Vostok Cosmopolis, il mistero svelato…

russian watch Vostok Amphibia Cosmopolis

UNA NUOVA TEORIA PER L’AMPHIBIA VOSTOK COSMOPOLIS

 

Vostok Cosmopolis, uno degli orologi che ho cercato per più tempo.

Ho spesso visto questo orologio associato al Cosmodromo di Baikonur. Leggendo i vari forum sia nazionali che internazionali mi ero fatto l’idea fosse un orologio a tema spaziale e quindi assolutamente di mio interesse.

Si tratta di un Amphibia con cassa tonda con un particolare quadrante che mostra un grosso occhio, o così sempra, colorato di blu e di rosso su di un rettangolo con delle righe di diversi spessori verde.

In alto sulla destra del rettangolo è riportata la scritta in cirillico: КОСМОПОЛИС e in basso sulla sinistra la scritta in caratteri latini COSMOPOLIS. Da qui il nome Vostok Cosmopolis.

 

Si tratta di un Vostok di periodo sovietico con le classiche lancette degli Amphibia, quella delle ore a forma di freccia, metre quella dei minuti lineare e la lancetta dei secondi rossa con pallino fluorescente. La ghiera girevole bidirezionale esterna con il classico dot luminescente.

russian watch Vostok Amphibia Cosmopolis
Vostok Amphibia Cosmopolis

 

LE ATTUALI TEORIE

1) IL COSMODROMO DI BAIKONUR

Quella più semplice fa riferimento al Cosmodromo di Baikonur in Kazakistan. La scritta in cirillico e in latino fa spaziare la fantasia ponendo l’occhio come uno sguardo al futuro e via dicendo, però rimane la teoria più debole in assoluto in quanto credo che sarebbero stati più espliciti in periodo sovietico nei riferimenti all’avventura spaziale.

2) LE CITTA’ DELLO SPAZIO

Un’altra teoria la si può trovare sul forum WUS con un thread lanciato nel 2006 da Mark gordon e che è possibile trovare qui: https://forums.watchuseek.com/f10/you-say-cosmopolis-i-say-kosmopolis-31272.html
Nei vari scambi si parla di una città dello spazio e si fanno ipotesi fantasiose che anche in questo caso riportano in qualche modo al Cosmodromo di Baikonur.

3) IL COSMISMO

Un altra interessante spiegazione la si può trovare nel forum italiano OROLOGIKO nel thread dedicato agli orologi spaziali. Tra i vari partecipanti l’utente “Mchap” lancia la teoria del “Cosmismo” il 22 giugno 2010:

 

Il “cosmismo”, finalmente ho ricordato, ha avuto tar i suoi sostenitori molti grandi scienziati russi tra i quali Konstantin Ziolkovsky, riconosciuto come il padre dell’astronautica russa.
A partire dalle indicazioni su wikipedia si possono trovare molte informazioni.
Lo stesso “Yuri Gagarin, il primo uomo lanciato nello spazio, nel corso del suo primo volo intorno alla Terra trasmise un imbarazzante (per le autorità sovietiche del tempo) messaggio di saluto a Nikolai Kostantinovic Rerikh (1874 -1947), pittore ed occultista russo che aveva vissuto nella regione dell’ Himalaya (5). Rerikh era un teosofo e membro dell’ A.M.O.R.C. (un’organizzazione rosacruciana), studioso di Yoga e vicino al cosmismo.” (http://www.estropico.com/id209.htm)

Interessanti anche:
http://www.ariannaeditrice.it/articolo. … colo=27966
… no%201.htm
http://saj.matf.bg.ac.rs/159/pdf/105-109.pdf
Insomma è una traccia da non trascurare, qualcosa poteva essere presente nell’immaginario o, addirittura, nelle convizioni di chi ha disegnato quell’orologio.

Citazione forum Orologiko Mchap martedì 22 giugno 2010, 2:44

 

4) L’ ILOZOISMO

Sempre nello stesso thread di Orologiko l’utente “mat939” il 16 gennaio 2009 riporta la seguente ipotesi:

 

Avrei una nuova ipotesi per l’occhio cosmico.
Non ha a che fare con la conquista dello spazio se non indirettamente.
Intanto c’è da dire che qui:

http://www.estropico.com/id209.htm

Konstantin Ziolkovsky viene considerato il fondatore dell’ilozoismo, cosa che mi pare errata, basta leggere cosa ne dice wikipedia:

Il termine ilozoismo (composto dal greco hýlē, “materia”, e zōé “vita”) riguarda la dottrina che concepisce la materia come una forza dinamica vivente che ha in se stessa animazione, movimento e sensibilità senza alcun intervento di principi animatori esterni.
Il termine fu coniato dal filosofo inglese di impostazione platonica Ralph Cudworth (1617-1688)[1] che lo riferì al pensiero materialista di Stratone di Lampsaco e di Spinoza.
Il termine fu usato anche da Kant, a proposito del giudizio teleologico, che lo intese come la dottrina che «fonda i fini della natura sull’analogo di una facoltà che agisce con intenzione, la vita della materia»
Questa dottrina filosofica è presente nei filosofi presocratici, per i quali la sostanza primordiale è materiale e vivente, e negli stoici che teorizzano l’esistenza di un fuoco originario come principio animatore dell’universo.
All’ilozoismo possono riportarsi i filosofi della natura rinascimentali quali Bernardino Telesio, Giordano Bruno e Tommaso Campanella i quali condividono l’idea che vi sia un sostrato materiale, di per sè inerte, che riceve vita e movimento da due forze materiali: il caldo e il freddo.
Nel XIX secolo l’ilozoismo ricomparve in alcuni autori materialisti che ritenevano animati gli atomi e l’etere.

Detto questo mi sono letto il seguente pezzo da qui:

www.cavehill.uwi.edu/fhe/histphil/Philo … schade

Hylozoism

In understanding of the dialectical “One Love” we begin with an understanding of hylozoism. Hyle serves as the first principle out of which the objective Universe was formed. Hylozoism leads to pantheism, with its different forms, and finally to a philosophy called Dialectical Incarnation where “God is love and the totality of reality.”
Inorganic and organic, inanimate and animate, matter and spirit, immanent and transcendent, many of our western philosophies have succumbed to dualism since philosophy’s written origin. The philosophy of hylozoism, like that of the Aum and the Tao, breaks down major elements of this dualistic understanding when it states that all material things possess life. The inanimate/animate, inorganic/organic separation is over. Most simply explained, hylozoism states that there is no such thing as inorganic matter, and everything has life.
For too long humanity has believed that there is a separation between matter, as “void oflife,” and that which is “living.” This inorganic/ organic separation has been a major factor in the way modern humanity views existence.
Some ancient philosophies understand that there is only One Life in all of creation, and that the universe (and all that it contains) is the outward expression of that One Life. In our western framework we call this universal entity God. It is not God and creation but God as creation that is at the root of this thought. We can see why it is, therefore, that the inorganic/organic duality is illusionary. For if there is only One Life manifesting as, and through, the cosmos, then nothing can escape the livingness of that One Life, not even “inorganic” matter.

E poi quest’altro da qui:

http://www.crandallu.ca/courses/grphil/Xenophanes.htm

3.3. God as Spherical and the Cosmos

If God is supposed to be unlike human beings with respect to his (outward) form, then Xenophanes’s detractors no doubt would ask, What then is God’s form? In the surviving fragments nothing is said about the issue, but later writers say that Xenophanes teaches that the outward form of God is spherical. Simplicius reports that Xenophanes’ view about God was that “Being homogeneous throughout he is a sphere in form”. Later Diogenes Laertius writes that for Xenophanes, “The substance of God is spherical, in no way resembling man” (Lives IX. 19). Likewise, Hippolytus comments, “He [Xenophanes] says that the God is eternal and one and similar in all directions and spherical and sentient” (Refut. 1. 12) (see also MXG, 977b 1 [A 28]; Sextus, A 35; Theodoret, A 36). As spherical, God is finite, because a sphere needs boundaries or limits (i.e., finitude) in order to be a sphere.
Xenophanes’s assertion that God is spherical is puzzling, until one realizes that for him God is actually identical to the cosmos, which is a sphere; in other words, God and the cosmos are synonyms. Xenophanes’s conception of God, therefore, is pantheistic and his conception of the cosmos is monistic. Aristotle explains, “While Xenophanes, the first of these partisans of the One (for Parmenides is said to have been his pupil), gave no clear statement, nor does he seem to have grasped the nature of either of these causes, but with reference to the whole material universe he says the One is God” (Metaphysics, 986b 21-25). Aristotle does not say much about Xenophanes’ views because he considers him to be an inferior thinker, yet what he does says indicates that he knew Xenophanes to be a “partisan of the One,” as understanding the cosmos as one entity. Moreover, according to Aristotle, for Xenophanes the one cosmos is God; the all is divine. Similarly, Theodoret says about Xenophanes, “He said that the all was one, spherical and finite, not generated but eternal, and altogether unmoved” (A 36). Since the attributes of the all are the attributes of God, it follows that the all is another name for God. As God, the cosmos is sentient (as Hippolytus reports); in a sense, the cosmos is alive, aware of itself as the cosmos in all its diversity, and capable of volition. In other words, Xenophanes espouses another form of hylozoism, that matter is alive. The identification of the cosmos with God, by the way, explains why God is motionless: if God is the all, where could God go?

Allora la scritta “Cosmopolis”, città del cosmo, potrebbe essere collegata all’ilozoismo e non a Baikonur e l’occhio potrebbe essere veramente quello “cosmico”, cioè quello di Dio, dato che Cosmo e Dio sono la stessa cosa…

Citazione forum Orologiko “mat939” venerdì 16 gennaio 2009, 8:36

In rete non ho trovato molto a riguardo, almeno in inglese e in italiano.

Le informazioni riportate si possono quindi trovare a questi link:

OROLOGIKO: http://www.orologiko.it/forum/viewtopic.php?f=131&t=10772
WUS: https://forums.watchuseek.com/f10/you-say-cosmopolis-i-say-kosmopolis-31272.html

Queste erano le uniche informazioni che fino ad oggi mi permettevano di dare un senso al quadrante dell’orologio.

LA NUOVA TEORIA 

Questa mattina come al solito ho condiviso l’orologio da poco arrivato in un gruppo di collezionisti su VK chiedendo se qualcuno avesse qualche informazione riguardo al Vostok Cosmopolis in questione nonostante non avessi molte speranze a riguardo.

Mi ha invece risposto l’utente “Boshdan Boshomolov” dandomi una risposta interessante che ha scatenato una serie di ricerche che hanno portato ad una nuova teoria decisamente plausibile.

La risposta al mio Post in VK è stata la seguente:

 

Скорее всего на цифере логотип книжного издательства “Космополис” (примерно 1990-1991 годов). На закате СССР любили громкие названия. Вот пример изданной ими книги: “Коммерческие банки / Э. Рид, Р. Коттер, Э. Гилл, Р. Смит ; пер. с англ. А. А. Кандаурова и др.; под ред. В. М. Усоскина. – 2-е изд. – Москва : Космополис, 1991. – 480 с. : ил., табл. – Библиогр.: с. 469. – Указ. имен., предм.: с. 470-473. – Пер. изд.: Commercial banking / E. W. Reed. – ISBN 5-7008-0012-8”

citazione Boshdan Boshomolov VK 27/11/2019

Che tradotto con Google translator in italiano suona più o meno così:

Molto probabilmente, il logo della casa editrice di libri Cosmopolis (circa 1990-1991) è su un numero digitale.  Al tramonto, l’URSS adorava i grandi nomi.  Ecco un esempio di un libro che hanno pubblicato: “Commercial Banks / E. Reed, R. Cotter, E. Gill, R. Smith; tradotto dall’inglese di A. A. Kandaurov e altri; a cura di V. M. Usoskin. –  2a edizione – Mosca: Cosmopolis, 1991. – 480 p .: Ill., Tab. – Bibliografia: p. 469. – Nomi indicati, soggetto: pp. 470-473. – Per.  : Commercial banking / EW Reed. – ISBN 5-7008-0012-8 “

confronto scritte editore cosmopolis vostok amphibia sovietaly mister
Anche a questo sito è possibile vedere che la casa editrice del libro è la russa Cosmopolis: https://www.soyuz.ru/literature/1087004

L’occhio sul quadrante credo sia semplicemente il logo della casa editrice. Ben si sposa con il concetto di lettura per chi di lavoro vende libri.
I colori bianco, rosso e blu all’interno dell’occhio potremmo in maniera un po’ azzardata ricondurli alla bandiera degli USA ( un po’ debole come richiamo ma non si sa mai)

In quegli anni non credo che fosse necessario depositare o registrare un logo presso qualche istituto e i metodi di stampa di allora non è detto permettessero riproduzioni di loghi in maniera semplice. La ricerca continua, ma al momento non ho la conferma che la casa editrice avesse un proprio logo.

Non quindi un omaggio al cosmodromo di Baikonur o a qualche religione esoterica ma il Vostok Cosmopolis commemora più semplicemente una casa editrice dalla vita molto breve a Mosca, all’inizio degli anni ’90.

 

Chiaramente non è possibile avere la certezza di quanto affermato, servirebbe la testimonianza di qualcuno che abbia avuto a che fare con la casa editrice Cosmopolis all’epoca o chi ha realizzato la bozza per l’orologio Vostok Cosmopolis.
Rimane comunque per me uno degli orologi più misteriosi e affascinanti della produzione sovietica Vostok.

 

E’ iniziata quindi una ricerca approfondita su diversi motori di ricerca anche russi per venire a capo di questa affermazione e comprendere se rappresentasse una teoria valida.

Le informazioni riguardanti questo libro è possibile averle a QUESTO LINK

Questo libro mi ha permesso di trovare, dopo svariate ricerche, questo sito:

https://fantlab.ru/publisher1390

Al suo interno alcune interessanti informazioni riguardo alla casa editrice “Cosmopolis” di Mosca.
Sembra essere una società sovietico/americana:

 

Выписка с сайта Российской книжной палаты:

978-5-7008 — Космополис — Совместное советско-американское предприятие. — (М.: Космополис)

123308, Москва, Мневники, 7 — 1, Космополис тел. 946-45-51 факс 411253 MOTUR SU

fantlab.ru

Estratto dal sito web della Camera del libro russo: 978-5-7008 – Cosmopolis – Impresa congiunta sovietico-americana. – (M .: Cosmopolis) 123308, Mosca, Mnevniki, 7 – 1, Cosmopolis tel. 946-45-51 fax 411253 MOTUR SU

Ulteriori informazioni riguardo alla casa editrice Cosmopolis si possono trovare a questo link: https://okpo.ru/egrul_492392255b.html

Sul sito https://fantlab.ru, verificando cosa sia presente per editore, si possono vedere quattro libri.

Non posso che constatare inoltre che si tratta di quattro libri di fantascienza. Il nome Cosmopolis é quindi in un certo qual senso azzeccato.

 

 

L’ultimo “В то время я гостила на земле” del 1991 è in assoluto quello che mi ha convinto di più relativamente alla teoria di un orologio commemorativo della casa editrice Cosmopolis.

Il dettaglio riguarda una delle pagine visibili dal sito e che riporta le scritte in cirillico e latino relative alla scritta Cosmopolis molto, ma molto simili a quelle riportate sul quadrante dell’orologio

 

Анна Ахматова В то время я гостила на земле
Анна Ахматова В то время я гостила на земле
Casa editrice Cosmopolis Mosca 1991
Cosmopolis 1991

 

 


Un facile confronto permette di vedere come le scritte si assomiglino e la presenza di entrambi i caratteri, dovuti probabilmente alla doppia anima dell’editore, che ricordiamo essere una società americano/sovietica, unito alla presenza della data: 1991 compatibile con il periodo dell’orologio su cui è presente la scritta in cirillico “Made in USSR”, mi fa pensare che il Vostok Cosmopolis sia in realtà un orologio commemorativo della Casa Editrice Cosmopolis di Mosca.

 

confronto scritte editore cosmopolis vostok amphibia sovietaly mister
Anche a questo sito è possibile vedere che la casa editrice del libro è la russa Cosmopolis: https://www.soyuz.ru/literature/1087004

L’occhio sul quadrante credo sia semplicemente il logo della casa editrice. Ben si sposa con il concetto di lettura per chi di lavoro vende libri.
I colori bianco, rosso e blu all’interno dell’occhio potremmo in maniera un po’ azzardata ricondurli alla bandiera degli USA ( un po’ debole come richiamo ma non si sa mai)

In quegli anni non credo che fosse necessario depositare o registrare un logo presso qualche istituto e i metodi di stampa di allora non è detto permettessero riproduzioni di loghi in maniera semplice. La ricerca continua, ma al momento non ho la conferma che la casa editrice avesse un proprio logo.


Non quindi un omaggio al cosmodromo di Baikonur o a qualche religione esoterica ma il Vostok Cosmopolis commemora più semplicemente una casa editrice dalla vita molto breve a Mosca, all’inizio degli anni ’90.

 

Chiaramente non è possibile avere la certezza di quanto affermato, servirebbe la testimonianza di qualcuno che abbia avuto a che fare con la casa editrice Cosmopolis all’epoca o chi ha realizzato la bozza per l’orologio Vostok Cosmopolis.
Rimane comunque per me uno degli orologi più misteriosi e affascinanti della produzione sovietica Vostok.

 

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