Fabbrica di orologi Raketa

Storia della Fabbrica di Orologi Raketa (Petrodvorets) di San Pietroburgo

Cronologia Essenziale della Fabbrica Raketa

La tabella seguente riassume i principali eventi storici della Petrodvorets Watch Factory “Raketa” dalla fondazione ai giorni nostri:

AnnoEvento Storico
1721Fondazione della Fabbrica Imperiale di Pietroburgo a Peterhof (Pietro il Grande) per la lavorazione di pietre dure e preziose [world.raketa.com].
1777–78Costruzione del primo edificio industriale in muratura a Peterhof (3 piani, architetto Yury Felten) come sede della fabbrica vicino al Palazzo d’Estate dello Zar [ru.wikipedia.org].
1801–1816Riorganizzazioni sotto l’Impero: ampliamento sotto l’imperatrice Caterina II, dotazione di nuovi macchinari; ribattezzata Fabbrica Imperiale di Taglio Pietre [Петродворц…ниверсалис].
1914Vigilia della Grande Guerra: la fabbrica concentra la produzione su articoli tecnici per l’esercito (strumenti chirurgici, parti di armi bianche) e riduce i beni di lusso [Петродворц…ниверсалис], [ru.wikipedia.org].
1917Rivoluzione d’Ottobre: nazionalizzazione; fine della produzione per la corte imperiale. Il nuovo regime le assegna la produzione di componenti tecniche (pietre di precisione) per il Commissariato Militare sovietico [ru.wikipedia.org].
1930–32Inserimento nel trust statale “Russkie Samocvety” (Pietre Russe). Nel 1932 la fabbrica viene rinominata Zavod Tochechnykh Tekhnicheskikh Kamney (Fabbrica di Pietre Tecniche di Precisione) Nº1, sigla TTK-1, focalizzandosi su rubini industriali e componenti di precisione [citywalls.ru].
1935Realizzazione di opere simboliche per l’URSS: le grandi stelle rosse del Cremlino e il rivestimento in pietra del Mausoleo di Lenin a Mosca (ultimi lavori monumentali prima di dedicarsi esclusivamente all’industria) [world.raketa.com].
1938Avvio della produzione su larga scala di rubini sintetici di precisione per meccanismi di orologi, fornendo le pietre per gli altri fabbricanti sovietici [world.raketa.com], [mroatman.wixsite.com]. (Ogni movimento meccanico Raketa impiega 24 rubini come cuscinetti [world.raketa.com]).
1941–44Grande Guerra Patriottica (WWII): evacuazione dell’impianto e del personale a est (Uglich e Kusa) dopo l’assedio di Leningrado [ru.wikipedia.org]. Lo stabilimento a Peterhof, situato sulla linea del fronte, è quasi completamente distrutto [ru.wikipedia.org]. Una piccola unità rimasta produce oggetti tecnici essenziali in condizioni disperate. Molti operai si arruolano e cadono in guerra [world.raketa.com].
1944–49Ricostruzione post-bellica: il sito di Peterhof viene recuperato. 1945: il governo sovietico istituisce il nuovo marchio di orologi “Pobeda” (“Vittoria”) per commemorare la vittoria bellica [world.raketa.com]. 1949: la fabbrica ricostruita riprende a pieno regime e viene convertita alla produzione di orologi da polso, avviando l’assemblaggio dei modelli Pobeda e Zvezda su direttiva di Stalin [Петродворц…ниверсалис], [citywalls.ru].
1954Formalizzazione del nuovo ruolo: decreto del Consiglio dei Ministri sovietico rinomina l’impianto in “Petrodvorcovij Chasovoj Zavod” (Fabbrica di Orologi di Petrodvorec), sancendo ufficialmente la specializzazione in orologeria [citywalls.ru], [ru.wikipedia.org].
1961–62Nasce il marchio “Raketa” (in russo “Ракета”, significa razzo): lanciato nel 1961 in onore del primo volo spaziale umano di Yuri Gagarin [world.raketa.com]. Dal 1962 tutti gli orologi prodotti a Petrodvorec escono con il marchio Raketa e un nuovo logo [citywalls.ru], [mroatman.wixsite.com].
1960–70Grande espansione produttiva durante il boom della cosmonautica e della Guerra Fredda: la fabbrica sviluppa decine di nuovi calibri, inclusi modelli speciali (es. “Polar” a 24 ore per spedizioni polari nel 1970 [world.raketa.com]). Riceve onorificenze industriali come l’Ordine della Bandiera Rossa del Lavoro (1971) per i risultati produttivi [world.raketa.com].
1974Prima in URSS a implementare una linea di produzione completamente automatizzata, segnando un avanzamento tecnologico nell’industria orologiera sovietica [mroatman.wixsite.com].
1980La Raketa realizza gli orologi ufficiali delle Olimpiadi di Mosca 1980 (modello con movimento Raketa 2609НА, logo olimpico e profilo del Cremlino sul quadrante) offerti a ospiti e atleti come dono diplomatico [world.raketa.com]. Nello stesso anno l’azienda viene riorganizzata come Associazione di Produzione di Leningrado “PChZ”, consolidando tutte le attività sotto un ente unico [citywalls.ru], [citywalls.ru].
Anni ’80Apogeo produttivo: l’impianto produce fino a ~4,5 milioni di orologi meccanici all’anno e impiega oltre 8.000 lavoratori [mroatman.wixsite.com], [ru.wikipedia.org]. La fabbrica è una vera città industriale: dispone di reparti completi (dalla fabbricazione di ogni singolo componente all’assemblaggio finale) e infrastrutture sociali proprie (ospedale, scuole, alloggi, club, stadio, persino un rifugio antiatomico per i dipendenti) [mroatman.wixsite.com], [ru.wikipedia.org]. Esporta orologi in 38 paesi del mondo, con molti modelli marchiati in inglese per l’estero [mroatman.wixsite.com].
1991Crollo dell’URSS: l’industria orologiera pianificata viene travolta dalla crisi economica. La produzione Raketa cala drasticamente e la fabbrica inizia a ridurre il personale. Nel 1992 l’azienda diventa società per azioni (АО “Raketa”) durante la transizione al mercato [citywalls.ru].
2000–2004Crisi e chiusura: ulteriori difficoltà portano quasi allo stop totale. Nel 2001 parte del complesso viene chiuso e affittato a terzi; il principale edificio produttivo viene dismesso e in seguito trasformato in centro commerciale “Raketa” [ru.wikipedia.org]. La produzione di orologi praticamente si ferma entro metà anni 2000.
2009–2010Salvataggio e riorganizzazione: nuovi investitori rilanciano la storica manifattura. Arrivano ingegneri orologiai dalla Svizzera (con esperienza in Rolex, Breguet ecc.) per ammodernare i processi [ru.wikipedia.org]. Si inaugura nel 2010 la “Scuola Petrodvorец di Orologeria – Raketa” per formare nuovi tecnici [ru.wikipedia.org]. Nel CdA entra anche un discendente della famiglia imperiale Romanov, a suggellare il legame con la tradizione [ru.wikipedia.org].
2011Riapertura ufficiale: viene lanciata una nuova collezione di orologi Raketa di design moderno ma meccanica tradizionale [ru.wikipedia.org]. La fabbrica ormai operante in scala ridotta resta comunque nell’edificio storico a Peterhof e riprende la produzione interna di movimenti propri [ru.wikipedia.org].
2014Presentazione del primo nuovo calibro meccanico di produzione interna dopo decenni: il “Raketa-Avtomat” ad carica automatica, interamente progettato e realizzato in casa [ru.wikipedia.org].
2015La Raketa costruisce e installa a Mosca (negozio ЦДМ sulla Lubjanka) il più grande meccanismo di orologio al mondo, un gigantesco orologio meccanico di 6×7 metri con 5.000 componenti, basato su un movimento Raketa modificato [world.raketa.com].
2021300º anniversario della fondazione (1721–2021): la manifattura celebra le proprie origini imperiali producendo un orologio artistico a marchio “Imperial Peterhof Factory”, un pezzo unico che combina elementi di pietra decorativa e meccanica orologiera [world.raketa.com]. Emessa anche una serie speciale di francobolli commemorativi e aperta una mostra storica nel rinnovato Museo dell’Orologio Raketa (riaperto nel 2014) [citywalls.ru].
OggiLa Raketa continua a produrre orologi meccanici di alta qualità interamente made in Russia nel sito storico di Peterhof. Pur con volumi più modesti, rimane una delle pochissime manifatture orologiere russe integrate verticalmente (realizza in casa ogni componente, inclusi bilancieri e spirali) [world.raketa.com], ispirandosi ancora a temi di esplorazione spaziale, polare e militare come un tempo [oracleoftime.com].

Fonti: Cronologia ricostruita da fonti storiche ufficiali e documenti d’archivio russi. [world.raketa.com], [citywalls.ru], [ru.wikipedia.org] [ru.wikipedia.org], [ru.wikipedia.org]


Origini Imperiali (1721–1917): dalle Pietre Preziose agli Strumenti

La Petrodvorets Watch Factory “Raketa” affonda le sue radici nell’epoca zarista. Fu fondata nel 1721 per volontà dello zar Pietro il Grande come Fabbrica Imperiale di Pietroburgo a Peterhof (in russo: Peterhofskaya granilnaya fabrika). La sua missione originaria non aveva nulla a che fare con gli orologi: la fabbrica nasce infatti come un laboratorio specializzato nella tagliatura, molatura e incisione di pietre dure e gemme, destinato a realizzare decorazioni sontuose per la nuova capitale imperiale San Pietroburgo e i palazzi degli zar. In pratica, fu il primo opificio russo dedicato all’arte della pietra dura, una tradizione appresa da Pietro durante i suoi viaggi in Europa e importata in Russia per glorificare l’Impero. [world.raketa.com] [world.raketa.com], [ru.wikipedia.org]

Nei suoi primi decenni, la Fabbrica di Peterhof lavorò sotto l’egida dell’Accademia Imperiale delle Scienze, poi passò sotto la gestione diretta della Cancelleria reale. Già a metà del ‘700 con Caterina II la Grande, l’attività si ampliò: la zarina, appassionata di pietre dure, fece installare nuovi macchinari e ingrandire gli stabilimenti per far fronte alla richiesta di marmi, graniti e altre pietre ornamentali nelle costruzioni monumentali di San Pietroburgo (palazzi, musei, fontane). Nel 1777–78 fu costruito un nuovo edificio in pietra a tre piani sulla riva del Baltico, lungo la strada per Oranienbaum, che sostituì l’originaria sede lignea: questa struttura divenne il cuore della fabbrica e ne rimane tuttora il nucleo storico. [ru.wikipedia.org]

Durante l’800 la fabbrica produsse opere di altissimo pregio artistico: ad esempio tagliò i diamanti per la Grande Corona Imperiale di Russia (incoronazione di Caterina, 1762) e realizzò pregiati mosaici in pietra dura per cattedrali come Sant’Isacco a Pietroburgo. Sotto la direzione di maestri come il barone Nikolaj Buchholz (1848–58), vennero istituiti reparti dedicati a lavorazioni speciali – un laboratorio del marmo e uno del parquet in pietra per produrre splendidi pavimenti a mosaico in stile antico. Verso fine ‘800, con l’avvento dell’era industriale, la fabbrica iniziò gradualmente a dismettere la produzione di decorazioni monumentali per concentrarsi su oggetti di minor dimensione e uso pratico: oltre a gioielli e suppellettili (celebre la produzione di uova di Pasqua in pietra dura per la nobiltà), comparvero strumenti e utensili tecnici come impugnature, tagliacarte, ecc.. [oracleoftime.com], [Петродворц…ниверсалис] [Петродворц…ниверсалис]

Curiosità: negli anni 1780 l’opificio di Peterhof affiancò un orologiaio svizzero, J. M. Tabacchi (italianizzato in Tablerg), per la fabbricazione di orologi preziosi destinati alla corte imperiale. Queste prime sperimentazioni, seppur limitate, gettarono un ponte tra la tradizione lapidaria della fabbrica e la futura vocazione orologiera. [oracleoftime.com]

All’alba del XX secolo, la missione della fabbrica risentiva dei mutamenti storici: con la modernizzazione e i venti di guerra, la produzione per la corte zarista venne ridimensionata. Già dal 1914, durante la Prima Guerra Mondiale, la Fabbrica di Peterhof fu in gran parte convertita a commesse tecnico-militari, producendo articoli come strumenti chirurgici per gli ospedali da campo e parti di armi (lame per sciabole e baionette). La secolare epoca imperiale volgeva al termine e con essa la fabbrica si apprestava a cambiare radicalmente identità. [ru.wikipedia.org]

Dalla Rivoluzione al Secondo Dopoguerra (1917–1950)

Con la Rivoluzione d’Ottobre del 1917 e la caduta della monarchia, la Peterhofskaya fabrika fu nazionalizzata. Il nuovo governo sovietico la riorganizzò per scopi utilitari: cessò la produzione di lusso per l’élite e si iniziò a impiegare il know-how di precisione della fabbrica per servire le necessità dell’industria e dell’esercito della giovane URSS. Negli anni ’20, tra vari passaggi amministrativi, l’opificio entrò a far parte del trust statale «Russkie Samocvety» (“Gemme Russe”) insieme ad altre ex-fabbriche imperiali di pietre preziose. La Fabbrica di Peterhof venne identificata come Impresa n.1 del trust: il suo compito principale divenne la produzione di pietre di precisione (soprattutto rubini industriali) per strumenti di misura, apparecchi ottici e meccanismi delicati destinati al Commissariato della Difesa e all’Armata Rossa. [world.raketa.com], [ru.wikipedia.org] [ru.wikipedia.org]

Nel 1930–31, in piena era staliniana di industrializzazione, la fabbrica subì un’ulteriore trasformazione: in linea con la crescente domanda di componentistica di precisione per l’industria bellica e l’orologeria, venne ribattezzata ufficialmente “1° Fabbrica Statale di Pietre Tecniche di Precisione” (ТТК-1). Questo segnò il definitivo abbandono della lavorazione artistica della pietra a favore della produzione specializzata di rubini sintetici e altri componenti tecnici (cuscinetti, ingranaggi, ecc.). Già dal 1935 la TТК-1 di Petrodvorec iniziò a rifornire di rubini di alta qualità la neonata industria orologiera sovietica – in particolare la Prima Fabbrica di Orologi di Stato a Mosca. I rubini, usati come perni e cuscinetti anti-attrito nei movimenti meccanici, erano cruciali per l’autonomia tecnologica dell’URSS: prima venivano importati, ma grazie a Petrodvorec l’Unione Sovietica divenne autosufficiente in questo ambito strategico. [citywalls.ru] [mroatman.wixsite.com]

Parallelamente, la fabbrica partecipò ad alcuni progetti simbolici del regime: poco prima della Seconda guerra mondiale, i suoi artigiani realizzarono le gigantesche stelle rosse di vetro e rubino installate sulle torri del Cremlino di Mosca (nel 1935 sostituirono gli stemmi zaristi) e contribuirono alla tomba di Lenin con raffinate lastre di porfido e jaspe per i rivestimenti. Si trattò degli ultimi incarichi “artistici” prima che la produzione fosse interamente dedicata all’industria pesante e bellica. [world.raketa.com]

La Seconda Guerra Mondiale (1941–45) colpì duramente la fabbrica e i suoi lavoratori. Dopo l’invasione tedesca del 1941 e l’assedio di Leningrado, Petrodvorec (Peterhof) si trovò sulla linea del fronte. Nell’estate 1941 fu ordinata l’evacuazione di macchinari e personale chiave: parte venne trasferita nella città di Uglich (regione di Jaroslavl) e parte a Kusa (negli Urali meridionali), dove sorsero due stabilimenti gemelli per la produzione di pietre di precisione (TТК-2 e TТК-3) destinati a rimanere attivi anche dopo la guerra. Tuttavia, molti operai e tecnici rimasero indietro a combattere o a supportare la resistenza: il sito di Peterhof si ritrovò proprio tra le opposte trincee e fu in gran parte distrutto dai bombardamenti. Un manipolo di 33 lavoratori continuò coraggiosamente una minima attività anche sotto assedio, assemblando piccoli articoli di fortuna (come basi di bilancia in diaspro) in locali devastati privi di vetri e luce, fino a quando fu possibile. Molti dipendenti persero la vita durante il conflitto. [ru.wikipedia.org] [world.raketa.com]

Con la liberazione dell’area di Leningrado nel 1944, il personale evacuato fece ritorno e si avviò la ricostruzione. Il complesso di Petrodvorec venne recuperato dalle rovine e riattivato parzialmente già nel 1945. Proprio in quell’anno decisivo, aprile 1945, quando ancora infuriava la guerra in Europa, il governo sovietico pianificò il dopoguerra orologiero: un decreto del Cremlino istituì il nuovo marchio di orologi “Pobeda” (“Vittoria”) da produrre in grandi volumi come simbolo della vittoria imminente. Petrodvorec fu individuata come uno dei siti chiave per questa produzione. [citywalls.ru] [world.raketa.com]

Nel 1949 la fabbrica, completamente ricostruita e riorganizzata, fu finalmente pronta per la produzione di orologi da polso su scala industriale. Su ordine diretto di Stalin, vennero allestite linee di montaggio per gli orologi Pobeda e un secondo marchio chiamato “Zvezda” (“Stella”). Il modello Pobeda – un segnatempo meccanico semplice e robusto, con movimento a 15 rubini – divenne uno dei prodotti di punta dell’immediato dopoguerra in URSS, distribuito in milioni di pezzi a partire dai primi anni ’50. Zvezda era un modello simile (forse destinato al pubblico femminile), ma ebbe meno fortuna e venne presto assorbito sotto altri nomi. [citywalls.ru] [Петродворц…ниверсалис] [yourwatchhub.com], [yourwatchhub.com]

Questa riconversione segnò la nascita effettiva della fabbrica di orologi Petrodvorets. Nel giro di pochi anni, un’antica fabbrica di pietre era passata a sfornare orologi meccanici – un cambiamento epocale, sostenuto dalla volontà politica di fare dell’URSS un produttore orologiero autonomo. Nel marzo 1954 il Consiglio dei Ministri legalizzò la trasformazione: con apposita disposizione, la “Fabbrica di Pietre Tecniche di Petrodvorec n.1” fu ufficialmente rinominata in “Fabbrica di Orologi di Petrodvorec” (Petrodvorcowy Chasovoj Zavod, spesso abbreviato PChZ), sancendo anche formalmente l’abbandono della vecchia denominazione legata alle pietre tecniche. [citywalls.ru], [ru.wikipedia.org]

L’Era Raketa e l’Età dell’Oro Sovietica (1950–1980)

Assestatasi la conversione, negli anni ’50 la fabbrica ampliò gradualmente la gamma produttiva. Oltre ai Pobeda, furono lanciati altri modelli e marchi di orologi per il mercato interno. Si registrarono nomi come “Neva”, “Leningrad”, “Mayak”, “Start”, “Svet” e altri – spesso distribuiti attraverso diverse reti commerciali – tutti però basati su movimenti meccanici progettati e fabbricati a Petrodvorec. Questo proliferare di modelli testimoniava la crescita delle capacità tecniche del sito, ormai in grado di realizzare movimenti propri e non solo assemblare kit progettati altrove. [mroatman.wixsite.com]

Nascita del Marchio Raketa (1961)

Il 1961 fu un anno cruciale: il 12 aprile il cosmonauta Yuri Gagarin compì il primo volo spaziale umano. Sull’onda dell’entusiasmo nazionale, fu deciso di dedicare un nuovo marchio di orologi a quell’impresa straordinaria. Nacque così la marca “Raketa” (termine russo per “razzo”). A partire dal 1961–62, tutti i nuovi orologi prodotti dalla fabbrica di Petrodvorec portano il logo e il nome Raketa sul quadrante, spesso accompagnato dalla scritta “Made in USSR”. Anche la denominazione aziendale seguì l’esempio: benché il nome ufficiale PChZ rimanesse, la fabbrica divenne comunemente nota come Fabbrica di Orologi Raketa. [world.raketa.com] [citywalls.ru]

Il primo decennio di Raketa coincise con il boom dell’esplorazione spaziale e con un periodo di forte innovazione. Nel 1965 la Raketa ottenne un riconoscimento internazionale: vinse la medaglia d’oro alla Fiera Internazionale di Lipsia grazie al suo calibro ultrasottile 2209, un movimento meccanico a tre lancette di soli 2,7 mm di spessore – il più sottile mai prodotto in URSS. Questo calibro equipaggiava eleganti orologi da uomo “de luxe” ed esibiva la capacità tecnica raggiunta dall’industria sovietica. Nel 1967 il 2209 fu premiato anche all’Expo di Montréal, ulteriore conferma dell’eccellenza costruttiva. [mroatman.wixsite.com], [mroatman.wixsite.com] [mroatman.wixsite.com]

Accanto ai modelli civili, Raketa iniziò a produrre orologi speciali per usi professionali e militari, in linea con la strategia sovietica di dotare il paese di strumenti adatti a ogni ambiente, dai ghiacci polari alle profondità marine. Un esempio emblematico fu il lancio, alla fine degli anni ’60, dell’orologio “Raketa Polar”: destinato agli esploratori artici e ai ricercatori in Antartide, presentava un quadrante a 24 ore (con una sola rivoluzione della lancetta delle ore al giorno) per facilitare la distinzione tra giorno e notte nelle lunghe notti polari. Questo modello montava il calibro dedicato 2623.H a 24 ore, capace di funzionare a temperature estreme fino a -60°C. Fu utilizzato ad esempio nella 16ª Spedizione Sovietica in Antartide (1970) e in missioni sottomarine, a dimostrazione della versatilità dei prodotti Raketa. [world.raketa.com] [world.raketa.com], [dumarko.com]

Un altro fiore all’occhiello furono gli orologi “perpetual calendar” lanciati negli anni ’70, dotati di complicazioni per il calendario pluriennale: grazie a un disco rotante sul quadrante, permettevano di calcolare il giorno della settimana per qualsiasi data di vari anni. Montavano il calibro 2628.H (derivato dal 2609) e divennero popolari anche all’estero per la loro funzionalità insolita.

Apice produttivo negli anni ’70 e ’80

Tra la fine dei ’60 e i primi anni ’80, la Raketa visse la sua età dell’oro. La fabbrica era sottoposta a continui ammodernamenti: nel 1974 introdusse la prima linea di assemblaggio automatizzata dell’URSS per orologi, riducendo i tempi di produzione e aumentando l’uniformità qualitativa. L’automazione, all’epoca pionieristica, venne poi estesa gradualmente ad altre fasi produttive. [mroatman.wixsite.com]

Il risultato fu un’espansione colossale dei volumi: entro il 1980, Petrodvorec produceva circa 4,5 milioni di orologi all’anno, contribuendo in modo significativo all’offerta di orologi a basso costo per i cittadini sovietici e all’export nei paesi alleati. La forza lavoro superò le 8.000 unità, facendo della Raketa una delle fabbriche di orologi più grandi al mondo. Per dare un’idea, interi quartieri di Petrodvorec (Peterhof) si svilupparono attorno alla fabbrica per ospitare dipendenti e famiglie, con infrastrutture proprie: l’azienda gestiva alloggi, una scuola tecnica interna per orologiai, un policlinico, negozi, un palazzetto dello sport e persino un palazzo della cultura per le attività ricreative dei lavoratori. Addirittura, vista la tensione della Guerra Fredda, sotto l’impianto fu costruito un rifugio antiatomico dimensionato per proteggere tutto il personale in caso di conflitto nucleare. [mroatman.wixsite.com] [ru.wikipedia.org]

In questi anni, la Raketa consolidò una posizione strategica nell’industria sovietica. La sua gamma di orologi copriva molti segmenti: orologi civili da polso per uso quotidiano (spesso venduti anche nei mercati esteri – negli anni ’70 esportava in 38 paesi), orologi militari e professionali (ad esempio modelli antimagnetici per il Genio militare, orologi subacquei automatici per la Marina, orologi con quadrante 24h per piloti e navigatori), ed edizioni commemorative (come l’orologio ufficiale delle Olimpiadi di Mosca 1980 menzionato in cronologia, con movimento calibro 2609HA). In questo periodo, la Raketa produsse anche serie speciali come orologi con cassa in titano e quadranti in pietre semi-preziose (sfruttando la sua eredità nelle pietre dure, es. quadranti in malachite o lapislazzuli) e orologi di rappresentanza destinati come regali ai dirigenti del Partito Comunista. [mroatman.wixsite.com] [world.raketa.com] [citywalls.ru]

Va sottolineato che oltre 50 calibri differenti furono sviluppati a Petrodvorec nel corso del periodo sovietico, anche se non tutti entrarono in produzione di massa. Questa capacità di progettazione interna di movimenti – dal piccolo calibro ultrapiatto 2209 ai robusti calibri 24mm serie 26xx – evidenzia il ruolo di Raketa come centro di innovazione tecnologica all’interno del comparto orologiero statale. [mroatman.wixsite.com]

Verso la fine degli anni ’80, i primi segni di crisi economica generale iniziarono a farsi sentire, ma la produzione di orologi rimase significativa fino al crollo dell’URSS.

Declino e Riorganizzazione Post-Sovietica (1991–oggi)

Il 1991 segnò la fine dell’Unione Sovietica e l’inizio di una fase difficilissima per l’industria russa, Raketa compresa. La domanda interna di orologi crollò di fronte all’invasione di orologi al quarzo a basso costo importati e alla crisi economica. Le strutture mastodontiche e verticalmente integrate della fabbrica si rivelarono insostenibili in un’economia di mercato. Nel corso degli anni ’90, il personale venne drasticamente ridotto (da migliaia di addetti a poche decine), molti reparti furono chiusi e i macchinari rimasero inutilizzati. Nel tentativo di sopravvivere, nel 1992 la fabbrica fu trasformata in società per azioni (AO Petrodvorets) e cercò partnership commerciali. Tuttavia, la produzione calò a livelli minimi e alla fine degli anni ’90 lo stabilimento era praticamente inattivo. [ru.wikipedia.org]

Attorno al 2000, la situazione toccò il fondo: la storica fabbrica di orologi di Petrodvorec dichiarò bancarotta. L’allora direttore Oleg Tyčkin, che era stato alla guida sin dagli anni ’60, morì nel 2000 simbolicamente con la “sua” fabbrica in declino. Gran parte degli edifici industriali vennero venduti o riconvertiti: ad esempio, il grande capannone degli anni ’60 che aveva ospitato le linee produttive fu trasformato in un centro commerciale e di intrattenimento chiamato “Raketa”, mentre altre porzioni del complesso vennero affittate a uffici, negozi e magazzini. Solo una piccola parte dell’area originaria rimase nelle mani della società erede di Raketa, che però di fatto aveva sospeso la manifattura di orologi. [ru.wikipedia.org] [citywalls.ru], [ru.wikipedia.org]

La Rinascita negli anni 2010

Nonostante tutto, il prestigio storico di Raketa e il valore del marchio fecero sì che non venisse completamente dimenticata. Nel 2009 un gruppo di investitori e appassionati russi, con il supporto strategico di esperti internazionali, avviò un progetto di rilancio della fabbrica. Furono coinvolti ingegneri orologiai dalla Svizzera – alcuni con esperienze in case prestigiose come Rolex e Breguet – per aggiornare la produzione ai nuovi standard di qualità. Si lavorò su due fronti: da un lato recuperare i macchinari e il know-how tradizionale (molti ex-dipendenti vennero richiamati), dall’altro introdurre tecnologie moderne CAD/CAM e processi aggiornati mantenendo però la produzione in-house di componenti chiave. Un segnale importante fu l’istituzione, nel 2010, di una Scuola di Orologeria “Raketa” proprio sul sito di Peterhof, per formare nuove generazioni di orologiai e tramandare le competenze artigianali locali. [ru.wikipedia.org]

Sempre nel 2010 la società attirò l’attenzione mediatica con l’ingresso nel consiglio di amministrazione di Rostislav Romanov, discendente della famiglia imperiale russa, a suggellare simbolicamente un legame tra la nuova Raketa e le sue nobili origini del 1721. Si trattava chiaramente anche di una mossa di marketing, ma servì a ridare visibilità al marchio. [ru.wikipedia.org]

Nel 2011 la Raketa è tornata ufficialmente sul mercato con una nuova collezione di orologi meccanici. Pur avendo perso i grandi spazi produttivi, la fabbrica è rimasta nel suo edificio storico di Peterhof (lo stesso stabilimento settecentesco ricostruito e ampliato nell’era sovietica) e ha ripreso la produzione completamente interna dei movimenti meccanici. Questo fa di Raketa, ancora oggi, una manifattura orologiera integrata: è infatti una delle pochissime al mondo – l’unica in Russia assieme a pochissimi altri sopravvissuti – a fabbricare in casa tutte le componenti di un orologio meccanico, compresa la spirale del bilanciere (elemento notoriamente complesso). [ru.wikipedia.org] [world.raketa.com]

Tra il 2012 e il 2015, la “nuova” Raketa ha messo a segno traguardi significativi:

  • 2014: lancio del calibro Raketa Автомат (Avtomat) – il primo movimento meccanico a carica automatica interamente progettato e costruito in Russia dal crollo dell’URSS. Questo calibro ha combinato la robustezza dei vecchi movimenti sovietici con accorgimenti moderni, gettando le basi per i modelli attuali. [ru.wikipedia.org]
  • 2015: realizzazione del più grande orologio meccanico del mondo, un clock monumentale commissionato per il rinnovato Centro dei Bambini di Mosca (ex Detskiy Mir). Il movimento, progettato dalla Raketa, pesa 4,5 tonnellate e muove enormi lancette in una vetrata di 7 metri – un progetto che ha messo alla prova la capacità ingegneristica e ha dato lustro internazionale al marchio rinato. [world.raketa.com]

La collezione Raketa contemporanea rende omaggio alla tradizione sovietica ma con stile attuale. Ad esempio, modelli come la Raketa “Polar” moderna ripropongono il concetto di orologio 24 ore per uso civile, la serie “Copernicus” e “Russian Code” richiamano l’astronomia e la corsa allo spazio (con soluzioni peculiari, come l’orologio Russian Code che gira al contrario in omaggio al moto planetario antiorario). Alcuni design sono stati sviluppati in collaborazione con personaggi noti, come la top model russa Natalia Vodianova (coinvolta nel design di un’edizione benefica nel 2013) o l’olimpionico Vic Wild per modelli sportivi. [oracleoftime.com] [ru.wikipedia.org]

Nel 2021 Raketa ha celebrato 300 anni dalla fondazione: per l’occasione ha presentato un orologio speciale in serie limitata sotto il marchio storico Imperial Peterhof Factory, che integra nel quadrante elementi in pietra dura, riconnettendosi idealmente alla produzione originale del 1721. Questo evento ha sottolineato come la fabbrica – pur attraverso trasformazioni radicali – abbia saputo mantenere un filo conduttore con il proprio passato. [world.raketa.com]

Oggi Raketa produce una gamma ristretta ma pregiata di orologi meccanici (per lo più con movimenti automatici e alcune riedizioni manuali 24h). La produzione annua è limitata, mirata a un segmento di appassionati in Russia e all’estero. Il ruolo storico e identitario rimane fortissimo: Raketa viene spesso presentata come “la fabbrica di orologi più antica di Russia” e orgoglio dell’industria nazionale. [oracleoftime.com]

Ubicazione e Struttura della Fabbrica attraverso i Secoli

Localizzazione: sin dalla fondazione nel 1721, la sede è situata a Peterhof (in epoca sovietica ribattezzato Petrodvorec), circa 30 km a ovest di San Pietroburgo, presso la residenza estiva imperiale. La scelta del luogo – accanto al palazzo e alle fontane di Peterhof, sulla riva del Golfo di Finlandia – rispecchiava la volontà di Pietro il Grande di integrare la produzione artistica con il contesto della corte. L’indirizzo storico (ancora valido) è Sanct-Peterburgskij Prospekt 60, Petrodvorec, San Pietroburgo. [world.raketa.com] [Петродворц…ниверсалис]

Nel corso del tempo, il complesso industriale è molto cambiato. Inizialmente consisteva in una piccola manifattura mossa ad acqua (una “pila da taglio” azionata da un mulino) con pochi edifici in legno. Nel XVIII secolo si aggiunsero strutture in muratura: il grande fabbricato del 1777-78 citato prima, e varie officine e rimesse. All’epoca imperiale la fabbrica comprendeva reparti come la sezione mosaici, la sezione taglio pietre preziose, una falegnameria (per supporti e arredi), e col tempo anche un piccolo museo interno dove venivano custoditi campioni delle opere realizzate. [Петродворц…ниверсалис]

Con l’avvento dell’era industriale e poi sovietica, la pianta della fabbrica si espanse ulteriormente:

  • Anni 1930: sotto l’egida del trust “Russkie Samocvety”, vengono installati macchinari per la produzione di massa di pietre industriali. Vengono probabilmente allestiti laboratori chimici per coltivare rubini sintetici e reparti di rettifica di precisione per i piccoli componenti. La denominazione TTK-1 suggerisce almeno un reparto focalizzato su componenti elettrico-tecnici (per apparecchiature) e uno su componenti meccanici di precisione.
  • Dopoguerra (anni ‘50): la riconversione agli orologi comporta la creazione di linee di assemblaggio orologi. Nel 1949 si allestiscono linee per i movimenti Pobeda e Zvezda; all’inizio questo avviene in parte con il supporto di altre fabbriche (movimenti forniti da Mosca) ma presto Petrodvorec inizia a produrre autonomamente ingranaggi, platine e altri pezzi. Nel 1954 la fabbrica viene ufficialmente designata come impianto orologiero, consolidando strutture come: officina meccanica (tornerie, fresatrici) per la fabbricazione delle parti di movimento, laboratorio di orologeria per l’assemblaggio e la regolazione, e reparti ausiliari (trattamenti termici, galvanica per le finiture di casse e quadranti, controllo qualità). [citywalls.ru]
  • Anni 1960–70: il periodo di espansione vede la costruzione di nuovi capannoni moderni accanto agli edifici storici. Nel 1962 parte una grande ristrutturazione governativa: vengono eretti padiglioni produttivi più ampi in stile industriale sovietico, per ospitare macchine automatiche e le catene di montaggio in crescita. Nel 1968 la fabbrica inaugura persino il Museo della Gloria del Lavoro al suo interno, a testimonianza dell’importanza storica e sociale del sito. Nel 1970 viene posta una stele commemorativa all’interno dello stabilimento in onore degli operai caduti durante la guerra. [citywalls.ru]
  • Anni 1980: la fabbrica raggiunge la massima estensione. Nel 1988 viene completato un nuovo edificio amministrativo moderno per gli uffici direzionali e di progettazione. L’intero complesso funziona come un unico grande impianto integrato: oltre ai reparti produttivi divisi per fasi (lavorazioni metallo, produzione spirali e bilancieri, taglio rubini, assemblaggio movimenti, assemblaggio orologi, controllo), ci sono servizi interni per i dipendenti (mensa, ambulatorio medico) e strutture formative (una scuola interna di formazione professionale in orologeria, definita persino “università” nelle fonti). La pianta comprende anche magazzini di materie prime e prodotti finiti, e un settore spedizioni per distribuire milioni di orologi in tutta l’URSS. Di fatto, in questa fase Raketa produce in casa ogni componente: dagli *ingranaggi più minuti alle casse in ottone, dai vetri (in plexiglas o minerale) ai cinturini, tutto (o quasi) è realizzato nel perimetro dell’azienda stessa. Questa autonomia produttiva era coerente con la strategia sovietica di minimizzare le dipendenze esterne. [citywalls.ru] [ru.wikipedia.org]
  • 1990s: dopo il 1991, la struttura titanica diventa un peso. Molti edifici vengono dismessi e chiusi. Nel corso del decennio varie porzioni sono vendute: come detto, il grande stabile produttivo principale diventa un centro commerciale negli anni 2000. La produzione residua si ritira in un’ala più piccola – verosimilmente una parte del vecchio edificio storico – dove rimangono attivi pochi macchinari per piccole serie e dove un piccolo team cerca di mantenere viva la tradizione. [ru.wikipedia.org]
  • Oggi: la Raketa è ridimensionata geograficamente, ma vive ancora nel luogo originario. Occupa alcuni locali ristrutturati dello stabile storico a Peterhof, accanto al Museo dell’Orologio Raketa (riaperto nel 2014 nell’area un tempo museale). La produzione è concentrata in un’unica linea manifatturiera moderna dove si assemblano a mano alcune migliaia di orologi l’anno, con macchinari CNC per la fabbricazione di componenti chiave. Pur piccola, la fabbrica mantiene in situ tutti i reparti essenziali: progettazione, lavorazioni meccaniche di precisione, trattamento termico, assemblaggio movimenti, controllo qualità e servizio riparazioni. In aggiunta c’è la scuola di orologeria per la formazione. Attorno, gli altri edifici del vecchio complesso ospitano negozi, uffici e un centro commerciale, segno dei cambiamenti dei tempi. [citywalls.ru] [ru.wikipedia.org], [ru.wikipedia.org] [ru.wikipedia.org]

Ecco una sintesi dell’evoluzione della struttura organizzativa e dei reparti della fabbrica Raketa:

PeriodoNome e AttivitàStruttura interna e reparti
1721 – fine ‘800Peterhofskaya Granilnaya Fabrika (Fabbrica Imperiale di pietre dure). Produzione artistica di lusso (gioielli, mosaici, intagli) per la corte zarista [world.raketa.com].Piccolo opificio artigianale. Reparti: laboratorio taglio pietre, laboratorio mosaici, officina (mulino ad acqua per segare il marmo). Personale di poche decine di maestranze specializzate (alcune famiglie di artigiani erano legate per generazioni alla fabbrica) [Петродворц…ниверсалис].
1917 – anni ’20Nazionalizzazione post-rivoluzionaria. Prod. di pietre di precisione e articoli tecnici per l’industria e l’esercito sovietico [ru.wikipedia.org].Transizione alla produzione industriale. Reparti: officina meccanica per taglio e lucidatura di piccoli componenti (es. rubini), unità sperimentale per sintesi gemme. Personale ridotto, gestione affidata prima al Commissariato dell’Istruzione, poi al trust “Russkie Samocvety” [ru.wikipedia.org].
1932 – 1940Gosudarstvenny Zavod Tochechnykh Tekhnicheskykh Kamney №1 (1° Fabbrica Statale di Pietre Tecniche di Precisione, TТК-1). Unica fornitrice di rubini industriali per l’orologeria sovietica nascente [mroatman.wixsite.com].Reparti principali: laboratorio chimico/fisico (per creare rubini sintetici e altri cristalli), reparto taglio e foratura rubini, reparto finitura (calibratura) cuscinetti in rubino. Continuità con officine meccaniche preesistenti per minuterie. Personale in crescita (centinaia di addetti). Struttura direttamente controllata da ministeri dell’industria pesante e della difesa [ru.wikipedia.org].
1941 – 1945Guerra e evacuazione. Attività bellica ridotta (piccole produzioni residue).La fabbrica viene smantellata e trasferita in parte. Restano solo micro-reparti di fortuna a Leningrado assediata (pochi macchinari e operai). Stabilimenti evacuati replicati a Uglich e Kusa come TТК-2 e TТК-3 [ru.wikipedia.org]. Strutture di Peterhof devastate e inutilizzabili [ru.wikipedia.org].
1949 – 1954Petrodvoretskiy Zavod Tochechnykh Kamney (TTK-1), poi rinominato Petrodvorets Chasovoy Zavod (PChZ) dal 1954 [citywalls.ru]. Avvio produzione orologi (modelli Pobeda, Zvezda) [citywalls.ru].Nuovi reparti: linee di assemblaggio orologi (postazioni per montare movimenti e casse), reparto torneria/fresatura per produrre ingranaggi, assi, viti; reparto incastonatura rubini su platine; reparto aggiustaggio e controllo (regolazione dei movimenti). Persistono reparti per produrre rubini e componenti tecniche (progressivamente integrati nella filiera orologiera). Personale qualche centinaio, in aumento.
1960 – 1970Petrodvorets Watch Factory “Raketa”. Espansione massiccia, diversificazione modelli e calibri.Struttura completa verticalmente integrata. Aggiunzione di grandi officine industriali: reparti di stampaggio casse e fondelli, reparto quadranti (stampa e applicazione indici), reparto assemblaggio cinturini. Ufficio tecnico-progettazione per nuovi calibri. Linea automatizzata introdotta nel 1974 per assemblare movimenti in serie [mroatman.wixsite.com]. Crescono i reparti di supporto (manutenzione macchine, magazzini, spedizioni). Personale migliaia di addetti.
1980 – 1990Leningradskoe Proizvodstvennoe Objedinenie “PChZ Raketa” (Associazione di Produzione di Leningrado “Raketa”). Produzione di massa per mercato interno ed export; orologeria strumento per esercito e settori civili.Complesso industriale autosufficiente: decine di sotto-reparti specializzati (dal taglio di micro-ingranaggi alla galvanoplastica). Servizi interni completi: centrale termica autonoma, squadre di progettisti, laboratori test (per precisione, resistenza all’acqua, urti, temperatura), fino a strutture sociali (clinica, mensa, dopolavoro). La fabbrica funge da “cittadella” produttiva con catena completa dal materiale grezzo al prodotto finito [ru.wikipedia.org].
1990 – 2005PChZ Raketa (AO) post-sovietico. Drastico ridimensionamento e sospensione attività.Smantellamento e outsourcing: molti reparti chiudono; restano solo piccole unità per manutenzione e tentativi di produzione su commessa. Gran parte degli edifici convertiti (affitto a terzi, centro commerciale “Raketa”) [ru.wikipedia.org]. Personale ridotto all’osso; perdita di capacità produttive integrate (componenti fatte fare esternamente o riuso di scorte).
2010 – oggiRaketa Manufactory rilanciata. Bassa produzione di orologi meccanici propri di alta gamma.Manifattura compatta ma completa: un unico stabilimento storico ospita macchinari CNC moderni affiancati a torni e presse d’epoca rinnovati. Reparti presenti in scala ridotta: progettazione (CAD), lavorazioni meccaniche (produzione di ruote, pignoni, ponti), produzione spirali e bilancieri in-house [world.raketa.com], assemblaggio movimenti manuale, assemblaggio orologi, controllo qualità individuale. Scuola tecnica interna per formare orologiai [ru.wikipedia.org]. Staff di alcune dozzine di addetti, affiancati da consulenti svizzeri per il know-how [ru.wikipedia.org]. Produzione focalizzata su piccole serie di alta qualità.

Fonti: Evoluzione ricostruita da documenti d’epoca (Enciclopedia di San Pietroburgo, Wikipedia ru) e dati aziendali recenti. [citywalls.ru], [citywalls.ru] [ru.wikipedia.org] [world.raketa.com]

Principali Calibri e Modelli di Orologio Raketa

La produzione orologiera della fabbrica Raketa nel corso della sua storia ha visto un gran numero di modelli e movimenti meccanici. Di seguito una tabella con alcuni dei principali calibri (movimenti) sviluppati a Petrodvorec e i relativi modelli/noti, con le date e caratteristiche salienti:

Calibro / ModelloPeriodo (introduzione)Caratteristiche e utilizzo
“Pobeda” (modello)1945 (ord. produzione dal 1946)Orologio da polso meccanico (15 rubini, carica manuale) creato su diretto ordine di Stalin come simbolo della vittoria nella WWII [world.raketa.com]. Design semplice ed economico, prodotto dal 1946 in poi in milioni di esemplari per il popolo sovietico (cassa ~34 mm).
“Zvezda” (modello)1945 (prod. dal 1949)Orologio meccanico da polso (15 rubini), introdotto insieme al Pobeda nel dopoguerra [Петродворц…ниверсалис]. Nome significa “stella”. Probabilmente destinato a diversificare l’offerta (alcune fonti lo indicano come versione femminile). Fu prodotto brevemente alla fine anni ’40 e poi il nome cadde in disuso, inglobato sotto altri marchi.
**Calibro 2609 ** (base)~1957 (aggiorn. 1970s *)Movimento meccanico manuale standard Raketa, diametro ~26 mm, 19 rubini. Robusto e affidabile, con hacking (arresto secondi) nelle versioni “HA”. Divenne la base per la maggior parte dei modelli Raketa anni ’60–’80 (es. classici “Raketa” da uomo) e fu utilizzato anche nell’orologio ufficiale delle Olimpiadi 1980 (mod. 2609НА) per la sua precisione [world.raketa.com]. *È evoluzione dei calibri Pobeda originari (calibro 42) adattati a Petrodvorec.
Calibro 2209~1960 (premi 1965–67)Movimento meccanico ultra-piatto (spessore 2,7 mm) a 22 rubini, 3 lancette. Progettato da Raketa per orologi di alta gamma; fu il movimento più sottile dell’URSS. Vinse la medaglia d’oro alla Fiera di Lipsia 1965 e un premio all’Expo 67 Montreal [mroatman.wixsite.com]. Equipaggiò modelli eleganti “de Luxe” negli anni ’60–’70. Ancora oggi ricercato per l’ingegnosità progettuale (bilanciere decentrato, profilo ribassato).
Calibro 2623.H (24h)~1970 (16ª Sped. Polare URSS)Movimento a 24 ore (un giro di sfera ogni 24h), 19 rubini, carica manuale. Creato per l’orologio “Raketa Polar” destinato a esploratori polari e personale in condizioni estreme (es. sottomarini) [world.raketa.com]. Funzionante in un ampio range termico e dotato di lancetta delle ore che compie un ciclo al giorno, permettendo di leggere l’ora in contesti senza luce solare. Utilizzato anche in modelli “Marine” per la Marina.
Calibro 2628.H (Perpetual)~1978 (fine anni ’70)Movimento manuale 19 rubini basato sul 2609, con complicazione di Calendario Perpetuo (disco girevole sul quadrante indicante calendario pluriennale). Montato su orologi Raketa “Perpetual” detti anche “Calendario” o “College”, a cassa grande (circa 40mm). Permette di calcolare giorno/settimana di qualsiasi data tra 1900-2100 circa. Fu innovativo e popolare nei primi anni ’80, soprattutto come gadget educativo e di rappresentanza.
Calibro 3602 (molnija)1980 (circa)Movimento da tasca a carica manuale, 36 mm, derivato dai Molnija, prodotto a Petrodvorec per orologi da tavolo e tasca a marchio Raketa negli anni ’80. Menzionato per completezza come segno della versatilità produttiva (copriva anche segnatempo non da polso).
Calibro “Raketa-Avtomat”2014Movimento automatico (con rotore di carica) moderno, progettato ex-novo dalla rinata Raketa con team russo-svizzero [ru.wikipedia.org]. Vanta soluzioni moderne pur ispirate alla scuola sovietica (decorazioni in stile russo, costruzione robusta). Segna il ritorno dell’industria russa a realizzare calibri originali dopo ~30 anni. Utilizzato nei modelli Raketa odierni (es. “Classic”, “Avantgarde”).

(Nota: molti altri calibri sono stati sviluppati dalla Raketa: in totale più di 50 secondo le fonti, includendo varianti e prototipi mai entrati in produzione. Qui abbiamo elencato i più rappresentativi.) [mroatman.wixsite.com]

Fonti: Documentazione storica di settore, archivio Raketa e cataloghi museali. [mroatman.wixsite.com], [mroatman.wixsite.com] [world.raketa.com], [oracleoftime.com]


Il ruolo di Raketa nell’Industria Orologiera Sovietica

La Fabbrica di Petrodvorec “Raketa” ha occupato una posizione di primo piano nel panorama delle fabbriche di orologi sovietiche. In un sistema economico pianificato, ogni grande fabbrica aveva un ruolo specifico nella strategia industriale complessiva:

  • Autosufficienza tecnologica: Raketa, essendo erede della tradizione del lapidario imperiale, fornì all’URSS competenze uniche nella lavorazione di componenti critiche (soprattutto rubini e parti di precisione). Già dagli anni ’30 divenne il pilastro per l’approvvigionamento di rubini industriali, elemento fondamentale per i movimenti meccanici di tutti i produttori sovietici. Questo contribuì a rendere l’industria orologiera sovietica indipendente dalle importazioni occidentali in un settore chiave per la strumentazione civile e militare. [mroatman.wixsite.com]
  • Specializzazione e diversificazione: Nell’ecosistema delle fabbriche orologiere URSS, Petrodvorec era una delle poche capaci di progettare e realizzare movimenti originali. Mentre altre fabbriche (es. la Prima Fabbrica di Mosca, Poljot) si distinsero per complicazioni specifiche come cronografi da aviatore o sveglie meccaniche, Raketa si focalizzò su movimenti semplici, affidabili e in grandi volumi per orologi di uso comune, ma anche su soluzioni speciali come gli orologi 24 ore, quelli da clima estremo e i modelli ultrasottili. In questo modo copriva un segmento ampio delle esigenze: dagli orologi economici per la popolazione fino a quelli tecnici per esercito, marina, esploratori e cosmonauti. Ad esempio, Raketa forniva orologi ai soldati e ufficiali dell’Armata Rossa, all’Aeronautica e alla Marina Sovietica, compresi modelli specifici per reparti come le ferrovie o il Ministero degli Interni. Nello stesso tempo riforniva i negozi di tutta l’URSS di orologi da polso accessibili e ne esportava migliaia nei paesi amici, contribuendo anche all’immagine del Made in USSR all’estero. [ru.wikipedia.org], [oracleoftime.com] [mroatman.wixsite.com]
  • Volume produttivo e distribuzione: Con milioni di pezzi prodotti annualmente negli anni ’70-’80, Raketa era uno dei cardini del rifornimento interno di orologi. In un paese vasto, con decine di milioni di cittadini, le fabbriche di orologi dovevano soddisfare una domanda immensa di segnatempo economici per l’uso quotidiano (orologi da polso, sveglie, orologi da tavolo). Raketa, grazie alla produzione di massa automatizzata e alla grande forza lavoro, era essenziale per centrare questi obiettivi del piano statale. Il suo output integrava quello di altre fabbriche come la 1ª di Mosca (Poljot) e la 2ª di Mosca (Slava), bilanciando l’offerta. Inoltre, la posizione a Leningrado (seconda città dell’URSS) dava una distributiva geografica migliore dell’industria, non concentrandola tutta a Mosca. [mroatman.wixsite.com]
  • Innovazione e prestigio: La Raketa contribuì anche al prestigio tecnologico sovietico. Vincendo premi internazionali (Lipsia 1965, Montreal 1967) e producendo orologi per eventi di rilevanza mondiale (Olimpiadi 1980, missioni spaziali e polari), l’industria orologiera URSS dimostrava di poter competere nel mondo. Il fatto che Raketa fosse in grado di progettare movimenti complessi (calibro 2209 ultrasottile, orologi con complicazioni come il calendario perpetuo) evidenziava l’alta competenza dei suoi ingegneri, formatisi in un contesto di condivisione della conoscenza con altri istituti tecnici sovietici. [mroatman.wixsite.com] [world.raketa.com]

In sintesi, la fabbrica Raketa di Petrodvorec ha rappresentato l’anello mancante tra tradizione artigianale russa e produzione industriale moderna. Dalla fornitura di pietre preziose per i primi orologi russi nell’800, fino alla creazione di movimenti completi nel ’900, essa ha permesso alla Russia/URSS di avere un’industria orologiera nazionale completa. Durante il periodo sovietico, il suo contributo fu fondamentale per garantire sia l’orologio dell’uomo comune sia quello dell’eroe (il polare, il cosmonauta), incarnando il motto non scritto dell’industria sovietica: “tecnologia al servizio del popolo e della patria”.

Non a caso, ancora oggi Raketa è considerata in Russia un simbolo di resilienza industriale e patrimonio storico: la sopravvivenza della manifattura fino ai giorni nostri – attraverso impero, Unione Sovietica e Federazione Russa – è testimonianza di una continuità unica al mondo nel campo dell’orologeria. [oracleoftime.com]

Fonti: Documenti storici e analisi dell’industria, articoli di settore contemporanei, dati d’archivio Raketa. [mroatman.wixsite.com], [ru.wikipedia.org] [oracleoftime.com]

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