Guida ai Calibri degli Orologi Sovietici

Detailed image of a Soviet-era Poljot 2609 mechanical watch caliber showing intricate mechanical components, gears, and the 'Made in USSR' inscription.

Gli appassionati di orologeria sovietica trovano nei calibri un elemento fondamentale per comprendere la varietà e la complessità dei movimenti degli orologi prodotti in URSS. In questo articolo, esploreremo il sistema di indicizzazione dei calibri e le principali caratteristiche di design che li contraddistinguono.

Cos’è il Calibro?

Il calibro di un orologio si riferisce alle dimensioni del movimento meccanico al suo interno, espresso in millimetri. Nel caso degli orologi sovietici, le dimensioni del calibro è indicato dalle prime due o tre cifre di un codice numerico che rappresenta il movimento. Questo sistema insieme alle cifre che lo compongono permette di identificare facilmente le caratteristiche tecniche di un orologio.

Vostok 2414A
Vostok 2414A Rannft (C)

Sistema di Indicizzazione dei Calibri

Gli orologi sovietici utilizzano un codice numerico composto da quattro, cinque o sei cifre. Le prime due o tre cifre rappresentano il calibro del movimento, mentre le restanti cifre indicano specifiche caratteristiche di design.

Codice NumericoPrime 2 o 3 cifre (Calibro del Movimento)Restanti cifre (Specifiche di Design)
ABCDABCD
ABCDEABCDE
ABCDEFABCDEF

Ecco una breve spiegazione per ogni colonna:

  • Codice Numerico: Il codice completo a quattro, cinque o sei lettere.
  • Prime 2 o 3 cifre: Le prime due o tre lettere del codice numerico. –> Calibro del Movimento: La parte del codice che indica il calibro del movimento.
  • Restanti cifre: Le lettere rimanenti del codice. –> Specifiche di Design: La parte del codice che descrive le specifiche di design.

Esempio di Codice

Prendiamo come esempio il codice “2209” del famoso orologio Vostok:

  • 22: Indica un calibro da 22 mm.
  • 09: Indica che l’orologio ha una lancetta centrale dei secondi e un dispositivo antiurto.
soviet watch Vostok
Vostok

Standard Industriali

Secondo lo standard industriale (OH6 – 126 – 62), le fabbriche di orologi sovietiche hanno prodotto calibri di diverse dimensioni, dai 16 ai 40 millimetri per gli orologi da uomo e calibri ridotti come 13, 15, 17 mm per gli orologi da donna.

Caratteristiche dei Calibri

Di seguito, una lista delle principali caratteristiche associate ai codici numerici degli orologi sovietici:

NumeroDescrizione
00senza usato dei secondi
01con dispositivo antiurto senza lancetta dei secondi
02Secondi laterali
03con dispositivo antiurto e lancetta dei secondi
04con calendario e secondi laterali
05con calendario, secondi laterali e ammortizzatore
06con ora digitale
07con un disco al posto di una lancetta dei secondi e un dispositivo antiurto
08Secondi centrali
09con dispositivo antiurto e lancetta centrale dei secondi
10antimagnetico con dispositivo antiurto e lancetta centrale dei secondi
11con quadrante illuminato, dispositivo antiurto e secondi centrali
12con dispositivo di segnalazione, con dispositivo antiurto e lancetta centrale dei secondi
13con calendario e secondi centrali
14con calendario, dispositivo antiurto e lancetta centrale dei secondi
15secondi automatici, antiurto e centrali
16con calendario, ammortizzatore, carica automatica e lancetta centrale dei secondi
17con cronometro a una lancetta, cronometro centrale, lancetta dei secondi laterale dell’ora corrente e lancetta dei minuti
18con estensione del riposo di un secondo, secondi centrali e ammortizzatore
19con calendario, dispositivo antiurto e senza lancetta dei secondi
20carica automatica, antiurto e senza secondi
21carica automatica, calendario, antiurto e secondi
22con disco che sostituisce la lancetta delle ore, dispositivo antiurto e senza lancetta dei secondi
23con lancetta dell’orologio che compie un giro ogni 24 ore, dispositivo antiurto e lancetta dei secondi centrale
24con lancetta dell’orologio che compie un giro ogni 24 ore, un dispositivo antiurto, una lancetta centrale dei secondi e un calendario
25con indicatore orario di zona, calendario, lancetta centrale dei secondi e ammortizzatore
26con limite di tempo, calendario, secondi centrali, ammortizzatore e automatico
27con doppio calendario (data, giorno della settimana), carica automatica, secondi centrali e ammortizzatore
28con doppio calendario (data, giorno della settimana), lancetta centrale dei secondi e dispositivo antiurto
29con doppio calendario (data, giorno della settimana), con dispositivo antiurto e senza lancetta dei secondi
30con doppio calendario (data, giorno della settimana), con dispositivo ammortizzante, carica automatica e senza lancetta dei secondi
31con secondi centrali, asse del bilanciere antiurto, doppio calendario con data del mese istantanea e giorno lento, carica automatica con cuscinetti a sfera e dispositivo di segnalazione
36bilanciamento a contatto elettrico con alimentazione a batteria, lancetta centrale dei secondi, dispositivo antiurto, durata da 6 mesi a due anni
37con regolatore a diapason, da polso, con lancetta dei secondi centrale, alimentato a batteria
38sveglia con regolatore elettronico-meccanico, con grilletto non libero, freccia di segnalazione centrale, su pietre rubino, con campanello elettrico di piccole dimensioni, alimentato a batteria
39sveglia con regolatore elettronico-meccanico, scappamento a perno libero, che si combina in un’unica unità estraibile, su pietre rubino, con freccia di segnalazione centrale, campanello elettrico di piccole dimensioni e alimentazione a batteria
40sveglia con regolatore a diapason e alimentazione DC, tempo di funzionamento di almeno 12 mesi
41sveglia con regolatore a diapason su transistor, con calendario, alimentazione da sorgente DC, tempo di funzionamento di almeno 13 mesi
42sveglia con regolatore a diapason e alimentazione da fonte DC, il tempo di funzionamento è di almeno 12 mesi, il segnale è azionato da un motore a molla
43sveglia con regolatore elettronico-meccanico, scappamento a perno libero, che si abbina in un’unica unità estraibile, su pietre di rubino, con freccia di segnalazione centrale, campanello elettrico di piccole dimensioni, con meccanismo di accensione di una campana elettrica di breve durata non superiore a 40 secondi e alimentato da una batteria
45polsini elettronico-meccanici, con dispositivo antiurto e lancetta dei secondi centrale, alimentati a batteria
71sveglia su pietre di rubino, bilanciere con scappamento, ago di segnalazione centrale, dispositivo di segnalazione acustica, con una molla di colpo e colpo nei tamburi. La frequenza dell’impianto è di un giorno
72su pietre di rubino, pietre di equilibrio con scappamento, lancetta di segnale centrale, dispositivo di segnalazione sonora, con colpo e molla di percussione nei tamburi. La frequenza di avvolgimento è di un giorno, con una melodia musicale preliminare
73Sveglia su quattro pietre di rubino, bilanciere con scappamento a perno libero, ago di segnalazione centrale e dispositivo di segnalazione acustica. Molle senza tamburi. La frequenza dell’impianto è di un giorno
74Cfr. punto 73, con calendario
75V. 73, 74, con un segnale preliminare
76sveglia su pietre di rubino, bilanciere con scappamento, ago di segnalazione centrale, dispositivo di segnalazione acustica, con molla per far scorrere e percuotere i tamburi. La frequenza di avvolgimento è di una settimana, la corsa e il segnale sono avvolti separatamente
77sveglia su pietre di rubino, bilanciere con scappamento, ago di segnalazione centrale, dispositivo di segnalazione acustica, con una molla di colpo e di colpo nei tamburi. La frequenza di avvolgimento è di una settimana, la corsa e il segnale sono avvolti separatamente
78sveglia su pietre rubino, bilanciere con scappamento, ago di segnalazione centrale, dispositivo musicale e segnale luminoso. Molla di traslazione nel tamburo, frequenza di carica – un giorno
79sveglia su pietre rubino, bilanciere con scappamento, ago di segnalazione centrale, segnalatore acustico. Molla di corsa e percussione in un unico tamburo
80sveglia su pietre di rubino, bilanciere con scappamento a perno libero, ago di segnalazione centrale, segnalatore acustico. Molla di corsa e percussione in un unico tamburo
100pendolo a parete con motore kettlebell, scappamento a gancio inverso, senza dispositivi aggiuntivi, frequenza di carica – un giorno
101pendolo a parete con motore kettlebell, grilletto alternativo, con trasmissione di movimenti oscillatori al quadrante, frequenza di carica – un giorno
102pendolo a parete con motore kettlebell, scappamento a gancio inverso, con calendario settimanale, frequenza di carica – un giorno
103pendolo a parete con motore kettlebell, scappamento a gancio inverso, con un intervallo di suoneria di un’ora e mezz’ora, la frequenza di carica è di un giorno
104pendolo a parete con motore kettlebell, scappamento a gancio inverso, con suoneria di un’ora e mezza ora e cucù, la frequenza di carica è di un giorno
105su quattro pietre di rubino, pietre del bilanciere con scappamento a perno libero, senza dispositivi aggiuntivi. Molla senza tamburo, frequenza di carica – un giorno
106su quattro pietre di rubino, bilancieri con scappamento a perno libero, con lancetta dei secondi laterale e freno del bilanciere. Molla senza tamburo, frequenza di carica – un giorno
107su quattro pietre di rubino, pietre di bilanciere con scappamento a perno libero, con un dispositivo di segnalazione secondo un programma dato. Frequenza di avvolgimento – per un dato programma entro un’ora
108su quattro pietre di rubino, pietre di bilanciere con scappamento a perno libero, con un dispositivo di segnalazione secondo un programma dato. Periodicità di avvolgimento – per un dato programma in un giorno
109pendolo con motore a kettlebell, scappamento a gancio rovescio, con cuculo, segnale ogni ora e mezz’ora. La frequenza dell’impianto è di un giorno
121Pendolo, grilletto alternativo, senza dispositivi aggiuntivi. La molla è senza botte, la frequenza di carica è di una settimana
122Su pietre rubino, pietre di equilibrio con scappamento ad ancora attaccato. La molla è senza tamburo, senza dispositivi aggiuntivi. La frequenza dell’impianto è di una settimana
123Su pietre di rubino, bilanciere con scappamento attaccato, con lancetta dei secondi centrale, senza interruzione, molla senza bariletto. La frequenza dell’impianto è di una settimana
124Sulle pietre di rubino, le pietre del bilanciere con uno scappamento ad ancora attaccato, con un rintocco ogni ora. Molla senza bariletto, intervallo di carica di una settimana
125Vedi 124, con un rintocco, frequenza ogni ora e mezz’ora
126su pietre di rubino, con scappamento annesso, con un triplo calendario (data, giorno della settimana, mese). La molla è senza barile, la frequenza di avvolgimento è di una settimana.
127Sulle pietre di rubino, le pietre del bilanciere con scappamento ad ancora, senza dispositivi supplementari. Molla nel tamburo, frequenza di carica una settimana
128Su pietre di rubino, pietre del bilanciere con scappamento, lancetta dei secondi centrale, senza combattimento. Molla nel tamburo, frequenza di carica una settimana
129Sulle pietre di rubino, bilanciere con scappamento annesso, senza lancetta dei secondi, con un rintocco ogni ora e mezz’ora. Molla nel tamburo, frequenza di carica una settimana
130pendolo con motore a kettlebell, scappamento a gancio alternativo, con rintocco ogni ora e un quarto d’ora. La frequenza dell’impianto è di una settimana
131pendolo con motore a molla, scappamento a gancio rovescio, con rintocco ogni ora e un quarto d’ora. La frequenza dell’impianto è di una settimana
132Sulle pietre di rubino, le pietre del bilanciere con scappamento, con lancetta dei secondi centrale, con un calendario di date, giorni della settimana, mese e fase lunare. Molla nel tamburo, frequenza di carica una settimana
133V. 132, senza la seconda mano
134Sulle pietre di rubino, le pietre di equilibrio con uno scappamento ad ancora, senza combattimento, con un calendario. Molla nel tamburo, frequenza di carica una settimana
135pendolo con scappamento, senza dispositivi aggiuntivi. Primavera nel tamburo, frequenza di carica – una settimana
136pendolo con motore a molla, scappamento a gancio rovescio, con rintocco ogni ora e mezz’ora. Molle nei tamburi, frequenza di carica una settimana
137Sulle pietre di rubino, le pietre di equilibrio con scappamento ad ancora, con un rintocco ogni ora e un quarto d’ora. Molle nei tamburi, frequenza di carica una settimana
151pendolo con scappamento a gancio alternativo, con rintocco ogni ora e mezz’ora. Molle nei tamburi, frequenza di avvolgimento – due settimane.
152pendolo con scappamento a gancio alternativo, con rintocco ogni ora e un quarto d’ora. Molle nei tamburi, frequenza di avvolgimento – due settimane.
153è un pendolo con un motore kettlebell, un grilletto alternativo, con un campanello ogni ora e un quarto d’ora, la frequenza di avvolgimento è di due settimane.
154Sulle pietre di rubino, pietre del bilanciere con uno scappamento ad ancora attaccato, senza dispositivi aggiuntivi. Molla senza tamburo, frequenza di carica – due settimane
155Sulle pietre di rubino, pietre del bilanciere con scappamento ad ancora attaccato, senza dispositivi supplementari. Molla nel tamburo, frequenza di carica – due settimane
156Sulle pietre di rubino, le pietre del bilanciere con scappamento attaccato, con una lancetta dei secondi laterale, senza combattimento. Molla nel tamburo, frequenza di carica – due settimane
157Sulle pietre di rubino, le pietre del bilanciere con scappamento attaccato, con una lancetta dei secondi laterale, con un calendario dei giorni della settimana, senza combattimento. Molla nel tamburo, frequenza di carica – due settimane
158Sulle pietre di rubino, le pietre del bilanciere con scappamento annesso, senza lancetta dei secondi, con un rintocco ogni ora e mezz’ora. Colpo e colpi di molle nei tamburi, frequenza di carica – due settimane
159Sulle pietre di rubino, pietre del bilanciere con scappamento attaccato, con lancetta dei secondi centrale, senza combattimento. Molla nel tamburo, frequenza di carica – due settimane
160Sulle pietre di rubino, bilanciere con scappamento annesso, senza lancetta dei secondi, con un rintocco ogni ora e un quarto d’ora. Colpo e colpi di molle nei tamburi, frequenza di carica – due settimane
161Sulle pietre rubino, le pietre del bilanciere con scappamento attaccato, con un disco invece di una lancetta dei secondi. Molla nel tamburo, frequenza di carica – due settimane
162Su pietre di rubino, pietre di equilibrio con scappamento attaccato, con una melodia. Molle nei tamburi, frequenza di carica – due settimane
163Pendolo con scappamento a strappo e a gancio, con melodia. Molle nei tamburi, frequenza di carica – due settimane
164Sulle pietre di rubino, le pietre del bilanciere con uno scappamento attaccato, senza lancetta dei secondi, con un calendario dei giorni della settimana, senza combattimento. Molla nel tamburo, frequenza di carica – due settimane
165Su pietre di rubino, pietre del bilanciere con scappamento annesso, senza lancetta dei secondi, con un triplo calendario (data, giorno della settimana, mese), senza combattimento. Molla nel tamburo, frequenza di carica – due settimane
181scappamento elettromeccanico, bilanciere, lancetta dei secondi centrale, a batteria
182torri del bilanciere con scappamento annesso, lancetta centrale dei secondi e carica di rete. Molla nel tamburo
183su pietre di rubino, bilanciere con scappamento annesso, avvolgimento da un motore elettrico in miniatura, alimentato da una batteria da 4 V, con un calendario. La durata del lavoro è di almeno quattro mesi. Molla nel tamburo
184v. 183, senza calendario
185con regolatore elettronico-meccanico su transistor, con magnete sul bilanciere, bilancia con asse posto verticalmente, su quattro pietre, alimentato da una batteria. Almeno un anno di durata della batteria prima della sostituzione della batteria
186su pietre rubino, elettrico, con regolatore elettronico-meccanico e scappamento a perno libero, combinato in un’unica unità estraibile, alimentata a batteria. La durata del lavoro è di almeno un anno
189su pietre di rubino, con regolatore elettronico-meccanico e scappamento a perno libero, combinati in un’unica unità estraibile, alimentata da una batteria. Con un calendario istantaneo (data e giorno della settimana). La durata del lavoro è di almeno un anno
190su pietre di rubino, con regolatore elettronico-meccanico e scappamento a perno libero, combinati in un’unica unità estraibile, alimentata da una batteria. Con una lotta ogni ora, mezz’ora, un quarto d’ora. La durata del lavoro è di almeno un anno
191su pietre di rubino, con regolatore elettronico-meccanico e scappamento a perno libero, combinati in un’unica unità estraibile, alimentata a batteria. Con una melodia musicale suonata ogni ora. Almeno un anno di autonomia prima di sostituire la batteria
192su pietre di rubino, con regolatore elettronico-meccanico e scappamento a perno libero, combinati in un’unica unità rimovibile, alimentata da una batteria al nichel-cadmio ricaricata da una batteria solare

Punti in comune

Possiamo identificare alcuni elementi ricorrenti presenti nelle descrizioni dei dispositivi. Ecco un’analisi che mette in evidenza questi elementi chiave:

  1. Dispositivo antiurto:
    • Presente nelle voci: 01, 03, 05, 07, 09, 10, 11, 12, 14, 15, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 28, 29, 36, 45.
  2. Calendario:
    • Presente nelle voci: 04, 05, 13, 14, 16, 19, 21, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 41, 74, 75, 132, 133, 134, 165, 183, 189.
  3. Secondi centrali:
    • Presente nelle voci: 08, 09, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 18, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 31, 36, 37, 45, 123, 128, 132, 159, 181, 182.
  4. Carica automatica:
    • Presente nelle voci: 16, 20, 21, 26, 27, 30.
  5. Sveglia:
    • Presente nelle voci: 38, 39, 40, 41, 42, 43, 71, 72, 73, 74, 75, 76, 77, 78, 79, 80.
  6. Bilanciere con scappamento:
    • Presente nelle voci: 71, 72, 73, 74, 75, 76, 77, 78, 79, 80, 105, 106, 107, 108, 122, 123, 124, 125, 126, 127, 128, 129, 132, 133, 134, 135, 136, 137, 154, 155, 156, 157, 158, 159, 160, 161, 162, 164, 165.
  7. Frequenza di carica:
    • La frequenza di carica viene spesso menzionata, variando da un giorno a due settimane.
  8. Alimentazione a batteria:
    • Presente nelle voci: 36, 37, 38, 39, 40, 41, 42, 43, 45, 181, 185, 186, 189, 190, 191, 192.
  9. Dispositivi di segnalazione:
    • Presenti in varie voci con segnalazioni acustiche, luminose o meccanismi di allarme (es. 12, 18, 31, 41, 78, 79, 80, 107, 108, 126, 132, 137, 163, 190, 191).
  10. Pietre di rubino:
    • Utilizzate in molti modelli (es. 38, 39, 40, 41, 42, 43, 71, 72, 73, 74, 75, 76, 77, 78, 79, 80, 105, 106, 107, 108, 122, 123, 124, 125, 126, 127, 128, 129, 132, 133, 134, 135, 136, 137, 154, 155, 156, 157, 158, 159, 160, 161, 162, 164, 165, 183, 184, 186, 189, 190, 191, 192).

Questi punti comuni mostrano le caratteristiche ricorrenti tra le descrizioni dei vari dispositivi la tabella sicuramente riporta delle indicazioni incomplete a causa delle descrizioni incomplete.

VoceDispositivo antiurtoCalendarioSecondi centraliCarica automaticaSvegliaBilanciere con scappamentoFrequenza di caricaAlimentazione a batteriaDispositivi di segnalazionePietre di rubino
00
01
02
03
04
05
06
07
08
09
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
36
37
38
39
40
41
42
43
45
71
72
73
74
75
76
77
78
79
80
100
101
102
103
104
105
106
107
108
109
121
122
123
124
125
126
127
128
129
130
131
132
133
134
135
136
137
151
152
153
154
155
156
157
158
159
160
161
162
163
164
165
181
182
183
184
185
186
189
190
191
1

Il tempo nello spazio di Anna Pegna

Copertina del libro 'Il tempo nello spazio: Orologi e imprese astronautiche nella Russia del Novecento' di Anna Pegna, con immagine di un orologio sovietico

“Il tempo nello spazio” di Anna Pegna è un libro che ha catturato l’interesse di molti collezionisti e appassionati di orologeria russa e sovietica. Pubblicato da Effequ nel 2010, questo testo offre una dettagliata esplorazione degli orologi e delle imprese astronautiche nella Russia del Novecento, rendendolo un’opera imprescindibile per chi desidera comprendere meglio l’interconnessione tra tecnologia, storia e avventure spaziali sovietiche.

Un Capolavoro Ricercato dai Collezionisti

“Il tempo nello spazio” è un libro fuori catalogo, che si può trovare solo usato. Anche l’autrice, Anna Pegna, non possiede più i file originali del libro, rendendo impossibile una ristampa. Questo fattore ha aumentato il valore del libro tra i collezionisti, rendendolo un pezzo molto ambito.

Un’Analisi Dettagliata e Avvincente

Capitolo 1: Gli Inizi

Il primo capitolo, intitolato “Gli inizi”, traccia la storia dell’orologeria russa dall’epoca zarista fino alla Rivoluzione d’Ottobre. La Russia del XIX secolo è descritta come un paese prevalentemente agricolo, con poche industrie e una scarsa tradizione orologiera. La narrazione si sofferma sulle prime esperienze di costruzione di orologi, come quella di Pavel Bure, che fondò una fabbrica nel 1815 utilizzando movimenti svizzeri. Viene raccontato anche il contributo di pionieri come Piotr Vasil’evich Khautskij e Konstantin Tsiolkovskij, che posero le basi per la futura meccanica di precisione e la cosmonautica russa.

Capitolo 2: Le Prime Fabbriche del Nuovo Regime

Il secondo capitolo esamina le trasformazioni avvenute dopo la Rivoluzione d’Ottobre, quando il governo sovietico riconobbe l’importanza della produzione di precisione. Viene descritta l’acquisizione della fabbrica americana Dueber-Hampden e il suo trasferimento in Russia. La fondazione della Prima Fabbrica di Orologi di Stato a Mosca segna l’inizio della produzione di orologi sovietici, con i primi modelli come il Tipo-1. Questo capitolo illustra anche le difficoltà iniziali e la necessità di sviluppare una produzione autonoma e indipendente dalla tecnologia straniera.

Capitolo 3: Le Fabbriche di Orologi di Guerra

Il terzo capitolo, “Le fabbriche di orologi di guerra”, descrive il ruolo cruciale dell’orologeria durante la Seconda Guerra Mondiale. Le fabbriche sovietiche furono trasferite verso est per proteggerle dagli attacchi tedeschi, e la produzione si concentrò su orologi militari e strumenti di precisione per l’aviazione e la marina. Viene raccontata la storia della fabbrica di Zlatoust, che continuò a produrre munizioni e parti per razzi Katiusha, e della Seconda Fabbrica di Mosca, trasferita a Chistopol. Il capitolo evidenzia l’importanza strategica degli orologi di precisione nelle operazioni belliche.

Capitolo 4: Le Fabbriche di Orologi nel Sistema Sovietico

Il quarto capitolo si concentra sull’organizzazione e gestione delle fabbriche di orologi nel sistema sovietico. Le fabbriche non erano entità autonome, ma parte di un unico sistema statale. Ogni fabbrica aveva i propri marchi distintivi, ma spesso condividevano tecnologie e movimenti. Questo capitolo esplora come le fabbriche collaboravano tra loro e come erano integrate nel più ampio contesto dell’economia pianificata sovietica.

Capitolo 5: Il Dopoguerra

Il quinto capitolo, “Il dopoguerra”, descrive la ripresa della produzione di orologi dopo la guerra. Viene descritto come le fabbriche, una volta tornate alla normalità, ripresero la produzione di massa e introdussero nuovi modelli come il Pobeda. Questo capitolo esamina anche l’influenza della tecnologia tedesca sui cronografi sovietici e il ruolo delle riparazioni di guerra nella ricostruzione dell’industria orologiera. Si approfondisce la storia dei movimenti su licenza LIP e l’evoluzione delle fabbriche principali, come la Kirova e la Raketa.

Capitolo 6: Uomini (e Donne) Nello Spazio

Questo capitolo offre una panoramica sulle imprese spaziali sovietiche e il ruolo cruciale degli orologi in queste missioni. Viene narrata la storia di Yuri Gagarin, il primo uomo nello spazio, e dell’orologio Shturmanskie che indossava. Altri personaggi chiave come Valentina Tereskova, la prima donna nello spazio, e Alexey Leonov, il primo uomo a effettuare una passeggiata spaziale, vengono descritti insieme agli orologi che li accompagnarono.

Capitolo 7: Oltre la Cortina di Ferro

Il settimo capitolo esplora la diffusione e l’influenza degli orologi sovietici oltre i confini dell’URSS. Viene descritto come questi orologi divennero popolari nei paesi del blocco orientale e come furono percepiti in Occidente. Il capitolo evidenzia le strategie di esportazione e la reputazione internazionale degli orologi sovietici.

Capitolo 8: Altre Fabbriche Sovietiche

Questo capitolo si concentra su altre fabbriche di orologi sovietiche meno conosciute ma comunque significative. Viene descritta la storia di fabbriche come la Raketa, la Chaika, la Zarja e la Molnija, e i loro contributi unici all’orologeria sovietica. Il capitolo esplora anche le peculiarità di ciascuna fabbrica e i modelli distintivi che produssero.

Capitolo 9: Dopo Kruscev

Il nono capitolo analizza le trasformazioni nell’industria orologiera sovietica dopo la caduta di Kruscev. Viene esaminato come le politiche di Brezhnev influenzarono la produzione e lo sviluppo tecnologico. Questo capitolo descrive anche i nuovi modelli introdotti durante questo periodo e le sfide affrontate dall’industria.

Capitolo 10: Orologi degli Anni ’70

Il decimo capitolo si concentra sugli orologi prodotti negli anni ’70, un periodo di innovazione e diversificazione. Vengono descritti modelli iconici come il Raketa Copernicus e il Poljot Okean. Il capitolo esamina anche le tendenze di design e le tecnologie emergenti di questo decennio.

Capitolo 11: Orologi degli Anni ’80

Questo capitolo esplora gli sviluppi nell’orologeria sovietica durante gli anni ’80. Viene descritta l’influenza delle Olimpiadi di Mosca del 1980 sugli orologi prodotti e come gli eventi politici e sociali di questo periodo influenzarono l’industria. Modelli come il Poljot e il Vostok sono discussi in dettaglio.

Capitolo 12: Navicelle e Stazioni Spaziali

Il dodicesimo capitolo offre una panoramica sulle missioni spaziali sovietiche e sugli orologi utilizzati a bordo delle navicelle e delle stazioni spaziali. Viene descritto il ruolo degli orologi nella cronometrazione e nel coordinamento delle missioni spaziali, evidenziando l’importanza della precisione e affidabilità.

Capitolo 13: Epilogo

L’ultimo capitolo, “Epilogo”, riassume le principali tematiche trattate nel libro e riflette sull’eredità dell’orologeria sovietica. Viene discussa la rilevanza storica e culturale degli orologi sovietici e il loro posto nel collezionismo moderno. Il capitolo conclude con considerazioni sull’importanza di preservare questa eredità storica.

Un Libro Essenziale per gli Appassionati

La recensione del libro è decisamente positiva. “Il tempo nello spazio” è considerato ben scritto e coinvolgente, fornendo non solo dettagli tecnici sugli orologi, ma anche una ricca narrazione storica che contestualizza l’evoluzione tecnologica nell’ambito delle avventure spaziali sovietiche. Questo libro non dovrebbe mancare nella libreria di un appassionato di orologeria russa e sovietica, specialmente per chi ha un interesse specifico nelle storie di avventure e nella corsa allo spazio.

Gli Orologi Sovietici: Un Fascino Unico

Uno degli aspetti più affascinanti del libro è la descrizione degli orologi russi, noti per la loro robustezza e precisione. Questi orologi, offerti a prezzi accessibili, sono stati i primi a uscire dall’atmosfera terrestre, accompagnando astronauti come Gagarin e Leonov nelle loro storiche missioni.

Conclusione

“Il tempo nello spazio” di Anna Pegna è un’opera che offre una prospettiva unica sull’orologeria sovietica e sulle imprese spaziali del Novecento. Anche se fuori catalogo, questo libro rimane un tesoro per collezionisti e appassionati, rappresentando un pezzo di storia che combina ingegneria, avventura e storia militare. Se non hai ancora letto questo libro, la sua ricerca e acquisizione sono un investimento che arricchirà sicuramente la tua comprensione e apprezzamento per l’orologeria russa e sovietica.

Truppe missilistiche e Artiglieria – Vostok Komandirskie russo

russian watch Vostok Komandirskie Missile Troops

Truppe Missilistiche e Artiglieria: ecco svelato il vero significato di questo quadrante. Si tratta di un Vostok Komandirskie molto diffuso e spesso ci si chiede quali siano i significati nascosti dietro un quadrante così criptico. Bisogna ricercare con attenzione il significato dei vari simboli presenti sul quadrante per comprenderlo appieno.

La Scoperta dell’Orologio

Ho trovato questo orologio per pochi euro in un lotto e mi ha subito incuriosito. L’avevo visto molte volte, ma mai così particolare o così bello da giustificare un acquisto singolo. Dopo aver indagato un po’, la curiosità ha avuto il sopravvento e sono andato a cercare di cosa esattamente parlasse.

L’Orologio

L’orologio, a ben guardare, è abbastanza standard. Si tratta di un Vostok Komandirskie russo con movimento 2414 e cassa 439xxx. Sia il vetro che la cassa sono purtroppo abbastanza rovinati, ma l’orologio è comunque funzionante, segno che i collaudati Vostok 2414 funzionano bene anche se hanno vita dura.

Vostok Komandirskie Truppe missilistiche e artiglieria
Vostok Komandirskie Missile Troops

Vostok Komandirskie Missile Troops: Truppe Missilistiche e Artiglieria

Tutto è raggruppato nello stemma che è possibile trovare ad ora sei sul quadrante. Di cosa si tratta?

L’immagine è composta di tre elementi:

  1. Una corona di alloro
  2. Due cannoni
  3. Un missile
Day of Rocket Forces and Artillery – Progress of Primorye (progressprim.ru)

La Ricerca del Significato

Dopo qualche ricerca e l’aiuto di un amico collezionista olandese, ho trovato in internet una toppa militare che ha chiarito il significato. La scritta: ракетные войска и артиллерия sulla toppa significa “Forze Missilistiche e Artiglieria”. Si tratta quindi di un Vostok commemorativo di queste forze armate, che fanno parte delle Vooružënnye Sily Rossijskoj Federacii, ossia delle Forze Armate della Federazione Russa.

Una curiosità: il 19 novembre, la Russia celebra il “Giorno delle forze missilistiche e dell’artiglieria della Federazione Russa”. Qui di seguito potete vedere un video a tal proposito:

Truppe Missilistiche e Artiglieria: Chi Sono?

Per chi si vuole impegnare, ecco il link della pagina di Wikipedia in russo: LINK.

Le informazioni interessanti che ho estrapolato riguardano l’esistenza di:

  • Forze missilistiche e artiglieria delle forze terrestri delle forze armate della Russia
  • Forze missilistiche e artiglieria delle truppe costiere delle forze armate russe

Compiti delle Truppe Missilistiche e Artiglieria

Le truppe missilistiche e l’artiglieria hanno il compito di svolgere i seguenti compiti:

  • Conquista e conservazione della superiorità del fuoco sul nemico
  • Sconfitta dei mezzi di attacco nucleare, manodopera, armi, equipaggiamento militare e speciale del nemico
  • Disorganizzazione dei sistemi di comando e controllo di truppe e armi, ricognizione e guerra elettronica
  • Distruzione di strutture difensive a lungo termine e altre infrastrutture
  • Interruzione della retroguardia operativa e militare
  • Indebolimento e isolamento dei secondi scudi e riserve del nemico
  • Distruzione di carri armati e altri veicoli corazzati penetrati nella profondità del nemico
  • Copertura dei fianchi e giunti aperti
  • Partecipazione alla distruzione delle forze nemiche d’assalto aereo e marittimo
  • Estrarazione remota di terreni e oggetti
  • Manutenzione leggera delle operazioni notturne delle truppe
  • Fumare e accecare oggetti nemici
  • Distribuzione di materiali di propaganda e altri

Conclusioni

È facile vedere come anche un semplice Vostok Komandirskie possa incuriosire e portare ad approfondimenti inaspettati. A volte, la difficoltà sta nel destreggiarsi tra gli innumerevoli reparti militari presenti in Russia. Probabilmente, l’orologio è stato commissionato in occasione di qualche celebrazione o semplicemente realizzato come molti altri per celebrare le forze armate.

Vostok Buran – Polar Aviation Export Italy

Primo piano di un orologio Vostok Buran celebrativo della Polar Aviation sovietica. Proprietà di Sovietaly.

Tre pinguini e un orso polare sul quadrante di un Vostok Buran

Oggi al polso abbiamo un interessante orologio made in CCCP, a mio parere sottovalutato, specialmente in Italia, dato che non se ne conosce veramente il significato storico. Molte congetture si trovano nella rete ma ben poche hanno radici fondate. L’orologio in questione è il Vostok Buran dedicato all’Aviazione Polare sovietica, in cirillico Полярная авиация.

Primo piano di un orologio Vostok Buran celebrativo della Polar Aviation sovietica. Proprietà di Sovietaly.
Vostok Polar aviation

Il quadrante dell’orologio Polar Aviation

Si possono distinguere due zone ben distinte.

Nella parte superiore, un semicerchio azzurro con la scritta in cirillico BURAN (Буран, che significa tempesta di neve) e all’interno un orso bianco, animale tipico dell’emisfero boreale e quindi del Polo Nord.

Nella parte inferiore, tre pinguini, animali tipici dell’emisfero australe e quindi del Polo Sud, e il logo che rappresenta oggi la Aeroflot.

Ad oggi bisogna considerare la Polar Aviation come una sussidiaria della Aeroflot i cui servizi sono svolti sotto un unico marchio.

Le testimonianze fotografiche della Polar Aviation

Istituzione e Funzionamento

L’Aviazione Polare Sovietica (Полярная авиация) è stata istituita nel 1934. Serviva tutte le rotte polari e collegava i paesi più remoti e le stazioni scientifiche nelle due regioni artiche del pianeta.

Collegamenti e Incidenti

Dai report indicati nel sito russianplanes.net, è possibile vedere come la storia della Polar Aviation sia stata purtroppo costellata di incidenti e in qualche caso anche di disastri. Serviva anche molte isole artiche, diventando un riferimento importante per gli abitanti per la posta, le medicine e i rifornimenti alimentari.

Vita nelle Isole Artiche

Interessante è il sito ponti59.narod.ru (in russo), che racconta la storia e la vita degli abitanti dell’isola di Dikson. In molte foto storiche si possono vedere aerei ed elicotteri della Polar Aviation Sovietica.

L’orologio Vostok Buran

L’orologio Vostok Buran monta un calibro Vostok 2409, è meccanico manuale e presenta una cassa cromata. Questo modello era stato realizzato specificamente per il mercato italiano, come evidenziato da un articolo della stampa italiana del 19 dicembre 1989. Secondo l’articolo, il Vostok Buran rappresentava un tentativo di entrare nel mercato occidentale con un prodotto di alta qualità e dal design unico, evocando il prestigio e l’affidabilità della tecnologia sovietica.

L’orologio è ben fatto e piacevole da portare. Rilasciato principalmente per il mercato italiano (si riconosce dal tipico fondello degli orologi realizzati per questo mercato e dal cinturino in pelle di discreta qualità marchiato in più punti), merita un posto di rilievo nella collezione di un appassionato di orologi russi.

Curiosità: Orso Polare e Pinguini

Un aspetto curioso di questo orologio è la rappresentazione di un orso polare e tre pinguini. Questa scelta iconografica riflette una verità biologica: gli orsi polari vivono esclusivamente nell’emisfero nord, mentre i pinguini si trovano solo nell’emisfero sud. Questo dettaglio aggiunge un ulteriore livello di significato e simbolismo all’orologio.

Conclusione

Per ulteriori dettagli sulla storia dell’Aviazione Polare Sovietica, ti invito a visitare i link indicati e a esplorare le affascinanti storie e immagini legate a questo importante capitolo dell’aviazione.

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