Storia della Poljot: Dalla Prima Fabbrica di Orologi di Mosca a Volmax e Maktime

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Fondazione e Primi Anni della Prima Fabbrica di Orologi di Mosca

La Nascita nel Contesto del Piano Quinquennale

La “storia della Poljot” inizia con la fondazione della Prima Fabbrica di Orologi di Mosca (Первый Государственный Часовой Завод) nel 1930, un evento chiave nell’ambito del primo Piano Quinquennale sovietico. Questo piano, lanciato nel 1928, mirava a sviluppare l’industria pesante e a modernizzare l’economia sovietica, e la creazione di una fabbrica di orologi di stato era una parte importante di questo sforzo. Il 21 dicembre 1927, il Consiglio del Lavoro e della Difesa approvò una risoluzione per organizzare la produzione di orologi in URSS, con l’obiettivo di produrre orologi che fossero paragonabili a quelli svizzeri e americani in termini di qualità e precisione​ (Poljot Watch)​​ (Moscow Watch)​.

La Missione Americana

Per realizzare questo obiettivo, un gruppo di ingegneri sovietici fu inviato negli Stati Uniti per studiare le tecniche di produzione. Nel 1929, il governo sovietico acquistò macchinari e attrezzature dalla Dueber-Hampden Watch Company di Canton, Ohio, e dalla Ansonia Clock Company di Brooklyn, New York. Questi macchinari furono trasportati a Mosca, insieme a 23 tecnici americani, per avviare la produzione​ (Caliber Corner)​​ (KaminskyBlog)​.

I Primi Anni di Produzione

La costruzione della fabbrica iniziò nel febbraio del 1930 e fu completata nel giugno dello stesso anno. La produzione iniziò ufficialmente il 1º ottobre 1930, con i primi 50 orologi da tasca, noti come Tipo-1 o К-43, basati sul calibro Hampden Size 16. Nonostante le difficoltà iniziali, tra cui la carenza di lavoratori qualificati e frequenti guasti ai macchinari, la produzione migliorò rapidamente grazie alla formazione intensiva dei lavoratori e all’istituzione di un’officina di riparazione​ (Moscow Watch)​.

Espansione e Sviluppo

Intitolazione a Kirov e Crescita della Produzione

Nel 1935, la fabbrica fu intitolata a Sergei Kirov, un leader bolscevico assassinato. Questo evento segnò un periodo di espansione, con la produzione che raggiunse i 450.000 pezzi all’anno e l’inizio della produzione di orologi speciali per automobili e aerei. Durante questo periodo, gli orologi prodotti nella fabbrica furono popolarmente soprannominati “Kirovskie”​ (Moscow Watch)​.

Evacuazione durante la Seconda Guerra Mondiale

Durante la Seconda Guerra Mondiale, a causa dell’avanzata tedesca, la fabbrica fu evacuata a Zlatoust, oltre gli Urali. Tuttavia, parte dell’equipaggiamento fu riportato a Mosca nel 1943, e la fabbrica riprese la produzione, concentrandosi sugli orologi da polso. Questo periodo segnò anche l’inizio della produzione del noto orologio Pobeda​ (KaminskyBlog)​.

La Nascita del Marchio Poljot

Cambiamento di Nome e Nuovi Modelli

Nel 1947, la fabbrica cambiò nome in Prima Fabbrica di Orologi di Mosca e iniziò la produzione dell’orologio da polso Pobeda. Negli anni ’50, la fabbrica si affermò con numerosi modelli innovativi, inclusi i primi orologi automatici sovietici e orologi speciali per le spedizioni in Antartide​ (Moscow Watch)​​ (Poljot Watch)​.

Introduzione del Marchio Poljot

Nel 1964, tutti i marchi precedenti furono consolidati sotto il nome Poljot, che significa “volo” in russo. Poljot divenne rapidamente il marchio di punta dell’industria orologiera sovietica, producendo orologi storici utilizzati in importanti missioni spaziali, inclusa quella di Yuri Gagarin, il primo uomo nello spazio​ (Poljot Watch)​.

Il Declino e la Trasformazione Post-Sovietica

Declino negli Anni ’80 e ’90

Negli anni ’80, la qualità degli orologi sovietici iniziò a declinare a causa della stagnazione economica e delle difficoltà tecnologiche. Dopo il crollo dell’URSS nel 1991, la fabbrica Poljot fu privatizzata e trasformata in una società per azioni nel 1992. Tuttavia, le difficoltà finanziarie e gestionali continuarono a mettere a dura prova l’azienda​ (KaminskyBlog)​.

Fondazione di Volmax e Maktime

Volmax fu fondata nel 2000 da un gruppo di ex dipendenti di Poljot. L’azienda si concentrò sulla produzione di orologi di alta qualità utilizzando i design e i movimenti storici di Poljot. Marchi come Aviator, Buran e Sturmanskie furono rilanciati sotto Volmax, mantenendo viva la tradizione orologiera russa​ (Moscow Watch)​​ (KaminskyBlog)​.

Maktime, fondata nel 1996, acquistò i macchinari e le attrezzature da Poljot, inclusi quelli necessari per produrre il famoso calibro 3133. Maktime continuò la produzione di questo movimento e introdusse vari modelli di orologi esclusivi, tra cui orologi scheletrati con casse in metalli preziosi e decorazioni con pietre preziose​ (Caliber Corner)​.

Marchi Storici della Prima Fabbrica di Orologi di Mosca

MarchioDescrizione
PoljotSignifica “volo” in russo; introdotto nel 1964, diventando il marchio principale per l’esportazione e il mercato interno.
PobedaSignifica “vittoria” in russo; uno dei primi orologi prodotti dopo la Seconda Guerra Mondiale.
SturmanskieUtilizzato da Yuri Gagarin nel primo volo spaziale; significa “navigatore”.
KirovskieIn onore di Sergei Kirov; uno dei primi marchi dopo il cambio di nome della fabbrica nel 1935.
MayakSignifica “faro” in russo; uno dei marchi usati negli anni ’50 e ’60.
MoskvaSignifica “Mosca” in russo; usato negli anni ’50.
RodinaSignifica “patria” in russo; il primo orologio sovietico con funzione di carica automatica.
SportivnieSignifica “sportivi” in russo; orologi con funzione di cronografo.
SignalOrologi meccanici con sveglia; introdotti alla fine degli anni ’50.
SputnikCommemorativo del lancio del primo satellite artificiale; introdotto nel 1957.
AntarktidaOrologi speciali prodotti per le spedizioni in Antartide.
KosmosSignifica “cosmo” in russo; orologi commemorativi dello spazio.
OrbitaSignifica “orbita” in russo; uno dei marchi usati per orologi da polso.
StrelaSignifica “freccia” in russo; usato da Alexei Leonov durante la prima passeggiata spaziale.
VympelMarchio per orologi di alta precisione.
BuranUsato anche per modelli più recenti.
AviatorUtilizzato principalmente per orologi da aviatore.

Calibri Principali Realizzati

Calibri Meccanici

  • Calibro 3133: Basato sul Valjoux 7734 svizzero, questo movimento cronografico è uno dei più noti prodotti da Poljot e successivamente da Maktime.
  • Calibro 2612: Movimento meccanico con funzione di allarme, utilizzato negli orologi Signal.
  • Calibro 2609: Utilizzato negli orologi Sturmanskie, noti per essere stati indossati da Yuri Gagarin.

Calibri al Quarzo

  • Calibro 2416: Movimento al quarzo utilizzato in vari modelli di orologi Poljot negli anni ’80 e ’90.
  • Calibro 2431: Un altro movimento al quarzo prodotto negli ultimi anni di attività di Poljot prima della sua privatizzazione.

Conclusione

La “storia della Poljot” è una narrazione di innovazione, resilienza e trasformazione. Dalla fondazione della Prima Fabbrica di Orologi di Mosca nel 1930, attraverso le sfide della guerra e le trasformazioni post-sovietiche, fino alla creazione di Volmax e Maktime, l’eredità di Poljot continua a vivere negli orologi di alta qualità che ancora oggi affascinano gli appassionati di tutto il mondo.

Fonti

  1. KaminskyBlog – Poljot Cal. 3133 Movement & Ocean Watch History
  2. Caliber Corner – Poljot Caliber 3133
  3. Moscow Watch – Maktime Chronographs
  4. Wikipedia – Poljot

Raketa Zero KGB: Un Orologio Tra Storia e Simbologia Hindu

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L’orologio Raketa Zero KGB non è solo un oggetto funzionale ma anche un veicolo di significati simbolici profondi. Esaminiamo prima le sue caratteristiche tecniche e poi i simboli presenti sul quadrante e il loro significato.

Caratteristiche dell’Orologio

Il Raketa Zero KGB è un esempio di orologio sovietico con una cassa in ottone cromato. Ecco alcune delle sue specifiche principali:

  • Cassa: Ottone cromato, che conferisce un aspetto robusto e allo stesso tempo elegante.
  • Movimento: Il Raketa Zero KGB è alimentato dal calibro 2609, un movimento meccanico manuale. Questo calibro è noto per la sua affidabilità e semplicità.
  • Quadrante: Il quadrante presenta tre elefanti che sorreggono una piattaforma erbosa con una stilizzazione del Cremlino di Mosca e la scritta “KGB” in cirillico sotto di essi.
  • Funzioni: Solo tempo, senza complicazioni aggiuntive.

Link di approfondimento sul calibro 2609:

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Raketa KGB Cosmogony

Il Quadrante del Raketa Zero KGB

Il quadrante del Raketa Zero KGB è ricco di simboli che raccontano una storia complessa e affascinante.

Gli Elefanti

Nella mitologia indiana, così come in altre culture, gli elefanti sono spesso raffigurati come creature di grande forza e stabilità. Sono associati a saggezza, potere e longevità. Nella cosmologia induista, il mito di Akupāra descrive una tartaruga che sorregge quattro elefanti, i quali a loro volta sostengono il mondo. Questo simbolismo è ricco di significati:

  • Stabilità e Forza: Gli elefanti rappresentano la base solida su cui poggia il mondo, simboleggiando la stabilità e la forza necessarie per sostenere grandi strutture o concetti.
  • Sostenibilità e Supporto: La presenza degli elefanti suggerisce un supporto robusto e affidabile, qualità che si riflettono nelle funzioni vitali delle istituzioni o delle nazioni.

Link di approfondimento:

Il Cremlino

Il Cremlino di Mosca è un simbolo potente della Russia. Non solo rappresenta il centro del potere politico e militare, ma è anche un simbolo culturale e storico:

  • Potere Politico: Essendo la sede del governo russo, il Cremlino simboleggia l’autorità e il controllo.
  • Identità Nazionale: Rappresenta la continuità e la storia della Russia, evocando immagini di grandezza e orgoglio nazionale.

Link di approfondimento:

La Scritta “KGB”

Il KGB (Комитет государственной безопасности) era il principale servizio di sicurezza dell’Unione Sovietica. La sua presenza sul quadrante dell’orologio può essere interpretata in vari modi:

  • Fondamento del Potere: Il KGB è spesso visto come il guardiano dello stato sovietico, fondamentale per la sicurezza e la stabilità interna. La sua rappresentazione come base degli elefanti sottolinea il suo ruolo come fondamento su cui si basa la nazione.
  • Simbolo di Controllo e Sorveglianza: Rappresenta anche il controllo e la sorveglianza che il KGB esercitava sulla popolazione, mantenendo l’ordine e il potere del governo.

Link di approfondimento:

La Visione del Mondo a Tartarughe

La frase “Ogni tartaruga poggia su un’altra tartaruga” si riferisce alla regressione infinita nella cosmologia. Questa metafora proviene da un antico mito sulla creazione del mondo, presente nelle mitologie indiana, cinese e nativa americana. Secondo il mito, il mondo è un disco piatto sostenuto da una serie infinita di tartarughe, una sopra l’altra. Questa visione è stata citata da Stephen Hawking per illustrare il concetto di regressione infinita nelle spiegazioni cosmologiche.

Link di approfondimento:

World turtle indian cosmogony Raketa KGB

Interpretazione del Simbolismo Combinato

Quando questi simboli vengono combinati, si crea un quadro complesso che può essere interpretato in diversi modi:

  • Il KGB come Fondamento della Russia: La tartaruga della mitologia induista viene sostituita dal KGB, suggerendo che la potenza e la stabilità della Russia moderna (rappresentata dal Cremlino) sono sostenute dalle fondamenta create dal KGB.
  • Il Potere e il Controllo: Gli elefanti e il Cremlino sopra la scritta KGB possono rappresentare l’immenso potere e controllo che il KGB aveva e, per estensione, come questo controllo abbia contribuito a sostenere la struttura e la stabilità dello stato russo.
  • Unione di Opposti: Analogamente alla rappresentazione dello yin e yang nella cosmologia induista, questo orologio potrebbe simboleggiare l’unione di opposti – il potere e la stabilità (elefanti e Cremlino) supportati dalla forza nascosta e dalla sorveglianza del KGB.

Link di approfondimento:

Riflessioni Finali

Questo orologio Raketa Zero KGB, con il suo quadrante ricco di simboli, rappresenta più di un semplice strumento per misurare il tempo. È un artefatto culturale che racconta una storia di potere, controllo e stabilità. Ogni dettaglio del quadrante è carico di significati storici e culturali, rendendo questo orologio non solo un oggetto di curiosità ma anche un pezzo di dialogo sulla storia e la politica della Russia.

Esplorare questi simboli offre un’opportunità per riflettere su come la storia e la cultura influenzano gli oggetti di uso quotidiano e su come questi oggetti, a loro volta, possono raccontare storie complesse e affascinanti.

Ancora una volta, sono riusciti a stupirmi. Un orologio inaspettato che ancora una volta è riuscito a far scattare in me la curiosità. Un Raketa Zero KGB diverso dagli altri e sicuramente unico!

Conclusione

Esplorare questi simboli offre un’opportunità per riflettere su come la storia e la cultura influenzano gli oggetti di uso quotidiano e su come questi oggetti, a loro volta, possono raccontare storie complesse e affascinanti. Il Raketa Zero KGB è più di un semplice orologio; è un pezzo di storia e di cultura che merita di essere compreso e apprezzato.

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