Logo Sovietaly e il Blog, scopri le origini.

logo sovietaly TM sfondo bianco

Logo Sovietaly, come ci sono arrivato?

L’idea iniziale: era quella di gestire la mia collezione e la sua dimensione che andava crescendo di settimana in settimana.

Era il 2017 quando ho iniziato a cercare di dare un senso a tutte le informazioni e ai tanti orologi russi e sovietici accumulati in tanti anni di collezionismo.

Senza essere degli esperti si inizia sempre un po’ a tentoni, facendo cose senza senso, cercando di guardare quelli che ne sanno più di te, ispirandosi spudoratamente…

Poi piano piano ci si struttura, si cresce e si impara dai propri errori e dai propri piccoli fallimenti.

Una delle cose che si apprende quasi subito è a non copiare, ma a diffondere e a condividere. Copiare serve a ben poco. Non ha senso quindi riproporre quanto scritto ma ha senso linkarlo, riproporlo, dando credito a chi l’informazione l’ha scritta per primo.

Primo passo: Mostrare i propri orologi

La prima cosa che ho fatto, dopo aver guardato qualche sito già esistente è stato quello di trovare un servizio gratuito che mi permettesse di gestire le fotografie degli orologi della mia collezione.

Dopo un po’ di titubanza, pensando che Google indicizzasse bene un servizio fornito dallo stesso Google, mi sono rivolto a Sites che già in passato avevo usato al lavoro per una sorta di mini intranet della rete retail che gestivo a livello marketing.

Il tutto si è trasformato nel sito che tutt’ora mantengo in vita, visto che è gratuito e che ci sono affezionato:

https://sites.google.com/view/sovietaly

Il sito, abbastanza semplice mi ha permesso di poter iniziare a promuovere la mia collezione ma ha posto anche una grossa questione…

Memore delle attività fatte per gestire la collezione di mio padre Riccardo (per i più curiosi qui trovate la pagina Instagram) la questione stava diventando come chiamare la collezione.

Secondo passo: Trovare un nome consono alla collezione di orologi

Ho già scritto qualcosa in un mio primo tentativo non strutturato di BLOG QUI.

Riprendendo le fila devo il nome Sovietaly alla fantasia di un mio caro amico collezionista (trovate il suo interessante BLOG QUI).

Mi hai aiutato molto negli ultimi a gestire la mia collezione, grazie anche alla sua capacità di trovare qualsiasi cosa sul web…

Dialoghiamo in inglese, o per lo meno lui parla inglese e riesce a capirmi quando gli scrivo 😀 e durante una di queste chiacchierate gli salta fuori il nome Soviet-Italy.

Nome tutto sommato azzeccato in quanto riunisce il concetto di “Sovietico” e di Italia, due cose apparentemente distinte ma che qualsiasi collezionista di orologi russi sa essere profondamente legate.

Come più volte detto tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90 l’Italia era uno dei maggiori mercati export per l’Unione Sovietica e gli importatori Time Trend e Mirabilia (controllati da una Holding americana) la facevano da padrone con una capillare distribuzione e un eccellente Marketing per l’epoca.

In un guizzo di creatività il nome contratto Sovietaly ha acquisito molto senso ed è sembrato anche molto logico.

E’ quindi iniziato in quel momento il periodo in cui ho iniziato a usare il nome Sovietaly per identificare la collezione.

L’ho usato anche come nickname in molti gruppi e forum.

Il (™) Trade Mark  è stato aggiunto quasi subito dopo un consulto legale volto a capire come valorizzare e proteggere la collezione che inizia ad essere abbastanza numerosa e ingombrante…

E infine la parte più divertente, un LOGO per il sito:

Terzo passo: un logo Sovietaly degno di tale nome.

Importante è il nome, ma altrettanto importante è avere un logo ben riconoscibile e originale che permetta di veicolare e accompagnare al collezione.

Ho cercato ispirazione da quelli che sono un po’ dei simboli iconici di una collezione di orologi fatta da un italiano.

  • l’Orologio – e quale meglio rappresentativo di un Raketa Big Zero?
  • La falce e il martello – simbolo universalmente riconosciuto dell’Unione Sovietica
  • La bandiera italiana – Le ultime tre lettere, quelle rappresentative della scritta Italy, sono verde, bianca e rossa.
  • Il nome Sovietaly ™

Questi quattro elementi uniti hanno portato alla generazione del logo che è stato fatto con un professionista sulla piattaforma Fiverr.com

Uso il logo Sovietaly con soddisfazione da oramai qualche anno e, nonostante una certa complessità strutturale, non ho avuto mai particolari problemi.

Nell’ultimo periodo, per le pubblicazioni sui social come filigrana sulle foto sto usando la scritta sola senza la parte superiore del logo.

Che possa essere un’ulteriore evoluzione?

logo sovietaly TM sfondo bianco
Sovietaly (TM) logo

Raketa Marine Navy 24h, il mistero svelato…

russian watch Raketa 24h Marine

Il Raketa Marine, un classico tra gli orologi russi con un piccolo segreto…

russian watch Raketa 24h Marine

Il Raketa Marine è uno dei miei classici preferiti, uno degli orologi Raketa 24h più famosi e più ricercati. Prodotto sia durante il periodo sovietico che russo. Spesso elencato dai collezionisti come un “must have” per iniziare o completare una collezione. Uno degli orologi russi dal punto di vista estetico più gradevoli.

Se guardiamo con attenzione il quadrante possiamo distinguere facilmente tre funzioni principali.

1) Raketa Marine – Orario 24h

L’orologio monta un calibro Raketa 2623.H ( quindi 26mm di diametro, carica solo manuale, 24h con antishock). QUI una piccola guida sui calibri russi. E’ quindi un tipico, se non il tipico orologio russo 24h. La lettura dell’ora non è così complessa come si possa credere, basta considerare semplicemente che la lancetta delle ore effettua un giro in un giorno completo e non due volte come negli orologi a cui siamo abituati. Questo comporta uno sfasamanto tra gli indici delle ore e quelli dei minuti che approfondiremo successivamente. L’orologio nelle sue varie versioni, russa, sovietica e con marchio di qualità GOST, differisce veramente di poco. Il Raketa Marine risulta sempre ben visibile e ben leggibile.

2) Raketa Marine – Turni di guardia

Una delle caratteristiche distintive di quest’orologio è la ghiera girevole interna, regolabile da una apposita corona posta sotto quella di carica ad ore “8”. La ghiera ha un utilizzo molto semplice e serve ad identificare gli orari dei turni di guardia. Questi ultimi in marina sono fatti da 4 ore di guardia e 4 ore di riposo. I tre turni di guardia e i tre turni di riposo compongono quindi nella loro totalità le 24 ore. La ghiera è girevole per impostare comodamente l’inizio del primo turno. A questo punto iniziano però i misteri del Raketa Marine… Il fatto che uno dei turni di 4 ore sia in rosso e gli altri due in blu ha un qualche significato, o serve solo per evidenziare quello che è il primo turno? L’ esperienza mi insegna che i russi sono molto precisi e non fanno mai le cose a caso. Su quest’aspetto devo ancora indagare, anche se probabilmente l’ipotesi di indicazione del primo turno rimane la più plausibile.

[EDIT: 05/03/2022] E’ presente in internet anche un’altra teoria che riguarda le linee tratteggiate sul quadrante. Secondo alcuni indicano ai marinai l’orario delle docce. Da quanto mi è stato detto la questione è stata trattata su alcuni forum russi, sembra watch.ru, ma personalmente non riesco a trovarne traccia.

raketa marine radio room mistery gif

3) Raketa Marine – Silenzio Radio

Ma il mistero più fitto che circonda da tempo il Raketa Marine, che spero di aver risolto una volta per tutte (magari per qualcuno era chiaro, ma molte persone, se interpellate non hanno saputo dare risposta ), riguarda le linee blu presenti sul quadrante tra le ore 6:00 e 7:00 e tra le 18:00 e le 19:00. Si tratta di questi simboli grafici a cui risulta non molto intuitivo dare uno scopo all’interno del giorno. Il “mistero” del Raketa Marine si risolve come al solito con una attenta osservazione e una ricerca un po’ approfondita.

Come dicevo prima i russi sono decisamente precisi e osservando bene il quadrante di questo orologio russo si può osservare come le linee siano di colore blu, come gli indici dei minuti e non come quelli delle ore, che sono neri.

Se si pone ancora più attenzione si vede che le righe sono allineate con gli indici dei minuti e non con quelli delle ore. Fatta quest’osservazione e raccolte informazioni relative a cosa possa succedere per tre minuti ogni mezz’ora e non per due ore ogni 24 si trova riscontro in una pratica ben conosciuta all’interno delle navi (su di un Raketa Marine tutto prende senso) e cioè il “periodo di silenzio radio“.

L’animazione aiuta a comprendere correttamente quanto sopra esplicitato.


Cosa è il “Radio Silence”?

In maniera molto semplicistica si tratta di alcuni minuti ( precisamente i minuti 15-16-17 e 45-46 e 47 di ogni ora ) in cui si chiede agli operatori radio di non effettuare trasmissioni ma di mettersi in ascolto per permettere di captare eventuali SOS  lanciati da navi in pericolo. Questo periodo riguarda solo la frequenza di ascolto telegrafica di 500 mHz. Esiste anche un altro periodo di acolto di una frequenza diversa per captare eventuali messaggi radio di MAYDAY.

L’argomento può essere approfondito a questa pagina in inglese: RADIO SILENCE


GLI OROLOGI RADIO ROOM OLTRE AL RAKETA MARINE

In rete si trovano molti esempi e due spesso usati sono di famosi orologi sovietici:

La frequenza 500 kHz

Probabilmente per questioni legate alla leggibilità del quadrante dell’orologio è stato evidenziato solo il periodo relativo alle tramissioni telegrafiche da 500 kHz.

La pratica di ascolto sulle onde medie alla frequenza di 500 kHz è andata in disuso nel 1999 dopo circa 90 anni, sostituita da sistemi decisamente più moderni e affidabili. All’epoca di progettazione del Raketa Marine quindi la pratica era ancora in uso.

QUI interessanti approfondimenti su l’utilizzo di questa frequenza.


Spero che con questo ragionamento si possano considerare dissipati tutti i dubbi che hanno circondato quelle piccole linee blu presenti sul quadrante del Raketa Marine.

A ben vedere però esistono molti “Radio Room Clock” che riportano solo questa fascia. Sono probabilmente di periodo precedente all’introduzione di quello completo con le 4 fasce di ascolto orarie.

Qui sotto ne vediamo un esempio storico.


La recensione di Russian Watches Review su Youtube

Mi permetto qui sotto di evidenziare la videorecensione dell’amico Karl ( QUI IL SUO CANALE YOUTUBE) che spero in qualche modo di aver aiutato a risolvere il mistero. 😉


Articoli recenti

Semplice guida ai calibri sovietici e russi

Vostok 2416b Rannft (C)

Come riconoscere i calibri sovietici e russi?

Iniziamo col dire che una delle caratteristiche principali degli orologi sovietici è che questi contengono al loro interno solo ed esclusivamente calibri sovietici. Nulla di provenente dall’esterno ma solo ed sclusivamente calibri prodotti in URSS. Qualità spesso variabile anche a seconda delle fabbriche ma con momenti di eccellenza e momenti un po’ più difficili.

Ma veniamo a qualche informazione fondamentale ed anche curiosa.

I codici sui passaporti degli orologi sovietici.

I codici usati per identificare i calibri sovietici è stato sviluppato e standardizzato negli anni ’60. Questi codici sono quelli che si trovano sui passaporti che accompagnavano ogni orologio prodotto in epoca sovietica:

Passaporto sovietico Vostok 2609A
Passaporto sovietico Vostok 2609A

Passaporto sovietico Molnija 3602
Passaporto sovietico Molnija 3602

Cosa significano i codici?

La decifrazione del codice non è una cosa particolarmente complicata. Il codice del calibro è composto di 4 cifre e una o due lettere. In periodo successivo ( stiamo parlando dopo la caduta dell’unione sovietica ) sono stati aggiunti più codici e le due cifre in molti casi sono diventate tre

  • Le prime due cifre rappresentano il diametro del calibro in millimetri
  • Le seconde due/tre cifre rappresentano le caratteristiche peculiari del calibro
  • Le lettere a seguire rappresentano le varianti avvenute nel corso del tempo.

Calibri con le medesime caratteristiche prodotti da ditte diverse hanno lo stesso codice. non vuol dire però che siano identici, anzi… Normalmente viene infatti identificato il calibro attraverso la ditta produttrice e a seguire il codice identificativo del calibro.

Un classico esempio riportato in molti siti è il calibro

Tutti e tre i calibri hanno il diametro di 24mm e il 16 li identifica come:

  • Automatici
  • secondi centrali
  • data
  • shockproof

Una esauriente lista delle caratteristiche dei calibri ( quindi le ultime due/tre cifre è possibile trovarla QUI presso il sito Russian Times.

Lo schema con tutti i codici presenti lo trovate in fondo alla pagina.

Le risorse in internet.

Esiste anche un altra risorsa in internet che spesso utilizzo per identificare i calibri e avere una serie di informazioni legate ad essi: Ranfft Watches

Oltre a quella molto utile si sono rivelate: https://17jewels.info/

Una discreta conoscenza dei calibri russo/sovietici permette di capire spesso al volo quando siamo in presenza di orologi assemblati o non coevi.

Alcuni esempi di calibri.

Giusto per fare un esempio i calibri Vostok più comuni sono:

Tutte le caratteristiche sono verificabili tramite la tabella che potete trovare ( come già detto ) QUI

L’argomento è lungo e complesso oltre che avere al suo interno molte sfaccettature. Non è mia intenzione fare di questa una guida esaustiva, ma solo una piccola introduzione in maniera tale che sia possibile iniziare a comprendere la complessità del mondo dell’orologeria russo/sovietica.

Tutte le immagini dei calibri provengono dal sito: http://www.ranfft.de/

Verified by MonsterInsights