Pobeda Lunochod 1. Il quadrante è vero o falso?

fake Zim Pobeda Lunochod I 1970 front

Quadrante commemorativo del rover sovietico Lunochod 1 vero o falso?

La risposta è molto semplice, a mio parere il quadrante commemorativo del Pobeda Lunochod 1 è un FALSO.

Anche oggi un collezionista si è messo in contatto con me chiedendomi informazioni riguardo ad un orologio con il quadrante commemorativo del rover Lunochod 1.

Lunokhod

Russian fake watch Pobeda Lunochod 1
Russian fake watch Pobeda Lunochod 1

Quello che potete vedere qui sopra è uno dei tanti modelli presenti in vendita in rete con questo quadrante. I quadranti, a parte forse un paio di casi sono tutti identici, varia solo il modello di cassa.

L’orologio è un comunissimo Zim Pobeda spinto da un calibro Pobeda 2602 con l’economica fermamovimento in acciaio sottile. Come già detto si trovano tante versioni di questo orologio quante sono le casse Zim Pobeda esistenti.

Cosa lo rende tanto ricercato?

Gli orologi russi e sovietici a tema spaziale sono da sempre molto ricercati. E’ stato uno dei cavalli di battaglia dell’Unione sovietica che li ha usati spesso come propaganda interna ed esterna. Io stesso colleziono con avidità gli orologi commemorativi della corsa allo spazio sovietica e russa. E’ quindi normale che un collezionista con limitata esperienza sia attirato dal “made in USSR” e dalla tematica spaziale. Il Lunochod in fin dei conti è stato il primo rover controllato a distanza ad atterrare su di un altro corpo celeste.

I rover Lunochod

Moltissima è la documentazione che si può trovare in internet a riguardo, in italiano, in inglese e chiaramente in russo. Inutile duplicare le informazioni quindi molto sinteticamente possiamo dire che Lunochod (Луноход in russo) è il nome di quattro rover sovietici teleguidati destinati all’esplorazione lunare.

Lunochod 1

Il Lunochod 1 fu il primo rover lunare automatizzato ad essere mandato sulla Luna dalla Unione Sovietica nel 1970. Questa sonda spaziale era dotata di una serie di strumenti scientifici per esplorare il suolo lunare e inviare dati sulla composizione del terreno e l’ambiente circostante alla Terra. Il Lunochod 1 era alimentato da un pannello solare e poteva viaggiare fino a 10 km dalla sua posizione di partenza.

Il rover fu lanciato il 10 novembre 1970 e atterrò sulla Luna il 17 novembre dello stesso anno. Durante la sua missione di 11 mesi, il Lunochod 1 percorse una distanza di 10,5 km sulla superficie lunare, inviando immagini, dati scientifici e video alla Terra. Questa missione storica dimostrò la capacità dell’Unione Sovietica di raggiungere e svolgere attività scientifiche sulla Luna.

Il Lunochod 1 fu in grado di superare diversi ostacoli sulla superficie lunare, tra cui creste, buche e crateri. La sonda spaziale inviò una vasta quantità di dati sulla geologia e la topografia della Luna, che hanno contribuito alla comprensione dell’ambiente lunare e alla pianificazione di missioni future. Il Lunochod 1 rimane una pietra miliare nella storia dell’esplorazione spaziale e rappresenta un importante contributo dell’Unione Sovietica alla conoscenza umana dell’universo.

Lunochod 2

Il Lunochod 2 è stato un rover sovietico senza equipaggio che è stato lanciato sulla Luna il 8 gennaio 1973 come parte della missione Luna 21. È stato il secondo rover ad essere inviato sulla Luna dopo il Lunochod 1.

Il Lunochod 2 era equipaggiato con un sofisticato sistema di telecontrollo che permetteva ai controllori a terra di guidarlo in remoto dalla Terra. Aveva anche un’ampia gamma di strumenti scientifici, tra cui un analizzatore di raggi X, un magnetometro e un sistema di rilevamento delle particelle alfa.

Durante la sua missione, che durò quasi cinque mesi, il Lunochod 2 percorse una distanza di 37 km e raccolse numerose informazioni sulla superficie lunare. In particolare, il rover studiò la composizione del suolo lunare e condusse esperimenti sulla resistenza dei materiali alla temperatura estrema della Luna.

Una delle maggiori conquiste del Lunochod 2 fu la scoperta di un piccolo cratere sulla Luna, che è stato poi chiamato in suo onore. Il cratere è stato battezzato “Lunochod 2” e si trova vicino al punto in cui il rover ha concluso la sua missione.

Nonostante la sua breve durata, la missione del Lunochod 2 ha rappresentato un importante passo avanti nella ricerca scientifica sulla Luna e ha aperto la strada per molte altre missioni di esplorazione spaziale.

Lunochod 3

Il Lunochod 3 non venne mai lanciato e si trova tutt’ora in un museo di Mosca.

E il quarto?

Il primo Lunochod andò distrutto insieme al vettore durante il tentativo fallito nel 1969.

Perchè il quadrante del Pobeda Lunochod 1 è un FALSO?

Molte sono le motivazioni. Innazitutto nei cataloghi di orologi sovietici non vi è traccia, a quanto io sappia, di orologi da polso dedicati ai rover Lunochod. Secondo gli orologi, le casse e i meccanismi dovrebbero essere più vecchi di quello che sono dato che l’allunaggio avvenne nel 1970, periodo in cui gli orologi erano diversi da quello in foto. Terzo Ce ne sono troppi e sono tutti in condizioni perfette. Quarto ma non ultimo motivo a ben guardare il quadrante ha delle caratteristiche che fanno pensare ad una stampa ad inchiostro. Riguardo a quest’ultimo punto è possibile comprendere meglio guardando alcuni dettagli del quadrante.

Russian fake watch Pobeda Lunochod 1 - dial
Russian fake watch Pobeda Lunochod 1 – dial

fake Zim Pobeda detail
fake Zim Pobeda Lunochod 1 1970 detail

fake Zim Pobeda detail
Russian fake watch Pobeda Lunochod 1 – detail

Decisamente furbo l’utilizzo del nero e del bianco che permettono una stampa migliore su superfici uniformi, mentre peccano gli indici in cui si può vedere la mescola dei colori.

Direi quindi senza molti dubbi o ripensamenti che si tratti di una stampa ad inchiostro fatta con delle attrezzature sicuramente non casalinghe ma comunque una stampa. A ben vedere anche il quadrante, nella sua disposizione, nei colori e nelle scrutte non è molto “sovietico”. Le scritte non sono concentriche, la scritta in cirillico “Made in USSR” in bella vista sul quadrante e il profilo approssimativo del Lunochod non fanno che confermare la mia ipotesi di non autenticità del quadrante.

Descrizione dell’orologio Pobeda Lunochod 1

Il resto dell’orologio in mio possesso è un classico Zim Pobeda. Cassa in genere non apprezzata molto dai collezionisti in ottone cromato. Lancette dei minuti e dei secondi color argento come anche la lancetta dei piccoli secondi.

Russian fake watch Pobeda Lunochod 1 - back
Russian fake watch Pobeda Lunochod 1 – back

Russian fake watch Pobeda Lunochod 1 - caliber
Russian fake watch Pobeda Lunochod 1 – caliber

Le rifiniture del calibro 2602 sono quelle degli Zim Pobeda dell’ultimo periodo, molto grezzi e poco rifiniti. Il calibro è tenuto fermo nella cassa da un semplice anello in acciaio. Per fortuna funziona correttamente.

Conclusioni

Tutto quanto sopra scritto è frutto di una mia analisi e di mie ipotesi e non può chiaramente essere ritenuta l’assoluta verità. Non ho mai visto stampare questi quadranti da qualcuno o in qualche posto quindi le mie sono ipotesi a cui ho cercato di dare una risposta sulla base di puntuali osservazioni. Nel caso quanto da me scritto fosse corretto non mi rimane che sconsigliarne l’acquisto per non far proliferare una industria che, anche se marginale, può trovare guadagno nella produzione di orologi con quadranti falsi.


Orologio Zim – Monumento alla Gloria di Samara

russian watch Zim 400 years Kuibyshev monument of Glory

Uno Zim che racconta una storia gloriosa

Una delle cose che mi piace di più fare con gli orologi che colleziono è scoprire cosa commemorino o rappresentino. Un’occasione ghiotta mi si è presentata a novembre del 2020, quando ho trovato questo orologio sovietico Zim con un quadrante champagne e uno strano, almeno per me, monumento rappresentato.

russian watch Zim 400 years Kuibyshev monument of Glory
Zim 400 years Kuibyshev monument of Glory

Il quadrante risulta pieno, ma molto gradevole a mio parere e gli elementi principali ben distinguibili.

Si tratta sicuramente di un orologio commemorativo e dopo qualche ricerca sono riuscito a trovare il monumento rappresentato.

Si tratta del Monumento alla Gloria, presente nella città di Samara, capitale dell’omonimo Oblast russo, nonchè una delle città più grosse della Russia.

Sul quadrante è presente la scritta Kuybyshev, che è il nome che ebbe la città di Samara dal 1935 al 1991, in onore del leader bolscevico Valerian Kuybyshev.

 

Il monumento alla Gloria di Kuybyshev

Il monumento ha una storia molto particolare. E’ stato realizzato dal 1968 al 1971 in onore dei lavoratori dell’industria aerea della città di Kuybyshev per l’impegno e il lavoro durante la grande guerra partiottica. Il progetto di questo monumneto in una lega di acciaio inossidabile alto più di trenta metri fu sviluppato da Pavel Bondarenko, Oleg Kiryuhin e l’architetto A. Samsonov. Per la realizzazione del monumento ciascun lavoratore poté donare un rublo.  L’inaugurazione è avvenuta il 5 novembre 1971.

Le immagini storiche del Monumento alla gloria

Qui sotto una carrellata di immagini storiche dove è possibile apprezzare il monumento in periodi diversi dal nostro. La prima immagine è probabilmente stata scattata durante i lavori di realizzazione nel 1971.

 

Samara Monumento alla Gloria 1971
Samara Monumento alla Gloria 1971

Monument of glory Samara

Monument of Glory Samara

Il Monumento alla Gloria oggi

Il monumento è decisamente affascinante e più avanti ne apprezzeremo i dettagli. La posizione scelta è piazza Slavy in una posizione che permette di avere sullo sfondo il fiume Volga. Particolare interessante dell’orologio è che sul quadrante, tra le ore tre e le ore 9, sono presenti le onde del fiume Volga.

A questo link è possibile avere una visuale della piazza Slavy di Samara

Monument of glory Samara Slavy Square

Monument of Glory Samara

Il monumento è a mio parere bellissimo. Il materiale con cui è realizzato, una lega di acciaio aeronautica, rende il tutto molto suggestivo. Le linee verticali sulla base del monumento e l’acciaio lucido rappresentano raggi di luce che vanno verso il cielo. La statua, alta da sola 13 metri, sulla sommità regge due ali spiegate verso il cielo.

Samara monumento alla gloria dettaglio
Samara monumento alla gloria dettaglio

Monumet of glory Samara detail

La maestosità della piazza e del monumento

In rete ci ono diversi video che mostrano la maestosità del Monumento alla Gloria e della enorme piazza annessa. Qui di seguito ne propongo uno del 2019 che mi sembra molto ben realizzato.

La città di Samara

Sul quadrante dell’orologio è riportata la data presunta di fondazione della città di Samara, il 1586. Curioso scoprire che la prima rappresentazione della città, che precedentemente era ritenuto semplicemente un covo di pirati, è su di una cartina italiana del XIV secolo.

Le due date sul quadrante fanno quindi riferimento ai 400 anni della città (1586 –> 1986).

zim monument of glory samara kuybyshev front
zim monument of glory samara kuybyshev front

L’orologio

Si tratta di uno Zim sovietico ben tenuto con probabilmente il vetro in plexiglass sostituito. Le lancette, compresa quella dei secondi piccoli, hanno coeenza con il quadrante e probabilmente sono quelle originali. Il quadrante è decisamente ben tenuto ma l’orologio per lo stato in cui si trova è stato probabilmente usato.

zim monument of glory samara kuybyshev rear
zim monument of glory samara kuybyshev rear

Sulla parte posteriore della cassa sono presenti segni di usura che hanno tolto la cromatura e messo a vista l’ottone della cassa.

Il fondello, in acciaio inox è tenuto nella cassa con un anello a vite anch’esso in acciaio.

Sul fondello è presente un numero seriale: 524715

I numeri seriali degli orologi sovietici sembrano non avere un particolare significato, come ad esempio dei Seiko, ma dovrebbero essere solo un riferimento per l’identificazione tramite i passaporti di cui gli orologi venivano corredati.

 

Il cuore pulsante dell’orologio è un semplice calibro Pobeda 2602 senza antishock.

Qui è possibile trovare tutte le caratteristiche del calibro.

zim monument of glory samara kuybyshev 2602 caliber
zim monument of glory samara kuybyshev 2602 caliber

Questo è sicuramente uno degli orologi che mi fa amare collezionare orologi russi e sovietici. Sembra di poter fare, tramite loro un viaggio nel tempo e nello spazio e visitare momenti storici e luoghi solo guardando il quadrante di un orologio.

L’orologio russo ZIM Pobeda Sputnik I

russian watch Pobeda 45 years Baikonur

Lo Sputnik I è forse una delle icone spaziali più conosciute in assoluto. Anche un non appassionato riesce a riconoscere facilmente la silhouette dello Sputnik I quando la vede.

Per i più distratti ricordiamo che è stato il primo satellite artificiale messo in orbita intorno alla Terra. Venne lanciato il 4 ottobre 1957 dal cosmodromo di Baikonur (oggi in Kazakistan) e rimase in orbita ellittica bassa per tre settimane prima che le batterie si esaurissero. Dopo un paio di mesi l’orbita è decaduta ed è rientrato nell’atmosfera distruggendosi.

Tutto ciò rappresenta un primato assoluto per l’Unione Sovietica nella corsa allo spazio e quindi è normale che siano molti gli orologi sia da polso che da tavolo che commemorano questa impresa.

L’ultimo arrivato nella collezione Sovietaly™ è un Pobeda Zim commemorativo per i 45 anni del lancio dello Sputnik I dal cosmodromo di Baikonur.

Facendo due conti l’orologio dovrebbe essere del 2002 quindi.

L’OROLOGIO

russian watch Pobeda 45 years Baikonur
Pobeda 45 years Baikonur

L’ASPETTO ESTERNO

L’orologio in questione ha una cassa cromata di forma rotonda. Non ho mai visto altri orologi con questo quadrante quindi non so dire se esistano delle varianti. L’orologio ha il fondello a pressione, il vetro in plexiglass e la corona non ha particolari protezioni. E’ chiaramente non impermeabilizzato.

Le anse sono di misura 18mm.

IL FONDELLO

Il fondello è in classico tondo in acciaio senza segni, incisioni o altri segni caratteristici. E’ montato a pressione sulla cassa cromata.

IL QUADRANTE

Il quadrante è sicuramente la caratteristica principale di questo orologio russo Pobeda Zim

Si possono distinguere le seguenti caratteristiche principali

  • Il quadrante ha uno sfondo di colore blu che si schiarisce mano mano che si va verso la parte bassa
  • Indici in rilevo tondi di color oro in corrispondenza delle ore.
  • Gli indici dei minuti sono di colore grigio chiaro
  • Nella parte superiore del quadrante appena sotto l’indice delle ore 12 è presente il simbolo dell’aquila bicipite coronata che regge nella zampa destra una spada e nella zampa sinistra una corona di alloro. L’aquila sul petto ha una sorta di pettorina rossa.
  • In corrispondenza delle ore 10 abbiamo la scritta in cirillico “45 лет” che significa “45 anni”
  • In corrispondenza delle ore 2 abbiamo l’immagine dello Sputnik I con quella che sembra essere una stella rossa nella parte frontale
  • Nella parte inferiore del quadrante una immagine stilizzate del globo terrestre. In corrispondenza del cosmodromo di Baikonur, indicato in rosso si vede una scia che gira intorno alla terra di colore dorato e che si collega alla parte posteriore dello Sputnik I in corrispondenza di ore 2.
  • Sopra la parte sinistra del globo Terreste un’immagine stilizzata di quello che è il vettore R-7 (Semyorka) che nel 1957 ha portato in orbita lo Sputnik I.
  • Nella parte bassa del quadrante, tra gli indici e la cassa, la scritta rossa in cirillico maiuscolo “БАЙКОНУР” che significa “Baykonur” o “Baikonur” a seconda delle translitterazioni
  • Il quadrante è privo di pasta luminescente.

LE LANCETTE

Le lancette delle ore e dei minuti di color dorato senza pasta luminescente hanno una forma rettangolare con angoli a 90°

La lancetta dei secondi piccola in corrispondenza di ore 6 è anch’essa di colore dorato.

 

IL CALIBRO

L’orologio monta un classico Pobeda Zim 2602 di fattura molto semplice e poco rifinita con pitone fisso. Il rubino dell’asse del bilanciere è privo di antishock.

IL VETTORE R-7 SEMËRKA O SS-6 SAPWOOD

La parte interessante del quadrante di questo orologio è sicuramente la presenza, al di là dello Sputnik I dell’immagine del vettore a due stadi R-7 “Semërka” (o “Semyorka”), nome in codice NATO SS-6 Sapwood.

Nato come il primo ICBM (intercontinental ballistic missile), altro primato raggiunto dall’Unione Sovietica, fu utilizzato, in una versione modificata l’ 8K71PS, per portare nel 1957 nello spazio lo Sputnik I.

Successivamente lo stesso vettore mise in orbita anche lo Sputnik 2 con a bordo la cagnetta Laika, o meglio, Kudrjavka (ricciolina) di razza Laika.

Si tratta di un vettore a due stadi progettato da Sergei Korolev alto 34 metri e del peso di 264 tonnellate. Capace di portare un peso di 500 Kg. Come razzo ad utilizzo bellico si rivelò un fallimento ma al contrario fu utilizzato con successo come vettore spaziale.

Per quanto ne sappia al momento è l’unico orologio russo che riporti il vettore R-7 sul quadrante.

LINK PER APPROFONDIMENTI

Qui sotto è possibile avere alcuni riferimenti se si volesse approfondire l’argomento:

 

LA COLLEZIONE DI OROLOGI SOVIETICI E RUSSI SOVIETALY

 

L’orologio è entrato quasi per caso nella mia collezione. Acquistato su un sito di aste spagnolo era descritto semplicemente come “Reloj Ruso”.

Ben si inserisce comunque all’interno della sub-collezione relativa agli orologi spaziali. La presenza sul quadrante del vettore R-7 lo rende sicuramente un pezzo interessate. Le condizioni generali dell’orologio son decisamente buone. Pur non potendo considerarlo NOS è un orologio che non è credo mai stato utilizzato. Solo non conservato in maniera ottimale.

 

Andrea

LINK ESTERNI SULL’ARGOMENTO

Al momento non ho trovato nessun riferimento a quest’orologio nei vari forum o social. Aggiornerò la sezione in caso di qualche evidenza.

 

Come sempre, qualsiasi ulteriore informazione è la benvenuta, e verrà riportata con le dovute note e riferimenti nel testo.

Le poche fotografie degli oggetti non di mia proprietà sono riportate come link diretto all’immagine.

Vostok Komandirskie Apollo Soyuz

russian watch Vostok Komandirskie Apollo Soyuz

Storia di un orologio pubblicitario russo di una marca di sigarette che si crede un orologio spaziale.

 

Uno degli orologi che ho cercato per più tempo è il Vostok Komandirskie Apollo Soyuz (Восток Командирские Союз Аполлон) che per un appassionato di orologi russi e sovietici a tema “spazio” è una pietra miliare da avere assolutamente in collezione. Purtroppo non è così facile da reperire, e, quando si presenta, ha spesso un costo che lo rende difficilmente abbordabile. In tanti anni di collezionismo mi è capitato di vederne qualcuno e, dopo tanto tempo, sono riuscito finalmente ad averlo in almeno due delle versioni prodotte. Quella con cassa cromata e quella con cassa rifinita al TiN (Nitruro di Titanio)

russian watch Vostok Komandirskie Apollo Soyuz
Vostok Komandirskie Apollo Soyuz

russian watch Vostok Komandirskie Apollo Soyuz
Vostok Komandirskie Apollo Soyuz

L’OROLOGIO

L’ASPETTO ESTERNO

L’orologio è un classico Vostok Komandirskie con cassa 43XXXX in ottone rifinita al TiN o cromata. La cassa è quindi simmetrica con la protezione della corona sul lato destro. La ghiera di questo Vostok Apollo Soyuz, rifinita come la cassa a seconda delle versioni è caratteristica e non comunissima, anche se siamo ben lontani dalla rarità. La ghiera riporta numeri arabi di colore nero per i minuti 10 – 20 – 30 mentre i minuti 40 e 50 sono di colore rosso come anche il dot non inserito a ore 12. Alcuni esemplari sono stati visti anche con una cassa di tipo 21XXXX.

Le anse sono di misura 18mm e la corona di dimensioni piccole ha il lato più esterno a cupola, tipico delle produzioni a partire della seconda metà degli anni ’90.

IL FONDELLO

Il fondello è una delle caratteristiche peculiari di quest’orologio russo e lo rende unico nel suo genere; è da considerarsi una delle caratteristiche che definiscono chiaramente l’orologio.

Come per tutti i Vostok Komandirskie il fondello è in acciaio ma riporta 5 righe con dei simboli e delle scritte peculiari e caratteristiche di questo modello.

back russian watch Apollo soyuz cigarettes advertising chromed

Backl russian watch Apollo soyuz cigarettes advertising TiN

Partendo dall’alto verso il basso:

  1. Una stella a cinque punte impressa
  2. La scritta in cirillico – эксклюзивный che significa: “in esclusiva”
  3. La scritta in cirillico – выуск che significa: “edizione”
  4. Un numero seriale composto da 6 cifre
  5. Una stella a cinque punte impressa

Chiaramente il fondello indica l’esclusività dell’orologio prodotto in una sorta di serie limitata anche se non si hanno notizie certe riguardo alla numerica prodotta, in quanto i seriali di questo Vostok Apollo Soyuz potrebbero non essere semplicemente il conteggio degli orologi prodotti. Sul fondello non è presente il numero relativo alla tiratura dei pezzi.

IL QUADRANTE

Il quadrante di colore nero senza elementi in rilievo è sicuramente la caratteristica principale relativa a quest’orologio russo e tutti quelli che ho visto in questi anni hanno sempre le medesime caratteristiche; si differenziano spesso solo per la tonalità delle parti stampate in rosso. Il cambio di colore, che tende all’arancione, potrebbe essere semplicemente dovuto ad una differenza della miscela dell’inchiostro di stampa oppure, più probabilmente, ad un invecchiamento del pigmento per via dell’esposizione alla luce.

Si possono distinguere le seguenti caratteristiche principali

  • Sono presenti gli indici dei minuti e delle ore
  • Gli indici dei minuti di forma lineare sono di colore bianco
  • Gli indici delle ore sono di colore bianco e di forma circolare tranne quelli ad ore 12, 6 e 9 che sono di colore rosso.
  • Gli indici vicini ad ore 3 sono mancanti per la presenza della finestra che indica la data
  • In corrispondenza degli indici circolari rossi delle ore sono presenti delle stelle a cinque punte bianche.
  • La scritta in cirillico Союз (Soyuz) di colore bianco
  • La scritta in cirillico Аполлон (Apollo) di colore rosso
  • L’immagine delle navicelle Soyuz e Apollo unite di colore azzurro contornato di bianco e ciascuna con una riga curva di colore bianco per la Soyuz e rossa per la Apollo. Da notare quindi come i colori rispetto alle scritte siano invertiti
  • La scritta in cirillico ОСОБЫЕ che significa: “SPECIALE”
russian watch Vostok Komandirskie Apollo Soyuz
Vostok Komandirskie Apollo Soyuz

LE LANCETTE

Le lancette delle ore e dei minuti di color acciaio con pasta luminescente di colore chiaro sono le classiche lancette dei Vostok Komandirskie. La lancetta dei secondi senza pallini o altre caratteristiche è di colore rosso

IL CALIBRO

L’orologio ha al suo interno il classico calibro Vostok 2414 meccanico a carica manuale con data. Non ha quindi caratteristiche peculiari o segni riconoscibili. Da quanto si può vedere nei modelli in mio possesso si tratta di un calibro Vostok standard per Komandirskie

vostok 2414 holographic airplane caliber
vostok 2414 holographic airplane caliber

LA STORIA E L’EQUIVOCO

La parte interessante, al di là dell’edizione speciale e alla rarità dell’orologio è proprio l’equivoco creato dal quadrante, ma andiamo per Ordine:

APOLLO-SOYUZ TEST PROJECT (ASTP) – программа «Союз — Аполлон» (ЭПАС)

L’incontro tra le navicelle spaziali Apollo e Soyuz, avvenuto nel 1975, rappresenta un importante evento nella storia dell’esplorazione spaziale e delle relazioni internazionali. Questo evento ha segnato la prima volta in cui astronauti americani e sovietici hanno collaborato in una missione congiunta nello spazio.

L’incontro tra le due navicelle è stato possibile grazie all’accordo tra gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica, firmato nel 1972, noto come “Accordo Apollo-Soyuz”. L’obiettivo della missione era quello di dimostrare la possibilità di un’operazione congiunta tra le due superpotenze, nonostante le tensioni politiche e ideologiche dell’epoca.

La missione è iniziata il 15 luglio 1975, quando la navicella spaziale americana Apollo, con a bordo i tre astronauti Thomas P. Stafford, Vance D. Brand e Donald K. Slayton, è stata lanciata dalla base di Cape Canaveral in Florida. Due giorni dopo, la navicella spaziale sovietica Soyuz, con a bordo i cosmonauti Alexei Leonov e Valery Kubasov, è stata lanciata dalla base di Baikonur in Kazakistan.

Dopo il lancio, le due navicelle hanno raggiunto un’orbita simile attorno alla Terra, avvicinandosi gradualmente l’una all’altra. L’incontro tra le navicelle è avvenuto il 17 luglio 1975, quando l’Apollo e la Soyuz si sono unite in un abbraccio spaziale, noto come “abbraccio dei gemelli”. Questo storico momento è stato trasmesso in diretta televisiva in tutto il mondo, suscitando grande emozione e ammirazione.

Durante l’incontro, gli astronauti americani e i cosmonauti sovietici hanno lavorato insieme per effettuare una serie di esperimenti scientifici, dimostrando la possibilità di collaborazione internazionale nello spazio. Tra i principali esperimenti c’è stata la verifica della compatibilità tra i sistemi di comunicazione e di controllo delle due navicelle, nonché la prova dell’utilizzo di un sistema di aggancio comune.

Inoltre, gli astronauti e i cosmonauti hanno scambiato regali e messaggi di amicizia e cooperazione tra i loro paesi, dimostrando che la collaborazione internazionale nello spazio può contribuire a superare le divisioni politiche e ideologiche.

Dopo l’incontro, le due navicelle si sono separate e hanno continuato la loro missione indipendentemente. L’Apollo ha completato una serie di esperimenti scientifici, mentre la Soyuz ha continuato a monitorare la Terra e a raccogliere dati scientifici.

L’incontro tra le navicelle Apollo e Soyuz ha rappresentato un importante passo avanti nella storia dell’esplorazione spaziale e delle relazioni internazionali. Questo evento ha dimostrato che la collaborazione internazionale nello spazio è possibile, nonostante le tensioni politiche e ideologiche, e ha aperto la strada a futuri progetti congiunti tra i paesi.

Le informazioni presenti in internet sono tantissime e qui riporto per comodità solo alcuni delle centinaia di link presenti:

 

LE SIGARETTE SOYUZ-APOLLO

La cosa che rende in assoluto più caratteristica questo orologio russo è che in realtà è stato prodotto come orologio pubblicitario della marca di sigarette APOLLO-SOYUZ.

Sì, avete letto bene.

Prodotte dalla “Java Tobacco Factory” di Mosca per il mercato dell’unione sovietica e dalla Philip Morris USA per il mercato statunitense erano una marca di sigarette sovietiche.

Il nome chiaramente cambiava, come anche i caratteri a seconda del paese di commercializzazione.

  • APOLLO SOYUZ per il mercato statunitense
  • СОЮЗ АПОЛЛОH per il mercato sovietico

Qui sotto alcuni link riguardo a questa marca di sigarette:

Le sigarette Apollo-Soyuz sono comunque a tutti gli effetti un brand commemorativo dell’evento avvenuto nello spazio nel 1975. Si può notare anche la presenza sul pacchetto della scritta: COMMEMORATIVE BRAND

Un collezionista russo mi ha detto che si ricorda di aver ricevuto uno degli orologi a seguito di un concorso indetto alla fine degli anni ’90. Non ho però alcuna prova concreta  dell’esistenza di questo concorso purtroppo.

LA COLLEZIONE DI OROLOGI SOVIETICI E RUSSI SOVIETALY

 

L’orologio Apollo-Soyuz o Soyuz-Apollo, come lo vogliate chiamare, in base alla mia esperienza è stato prodotto in almeno due modelli.

Nel corso degli anni ho avuto la fortuna di riuscire ad averli entrambi. Pur non essendo in maniera diretta un orologio a tema spaziale, ricordiamo che è un orologio pubblicitario della marca di sigarette sovietica Apollo-Soyuz, lo ritengo uno degli orologi più belli che ho la fortuna di avere in collezione.

 

Andrea

LINK ESTERNI SULL’ARGOMENTO

 


Come sempre, qualsiasi ulteriore informazione è la benvenuta, e verrà riportata con le dovute note e riferimenti nel testo.

Le poche fotografie degli oggetti non di mia proprietà sono riportate come link diretto all’immagine.


Luch 2370 Chiesa di San Simone e Sant’Elena Minsk (BY)

russian watch Luch Minsk Red Church

L’OROLOGIO LUCH

Si tratta di  un orologio russo, o per meglio dire bielorusso in quanto la fabbrica Luch si trova nell’attuale Bielorussia e il quadrante è infatti marchiato “Беларусь”.

L’orologio è NOS ed è completo sia di passaporto che di confezione in cartone e plastica termoformata come si può vedere dalla fotografia sotto.

La cosa più interessante è certamente il quadrante.

Possiamo individuare alcuni elementi decisamente caratteristici e molto insoliti per un orologio russo.

  • La presenza di un quadrante fustellato in maniera complessa. Il perimetro segue la forma della chiesa rappresentata.
  • La presenza di un meccanismo 24h nel calibro al quarzo che gestisce una ruota con sopra il Sole e la Luna e che permette di dare indicazione delle 24h
  • Il quadrante bianco con gli indici espressi con i numeri romani tra cui spicca il solito 4 indicato secondo la nomenclatura romana e non medioevale
  • Le lancette delle ore e dei minuti con vernice bianca non luminescente e la lancetta dei secondi centrale cromate
  • La scritta, come detto prima: “Беларусь” ad indicare che la sede della Luch è in Bielorussia.
  • L’immagine molto evidente di una chiesa di colore rosso.
  • La scritta “Minsk” in cirillico
  • Il marchio Luch in cirillico
  • La scritta Quartz in cirillico

russian watch Luch Minsk Red Church
Luch Minsk Red Church

La cassa di forma rotonda anodizzata color nero e le rifiniture dorate rendono molto evidente il quadrante bianco lavorato e con colori vivaci. Sicuramente uno dei punti di forza di questo orologio russo.

IL CALIBRO

L’orologio è mosso da un calibro al quarzo 2370 con appunto la complicazione delle 24h sfruttata in molti modi negli orologi che montano questo calibro.

LA COSTRUZIONE IN LEGNO SUL QUADRANTE

Si tratta della chiesa cattolica di Santi Simeone e Elena, conosciuta come la “Chiesa Rossa”.

Costruita dal 1905 al 1910 in piazza dell’Indipendenza a Minsk.

Questi i link riguardanti la chiesa in varie lingue:

https://en.wikipedia.org/wiki/Church_of_Saints_Simon_and_Helena

https://chyrvony.by/

https://www.paesionline.it/bielorussia/monumenti-ed-edifici-storici-minsk/chiesa-dei-santi-simoni-ed-elena

LA CITTA’ DI MINSK

Минск è la città principale nonché la capitale della Bielorussia. Si trova nel centro dell’Europa continentale. Non ha confini con il mare.

Questi alcuni dei moltissimi link riguardanti Minsk:

https://en.wikipedia.org/wiki/Minsk

https://it.wikipedia.org/wiki/Minsk

https://www.tripadvisor.it/Attractions-g294448-Activities-Minsk.html

LA FUNZIONE 24h: NOTTE e GIORNO

Una funzione interessante di questo orologio russo è la possibilità di vedere e di regolarlo considerando le 24h.

Sullo sfondo della chiesa infatti a seconda dell’orario apparirà il sole con il cielo azzurro oppure la luna piena con le stelle.

Chiaramente tutto questo varia nel corso delle 24h.

quadrante orologio Luch quarzo dettaglio sole Minsk
quadrante orologio Luch quarzo dettaglio sole

 

quadrante orologio Luch quarzo dettaglio luna Minsk
quadrante orologio Luch quarzo dettaglio luna Minsk

 

LA COLLEZIONE DI OROLOGI RUSSI SOVIETALY(TM)

Sono entrato in possesso di quest’orologio russo durante una delle cene organizzate dalla community FB “Orologi Russi che passione” a seguito di un o scambio fatto con un altro collezionista.

Questo orologio ben si posiziona all’interno di una collezione per molte delle peculiarità che porta con sé. Pur essendo un orologio abbastanza recente, dal passaporto si può vedere che la data di fabbricazione è il 13 ottobre 1999, la lavorazione complessa del quadrante e la funzione Sole/Luna lo rendono particolarmente gradevole da guardare e da eventualmente usare.

Il calibro 2370 viene usato anche in altri orologi lavorati a marchio Luch come ad esempio la versione con il globo terrestre e lo Sputnik.

In rete si possono trovare molti altri esempi di utilizzo creativo di questo calibro bielorusso.

 

Molnija 15 rubini grande guerra patriottica 1941 1945

russian pocket watch molnija

Questa mattina presso un mercatino delle pulci in provincia di Milano ho trovato un orologio da tasca Molnija che mi ha incuriosito.

Sulla calotta in metallo che protegge il quadrante e presente il simbolo della “Guardia Sovietica”.

russian pocket watch molnija
Molnija

Sul fondello in rilievo il simbolo della falce e del martello dentro una stella a cinque punte.

Sul bordo la scritta in cirillico “великая отечественная 1941-1945” che indica la “grande guerra patriottica” nome con cui viene chiamata la seconda guerra mondiale.

russian pocket watch molnija
Molnija

A questo link (wikipedia) e a questo è possibile trovare informazioni riguardo la “RED ARMY GUARDS” (testo in inglese).

L’orologio è mosso da un calibro Molnija 3602 a carica manuale.

Ha un quadrante molto semplice per non distrarre, forse, dall’importanza del messaggio commemorativo.

russian pocket watch molnija
Molnija

L’orologio é di epoca russa quindi sicuramente successivo al 1993. Fortunatamente funziona perfettamente.

Zim Aquila Bicipite ’90

russian watch Zim two headed eagle

Domenica mattina durante una delle mie scorribande mattutine presso un mercatino delle pulci mi sono imbattuto in questo Zim anni ’90 con cassa annerita, vetro minerale bombato( purtroppo rigato ), sfere coerenti e quadrante con una importante aquila bicipite su sfondo blu.

La mancanza sia della scritta “made in USSR” che “made in russia” lo posiziona nel periodo di transizione in cui il simbolo dell’aquila bicipite, dopo circa settant’anni di falce e martello, è stato ripristinato. Questo lega quest’orologio quindi ad un preciso periodo storico di transizione molto interessante.

L’orologio mi ha decisamente incuriosito in quanto ho spesso visto l’aquila a due teste ma non mi sono mai fermato a capire cosa significhi in realtà.
Questo l’orologio:

orologio russo Zim aquila bicipite vetro rovinato
orologio russo Zim aquila bicipite

Iniziando a cercare informazioni riguardo al simbolo si scopre che le origini sono addirittura di periodo romano. Sembra che il primo utilizzo sia stato per opera di Costantino I nel I secolo d.C. Il significato delle due teste, rivolte in due direzioni opposte a partire dal collo, diventa chiaro nel momento in cui si pensa all’unione di due imperi ( in questo caso quello d’oriente e quello d’occidente).

Ancora oggi molte bandiere riportano questo simbolo in forma più o meno diversa. Senza prendere in considerazione la Russia, di cui poi parleremo in maniera più approfondita citiamo: Albania, Armenia, Montenegro, Serbia.

 

 

 

 

Anche diverse città riportano nel loro stemma l’aquila bicipite, per fare alcuni esempi: Belgrado, Essen, Velletri.

Unica eccezione rilevata è la città di Fiume in Croazia il cui stemma riporta un’aquila bicipite con entrambe le teste rivolte verso destra.

Per quanto riguarda lo stemma russo la questione è abbastanza complessa e le fonti non sono sempre in accordo. Ho cercato quindi di fare una ricerca ragionevolmente approfondita per cercare di capire il significato del dial di questo orologio.

Partiamo dall’attuale stemma della Russia che riporta un aquila bicipite dorata su sfondo rosso. Accollato all’aquila lo stemma di Mosca ( riportante San Giorgio)

Chiaramente nel corso del tempo lo stemma è cambiato. L’aquila è passata dal color oro al nero per poi tornare al color oro. Anche le corone sono apparse e scomparse per poi riapparire. Attualmente  le due teste sono sormontate da una corona ed un’ulteriore corona, a simboleggiare ulteriormente l’unione, sopra di queste.

Zim aquila bicipite anni ’80 russia corone

Negli artigli l’aquila stringe nella sinistra uno scettro e nella destra un globo crucigero, entrambi simboli di potere.

Zim aquila bicipite anni ’80 russia Artigli

 

Chiaramente dopo la rivoluzione d’ottobre nel 1917 dopo un primo momento in cui divenne bianca lo stemma venne sostituito dalla falce e il martello, in un primo momento contornata da fasci di frumento

Questa l’ultima versione della bandiera:

Dopo circa settant’anni di assenza nel 1993 l’aquila è stata riportata in auge diventando tutt’oggi lo stemma della Russia

Lo stemma riportato sul quadrante dell’orologio sembra essere una versione molto vicina a quella approvata dagli Zar nel 1856 ( NDR vedi QUI ) La principale novità rispetto alla precedente versione è la comparsa degli 8 scudetti con “le armi dei domìni dell’impero” sulle ali spiegate dell’aquila e la figura di San Giorgio rivolta verso l’asta, araldicamente corretta ( non riportata sul quadrante dell’orologio ) . Anche l’aquila ha assunto un aspetto più “teutonico”.

quadrante orologio russo Zim aquila bicipite
quadrante zim aquila russa bicipite

Dopo qualche ricerca sono riuscito a capire a cosa si riferiscano gli 8 scudetti presenti sulle ali dell’aquila presente sul quadrante. Si tratta degli scudetti relativi ad alcuni territori dell’allora Impero Russo.

Dall’alto verso il basso sull’ala di DESTRA: Kazan, PoloniaChersoneso Taurico e, riunite in un unico scudetto, di Kiev, Vladimir e Novgorod.

Dall’alto verso il basso sull’ala di SINISTRA: Astrakan, Novosibirsk, Georgia e Finlandia

Al centro accollato ci dovrebbe essere lo scudo di Mosca circondato dal Collare dell’Ordine di Sant’Andrea Protocleto.

Lo scudo di Mosca è stato probabilmente sacrificato per via della presenza dei pignoni delle lancette.

Zim aquila bicipite anni ’80 russia centro

Non sono riuscito a trovare l’orologio nei cataloghi conosciuti.

Inutile dire che un comunissimo orologio Zim degli anni ’90 trovato in un mercatino è stato utile per approfondire una serie di argomenti a cui personalmente non avevo mai dato molta attenzione.

Come sempre l’orologeria russo/sovietica è uno spunto interessante per apprendere qualcosa di nuovo.

Vostok Astronaut. Sul quadrante c’è Valentina Tereskova?

soviet watch Vostok Generalskie Cosmonaut

Vostok Astronaut, oppure Vostok Cosmonaut, questo è generalmente il nome attribuito a questo splendido orologio sovietico. Il nome è dato chiaramente dal disegno del quadrante che rappresenta il volto di profilo di un astronauta dentro un casco di una tuta spaziale.

Molto ricercato dai collezionisti di tutto il mondo per via del diretto riferimento all’avventura spaziale sovietica (si vede infatti benissimo l’iconico CCCP sul casco) esiste in varie versioni che andremo nel limite del possibile ad analizzare.

Il fascino di quest’orologio deriva inoltre dal non sapere esattamente chi sia l’astronauta ritratto all’interno del casco. Cercheremo di capire insieme quali siano le teorie plausibili a riguardo.

Vostok Astronaut, ma quante versioni?

Principalmente possiamo individuare tre varianti dell’orologio, due di periodo sovietico e una di periodo transazionale. Esistono ulteriori versioni che differiscono per la tipologia di cassa o di ghiera. Difficile capire se siano originali di fabbrica oppure orologi con dei pezzi sostituiti.

Le versioni sovietiche.

Queste due versioni, in special modo quella con il quadrante blu e la cassa di tipo Neptune sono quelle meno comuni. In entrambi i casi il quadrante è identico se non per il colore di fondo.

La versione con quadrante nero normalmente si trova in cassa Generalskie 091xxx cromata con il calibro Vostok automatico 2416b. Prodotto negli anni ’80 e principalmente destinato ai mercati italiani e tedeschi. L’esempleare in foto ha la tipica ghiera unidirezionale con i pallini piccoli che si trova facilmente nei Vostok automatici destinati appunto a questi due mercati.

La versione blu di periodo sovietico, decisamente più difficile da trovare della precedente, è in cassa Neptune e monta un calibro Vostok automatico.

Il quadrante per entrambe le versioni è sostanzialmente identico e differisce solo per il colore.

La versione di periodo transazionale.

Esiste anche una versione post sovietica del Vostok Astronaut. E’ possibile ipotizzare che, visto il successo della versione sovietica, sia stato ripreso dalla Vostok per la produzione di un Amphibia con un quadrante molto simile.

Qui sotto è possibile vedere due versioni con lo stesso quadrante di periodo transazionale. Entrambe in cassa 020xxx con chiaramente delle ghiere diverse. Al momento non saprei dire quale sia la ghiera corretta.

Il quadrante del Vostok Astronaut

La parte più bella e più caratteristica dell’orologio. Il profilo dell’astronauta con il casco su di uno sfondo che evoca lo spazio profondo. La versione sovietica e quella transizionale sono molto simili, simili ma non uguali.

Ad un primo sguardo non ci si rende conto facilmente delle differenze tra le due versioni. Il disegno dell’astronauta differisce per molti particolari che si possono facilmente vedere se paragoniamo le due stampe.

Confronto tra i quadranti del Vostok Astronaut

Facile vedere come i riflessi sul casco e la visiera siano riportati in maniera diversa. Basta prendere a riferimento la posizione della “P” sul casco.

Chi è la persona rappresentata?

Tre al momento sono le teorie più gettonate se escludiamo quella in cui si ipotizza un “generico” astronauta.

Y. Gagarin

Generalmente si identifica l’astronatua sovietico, o meglio il cosmonauta sovietico con Y. Gagarin, il primo uomo ad essere andato nello spazio. La teoria si basa sul fatto che i lineamenti di Gagarin, come è possibile vedere dalle foto, erano abbastanza delicati e non particolarmente marcati.

Anna Lee Fisher

Teoria affascinante ma un po’ fantasiosa in quanto difficile immaginare, se non per scherzo, un’astronauta americana in una tuta sovietica, specialmente negli anni ’80. L’immagine di Anna Lee Fisher richiama però molto quella presente sul quadrante e non escluderei che chi ha disegnato il quadrante non possa essersi ispirato a questa fotografia.

Valentina Tereskova

La teoria che forse preferisco e forse anche quella più probabile. Sul quadrante del Vostok Astronaut potrebbe essere rappresentata lei, Valentina Terskova, la prima donna ad essere andata nello spazio. Partita a bordo di una capsula Soyuz da Baikonur nel mese di giugno del 1963 partì e soprattutto tornò sana e salva sulla Terra dopo una missione di quasi tre giorni in solitaria. Siamo negli anni ’60 e all’epoca il solo pensare di far andare nello spazio una donna era innovativo. Ma l’Unione Sovietica ci ha spesso fornito su di un piatto d’argento queste chicche di emancipazione e di femminismo frutto probabilmente anche di una studiata propaganda politica.

Il Vostok Astronaut ha dei cloni?

Fatto decisamente curioso esiste anche una versione “dubbia” con un design molto simile ai Vostok ma che appare meno gradevole a mio giudizio. Si tratta di un orologio Slava a carica manuale con calibro 2428. Sul quadrante grigio chiaro/bianco troviamo il disegno del profilo dell’astronauta visto prima ma in colore blu. Il disegno richiama chiaramente la versione sovietica ma è meno definito e convincente.

Altro fatto curioso è che nella parte bassa del quadrante troviamo il nome di Yuri Gagarin in cirillico (Ю. А. ГАГАРИН), che potrebbe sostenere la tesi che l’astronauta rappresentato sia Gagarin e non Valentina Terskova.

russian watch Slava Gagarin
Slava Gagarin

Conclusioni

L’orologio, o per meglio dire gli orologi, sono sicuramente una pietra miliare in qualsiasi collezione dedicata allo spazio e in particolar modo agli orologi spaziali. Bellissimi da mostrare e da indossare. Indipendentemente dal modello o dalla versione la semplicità del design e la pulizia del quadrante ne fanno uno degli orologi sovietici meglio riusciti degli anni ’80. Riguardo a chi sia rappresentato sul quadrante mi sento di affermare che è ininfluente. Forse era proprio il desiderio di chi ha realizzato il design lasciare il dubbio e continuare a pensare a quegli uomini e donne coraggiose che hanno aperto la strada all’esplorazione spaziale.

Vostok Buran – Polar Aviation Export Italy

soviet watch Vostok Polar aviation

Tre pinguini e un orso polare sul quadrante di un Vostok Buran.

Oggi al polso un interessante orologio made in CCCP a mio parere sottovalutato, specialmente in Italia, dato che non se ne conosce veramente il significato storico. Molte congetture si trovano nella rete ma ben poche hanno radici fondate. L’orologio in questione è il Vostok Buran dedicato all’Aviazione Polare sovietica, in inglese Polar Aviation.

QUI è possibile trovare alcune interessanti immagini direttamente dall’archivio storico della Aeroflot russa.

Il quadrante dell’orologio Polar Aviation

Si possono distinguere due zone ben distinte.

 

soviet watch Vostok Polar aviation
Vostok Polar aviation

 

Nella parte superiore un semicerchio azzurro con la scritta in cirillico BURAN Буран (tempesta di neve) e all’interno un orso bianco, animale tipico dell’emisfero boreale e quindi del Polo Nord.

Nella parte inferiore tre pinguini, animale tipico dell’emisfero australe e quindi del Polo Sud e il logo, che rappresenta oggi la Aeroflot.

Ad oggi bisogna considerare la Polar Aviation come una sussidiaria della Aeroflot i cui servizi sono svolti sotto un unico marchio.

Le testimonianze fotografiche della Polar Aviation

Ci sono alcune interessanti testimonianze fotografiche in tal senso:

Istituita nel 1934 l’Aviazione Polare Sovietica non è più attiva dal 1970.

Dalle informazioni reperite la stessa serviva tutte le rotte polari de e per i paesi più remoti e le stazioni scientifiche dislocate nelle due regioni artiche del pianeta.

Molte interessanti informazioni si possono reperire a questo link:

https://russianplanes.net/airline/1535

Dai report indicati nel sito è possibile vedere come la storia della Polar Aviation sia stata purtroppo costellata di incidenti e in qualche caso anche di disastri.

Serviva anche molte isole artiche e all’epoca per gli abitanti dell’isola era sicuramente un riferimento importante (anche per la posta, le medicine e per i rifornimenti alimentari )

Interessante è il seguente sito internet (in russo, ma grazie a Google Translator oramai tutto è possibile) che racconta la storia e la vita degli abitanti dell’isola di Dickson. In molte foto storiche si possono vedere aerei ed elicotteri della Polar Aviation Sovietica:

http://ponti59.narod.ru/

L’orologio è ben fatto e piacevole da portare. rilasciato principalmente per il mercato italiano (si riconosce dal tipico fondello degli orologi realizzati per il mercato italiano e dal cinturino in pelle di discreta qualità marchiato in più punti ) l’orologio merita un posto migliore nella collezione di un appassionato di orologi russi.

Di seguito alcune foto dell’esemplare in mio possesso trovato nel 2017 a Roma una domenica di febbraio a Porta Portese.

I dettagli del Vostok Buran Polar Aviation

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