ZIM / ЗИМ

ZIM: il battito meccanico dell’industria sovietica

La Fabbrica Maslennikov, nota con l’acronimo ZIM (Завод имени Масленникова), è stata per decenni uno dei cuori pulsanti dell’industria sovietica. Fondata nel 1909 nella città di Samara, ZIM nacque come officina meccanica, ma si trasformò radicalmente con il passare degli anni, adattandosi alle esigenze dello Stato socialista e diventando un colosso polifunzionale capace di produrre munizioni, elettrodomestici, componentistica automobilistica e, soprattutto, orologi meccanici.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, ZIM convertì la produzione per rifornire l’esercito sovietico, contribuendo in modo decisivo allo sforzo bellico. Ma fu nel dopoguerra, precisamente nel 1950, che la fabbrica entrò stabilmente nel panorama orologiero, avviando la produzione del calibro 2602, un movimento semplice ma affidabile, inizialmente impiegato negli orologi Pobeda. Questo movimento avrebbe avuto una vita produttiva di oltre cinquant’anni, rendendolo il calibro più longevo dell’orologeria sovietica.

Gli orologi ZIM erano progettati per essere economici, robusti e facilmente riparabili: caratteristiche perfette per l’uso quotidiano da parte di operai, studenti, contadini e militari. Nonostante la loro semplicità, erano prodotti con standard qualitativi coerenti con le esigenze del mercato interno sovietico. Il design, spesso essenziale, rifletteva il pragmatismo dell’epoca, ma anche una certa eleganza funzionale.

Nel periodo di massimo splendore, durante gli anni ’70 e ’80, la ZIM impiegava fino a 35.000 lavoratori e i suoi orologi erano esportati in tutto il mondo, specialmente nei paesi del blocco socialista e in diverse nazioni emergenti. La fabbrica si configurava come un vero e proprio ecosistema industriale autonomo, in grado di produrre internamente quasi tutti i componenti necessari.

Il crollo dell’Unione Sovietica nel 1991 segnò l’inizio di una lunga e dolorosa parabola discendente. La produzione rallentò drasticamente, i finanziamenti statali cessarono, e l’apertura al mercato globale rese difficile la concorrenza con i prodotti stranieri più economici e tecnologicamente avanzati. Dopo anni di crisi e tentativi di rilancio, la produzione cessò definitivamente nel 2006.

Oggi, gran parte degli stabilimenti ZIM giace in rovina, ma il nome continua a vivere nel mondo del collezionismo. Gli orologi ZIM sono apprezzati per la loro solidità, semplicità meccanica e valore storico. In un mondo dominato da orologi digitali e tecnologia smart, questi modesti segnatempo meccanici raccontano ancora una storia di ingegno industriale e di quotidianità sovietica.

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