VREMIA: il marchio italo-svizzero con cuore russo
Negli anni ’90 nasce una curiosa collaborazione orologiera: una linea di orologi progettati con design occidentale e movimenti meccanici russi, in particolare il Poljot 3133, cronografo derivato dal Valjoux 7734, noto per la sua robustezza e affidabilità.
Il marchio VREMIA si caratterizza per un’estetica che richiama l’iconografia sovietica, con quadranti in cirillico, casse in acciaio, e cinturini in pelle spesso con cuciture a contrasto. I modelli uniscono elementi stilistici ispirati al mondo militare e tecnico, dando vita a orologi dallo stile deciso e riconoscibile. Tra i più noti, i cronografi con quadrante bianco, contatori rossi e datario a ore 6, esemplari che uniscono precisione meccanica e una chiara identità visiva.
Parallelamente, un altro marchio condivide la stessa anima meccanica: Radius. Sebbene anch’esso impiegasse il movimento 3133, Radius si orientava verso design più sobri e minimalisti, con casse più sottili e quadranti privi di riferimenti visivi esplicitamente sovietici.
Oggi sia VREMIA che Radius rappresentano una testimonianza singolare di dialogo tra orologeria svizzera e meccanica russa, frutto di un’epoca di sperimentazioni e contaminazioni, e sono molto apprezzati nel collezionismo per la loro unicità e per il calibro storico che li anima.