Orologi Russi: Un Viaggio Affascinante Tra Storia, Tecnologia e Simboli

Questo articolo nasce dalla volontà di rendere accessibile un contenuto prezioso e spesso sconosciuto al pubblico non madrelingua russo. Faremo riferimento al libro “Московские часы” (Orologi di Mosca), scritto da B. Radchenko e pubblicato a Mosca da “Московский рабочий” nel 1980. Questo affascinante volume è una guida che esplora gli orologi più interessanti situati su edifici e strutture di Mosca, oltre a quelli esposti nei musei della capitale russa. Immergiamoci insieme in questa avventura temporale per scoprire il ricco patrimonio degli orologi russi.

Un Compendio Cronologico degli Orologi Russi: Da Oltre Seicento Anni di Storia

Il libro di Radchenko ci offre una panoramica completa dell’evoluzione degli strumenti di misurazione del tempo in Russia, dalle prime rudimentali soluzioni alle moderne produzioni di massa.

  • Introduzione (Pagina 3): Il testo apre con il simbolo per eccellenza del tempo a Mosca: l’orologio della Torre Spasskaya del Cremlino, i cui rintocchi scandiscono il giorno e l’ora esatta per la nazione. Viene sottolineato il notevole progresso dell’industria orologiera russa, che da quasi inesistente prima della rivoluzione, è diventata in grado di soddisfare la domanda interna di orologi di alta qualità.
  • Часы на башнях. Первые на Руси (Orologi sulle torri. I primi in Rus’) (Pagine 4-16): Questa sezione ci porta alle origini dell’orologeria in Russia. Nel 1404, il monaco serbo Lazăr installò il primo orologio da torre a Mosca per il Principe Basilio, una vera meraviglia per l’epoca che mostrava anche le fasi lunari. Sebbene le cronache non sempre identifichino i maestri, si documenta la comparsa di altri orologi in città come Novgorod (1435) e Pskov (1476). Il libro descrive gli orologi più antichi giunti fino a noi, come quello del Monastero di Solovetsky (1539) del maestro Semyon Chasovik, un esempio di orologeria in ferro battuto. Vengono menzionati anche gli orologi del Monastero di Pafnutiev-Borovsky (XVIII secolo) e del palazzo di Kolomenskoye, inclusi quelli di Pyotr Vysotsky (1673) con figure meccanizzate. Infine, un orologio carillon di Ivan Yurina (1863) illustra le prime produzioni di fabbrica con meccanismi musicali.
  • Кремлевские куранты (Orologio del Cremlino) (Pagine 17-26): Questa parte è cruciale per comprendere il simbolo orologiero russo per eccellenza. Approfondiremo questa sezione in seguito.
  • Часы столицы (Orologi della capitale) (Pagine 27-39): Oltre al Cremlino, Mosca vanta innumerevoli altri orologi russi pubblici e da torre. Il libro ci porta tra gli orologi delle principali stazioni ferroviarie (Kursky, Belorussky, Kiyevsky, ecc.), molti dei quali modernizzati in epoca sovietica, diventando punti di riferimento e simboli delle stazioni stesse. Vengono discussi anche gli orologi su maestosi grattacieli stalinisti, come quelli dell’Università Statale di Mosca (MSU) e del Ministero degli Esteri, noti per le loro dimensioni imponenti. Non mancano menzioni agli orologi su edifici pubblici e commerciali, come quello del negozio GUM nella Piazza Rossa, e l’orologio del celebre Teatro Bolshoi.
  • В музеях Москвы (Nei musei di Mosca) (Pagine 40-54): Mosca ospita una ricca collezione di orologi russi antichi e rari. Il Museo Storico Statale espone orologi da tavolo, a pendolo e da tasca dei secoli XVII-XIX, spesso di produzione russa, vere opere d’arte decorative con intarsi e smalti. Il Museo Politecnico, invece, offre una panoramica dello sviluppo tecnologico, dai primi orologi a pesi ai moderni cronometri. In questa sezione spicca la descrizione dell’orologio astronomico di Ivan Kulibin (XVIII secolo), un capolavoro di precisione e complessità astronomica.
  • Наши дни (I nostri giorni) (Pagine 55-64): L’ultima sezione si dedica all’industria orologiera sovietica e al suo successo, che esamineremo più dettagliatamente di seguito.

Approfondimento: L’Iconico Orologio del Cremlino (Pagine 17-26)

L’Orologio della Torre Spasskaya, cuore pulsante del tempo a Mosca, è molto più di un semplice meccanismo. È un testimone silenzioso della storia russa, e la sua evoluzione è un esempio affascinante di ingegneria e adattamento.

  • Dopo Lazăr: L’Ornamento di Galloway (1625): Il primo orologio di rilievo sulla Torre Spasskaya, dopo quello del XV secolo, fu installato nel 1625. Fu opera del maestro inglese Christopher Galloway, che collaborò con il russo Ivan Zharukhin. Questo orologio era una vera innovazione: presentava un quadrante rotante con numeri arabi e una lancetta fissa. La suoneria scandiva le ore e i quarti d’ora, e, in modo spettacolare, erano presenti figure animate che apparivano e scomparivano, aggiungendo un elemento di meraviglia e intrattenimento.
  • La Modernizzazione di Pietro il Grande (1705): Con la spinta di Pietro il Grande verso l’occidentalizzazione, l’orologio di Galloway fu sostituito nel 1705 con un nuovo meccanismo importato dall’Olanda. Questo segnò l’adozione del design più comune con un quadrante fisso e lancette mobili.
  • Danni e Sostituzioni (1737-1767): Un incendio devastante nel 1737 danneggiò l’orologio, che fu poi riparato dal famoso inventore I. Polzunov. Successivamente, nel 1767, il meccanismo olandese venne sostituito con un altro proveniente dal Palazzo delle Facette del Cremlino, realizzato da F. N. Polonsky nel 1625, adattato con una suoneria musicale specifica.
  • Gli Orologi Attuali: Il Capolavoro dei Fratelli Butenop (1848-1851): Gli orologi russi che oggi dominano la Piazza Rossa sono il frutto del lavoro dei fratelli Butenop di San Pietroburgo. Installati tra il 1848 e il 1851, questi orologi sono una prodezza ingegneristica. Il meccanismo completo pesa circa 25 tonnellate e include un pendolo lungo 9 metri con un peso di 32 kg. La suoneria musicale è gestita da un complesso sistema di cilindri musicali con perni, che attivano i martelli per colpire le campane. La melodia è cambiata nel corso della storia, dall’Internazionale all’attuale Inno della Federazione Russa. La loro precisione è mantenuta grazie a una manutenzione scrupolosa, garantendo che l’ora di Mosca sia sempre quella esatta.

Approfondimento: Gli Orologi Russi nell’Era Moderna (Pagine 55-64)

Questa sezione del libro, “Наши дни” (I nostri giorni), traccia l’evoluzione dell’orologeria russa da un’arte artigianale a un’industria di massa, un vero e proprio simbolo del progresso sovietico.

  • Dall’Importazione alla Produzione Nazionale: Prima della Rivoluzione, la Russia dipendeva quasi interamente dagli orologi importati. La creazione di un’industria orologiera nazionale divenne una priorità strategica per il nuovo stato sovietico, non solo per soddisfare la domanda civile ma anche per esigenze industriali, militari e scientifiche.
  • L’Acquisizione del Know-how: Per accelerare il processo, l’URSS adottò una strategia lungimirante: acquistò fabbriche e tecnologie orologiere avanzate da paesi leader del settore come gli Stati Uniti e la Svizzera. Questo permise di superare rapidamente il divario tecnologico.
  • La Nascita della Prima Fabbrica di Orologi di Mosca (1 МЧЗ): Il 1930 segnò una pietra miliare con la fondazione della Prima Fabbrica di Orologi di Mosca. Questa fabbrica divenne il motore della produzione orologiera sovietica, iniziando con orologi da tasca e da polso, per poi ampliare la gamma a orologi da tavolo e da muro. Qui nacquero marchi leggendari come “Poljot” (che significa “volo”, un omaggio alle imprese spaziali sovietiche e, in particolare, agli orologi indossati da Yuri Gagarin nel primo volo spaziale) e “Slava” (che significa “gloria”), che divennero sinonimo di robustezza, affidabilità e precisione accessibile.
  • L’Obiettivo della Produzione di Massa: L’industria orologiera sovietica era orientata alla produzione di massa, con l’obiettivo di rendere l’orologio un bene accessibile a ogni cittadino. Questo contribuì a una maggiore organizzazione del tempo nella vita quotidiana e lavorativa. Gli orologi russi si fecero apprezzare per la loro durabilità e precisione, conquistando un mercato sia interno che internazionale.
  • Altre Fabbriche e Specializzazioni Notabili:
    • La Seconda Fabbrica di Orologi di Mosca (2 МЧЗ): Altra protagonista del settore, anch’essa produttrice del marchio “Slava”, si distinse per la vasta gamma di modelli, inclusi orologi automatici e con complicazioni.
    • La Fabbrica di Orologi di Petrodvorets: Situata vicino a Leningrado (oggi San Pietroburgo), è famosa per il marchio “Raketa” (“razzo”). Questi orologi erano particolarmente apprezzati per la loro robustezza e precisione, trovando impiego anche in ambito militare e professionale.
  • Oltre il Consumo Civile: L’industria degli orologi russi non si limitò solo agli orologi civili. Fu fondamentale anche per la produzione di strumenti di precisione per l’aviazione, la marina e le forze armate, come cronografi e strumenti di bordo, evidenziando l’alta qualità e l’affidabilità raggiunte.
  • L’Eredità della Precisione: La sezione conclude celebrando il successo dell’industria orologiera sovietica. In pochi decenni, la Russia trasformò un settore quasi inesistente in una potente forza produttiva, fornendo milioni di orologi affidabili e precisi. Questo ha contribuito a rafforzare l’idea che la precisione del tempo sia un elemento fondamentale per il progresso e l’organizzazione della società moderna. Gli orologi russi sono, in definitiva, un simbolo tangibile dell’abilità ingegneristica e della capacità produttiva di una nazione.

Questo affascinante viaggio nel tempo, guidato dal libro di B. Radchenko, ci svela come gli orologi russi siano molto più di semplici indicatori di ore e minuti: sono custodi di storia, cultura e innovazione tecnologica, riflettendo le trasformazioni di un intero paese.

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