Kirovskie: l’orologio che scandiva il tempo dell’URSS
Il marchio Kirovskie affonda le sue radici nella nascita stessa dell’orologeria sovietica. Nato all’interno della Prima Fabbrica di Orologi di Mosca (1МЧЗ), il marchio vide la luce negli anni ’30, in un periodo in cui l’Unione Sovietica stava cercando di costruire un’industria orologiera autonoma e funzionale ai bisogni dello Stato. La fabbrica fu fondata con un obiettivo preciso: produrre orologi robusti e affidabili per l’esercito e per i lavoratori dell’industria pesante, due pilastri della visione sovietica del progresso.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, la produzione si concentrò fortemente sugli orologi militari. I Kirovskie dell’epoca erano strumenti essenziali per i soldati sovietici al fronte: semplici, leggibili, resistenti agli urti e agli sbalzi termici. La capacità della fabbrica di garantire continuità produttiva anche durante i momenti più duri del conflitto rappresentò un contributo significativo allo sforzo bellico.
Nel dopoguerra, precisamente negli anni ’50, il marchio assunse ufficialmente il nome Kirovskie, in onore di Sergei Kirov, figura politica di spicco del Partito Comunista, caduto in circostanze tragiche e diventato simbolo di lealtà e dedizione alla causa socialista. Con questo nuovo nome, gli orologi mantennero la stessa affidabilità militare ma iniziarono anche a esprimere un’estetica più raffinata, adatta a un utilizzo civile e quotidiano.
Negli anni ’60, uno dei modelli più iconici del marchio fu il Kirovskie “Crab”, così soprannominato per la forma particolare delle anse, che ricordano le chele di un granchio. Questo modello divenne un emblema di innovazione meccanica e design funzionale, apprezzato tanto tra i tecnici quanto tra gli appassionati.
Oggi, gli orologi Kirovskie sono molto ricercati dai collezionisti per il loro valore storico, la qualità dei movimenti meccanici e il legame profondo con l’identità sovietica. Più che semplici strumenti per misurare il tempo, sono considerati testimonianze tangibili di un’epoca in cui la produzione industriale era profondamente intrecciata con la visione politica e culturale di un’intera nazione.