questi bellissimi orologi. In quell’anno, il primo dopo la dissoluzione dell’Unione Sovietica, tutte le merci particolari provenienti dall’ex URSS diventano molto ricercate e anche gli orologi russi cominciano ad entrare nelle nostre gioiellerie. Nel corso degli anni ho incrementato la mia raccolta, raggiungendo circa quattrocento esemplari.”

Le Prime Scoperte

Il primo acquisto di Andrea è stato un orologio da polso Vostok – in cirillico Восток – chiamato Komandirskie. “L’aspetto militare e il razzo disegnato sul quadrante mi hanno attratto e solo in un secondo momento ho scoperto che quell’orologio era un modello della Vostok chiamato Komandirskie e che il razzo vettore disegnato era il celebre Vostok 1 con il quale Gagarin nel 1961 ha orbitato intorno alla terra.”

Categorie di Collezione

Gli orologi russi sono suddivisi in diverse categorie di raccolta. Andrea si concentra principalmente sulle avventure spaziali russe e sugli orologi sovietici creati per il mercato italiano. Esistono anche altri filoni come quello delle esplorazioni polari sovietiche e quello dedicato alle ferrovie russe, in particolare la linea BAM.

La Storia dell’Orologeria Russa

L’orologeria russa ha una storia complessa che si interseca con la storia sociale, politica e militare del Paese. Durante il periodo degli Zar, gli orologi erano prodotti principalmente da botteghe artigianali. Con l’avvento dell’Unione Sovietica, la produzione di orologi è diventata una necessità per fornire sia i civili che i militari. I primi esemplari erano da tasca, ma gradualmente si è passati alla fabbricazione di orologi da polso.

Le Fabbriche di Orologi

Le numerose aziende sorte in Unione Sovietica avevano nomi ispirati alla guerra o alle avventure nello spazio. “La Prima Fabbrica Moscovita di Orologi, diventata in un secondo momento la Poljot – Полет – che tra le tante cose vuol dire volo, la Raketa – Pакета – significa razzo, la Pobeda – Победа – vuol dire vittoria, dedicata alla Seconda Guerra Mondiale.”

Esportazione e Marketing

Negli anni Sessanta e Settanta, gli orologi sovietici erano esportati a prezzi bassi per favorire l’export. Questo era una strategia imposta dallo Stato. In Italia, l’orologeria russa è stata spesso sottovalutata a causa della vicinanza con la Svizzera. Tuttavia, i russi avevano capito l’importanza del marketing e crearono orologi con loghi adatti all’export o modelli ad hoc per determinati mercati.

Modelli Rari

Tra i modelli più rari della collezione di Andrea vi è un Raketa Big Zero con il quadrante in Nefrite, una pietra dura di colore verde simile alla Giada. Trovare i modelli più rari non è facile, soprattutto online dove spesso si trovano pezzi falsi o assemblati.

Consigli per i Collezionisti

Per evitare di acquistare falsi, Andrea consiglia di consultare collezionisti più esperti e affidabili. “Oggi esistono numerosi forum e gruppi in cui è possibile scambiare pareri e consigli.”

Questa collezione di orologi sovietici/russi, con la sua ricca storia e i suoi intriganti modelli, continua a catturare l’interesse non solo degli appassionati ma anche di chi è nuovo al mondo del collezionismo.

Vostok Buran – Polar Aviation Export Italy

Primo piano di un orologio Vostok Buran celebrativo della Polar Aviation sovietica. Proprietà di Sovietaly.

Tre pinguini e un orso polare sul quadrante di un Vostok Buran

Oggi al polso abbiamo un interessante orologio made in CCCP, a mio parere sottovalutato, specialmente in Italia, dato che non se ne conosce veramente il significato storico. Molte congetture si trovano nella rete ma ben poche hanno radici fondate. L’orologio in questione è il Vostok Buran dedicato all’Aviazione Polare sovietica, in cirillico Полярная авиация.

Primo piano di un orologio Vostok Buran celebrativo della Polar Aviation sovietica. Proprietà di Sovietaly.
Vostok Polar aviation

Il quadrante dell’orologio Polar Aviation

Si possono distinguere due zone ben distinte.

Nella parte superiore, un semicerchio azzurro con la scritta in cirillico BURAN (Буран, che significa tempesta di neve) e all’interno un orso bianco, animale tipico dell’emisfero boreale e quindi del Polo Nord.

Nella parte inferiore, tre pinguini, animali tipici dell’emisfero australe e quindi del Polo Sud, e il logo che rappresenta oggi la Aeroflot.

Ad oggi bisogna considerare la Polar Aviation come una sussidiaria della Aeroflot i cui servizi sono svolti sotto un unico marchio.

Le testimonianze fotografiche della Polar Aviation

Istituzione e Funzionamento

L’Aviazione Polare Sovietica (Полярная авиация) è stata istituita nel 1934. Serviva tutte le rotte polari e collegava i paesi più remoti e le stazioni scientifiche nelle due regioni artiche del pianeta.

Collegamenti e Incidenti

Dai report indicati nel sito russianplanes.net, è possibile vedere come la storia della Polar Aviation sia stata purtroppo costellata di incidenti e in qualche caso anche di disastri. Serviva anche molte isole artiche, diventando un riferimento importante per gli abitanti per la posta, le medicine e i rifornimenti alimentari.

Vita nelle Isole Artiche

Interessante è il sito ponti59.narod.ru (in russo), che racconta la storia e la vita degli abitanti dell’isola di Dikson. In molte foto storiche si possono vedere aerei ed elicotteri della Polar Aviation Sovietica.

L’orologio Vostok Buran

L’orologio Vostok Buran monta un calibro Vostok 2409, è meccanico manuale e presenta una cassa cromata. Questo modello era stato realizzato specificamente per il mercato italiano, come evidenziato da un articolo della stampa italiana del 19 dicembre 1989. Secondo l’articolo, il Vostok Buran rappresentava un tentativo di entrare nel mercato occidentale con un prodotto di alta qualità e dal design unico, evocando il prestigio e l’affidabilità della tecnologia sovietica.

L’orologio è ben fatto e piacevole da portare. Rilasciato principalmente per il mercato italiano (si riconosce dal tipico fondello degli orologi realizzati per questo mercato e dal cinturino in pelle di discreta qualità marchiato in più punti), merita un posto di rilievo nella collezione di un appassionato di orologi russi.

Curiosità: Orso Polare e Pinguini

Un aspetto curioso di questo orologio è la rappresentazione di un orso polare e tre pinguini. Questa scelta iconografica riflette una verità biologica: gli orsi polari vivono esclusivamente nell’emisfero nord, mentre i pinguini si trovano solo nell’emisfero sud. Questo dettaglio aggiunge un ulteriore livello di significato e simbolismo all’orologio.

Conclusione

Per ulteriori dettagli sulla storia dell’Aviazione Polare Sovietica, ti invito a visitare i link indicati e a esplorare le affascinanti storie e immagini legate a questo importante capitolo dell’aviazione.

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